Ecco alcuni preziosi rimedi naturali

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Per una diagnosi corretta, è necessaria una visita da un gastroenterologo, che potrebbe prescrivere anche l’esecuzione di una colonscopia o di un’ecografia addominale. Di per sé, infatti, il termine colite indica proprio una condizione infiammatoria delle mucose intestinali che è sempre associata a problemi di evacuazione e malassorbimento dei micronutrienti di origine alimentare. Chi soffre, però, di colite nervosa, avrà la sintomatologia dolorosa ma non i problemi di carenza nutrizionale tipica di chi soffra, ad esempio, di morbo di Chron. Ecco i segnali che possono farci sospettare una colite in fase acuta: Gonfiore addominale con meteorismo. Dolore addominale con crampi che si irradiano soprattutto verso il quadrante superiore sinistro in corrispondenza della milza. Alitosi. Diarrea alternata a stitichezza. Cefalea. Nausea (solo in rari casi). Digestione lenta. Per giungere ad una diagnosi è necessaria una visita accurata da un bravo gastroenterologo che, eventualmente, potrebbe prescrivere qualche esame specifico per fugare ogni dubbio sulla natura del disturbo. Ad esempio una colonscopia o un’ecografia addominale. Nelle fasi acute e più dolorose della colite sarà opportuno seguire una dieta molto leggera con alimenti non meteorici e non acidi come le patate, le zucchine e le carote lesse, il riso, il pesce e la carne magri, mele, pere e banane e lo yogurt. Da evitare le bevande alcoliche, i troppi caffè, i dolci, la pizza e tutto ciò che sia troppo raffinato ed elaborato, inclusi gli insaccati. Vivamente consigliate tutte le tisane digestive con effetto calmante sulla muscolatura addominale, come la camomilla. CONTINUA A LEGGERE

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