Gioco d’azzardo, tra novità e tendenze del futuro Dalla virtual reality all’introduzione dei bitcoin

Non rimane fermo un istante il settore del gioco d’azzardo, che fa delle novità il suo marchio di fabbrica. Nel campo del divertimento riuscire a risultare innovativi è l’unico modo per rilanciarsi e proporsi ai clienti affezionati. Il futuro dovrebbe presentare diverse novità, alcune davvero molto interessanti. Senza stravolgere l’impostazione attuale, che permette al gambling online in Italia di muovere un miliardo di euro all’anno.

La soluzione più affascinante prende il nome di Virtual Reality, una tecnologia in via di sviluppo che sfrutta cuffie speciali per creare un mondo virtuale che possa essere simile alla realtà. Finora la tecnologia si è spinta soltanto fino all’utilizzo della web cam per collegare gli internauti con i dealer, ma il futuro può riservare un passo in avanti di importanza non indifferente. Un casinò di Virtual Reality è già esistente, e prende il nome di SlotsMillion. Secondo una recente ricerca condotta da Juniper Research, il 92% delle persone coinvolte nel gambling conosce il significato di virtual reality. Un dato che mostra l’interesse suscitato da questa potenziale rivoluzione dell’online, tanto che si pensa possano essere 171 milioni le persone che la useranno entro il 2018. I ricavi stimati sono circa 4,6 miliardi di dollari, con introiti del 3000% rispetto ai numeri attuali. Una novità pronta per essere sfornata, a cui i giocatori si potrebbero abituare in poco tempo.

Il grande successo delle slot machine online potrebbe estendersi al mercato mobile.

L’enorme diffusione del mercato free su internet si dovrebbe a breve spostare sui cellulari, oggetti utilizzati quotidianamente da miliardi di persone. Le proiezioni vedono una crescita che permetterà al mobile di arrivare a costituire più del 40% del mercato complessivo del gioco d’azzardo. Per la fine del 2018 il valore complessivo dovrebbe toccare i 100 miliardi di dollari. Di recente Gaming Report ha pubblicato uno studio di settore che prende in considerazione i dati relativi al gioco online per un periodo che va fino ai prossimi cinque anni. La ricerca ipotizza che verranno puntati circa 553,8 miliardi di dollari per tutto il 2017, mentre nel 2021 la cifra salirà oltre i 900 miliardi. Il mobile avrà un ruolo fondamentale in questa crescita esponenziale, e la tecnologia html5 è stato un passo importante in questo senso. Che i casinò siano a portata di mano dei giocatori è ormai un dato di fatto, resta solo da attendere la diffusione del fenomeno.

L’introduzione dei bitcoin nel sistema di pagamento per i casinò

Un ultimo cambiamento dal grande fascino vedrebbe l’introduzione dei bitcoin nel sistema di pagamento per i casinò. La moneta elettronica si avvicina a festeggiare il decennio di vita, ed è di certo la criptovaluta usata con maggiore frequenza. I casinò online che la accettano sono in aumento, e in futuro possedere dei bitcoin, almeno nel settore delle scommesse, può essere importante tanto quanto avere denaro nella carta di credito. Convertire i bitcoin in una valuta standard è sempre più semplice, e con la sicurezza garantita dal sistema si potrebbe dare un ulteriore colpo basso a chi cerca di frodare i conti. Non solo tecnologia per il divertimento dunque, ma anche per la tranquillità del giocatore. Perché il gioco si stravolge anche con i metodi di pagamento, e non solo con i software.

Voli lowcost per gli Stati Uniti dall’Italia. Ecco come accaparrarsi i biglietti!!

Mentre la nostra compagnia di bandiera, l’Alitalia, è alle prese con numerosi problemi legati alla mala gestione dei precedenti anni – tanto che l’azienda rischia il fallimento – in Europa stanno via via emergendo, all’insegna del low cost, un numero sempre maggiore di nuove compagnie aeree che ormai collegano tutti i Paesi del Vecchio Continente a prezzi molto concorrenziali. Tattavia, a partire dello scorso maggio è stata annunciata una tanto attesa novità per il traffico aereo internazionale.

Voli Low Cost per gli Stati Uniti

Dopo l’enorme successo dei voli low cost su tratte a corto e medio raggio, la Norwegian Airlines ha deciso di comunicare la sua intenzione e il suo progetto finalizzato a collegare l’Europa agli Stati Uniti con tratte a basso costo. Il nuovo programma ideato dal management aziendale coinvolge anche l’Italia grazie ai voli che partiranno dallo scalo di Roma-Fiumicino. La tariffa base partirà da 179 euro a tratta per New York e da 199 euro a tratta per Los Angeles (clicca qui per vedere i voli) il tutto tasse incluse.

Da quando prenotare

Le prenotazioni, in realtà, sono attive dallo scorso 31 maggio e dai vertici della Norwegian si apprende che sono stati messi in vendita circa 115.000 biglietti che, ovviamente, stanno andando a ruba. La corsa ad accaparrarsi il viaggio dell’anno è pertanto iniziata ma, da un rapido giro sul web, abbiamo notato che ci sono ancora molte date libere e ai prezzi sopra descritti.

Si viaggerà scomodi?

La domanda che ci si pone a questo punto è: quali sono i confort a cui si dovrà rinunciare? Viste le iniziali esperienze sugli aeromobili delle maggiori compagnie aeree low-cost europee, la paura di dover stare in posizioni non confortevoli non più per una o due ore, bensì per otto o dodici ore può davvero compromettere la bontà dell’iniziativa. Tuttavia dalla compagnia norvegese fanno sapere che, presso lo scalo romano, saranno allocati due Boeing 787 che entreranno in servizio rispettivamente a novembre 2017 e febbraio 2018.

Quanti voli ci saranno?

Il calendario voli prevede quattro collegamenti a settimana verso New York (Newark) e due verso Los Angeles da novembre a febbraio, mentre con l’entrata in servizio del secondo aeromobile, saliranno a sei i voli settimanali verso New York (Newark) e a tre quelli per Los Angeles.

Il Chief Executive Officer (ovvero l’Amministratore Delegato) di Norwegian, Bjørn Kjos, al momento dell’annuncio delle nuove tratte ha detto “Siamo davvero felici di annunciare l’avvio dei primi voli a lungo raggio da Roma alla volta di tre grandi città statunitensi. Le nuove rotte intercontinentali ci permetteranno di offrire ai nostri passeggeri nuove opportunità di viaggio, incrementando il traffico sui collegamenti transatlantici. Con l’avvio di questi nuovi voli da Fiumicino, salgono a 51 le rotte dirette verso gli Stati Uniti dagli aeroporti europei, e speriamo di poter annunciare presto altre novità”.

Intanto un’alta compagnia, la Level – compagnia low cost creata dal gruppo Iag (il colosso di cui fanno parte British Airways, Iberia e Vueling) – ha annunciato che presto aprirà collegamenti a lungo raggio dall’Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino.

Insomma, se stavate pensando di partire per gli Stati Uniti, non vi rimane che fare prima un giro sul web alla ricerca del miglior volo e magari, con i soldi risparmiati, potrete pensare a prenotare anche una cena in uno dei fantastici ristoranti della Grande Mela. Cosa aspettate?

Guarda qui per i voli. Per saperne di più clicca qui 

 

Meteo, temporali al Sud: domani però arriva Hannibal!

Novità in arrivo per quanto riguarda il meteo. Nella giornata di oggi, il Sud potrebbe essere oggetto di piogge e temporali: nel pomeriggio, su Campania, Basilicata, Calabria e Salento potrebbero verificarsi precipitazioni più intense… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Su Centro e Nord invece…”]

Su Nord e Centro invece il tempo si preannuncia caldo e soleggiato. Sul sito IlMeteo.it, si legge che “per il resto della settimana e nel weekend, prenderà il sopravvento l’alta pressione Hannibal, in rinvigorimento su tutto il Paese, con sole e bel tempo ovunque” e segnala “per domani e per sabato… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le temperature”]

una ventilazione abbastanza sostenuta da Nord, sulle regioni del medio e basso Adriatico, ioniche e meridionali con temperature, su queste aree, più fresche. Molto mite altrove, fino a 30° in Sardegna, 26/28° sulle pianure del Nord e del medio-alto Tirreno”.

Sono state arrestate due maestre di asilo nido: l’accusa è TERRIBILE

Due maestre di un asilo nido di Piacenza sono state arrestate con un’accusa gravissima: maltrattamenti sui bambini dell’istituto in cui lavoravano. A far scattare le manette sono stati i Carabinieri della stazione di Piacenza Levante: secondo quanto emerge dalle prime indiscrezioni… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le indagini dei Carabinieri”]

le due insegnanti sarebbero state arrestato proprio in flagranza di reato. Le forze dell’ordine avrebbero infatti monitorato gli abusi grazie a delle telecamere nascoste. La notizia ha ovviamente scioccato la città emiliana… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Lo sgomento del sindaco”]

“Apprendiamo con sgomento la notizia del fermo di due educatrici di un asilo nido piacentino, il Comune di Piacenza è parte lesa in questa vicenda e per questo confidiamo in un’azione degli organi inquirenti quanto più rapida e approfondita possibile”, le parole del sindaco Paolo Dosi.

Prodotti e servizi, ecco le nuove tendenze secondo Accenture

Innovazione tecnologica ed evoluzione dei consumi stanno trasformando in maniera inevitabile anche il design di prodotti e servizi: è questo il messaggio che arriva dalla decima edizione del rapporto annuale Fjord realizzato da Accenture, che analizza e interpreta tendenze che plasmano il mondo.

Il superamento dello storytelling. Sul versante generale, sembra essere appannata la “stella” dello storytelling, che sarà superato dallo storydoing e dalle cosiddette Ephemeral Stories, ovvero le Storie Effimere: questo significa che non sarà più l’azienda o il personaggio a raccontare la propria storia, perché la narrazione delle esperienze sarà affidata direttamente ai clienti, con un linguaggio narrativo personale e spesso semplicemente visivo, sull’esempio di quanto avviene con Snapchat, Periscope e le dirette di Instagram o di Facebook.

L’importanza dei video. Uno dei primi pionieri a muoversi in questa direzione è Everlane, catena di abbigliamento che è passata dalla presenza solo sul Web all’apertura di un Lab a New York, che ha deciso di focalizzare la propria comunicazione sul concetto di “trasparenza”, pubblicando una serie di video Snapchat in cui offre agli utenti possibilità a tutti di conoscere i luoghi di produzione, verificare con i propri occhi (virtuali) la formazione del singolo capo e la decisione del prezzo in base ai costi sostenuti.

Le tendenze dell’ecommerce. Sempre sul fronte dell’ecommerce, poi, appare chiara una nuova tendenza: per resistere all’impatto di operatori generalisti e universali come Amazon e Alibaba, la chiave per la competizione sembra essere la specializzazione. Ovvero, puntare agli antipodi con posizionamenti chiari e definiti in settori specifici: in particolare, Fjord cita JetSmarter, marketplace per trasferimenti con Jet privati, ma anche in Italia abbiamo esempi concreti come Giffi Market, eShop che propone la vendita di prodotti per hobby e attività professionali, a cominciare dalle cassette per gli attrezzi utili in ogni necessità domestica e non solo.

La casa connessa. A proposito di case e di faccende domestiche, poi, il futuro sembra essere sempre più caratterizzato dalle “homes without Boundaries”, ovvero dalla possibilità di sfruttare la tecnologia per svolgere queste attività anche a distanza, semplicemente a colpi di click grazie a sistemi organizzati che integrano le funzioni di vari prodotti. Allo stesso tempo si stanno sviluppando le interfacce che consentono la gestione da remoto, sia con la voce (l’attesissimo Alexa di Amazon) sia attraverso device come Thington.

Le conseguenze sociali. Il report Fjord 2017 analizza anche le conseguenze sociali e per così dire “psicologiche” di questa rivoluzione digitale. Innanzitutto, bisognerà prestare attenzione alle conseguenze della diffusione della tecnologia pervasiva, che rischiano di non essere tutte positive per gli uomini: c’è già in atto un forte dibattito sui limiti e sui confini di questa spinta, una tematica che sarà sempre più centrale per arrivare a una nuova etica che possa guidare le azioni del futuro (che però sono per natura imprevedibili).

Emozioni e persone al centro. Ma gli analisti sono convinti che ci sarà ancora spazio per le emozioni: già adesso Fedex sta offrendo ai propri manager dei particolari corsi di intelligenza emozionale, che servono a ricordare la centralità delle persone, oltre che avere un impatto importante per la diffusione dei valori aziendali. Inoltre, si segnala come trend anche quello di “declinare” l’emozione per sviluppare servizi adeguati al nuovo tempo, all’insegna del motto che le design skills non si insegnano, ma si coltivano.

La Campania accelera sull’innovazione

C’è grande fermento a livello nazionale per lo sviluppo dei piani legati alla cosiddetta Industria 4.0, ovvero l’unione proficua tra competenze e servizi digitali e sistema manifatturiero; anche la Campania sta investendo in questo progetto, e proprio in questi giorni è arrivato l’annuncio dello stanziamento di 78 milioni di euro per le Pmi locali che sono pronte a innovare.

La Regione investe su Industria 4.0. Come si apprende da Palazzo Santa Lucia, infatti, sarebbero pronti nuovi bandi legati al progetto Horizon 2020 portato avanti dall’Unione Europea, che destina fondi a disposizione delle imprese che intendono acquistare nuovi strumenti e impianti per automatizzare il lavoro e aumentare la produttività. Se infatti anche sul territorio campano negli ultimi due anni è aumentato il numero di nuove aziende, è vero anche che la maggior parte di questo tessuto usa ancora macchinari obsoleti: un fattore che rischia di fra perdere tempo ai dipendenti e di ridurre la competitività stessa dell’impresa fino al 40 per cento.

I problemi per le imprese campane. Inoltre, pesa come un macigno anche il problema del digital divide, vale a dire l’impossibilità di accedere in maniera regolare alle infrastrutture tecnologiche a causa dell’assenza di copertura di linea o – fattore non trascurabile – per scelte poco prospettiche da parte degli imprenditori stessi. Secondo alcune stime, questo aspetto potrebbe costare un’ulteriore quota di fatturato alle aziende, che oscilla tra il 10 e il 20 per cento e pesa soprattutto per chi è impegnato in settori innovativi come Ict o comunicazione.

Intercettare l’innovazione. Qualche miglioramento c’è, grazie ad esempio all’aumento delle infrastrutture che sostengono la banda larga per la connessione al web, grazie anche all’entrata in scena di operatori come Eolo, che propone offerte di Internet senza telefono con velocità di 30 Mpbs in download; eppure, l’Italia e soprattutto le regioni meridionali come la Campania scontano ancora un problema in termini di propensione digitale da parte delle aziende, dove mancano soprattutto le competenze per intercettare la rivoluzione tecnologica.

I bandi della Regione. Ecco perché la Regione Campania ha deciso di tendere una mano alle imprese locali, proponendo come accennato bandi per 78 milioni di euro che serviranno a finanziare studi di fattibilità per progetti innovativi, per la creazione di startup innovative, per progetti di trasferimento tecnologico e per la realizzazione di attività di matching tra domanda ed offerta di innovazione.

Performance positive. Attualmente, il bilancio della regione è in chiaroscuro: la Campania infatti ha goduto degli investimenti nazionali degli scorsi anni, che hanno portato alla diffusione della banda larga, che oggi assicura una copertura pari al 41 per cento dei Comuni del territorio, e anche a un incremento della velocità media di connessione (che tocca i 46,56 Mbps in download, mentre la media italiana si ferma a 43 Mbps).

Ma è l’Italia a essere lenta. Tuttavia, questi buoni segnali si “perdono” quando allarghiamo l’analisi alla situazione dell’Italia: il nostro Paese infatti continua ad accumulare ritardo rispetto al resto dell’Europa, restando inchiodata al quart’ultimo posto tra gli Stati membri dell’Ue per lo sviluppo digitale, molto al di sotto della media europea e davanti soltanto a Paesi come Grecia, Bulgaria e Romania. A livello nazionale, solo il 15 per cento delle imprese italiane è raggiunto dalla banda ultra-larga, contro il 32 per cento della media europea, mentre l’11 per cento delle aziende si è attrezzato per vendere online i propri prodotti, contro una media Ue del 20 per cento.

Cambia stagione, ecco i consigli di EuroImport Pneumatici per il cambio gomme

Stiamo per avvicinarci alla primavera e al mese di aprile, quando come da legge scadrà l’obbligo di montare pneumatici invernali lungo le strade individuate dal Codice; è insomma il momento giusto per provvedere al cambio degli pneumatici e pensare ad acquistare un nuovo treno che possa accompagnarci in sicurezza verso la bella stagione.

Le date da segnare in calendario sono due: 21 marzo, giorno in cui ufficialmente “entra” la primavera alle nostre latitudini (anche se qualche piccolo anticipo lo abbiamo avuto già in questi giorni), e soprattutto 15 aprile, quando scade a rigor di norma l’obbligo di circolare con pneumatici invernali lungo i tratti ritenuti a rischio, come importo dal Codice della Strada e dalle ordinanze valide su larga parte dello Stivale.

Il fattore meteo. Insomma, il tempo sta volgendo al bello, ma la sicurezza non va certamente messa in secondo piano, anzi: dai rischi del freddo si passa a quelli degli acquazzoni improvvisi e delle strade assolate, che non possono essere trascurati. Per fortuna, in sostegno di chi deve provvedere al cambio stagionale e magari “approfittare” per sostituire il treno di gomme arrivano il web e le informazioni degli specialisti del settore.

Il supporto del web. La rete internet infatti rappresenta il punto di riferimento per tutto quello che è il mondo delle gomme: il sito Euroimport Pneumatici, ad esempio, è la vetrina dell’ecommerce italiano, con prezzi vantaggiosi e un’ampia offerta di gomme estive, il modello che andrà montato a partire dalla metà di aprile. Sul fronte delle news, invece, abbiamo come guida il tradizionale e puntare test 2017 del TCS-ADAC, che ha messo sotto osservazione ben 31 differenti modelli di pneumatici.

Il test sulle gomme. Per la precisione, i tecnici del Touring Club Svizzero e dell’automobile club tedesco hanno esaminato 16 modelli di gomma di misura 195/65 R15 91V, adatte a piccole automobili, e un campione di 15 esemplari di misura 215/65 R16 98/102H, che invece possono essere calzate da fuoristrada e SUV di categoria inferiore. Ogni pneumatico è stato sottoposto a test severi su varie tipologie di percorso, con fondo stradale asciutto e bagnato, così da verificare le prestazioni sulla base del rispetto di criteri come aderenza, rumorosità, usura, durata, consumo di carburante e resistenza all’alta velocità.

Prove rigide. In sintesi, 28 dei 31 pneumatici provati sono stati promossi ottenendo la menzione di “raccomandato” o “molto raccomandato”, mentre soltanto due modelli sono stati “rimandati”, ricevendo una valutazione di “consigliato con riserva” e uno (Yokohama Geolandar SUV) bocciato come “non consigliato”, a causa di un cattivo comportamento sul bagnato.

I vincitori della dimensione base. Dal fondo passiamo invece al podio, per capire quali sono i modelli che hanno vinto questa comparativa Tcs-Adac sulle gomme estive: nella categoria di dimensione 195/65 R15 91V, in realtà, i premiati sono cinque pneumatici, tutti valutati con “molto raccomandati”, ma con uno scarto di voto davvero lieve il primo in assoluto si rivela la gomma Pirelli Cinturato P1 Verde (con valutazioni alte in tutte le prove e le migliori prestazioni sul fronte dell’usura), superando Bridgestone Turanza T001Continental ContiPremium Contact 5 (il migliore sul fondo bagnato), Goodyear EfficientGrip Performance e la “sorpresa” Esa-Tecar Spirit 5 HP.

Le migliori gomme per Suv. Passando invece alla tipologia più grande, quella in misura 215/65 R16 98/102H, la situazione è leggermente diversa: soltanto due modelli sono emersi come “molto raccomandati”, mentre in undici casi sono state riscontrate piccole “lacune” che hanno portato a un voto finale di “raccomandato“. A vincere, comunque, è lo pneumatico Goodyear EfficientGrip SUV, grazie soprattutto al miglior comportamento sul bagnato, distanziando la medaglia d’argento, ovvero la gomma Cooper Zeon 4XS Sport, penalizzata da un tasso di usura peggiore. Sul podio finiscono poi tre modelli ex aequo, ovvero Firestone Destination HPNokian Line SUV e Pirelli Scorpion Verde.

Trasporti, il low cost contagia anche i pullman – gennaio

Siamo abituati ad abbinare l’espressione low cost ai voli aerei, ma oggi il risparmio ha contagiato anche i pullman e i viaggi su strada, con prezzi che riescono a battere la concorrenza di treni e di aerei, rilanciando la mobilità su quattro ruote anche in Italia.

In principio furono le compagnie aeree, come Ryanair e Easyjet, che hanno rivoluzionato il mercato dei trasporti rispondendo a un’esigenza piuttosto elementare da parte della clientela: risparmiare quanto (e quando) possibile. Grazie al web, in particolare, la modalità di viaggio low cost è diventata una realtà anche nel nostro Paese, dove ora stiamo assistendo a un’ulteriore rivoluzione.

La rivoluzione low cost. Anche in Italia, infatti, sta seguendo l’esempio del resto d’Europa, dove l’introduzione del modello low cost e la discesa in campo di differenti soggetti ha aperto la strada alla convenienza del viaggio su gomma e autostrada. Il nome che brilla maggiormente è quello di Flixbus, compagnia tedesca fondata nel 2013 che ha conosciuto negli ultimi mesi un’espansione a macchia di leopardo, invadendo praticamente tutte le città italiane e creando una rete di collegamenti senza precedenti.

L’autobus economico. I risultati a bilancio confermano questa sensazione, visto che nel solo 2016 ben 2,5 milioni di italiani hanno acquistato un biglietto per viaggiare su questi autobus, dalla livrea caratteristica di colore verde e arancione. Innovativo è anche il modello di business, che si basa su una rete di collaborazioni con aziende partner sul territorio stesso: in pratica, FlixBus non ha bus di proprietà, ma si occupa di pianificare la rete, le strategie di prezzo, il marketing e la comunicazione del “pacchetto completo”, mentre le aziende di autobus che decidono di collaborare sono responsabili del servizio operativo, del reperimento degli autisti e della manutenzione dei mezzi.

Come risparmiare. Un altro ingrediente di questa ricetta è sintetizzato nella frase “il virtuale incontra il reale”: la piattaforma della compagnia infatti funziona completamente online, e prevede biglietti a costo stracciato (anche 1 euro) per chi si prenota in anticipo. Per tutti gli altri, le tariffe sono comunque contenute (ad esempio, 10 euro per andare da Roma e Milano), ma grazie ai codici sconto Flixbus che si trovano su www.piucodicisconto.com è possibile anche risparmiare ulteriormente su questa spesa.

Clienti soddisfatti e in aumento. Una strategia che funziona, e che porta a casa un ulteriore risultato, ovvero “clienti soddisfatti nel 97 per cento dei casi”, come recita la pubblicità; e la platea di interessati al servizio è davvero ampia, perché mette insieme studenti e famiglie, turisti e emigrati, che sono trasportati ogni giorno per decine di ore da questo sistema di trasporto low cost sull’asfalto e che sembrano dunque apprezzare anche la dotazione di questi bus, che offrono servizio wi-fi a bordo, toilette e 74 centimetri di spazio tra un sedile e l’altro per allungare le gambe.

Il nuovo InterRail su gomma. E proprio per andare incontro alle esigenze dei clienti più giovani l’azienda tedesca ha da poco lanciato uno speciale pacchetto di abbonamento, InterFlix, già definito il “nuovo InterRail” (ovvero il biglietto aperto per viaggiare lungo la linea di treni in Europa, che ha esordito nel 1972): si tratta, in dettaglio, di un ticket che costa 99 euro e permette di viaggiare in 5 città a scelta tra le 900 della rete in tutta Europa. Questo pass consentirà al cliente di usufruire di 5 viaggi entro tre mesi, da prenotare singolarmente sul sito dell’azienda e tramite l’applicazione FlixBus; l’unica controindicazione è che non vale nel tragitto semplice di andata e ritorno sulla stessa tratta.

Conti correnti, secondo Bankitalia scendono i costi

Secondo la Banca d’Italia continua a scendere la spesa media di gestione di un conto corrente in Italia, che a fine anno è andata sotto quota 80 euro; nonostante le differenti valutazioni di Altroconsumo, si conferma comunque un trend al ribasso, derivante anche dall’apporto sempre più consistente delle alternative online.

Quasi sei euro in meno all’anno: è questa la riduzione sui costi annui del conto corrente in Italia, secondo l’ultimo report della Banca d’Italia (che in realtà prende in esame i risultati definitivi del 2015). Rispetto all’anno precedente, chiuso a 82,3 euro, infatti, la spesa definitiva nei dodici mesi successivi è calata di 5,8 euro, portandosi appunto a 76,5 euro.

Calano i costi dei conti. Gli analisti di Palazzo Koch hanno individuato come fattori di questo decremento la riduzione degli oneri fissi, a cominciare dai canoni di base, e il ribasso delle commissioni applicate sulle disposizioni effettuate dalla clientela. Inoltre, anche l’online sta svolgendo la sua parte, visto che si moltiplicano le offerte di player sul Web come Ing Direct, che ha realizzato Conto Arancio, considerato uno dei principali conto corrente in Italia grazie ai suoi vantaggi per gli utenti.

Diminuzione delle spese fisse. Ma l’indagine annuale sui costi dei conti correnti delle famiglie italiane realizzata dalla Banca d’Italia evidenzia anche un trend di ribasso delle spese: nel quinquennio tra il 2010 e il 2015 la media per la gestione del conto corrente è diminuita del 3,4 per cento annuo, con una variazione complessiva che ha raggiunto i 14,6 euro. Nel 2010, infatti, la media delle spese era pari a 91,1 euro; la contrazione della spesa è dipesa per la parte preponderante (86 per cento) dalla riduzione delle spese fisse, mentre la parte restante riguarda le minori commissioni applicate sulle disposizioni.

L’analisi di Bankitalia. Non cambiano invece a fine 2015 gli oneri per la commissione di messa a disposizione dei fondi, che sono applicate sulle aperture di credito in conto corrente, che restano appunto stabili intorno all’1,6 per cento del credito accordato; leggera diminuzione, invece, per le commissioni unitarie di istruttoria veloce, applicate sugli scoperti di conto, che calano sia per i conti affidati (da 34,8 a 29,7 euro) sia per quelli non affidati (da 27,4 a 26,9 euro), e registrano entrambe una contrazione dell’ammontare e della durata degli sconfinamenti.

La razionalizzazione delle reti bancarie. Che l’online stia imponendo nuove sfide (e soprattutto, nuove strategie) al sistema tradizionale del credito lo confermano anche le notizie che arrivano sul fronte delle riorganizzazioni aziendali annunciate dai 10 maggiori gruppi creditizi italiani, BancoPosta compreso. Guardando i piani, infatti, entro i prossimi quattro anni ci saranno qualcosa come 3300 chiusure nella rete degli sportelli bancari, che dunque calerà di oltre un decimo della rete territoriale, con altre migliaia di punti che saranno coinvolti in procedimenti di razionalizzazione dell’offerta.

Addio sportelli. Nel dettaglio, il piano industriale di Unicredit anticipa che entro il 2019 si procederà alla chiusura di 800 filiali in Italia; Ubi ha invece annunciato la chiusura di 280 filiali del gruppo, e anche Veneto Banca e Popolare di Vicenza (prima della fusione) si stavano muovendo verso l’eliminazione di centinaia di sportelli. Non differente la situazione in casa Banco Bpm, la nuova banca che nasce dalla fusione di Banco Popolare e Bpm: secondo l’amministratore delegato Giuseppe Castagna, infatti, ci sarà una riduzione di 335 sedi fisiche entro il 2019.

I piani delle banche. E se Carigesi avvia verso la riduzione della rete da 606 a 500 sportelli entro il 2020, la rete di Bper scenderà di 130 filiali già entro l’anno e Bnl prevede la chiusura di 100 filiali.Anche il piano industriale 2014/17 di Intesa Sanpaolo prevedeva la riduzione della rete italiana da 4.100 a 3.300 sportelli, di cui 500 sono ancora in fase di chiusura entro questo 2017; e le stesse Poste, come accennato, non sono fuori da questa partita, con l’intenzione ufficializzata dall’ad Francesco Caio di chiudere 455 sportelli e di procedere con 609 “razionalizzazioni” per portare la rete a circa 13mila sportelli entro il 2019.

Anche quest’anno il Natale è stato in famiglia

Gli italiani tengono fede al vecchio adagio “Natale con i tuoi”, tanto che quasi nel 90 per cento dei casi i nostri connazionali hanno passato le feste in famiglia. Lo rivelano le indagini di Coldiretti, che hanno fatto anche il punto sui consumi nel Belpaese nei giorni di festa.

Quasi nove italiani su dieci hanno deciso di trascorrere il Natale in famiglia, tenendo viva una tradizione che ben è sintetizzata nel noto detto “Natale con i tuoi”. In attesa di scoprire se la Pasqua sarà poi effettivamente “con chi vuoi” e passata in maniera differente, però, il report di Coldiretti-Ixè ci aiuta a scoprire come le abitudini dei nostri connazionali siano rimaste pressoché immutate negli ultimi anni, anche per l’incidenza di alcuni fattori esterni.

Natale con i tuoi. Cominciamo proprio dal posto in cui gli italiani hanno scelto di passare le ultime feste: per circa l’88 per cento delle persone, rivela l’analisi, il Natale si passa immancabilmente in famiglia, in casa propria o con parenti e amici. E anche tra quelli che si sono messi in viaggio c’è una parte predominante che ha semplicemente fatto ritorno ai luoghi di origine o che comunque ha alloggiato in case proprie, di parenti o di amici. Come a dire, il binomio Natale e casa è davvero indissolubile.

La tradizione della tavola imbandita. Tra le tante tendenze di quest’anno, sempre all’insegna della festa in casa, c’è la riscoperta delle tradizioni del passato, tra cui si concretizza anche un altro vecchio modo di dire, quello che invita ad “aggiungere un posto a tavola”: non sembrano esserci problemi ad aumentare il numero di ospiti, anche perché il mercato presenta sempre soluzioni utili in questa direzione. È il caso di Lg Lesmo, che si è specializzata proprio per ridurre gli inconvenienti e gli previsti, grazie a vari modelli di tavolo allungabile che semplificano anche la vita dei proprietari di casa.

La spesa per le feste. Nelle feste che ci siamo da poco lasciati alle spalle si sono spesi in media 86 euro a nucleo familiare per imbandire le tavole, e uno spazio importante lo ha avuto la solidarietà: quasi un italiano su quattro, infatti, ha scelto di acquistare prodotti tipici dei territori del Centro Italia colpiti dal sisma. E le notizie di cronaca hanno pesato anche sulle scelte per chi invece è partito: in particolare, i drammatici episodi di terrorismo internazionale hanno inciso sulla meta per il 20 per cento degli italiani, che ha deciso di non andare in Paesi esteri considerati maggiormente a rischio oppure di evitare le grandi città.

Chi ha scelto il viaggio. Questi fattori hanno influito anche sull’aumento della spesa media di viaggio per persona, che per l’ultimo Natale è salita a quasi 460 euro, con un incremento del 6 per cento rispetto all’anno 2015; chi ha scelto comunque di viaggiare, precisa la Coldiretti, si è organizzato per una vacanza da 4 giorni ad una settimana in oltre la metà dei casi; un quarto dei vacanzieri, invece, è stato fuori un massimo di 3 giorni, mentre un italiano su cinque ha deciso di fare delle ferie lunghe più di una settimana.

Tra le mete vincono le città. Come detto, però, nella maggioranza assoluta dei casi (il 63 per cento) i vacanzieri hanno comunque alloggiato in case proprie, di parenti e amici oppure privilegiandol’affitto; solo il 26 per cento dei viaggiatori invernali preferisce l’albergo, mentre più successostanno riscontrando le cosiddette formule alternative. Guardando invece le destinazioni, la Coldiretti svela un podio su cui svettano i centri urbani (44 per cento del totale), la montagna e le località d’arte con offerte culturali (22 per cento) e come medaglia di bronzo la campagna, scelta dall’8 per cento del totale. In dettaglio, l’associazione dei coltivatori stima che siano stati 800 mila i vacanzieri che per Natale o Capodanno hanno scelto l’agriturismo, che ha così ottenuto un incremento del 6 per cento rispetto allo scorso anno.