L'appello del cognato e consigliere comunale
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“Non voglio gettare la croce addosso a nessuno – spiega il cognato Angelo Rossi, consigliere comunale – e provo profondo rispetto per chi opera la professione medica. Comprendo anche che era una diagnosi molto difficile, ma con le conoscenze giuste era una diagnosi possibile: è stata sbagliata e Cinzia è morta e certe cose sono irreparabili”.