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Filippo ha cominciato dal padre: “Dopo 40 anni che te ne sei andato senza spiegazione, sai che ti dico? Ti perdono. Ti perdono per tutte le volte che ti avrei voluto vicino e non c’eri. Ti perdono di non avermi fatto da guida e da modello durante la mia adolescenza. Ti perdono di non essere corso ad aiutarmi. Ti perdono per non essere il nonno che Zachsi merita. Ci sono tante cose che potrei aggiungere a questa lista, ma con due parole penso di risolvere: ti perdono… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE