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La dimostrazione di affetto che ho ricevuto è stata magica, ho sentito che è arrivato alla gente l’amore che ci metto nel fare le cose”. Per quanto riguarda i tanti servizi svolti: “Mai, nemmeno un pentimento. Tutti i miei servizi sono sentiti e personali. Sono ancora in contatto con la famiglia di Sara, la ragazza morta di anoressia, ho sentito sua sorella, si sposa, le ho chiesto come stavano mamma e papà. Questo è il mio rapporto con le storie, ricordo ogni singola persona che ho intervistato”.