Si può dire no
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«Il giorno dopo, come d’accordo, torno e si riprende la lezione come se nulla fosse. Erano ancora più ore. Io non avevo ancora detto nulla. Verso la fine, mi ha chiesto con la stessa naturalezza, di spogliarmi nuda. Mi sono arrabbiata. Mi sono immaginata la scena: una ragazza di vent’anni, nuda, davanti a un uomo, poteva succedere di tutto. Ho detto di no e me ne sono andata. Il terzo giorno non sono andata e non mi sono mai più presentata. Io non ne ho parlato con nessuno, mi vergognavo. Dopo qualche mese, mi chiama la mia agente che aveva effettivamente speso risorse, denaro per prepararmi e mi ha detto che lui voleva darti la parte, è successo qualcosa e non vuole più dartela. Il mio messaggio è per tutte le ragazze che vogliono fare questo mestiere e tutti gli altri mestiere, si può dire no».