Gallipoli
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“Nell’ospedale di Gallipoli, intanto – continua la Palma – , una delle alternative a disposizione, dove verrebbe trasferita una parte del personale medico a partire dal 1° ottobre (forse, con il condizionale, ci mancherebbe), la risposta è: “Signora, se deve venire qui dobbiamo prenotare un pre-ricovero per farle tutte le analisi, aprire una cartella clinica a suo nome e raccogliere le informazioni necessarie, ecografie, tampone, prelievi, tracciati: diversamente non sapremmo nulla della sua gravidanza e del suo stato di salute”. Una situazione paradossale influenzata dalle maglie della burocrazia che rende una corsa a ostacoli anche un momento felice e delicato come il parto.