C’è grande fermento a livello nazionale per lo sviluppo dei piani legati alla cosiddetta Industria 4.0, ovvero l’unione proficua tra competenze e servizi digitali e sistema manifatturiero; anche la Campania sta investendo in questo progetto, e proprio in questi giorni è arrivato l’annuncio dello stanziamento di 78 milioni di euro per le Pmi locali che sono pronte a innovare.

Smartwatch free

La Regione investe su Industria 4.0. Come si apprende da Palazzo Santa Lucia, infatti, sarebbero pronti nuovi bandi legati al progetto Horizon 2020 portato avanti dall’Unione Europea, che destina fondi a disposizione delle imprese che intendono acquistare nuovi strumenti e impianti per automatizzare il lavoro e aumentare la produttività. Se infatti anche sul territorio campano negli ultimi due anni è aumentato il numero di nuove aziende, è vero anche che la maggior parte di questo tessuto usa ancora macchinari obsoleti: un fattore che rischia di fra perdere tempo ai dipendenti e di ridurre la competitività stessa dell’impresa fino al 40 per cento.

I problemi per le imprese campane. Inoltre, pesa come un macigno anche il problema del digital divide, vale a dire l’impossibilità di accedere in maniera regolare alle infrastrutture tecnologiche a causa dell’assenza di copertura di linea o – fattore non trascurabile – per scelte poco prospettiche da parte degli imprenditori stessi. Secondo alcune stime, questo aspetto potrebbe costare un’ulteriore quota di fatturato alle aziende, che oscilla tra il 10 e il 20 per cento e pesa soprattutto per chi è impegnato in settori innovativi come Ict o comunicazione.

Loading...

Intercettare l’innovazione. Qualche miglioramento c’è, grazie ad esempio all’aumento delle infrastrutture che sostengono la banda larga per la connessione al web, grazie anche all’entrata in scena di operatori come Eolo, che propone offerte di Internet senza telefono con velocità di 30 Mpbs in download; eppure, l’Italia e soprattutto le regioni meridionali come la Campania scontano ancora un problema in termini di propensione digitale da parte delle aziende, dove mancano soprattutto le competenze per intercettare la rivoluzione tecnologica.

I bandi della Regione. Ecco perché la Regione Campania ha deciso di tendere una mano alle imprese locali, proponendo come accennato bandi per 78 milioni di euro che serviranno a finanziare studi di fattibilità per progetti innovativi, per la creazione di startup innovative, per progetti di trasferimento tecnologico e per la realizzazione di attività di matching tra domanda ed offerta di innovazione.

Performance positive. Attualmente, il bilancio della regione è in chiaroscuro: la Campania infatti ha goduto degli investimenti nazionali degli scorsi anni, che hanno portato alla diffusione della banda larga, che oggi assicura una copertura pari al 41 per cento dei Comuni del territorio, e anche a un incremento della velocità media di connessione (che tocca i 46,56 Mbps in download, mentre la media italiana si ferma a 43 Mbps).

Ma è l’Italia a essere lenta. Tuttavia, questi buoni segnali si “perdono” quando allarghiamo l’analisi alla situazione dell’Italia: il nostro Paese infatti continua ad accumulare ritardo rispetto al resto dell’Europa, restando inchiodata al quart’ultimo posto tra gli Stati membri dell’Ue per lo sviluppo digitale, molto al di sotto della media europea e davanti soltanto a Paesi come Grecia, Bulgaria e Romania. A livello nazionale, solo il 15 per cento delle imprese italiane è raggiunto dalla banda ultra-larga, contro il 32 per cento della media europea, mentre l’11 per cento delle aziende si è attrezzato per vendere online i propri prodotti, contro una media Ue del 20 per cento.

LEAVE A REPLY