Ecco come si è consumata la tragedia
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A soccorrere il giovane studente era stato un carabiniere fuori servizio, Davide Salmaso, che passeggiava con il cane vicino al fiume. Il maresciallo ha scorto il giovane galleggiare sull’acqua. Ha quindi portato il ragazzo a riva e ha chiamato i soccorsi. “Morire così, in un pomeriggio d’agosto, in un tratto di Piave dove l’acqua arriva alle caviglie, non è accettabile. Davide era al Piave con la fidanzatina, il padre e la sorella minore di questa – spiega il papà – la piccola si è buttata in acqua, la sorella maggiore si è girata per prenderla in braccio e quando si è rigirata di mio figlio non c’era più traccia». «Voglio spendermi perché quel tratto venga dichiarato zona vietata alla balneazione. Se Davide fosse stato in piscina, tutto questo forse non sarebbe accaduto», ha concluso l’uomo. CONTINUA A LEGGERE
