QUANTO PUOI RISPARMIARE ACQUISTANDO SU INTERNET? SCOPRILO QUI!!

Quante volte sei andato prima in negozio per vedere quel cellulare, quella televisione o quel ferro da stiro che tanto ti piaceva eri li li per acquistarlo ma poi hai pensato…”beh perché prima di acquistare non vedo sul cellulare se su internet trovo lo stesso prodotto magari a un prezzo più vantaggioso”? 
 
Al giorno d’oggi con gli stipendi fermi ormai da oltre dieci anni e con un’economia ancora in fase involutiva, inevitabilmente si cerca sempre di risparmiare soprattutto se, a parità di prodotto, è possibile tenersi in tasca dei soldi (che fanno sempre comodo) sempre utili alla famiglia! 
 
Ma siamo sicuri che l’annuncio che abbiamo trovato su internet per comparare il prezzo con quello applicato dal negozio fisico fosse realmente il migliore presente online? Molto probabilmente no!! Il motivo? Sono molti (e diremmo forse troppi) gli utenti che si fermano ad un confronto con il prezzo che si trova sul principale portale di vendita online che risponde al nome di Amazon non sapendo, però, che ci sono un’infinità di negozi online con migliaia di recensioni positive che applicano prezzi ben al di sotto di quelli presenti proprio sul portale dalla grande “A”! 
 
Certo, cercare i prezzi sui singoli portali di ogni negozio online diventa un lavoro che farebbe perdere la pazienza anche al più incallito risparmiatore al mondo!! Ed allora come fare? In vostro aiuto arriva il comparatore di prezzi online! Cos’è? E’ un vero e proprio motore di ricerca online che filtra decine di migliaia di siti in maniera automatica e, in pochi secondi, trova le diverse tariffe applicate dai vari negozio per il prodotto desiderato. 
 
Badate bene, non vi propone solo il miglior prezzo applicato ma è un vero e proprio comparatore ossia offre la possibilità di vedere da chi viene applicato il prezzo migliore comparandolo con quello degli altri portali online ed ordinandolo in maniera crescente di prezzo! Meglio sfruttare l’offerta vantaggiosissima di un negozio che ha magari recentemente aperto il suo mercato online e che non ha molte recensioni oppure meglio andare su un sito di vendite che è già ampiamente ed adeguatamente recensito e sperimentato ma che offre il prodotto ad un prezzo leggermente più alto? Beh questo spetta voi deciderlo! 
 
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Divisione testamentaria: definizione e normativa di riferimento

La spartizione dei beni (di varia natura) compresi all’interno del testamento può essere determinata direttamente dal testatore, ovvero la persona che lascia una parte o la totalità dei propri beni agli eredi. Si parla, in tal caso, di divisione testamentaria: vediamo di seguito di cosa si tratta e quali norme la regolamentano.

La divisione testamentaria nel Codice Civile

Il principale riferimento normativo in materia di divisione testamentaria è rappresentato dal Codice Civile. In particolare, l’articolo 733 stabilisce che le norme fissate dal testatore sono vincolanti per gli eredi “salvo che l’effettivo valore dei beni non corrisponda alle quote stabilite dal testatore”. Inoltre, il testatore può disporre che la divisione dei beni avvenga sulla base di una stima effettuata da una persona designata da egli stesso ma che non sia né erede né legatario. La divisione dei beni proposta dalla persona delegata dal testatore non è vincolante nei confronti degli eredi se l’autorità giudiziaria la ritiene chiaramente iniqua o contraria alle volontà espresse dal testatore. Tale giudizio viene espresso a seguito di un’istanza presentata da uno o più eredi.

Modalità di attuazione della divisione testamentaria

Secondo le disposizioni dell’articolo 734 del Codice Civile, “il testatore può dividere i suoi beni tra gli eredi comprendendo nella divisione anche la parte non disponibile”. Quest’ultima corrisponde alla frazione di eredità di cui il testatore non può disporre liberamente, dal momento che è riservata ai congiunti più stretti.

Se la divisione testamentaria fatta dal testatore non comprende tutti i beni lasciati al momento della morte, quelli restanti vengono assegnati agli eredi secondo modalità conformi alle leggi in vigore. Va inoltre sottolineato come, in base alle disposizioni dell’articolo 735 del Codice Civile, la divisione testamentaria è nulla se essa non comprende qualcuno dei legittimari o degli eredi istituiti. I primi sono elencati dall’articolo 536 del C.C. e sono “le persone a favore delle quali la legge riserva una quota di eredità o altri diritti”, ovvero i coniugi, i figli legittimi (anche adottati) e naturali e gli ascendenti legittimi.

Il coerede al quale non è stata riconosciuta la parte non disponibile (o quota di riserva) può esercitare, nei confronti degli altri coeredi, la cosiddetta “azione di riduzione”. Essa consiste nel rendere inefficace le disposizioni testamentarie e delle donazioni che eccedono la quota di eredità di cui il testatore poteva liberamente disporre.

Fisian crema: caratteristiche, utilizzi e posologia

Le pelli più sensibili sono esposte in ogni periodo dell’anno a patologie di vario tipo, che possono provocare irritazione, prurito ed arrossamento. Nella maggior parte dei casi, è sufficiente consultare il proprio medico per approntare una terapia, che in genere comprende l’utilizzo di prodotti lenitivi o idratanti ad uso topico, ossia creme o spray da applicare localmente sulla zona da trattare. Tra i farmaci più diffusi per curare dermatiti e affini vi è Fisian crema: vediamo di seguito quali sono le caratteristiche di questo farmaco, come e quando può essere utilizzato e quali controindicazioni presenta.

Caratteristiche e posologia del Fisian crema

Prodotto dal Valderma srl, il Fisian crema è un prodotto farmaceutico non steroideo, distribuito sotto forma di crema in confezioni (tubetti) da 40 ml. Si tratta di un farmaco da banco che per tanto può essere acquistato senza la prescrizione medica; per tanto, oltre alle classiche farmacie di fiducia, ci si può rivolgere anche alle farmacie online – come ad esempio Doc Peter – che già da alcuni anni sono state attivate in tutta Italia. Secondo le normative in vigore, le e-pharmacy possono mettere in vendita solo farmaci da banco e devono essere direttamente collegate ad una farmacia fisica, identificabile tramite l’indirizzo e la partita IVA registrate sulla sezione apposita del Ministero della Salute.

I principi attivi del Fisian sono gli acidi triterpenici (acido asiatico ed acidomadecassico) e gli eterosidi triterpenici (asiaticoside e madecassoside), ovvero la cosiddetta ‘Centella asiatica’. Il farmaco contiene anche oli essenziali, estratto naturale di propoli, ippocastano, centella asiatica e menta.

Le modalità di utilizzo differiscono a seconda del problema e della zona da trattare. La crema va in genere applicata localmente due o tre volte al giorno (nel caso in cui la si utilizzi per irritazioni della zona ano-genitale, è consigliabile applicare il farmaco dopo l’evacuazione). È consigliabile applicare il prodotto sulla pelle asciutta e precedentemente pulita. Particolare attenzione alla pulizia della zona di applicazione va posta nei casi di trattamenti proctologici (dermatiti o irritazioni dell’area ano-genitale). Il Fisian può essere impiegato anche in ambito urologico e ginecologico, come lenitivo per mitigare prurito o irritazione, sia tramite applicazione topica sui genitali esterni sia per il ripristino delle regolari funzionalità delle mucose intime.

Quando utilizzare il Fisian crema

In linea di massima, il prodotto è indicato per il trattamento delle irritazioni della pelle e delle mucose. Sortisce un effetto lenitivo, favorendo la ricostruzione del derma (in presenza di ferite, ustioni, piaghe da decubito, ulcere varicose ed emorroidi). Grazie all’azione dell’ippocastano è anche in grado di restringere il lume dei vasi ematici, tonificandoli ed aumentandone la permeabilità; utile anche nel trattamento di flebiti (ossia la trombosi venosa superficiale) e ulcere varicose. In aggiunta, il medesimo principio attivo favorisce anche l’assorbimento dei liquidi che si accumulano e ristagnano nei tessuti.

La presenza dei propoli è invece responsabile dell’attività batteriostatica ad azione sulfamido-simile; inoltre, il Fisian crema, per merito anche della caffeina contenuta al suo interno, è in grado di sortire anche un effetto antimicotico, per prevenire o debellare la formazione di infezioni da fungo.

Pur essendo un farmaco che non necessita di prescrizione medica e non presentando particolare effetti collaterali, il Fisian va utilizzato preferibilmente su consiglio del medico curante o del farmacista di fiducia. In genere questo prodotto – pericoloso solo se ingerito – viene adoperato come complemento all’interno di trattamenti farmacologici più complessi volti a debellare irritazioni cutanee (e delle mucose) di vario genere.

Il Fisian può essere adoperato non solo a scopo terapeutico contro varie forme di dermatite ma anche con finalità preventive nei confronti delle noxe patogene; in tal caso la crema va applicata una sola volta al giorno.

Cinque buoni motivi per avere in casa una pianta di Agrifoglio

Questo articolo è dedicato a chi è alla continua ricerca di idee e consigli su quali piante ornamentali aggiungere alla propria collezione domestica o da giardino. Quello di coltivare piante per arredare è diventato un fenomeno talmente diffuso da aver meritato un nome o più di uno. Si parla infatti di “urban jungle”, di “house gardening” a ancora di “green housing” per fare riferimento alla moda anni ’80 tornata in auge di questi tempi: arredare con le piante.

Ebbene per arredare in verde non bisogna essere per forza master-pollici-verdi ma ci vuole certo qualche dritta per potersi prendere cura delle piante e soprattutto per sceglierle. Un punto di riferimento indiscusso nel panorama del giardinaggio è sicuramente il Maestro Codiferro che, con l’occasione, ci ha dato ottimi spunti per consigliare l’agrifoglio quale splendida pianta da appartamento. Ecco quindi i cinque buoni motivi per avere in casa una pianta di agrifoglio grazie anche ai consigli del maestro e del suo ricco e approfondito blog di giardinaggio.

L’agrifoglio arreda e colora non solo a Natale

L’agrifoglio è una pianta di un bel verde caldo e intenso che talvolta si stria di bianco o crema. Le sue bacche rosse assieme ai lobi arricciati e pungenti delle foglie lo hanno reso il simbolo natalizio per eccellenza e, per questo, è una pianta che in molti credono essere “invernale”. In realtà è una pianta a crescita lentissima che può stare all’ombra o al freddo senza soffrire particolarmente e, per questo, offre una resa colorata per tutto l’anno.

Il suo potere curativo è molto apprezzato in naturopatia

Bisogna subito avvertire che le sue drupe, ovvero le bacche, sono molto velenose e che possono essere anche letali per l’uomo. Per questo e per il suo aspetto pungente andrebbe sempre tenuta lontano dai bambini. Tuttavia è stato dimostrato il suo potente effetto diuretico e febbrifugo oltre alla capacità di stimolare la serotonina. Per questo lo si impiega nella naturopatia come rimedio naturale dei Fiori di Bach.

La floriterapia utilizza le essenze primordiali di piante e fiori per aiutare le persone a superare nodi emozionali e blocchi emotivi che possono inficiare una guarigione fisica o creare problemi nella vita e nel lavoro. L’agrifoglio aiuta a ritrovare il buon umore, come vedremo qui sotto.

Porta fortuna e stimola la mente

Questa pianta è simbolo di convivialità, buon auspicio e fortuna sin dai tempi degli antichi romani. Sarà per questo che, ancora oggi, in molti credono che sia un simbolo di buona sorte utile a ritrovare la serenità, l’entusiasmo e la felicità. Chi crede nell’arredo domestico attraverso le piante saprà già che prima di scegliere quali adottare è preferibile studiare a fondo un’idea, un filo conduttore che crei equilibrio tra oggetti e scopi. Per questo l’agrifoglio è una pianta ideale per una nuova casa o da posizionare in bella vista quando c’è una bella novità nella nostra vita. Difatti si ritiene che protegga dal malocchio, dai sortilegi e dalle sventure augurate da chi ci vuole male.

È una pianta”smart”

Oltre ad essere bella e ben-augurante l’agrifoglio è una pianta intelligente. A voler essere precisi tutte le piante lo sono ma l’agrifoglio ha in sé una marcia in più. Per proteggersi dai predatori delle sue succose bacche e da animali malintenzionati è la pianta a decidere quali foglie debbano essere pungenti e quali no. Il Botanical Journal of the Linnean Society ha pubblicato un’interessante ricerca che ha scoperto come le variazioni della forma delle foglie di una pianta di agrifogli altro non sono che la reazione molecolare allo stress esterno a cui è sottoposta.

Il fenomeno si chiama “eterofilia” ed è la tendenza ad avere foglie diverse sul medesimo esemplare di pianta. Lo studio è stato condotto su un campione di piante di agrifoglio, alcune delle quali sono state esposte al contatto con capre e cervi. Solo le piante che erano entrate a contatto con gli animali mostravano le foglie più basse più appuntite e pungenti di quelle che erano rimaste intoccate.

Richiede poche attenzioni

Questa pianta, infine, è poco esigente e parecchio autonoma. Le basta un po’ di luce non troppo diretta, un riparo dal gelo e un terriccio acido drenato e sabbioso. L’acqua è richiesta ma senza irrorazioni continue e a picco perché preferisce essere vaporizzata. La cosa che l’agrifoglio più detesta è l’umidità, per cui deve sempre restare asciutta ma ben idratata. Bella, utile, poco pretenziosa e di buon auspicio: servono altri motivi per regalare un agrifoglio ai nostri cari?

Magliette e slogan: un “nuovo” modo di fare comunicazione

Uno slogan è una sintesi orecchiabile di poche parole che riassume un pensiero o un principio. Lo slogan serve ad arrivare con facilità ed immediatezza, sfruttando il potere della sintesi per schierare le persone. Gli slogan appartengono per lo più al mondo politico e alle cause sociali che infatti sono i mondi in cui più tra tutti hanno preso piede le magliette personalizzate. Vediamo quelle più significative ed il perché una maglietta personalizzata può diventare evocativa al punto da restare impressa nella storia.

Friends e la maglietta evocativa di Ross

Nella puntata diciassette dell’ottava stagione di Friends Ross indossa una maglietta particolare che non è sfuggita all’occhio attento degli spettatori più fedeli. Da poco la serie è stata oggetto di critiche perché ha vissuto un momento di nuova popolarità da quando è stata inserita anche su Netflix, la piattaforma streaming più famosa al mondo. Ross indossa una maglietta su cui appare un logo azzurro che raffigura due mani. Le mani rappresentano in realtà un segno del linguaggio muto che significa, per l’appunto, “amici”. L’introvabile maglietta ha subito un boom di ricerche sul web da quando è stato diffuso il suo significato e rappresenta una delle tante piccole sorprese di cui solo un vero fan si accorge a colpo d’occhio.

La Nasa sulle magliette

Perché da circa un anno circolano sempre più magliette raffiguranti il logo della NASA? Le riviste di moda ritengono che questo sia dovuto all’effetto Ryan Gosling per la sua magistrale interpretazione di Neil Armstrong in First Man. Questo trend potrebbe dipendere dalla passione inconscia dell’uomo verso i viaggi per altri pianeti. Il nostro mondo attraversa ondate di preoccupazione e pessimismo sul futuro per il quale sembra che abbiamo i giorni contati. La Nasa e l’idea di volare nello spazio, quindi, sono un modo come un altro di cercare speranza nel futuro e, chissà, anche in altri pianeti.

Cinema America: una maglietta “troppo” politica

Aggressioni ripetute e sospettosamente simili si sono verificate nel centro Italia nei confronti di giovani la cui unica colpa era quella di indossare una particolare maglietta. Si tratta della t-shirt di Cinema America, l’associazione che ha salvato il Cinema di Trastevere portandolo per strada. Tutto cominciò nel 2012 quando il Cinema America era a rischio di demolizione. Sul posto sarebbero stati costruiti parcheggi ed edifici vari mentre i residenti puntavano ad una ristrutturazione del cinema costruito nel 1956. Essendo stato un importante luogo di aggregazione locale i ragazzi dell’associazione si unirono per occuparlo e salvarlo, ricevendo il favore e il sostegno di attori e registri tra cui Paolo Sorrentino, Nanni Moretti e Carlo Verdone. Nel 2015 l’impegno venne ripagato dalla vittoria del bando per cui al Cinema fu data nuova vita con l’assegnazione di un nuovo spazio dove sorse il Cinema Troisi. Purtroppo però, di questi tempi, chi indossa la storica maglietta del Cinema America rischia l’aggressione. I motivi sono ancora da chiarire e non vogliamo portarne alla luce troppi dettagli ancora non verificati. Sta di fatto che la t-shirt è divenuta un simbolo e, come sempre, vi è chi la osteggia e chi la indossa con orgoglio.

Magliette rosse contro l’intolleranza

Anche in questo caso una maglietta rossa, semplice, è diventata simbolo di lotta politica e bersaglio di polemiche. Il clima di razzismo percepito da gran parte della popolazione italiana ha spinto Anpi e Aned a scendere in piazza contro l’intolleranza. Questa manifestazione si è caratterizzata perché le persone hanno colorato di rosso le piazze indossando una t-shirt. Su Facebook l’evento ha avuto un grande risalto mediatico al punto che si sono uniti i centri anti-violenza sulle donne, le reti di supporto anti omofobia e le associazioni delle minoranze colpite da discriminazioni.

Le magliette nel marketing

Quello delle t-shirt personalizzate, quindi, è un sistema vecchio e nuovo in grado di comunicare qualsiasi messaggio tramite l’utilizzo di colori e parole. Nel caso di un’azienda, per esempio, esse possono diventare un magnifico strumento di marketing a patto che vi sia dietro una buona strategia mirata. Per farti un’idea e sprigionare la tua creatività potresti trovare interessante lo shop di GedShop, dove trovi tante possibilità di personalizzazione per altrettanti modelli di magliette. Vedere per credere!

Magliette e slogan: un “nuovo” modo di fare comunicazione

Uno slogan è una sintesi orecchiabile di poche parole che riassume un pensiero o un principio. Lo slogan serve ad arrivare con facilità ed immediatezza, sfruttando il potere della sintesi per schierare le persone. Gli slogan appartengono per lo più al mondo politico e alle cause sociali che infatti sono i mondi in cui più tra tutti hanno preso piede le magliette personalizzate. Vediamo quelle più significative ed il perché una maglietta personalizzata può diventare evocativa al punto da restare impressa nella storia.

Friends e la maglietta evocativa di Ross

Nella puntata diciassette dell’ottava stagione di Friends Ross indossa una maglietta particolare che non è sfuggita all’occhio attento degli spettatori più fedeli. Da poco la serie è stata oggetto di critiche perché ha vissuto un momento di nuova popolarità da quando è stata inserita anche su Netflix, la piattaforma streaming più famosa al mondo. Ross indossa una maglietta su cui appare un logo azzurro che raffigura due mani. Le mani rappresentano in realtà un segno del linguaggio muto che significa, per l’appunto, “amici”. L’introvabile maglietta ha subito un boom di ricerche sul web da quando è stato diffuso il suo significato e rappresenta una delle tante piccole sorprese di cui solo un vero fan si accorge a colpo d’occhio.

La Nasa sulle magliette

Perché da circa un anno circolano sempre più magliette raffiguranti il logo della NASA? Le riviste di moda ritengono che questo sia dovuto all’effetto Ryan Gosling per la sua magistrale interpretazione di Neil Armstrong in First Man. Questo trend potrebbe dipendere dalla passione inconscia dell’uomo verso i viaggi per altri pianeti. Il nostro mondo attraversa ondate di preoccupazione e pessimismo sul futuro per il quale sembra che abbiamo i giorni contati. La Nasa e l’idea di volare nello spazio, quindi, sono un modo come un altro di cercare speranza nel futuro e, chissà, anche in altri pianeti.

Cinema America: una maglietta “troppo” politica

Aggressioni ripetute e sospettosamente simili si sono verificate nel centro Italia nei confronti di giovani la cui unica colpa era quella di indossare una particolare maglietta. Si tratta della t-shirt di Cinema America, l’associazione che ha salvato il Cinema di Trastevere portandolo per strada. Tutto cominciò nel 2012 quando il Cinema America era a rischio di demolizione. Sul posto sarebbero stati costruiti parcheggi ed edifici vari mentre i residenti puntavano ad una ristrutturazione del cinema costruito nel 1956. Essendo stato un importante luogo di aggregazione locale i ragazzi dell’associazione si unirono per occuparlo e salvarlo, ricevendo il favore e il sostegno di attori e registri tra cui Paolo Sorrentino, Nanni Moretti e Carlo Verdone. Nel 2015 l’impegno venne ripagato dalla vittoria del bando per cui al Cinema fu data nuova vita con l’assegnazione di un nuovo spazio dove sorse il Cinema Troisi. Purtroppo però, di questi tempi, chi indossa la storica maglietta del Cinema America rischia l’aggressione. I motivi sono ancora da chiarire e non vogliamo portarne alla luce troppi dettagli ancora non verificati. Sta di fatto che la t-shirt è divenuta un simbolo e, come sempre, vi è chi la osteggia e chi la indossa con orgoglio.

Magliette rosse contro l’intolleranza

Anche in questo caso una maglietta rossa, semplice, è diventata simbolo di lotta politica e bersaglio di polemiche. Il clima di razzismo percepito da gran parte della popolazione italiana ha spinto Anpi e Aned a scendere in piazza contro l’intolleranza. Questa manifestazione si è caratterizzata perché le persone hanno colorato di rosso le piazze indossando una t-shirt. Su Facebook l’evento ha avuto un grande risalto mediatico al punto che si sono uniti i centri anti-violenza sulle donne, le reti di supporto anti omofobia e le associazioni delle minoranze colpite da discriminazioni.

Le magliette nel marketing

Quello delle t-shirt personalizzate, quindi, è un sistema vecchio e nuovo in grado di comunicare qualsiasi messaggio tramite l’utilizzo di colori e parole. Nel caso di un’azienda, per esempio, esse possono diventare un magnifico strumento di marketing a patto che vi sia dietro una buona strategia mirata. Per farti un’idea e sprigionare la tua creatività potresti trovare interessante lo shop di GedShop, dove trovi tante possibilità di personalizzazione per altrettanti modelli di magliette. Vedere per credere!

 

PROBLEMI CON GLI ESAMI UNIVERSITARI? ECCO LA SOLUZIONE

L’Italia è sempre negli ultimi posti delle classifiche mondiali quando si parla di ripresa, crescita e benessere dei propri cittadini ma, in una classifica molto particolare riesce quasi a primeggiare! Si tratta del numero degli abbandoni universitari!

Secondo quanto pubblicato pochi giorni fa dalla stessa Commissione Europea, il nostro Paese è al secondo posto nell’Unione per tasso di abbandono universitario.

Ogni anno sono circa 3 milioni gli studenti dell’Unione Europea che lasciano il percorso di studi intrapreso e di questi circa il 20% sono italiani. In Italia, ogni anno, sono più di 500mila gli studenti che lasciano l’Università!

Quello che in molti si chiedono è come sia possibile che in un Paese in cui il tasso di disoccupazione giovanile è tra i più alti d’Europa, gli studenti decidano di lasciare gli studi? Di certo mancano le offerte di lavoro, quindi i reali motivi dell’abbandono universitario vanno inevitabilmente ricercati in motivazioni diverse dalla possibilità di trovare un’occupazione.

Il motivo principale per il quale gli studenti lasciano gli studi è spesso legato alle difcoltà riscontrate nel percorso accademico. Il passaggio dalle scuole superiori all’università non è di certo semplice! Da un lato la libertà di frequentare le lezioni può indurre lo studente in tentazione e pensare di poter fare tutto da sé, dall’altro, l’estremo e inevitabile distacco che si crea tra corpo docente e studenti, in classi che superano abbondantemente le 300 persone, porta i giovani a sentirsi spaesati e abbandonati.

Le prime difficoltà nell’apprendimento delle nozioni basilari, qualora non vengano immediatamente affrontate, possono portare lo studente a perdersi definitivamente nei meandri dei corposi tomi universitari e, successivamente, alla bocciatura all’esame.

Affrontare uno stress così importante e un fallimento (per molti studenti il primo fallimento nella vita scolastica) può portare a un rigetto non solo per la singola materia ma proprio per l’intero corso di studi, togliendo ai giovani la voglia di apprendere e di continuare a studiare.

Sono proprio questi i momenti in cui un consulente esperto può guidare lo studente al superamento dell’empasse e alla ripresa a pieno regime del percorso che aveva iniziato.

Per questo Cepu da oltre 30 anni affianca gli studenti di tutta Italia. Con oltre 120 sedi sparse sul territorio nazionale, grazie ad una squadra di Tutor professionale e costantemente aggiornata, Cepu dà la possibilità ai giovani di affrontare gli esami con la preparazione e la consapevolezza di poterli superare.

Ed è la stessa Cepu ad aver fiducia nelle possibilità di superamento degli esami dei suoi studenti visto che propone una formula “Promosso o Ripreparato”.

La capillarità delle sedi Cepu su tutto il territorio, consente poi di poter contare su una squadra di Tutor che non solo conosce la materia degli esami ma anche i potenziali esaminatori e gli argomenti maggiormente cari a quel professore o a quell’assistente!

La preparazione sarà pertanto meticolosa e incentrata non solo sulle nozioni basilari dell’esame, ma anche sulle principali domande che potranno essere formulate allo studente dai propri esaminatori.

La conoscenza poi dei percorsi delle singole Facoltà, permetterà ai Tutor di indirizzare gli allievi, anche in funzione delle rispettive capacità, verso i percorsi più idonei per caratteristiche, conoscenze già acquisite e sbocchi professionali che si vogliono intraprendere una volta terminati gli studi.

Insomma in caso di difficoltà nel superamento di uno o più esami, Cepu rappresenta una valida e sperimentata soluzione all’abbandono definitivo della percorso accademico e della potenziale futura carriera lavorativa!

Quando la falloplastica diventa la soluzione ad un problema

Il 45% degli uomini non è soddisfatto delle dimensioni del proprio pene. Si chiama Sindrome dello spogliatoioe nasce da una errata percezione del proprio corpo che deriva da disturbi chiamati dismorfofobiee porta a percepire le dimensioni del proprio corpo o di parti di esso come inadeguate. Ecco perché capita di incontrare ragazze magrissime che vedendosi allo specchio sono convinte di essere in forte sovrappeso col pericolo di sviluppare patologie come l’anoressia ed ecco perché un ragazzo con dimensioni del pene assolutamente nella norma si convince di avere un pene piccolo.

Questa problematica ancora tabùalla luce del sole in realtà è molto concreta nell’intimità delle camere da letto di molti italiani, ma ancora di più lo è negli spogliatoi delle palestre dove lo sguardo cade spesso sulle dimensioni del pene degli altri sotto la doccia.

In realtà un pene piccolo non dovrebbe essere valutato a riposo, ma da eretto anche perché molti fattori influiscono sulle dimensioni a riposo come ad esempio la temperatura visto che col freddo il pene tende a ritirarsi, mentre col caldo i tessuti tendono a distendersi.

Comunque, nella mente di un numero sempre maggiore di uomini le dimensioni del proprio pene influiscono sulla virilità e sulla sicurezza nei rapporti interpersonalispesso non tanto col partner quanto con gli amici infatti il profilo tipo degli uomini che ricorrono alla chirurgia estetica di allungamento del pene ritrae un uomo che va dai 35 ai 50 anni che spesso è in una relazione stabile da anni e, da qui emerge chiaramente come il problema non possa essere di coppia, ma abbia altre origini.

Esistono svariati metodi più o meno efficaci per allungare il penee lasciando perdere quelli che non hanno alcun tipo di fondamento e riscontro scientifico come l’utilizzo di farmaci o pillole, possiamo citare i metodi naturali che vanno dalle pompe per allungare il pene creando con un meccanismo manuale o automatico un vuoto che aumenta la pressione creando un vuoto e quindi richiamando sangue ai vasi del pene, al posizionamento di un anello di silicone per bloccare il deflusso di sangue dai corpi cavernosi. Queste tecniche sono anche utilizzate da chi soffre di disfunzione erettile.

Altri metodi per allungare il pene sono l’utilizzo di pesi da appendere al pene per avere un allungamento completamente naturale. Secondo l’equipe medica di Andrologia Internazionale, il metodo più efficace è quello della falloplasticapoiché è l’unico intervento chirurgico capace di aumentare le dimensioni fino a 2 o 3 centimetri in lunghezza e fino al 30-50% in circonferenza.

La falloplastica consiste in diverse tipologie di interventi. La prima tipologia di intervento semplicemente consiste nel portare fuori quella parte del pene interna al corpo e attaccata all’osso pubico recidendo i legamenti che lo tengono attaccato. È inoltre possibile inserire delle protesi per l’allungamento oppure ricostruire totalmente il pene. Un’altra tecnica di falloplastica è quella di rimuovere il grasso nella zona pubica avendo così un risultato ottico di maggiore lunghezza.

Indubbia è la necessità di affidarsi a degli esperti di sex-design e non a mani impreparate che potrebbero causare notevoli danni non solo estetici.

Champions League: Gironi di fuoco per Inter e Napoli, ma occhio ai precedenti

Introduzione

I sorteggi di Champions League hanno emesso i verdetti dell’urna, adesso si attendono quelli del campo. Spesso coincidono, ma a volte capita che i destini apparentemente già segnati abbiano poi preso ben altra strada. È quello che ci si augura quest’anno per quanto concerne le italiane, che bene non sono andate per quel che riguarda i rispettivi raggruppamenti.

Bene non è andata alla Roma che ha pescato i tre volte campioni d’Europa di fila del Real Madrid, ancora meno alla Juve la quale oltre allo United di Mourinho dovrà guardarsi anche dall’ostico Valencia, soprattutto nella bolgia del Mestalla. Un capitolo a parte lo meritano però le a dir poco sfortunate Inter e Napoli.

Champions on fire: Inter e Napoli all’inferno

Per il Napoli mille insidie, dal Psg e Liverpool soprattutto, senza dimenticare la caldissima trasferta in casa della Stella Rossa, a Belgrado. Tantissimi gli incroci carichi di interesse, per quel che riguarda il match coi parigini. Ancelotti che ritrova un suo vecchio club, con la sensazione di amaro in bocca per un cammino europeo che non fu quello sperato. Soprattutto, torna al San Paolo Cavani che, a dire il vero, i tifosi azzurri avevano sognato potesse nuovamente farlo con la casacca azzurra, dopo il prestigioso arrivo di Carletto.

La sfida al Liverpool sembra poter essere quella ancor più ostica: i vice-campioni d’Europa sembrano aver raggiunto la piena maturità con Klopp, volano in Premier ed hanno un Salah che ha cominciato esattamente come aveva bruscamente terminato, con l’atterramento fatale di Sergio Ramos nella finale di Champions. Due posti per tre big, dove magari la differenza potrebbero farla proprio i 6 punti apparentemente scontati ma dovuti, contro la cenerentola Stella Rossa.

Quello dell’Inter è certamente il peggiore dei gironi, soprattutto considerato il ritorno dei nerazzurri in Champions dopo 7 anni ed una scarsa esperienza dei ragazzi di Spalletti nella massima competizione per club, di Icardi in primis al suo debutto in Europa. Il Barcellona è ovviamente la favorita del girone e la principale rivale del City nelle quote Champions, pertanto la trasferta pare proibitiva, ma occhio anche al Tottenham. Caso più unico che raro, Pochettino non ha fatto acquisti e cessioni, uno stesso gruppo insieme e confermato per sognare in grande dopo una Premier ad alti livelli ed un ottavo di Champions buttato con la Juve, a mezzora dalla fine.

Anche in questo caso manca una vera squadra materasso, visto che il Psv campione d’Olanda non può rappresentare garanzia di duplice vittoria. Un girone così arduo da porsi come obiettivo minimo il terzo posto per garantirsi quanto meno l’accesso in Europa League: anche perché tra Spurs e blaugrana sarà complicato strappar via un numero di punti tali da puntare alla qualificazione.

Molto, come sempre, dipenderà dall’esordio in un Meazza tutto esaurito del prossimo 18 settembre alle 18.55: una vittoria potrebbe rappresentare un’iniezione di fiducia “letale”.

IL MONDO DEL CINEMA SOTTO SHOCK

La notizia è stata appena confermata da numerosi siti web. Purtroppo l’attore ha avuto un malore mentre si trovava nella sua abitazione ed è morto poco dopo al vicino ospedale cittadino. Inutili i soccorsi dei famigliari e l’intervento medico. Per lui non c’è stato nulla da fare. A portarlo via è stato, a quanto pare, un terribile arresto cardio-circolatorio. Era un…[nextpage title=”Il dramma in casa”]

Burt Reynolds si è spento all’età di 82 anni in Florida. Insieme a Charles Bronson aveva i baffi più famosi di Hollywood. L’attore, tra gli altri famoso per film come “Boogie Nights” (per il quale era stato candidato all’Oscar), nella sua lunga carriera è stato protagonista di film indimenticabili come “Un tranquillo week-end di paura” (Deliverance), di John Boorman. Woody Allen lo ha diretto in “Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (Ma non avete mai osato chiedere)”. Nel 1974 ha poi…[nextpage title=”La sua carriera”]

Nel 1974 ha poi vestito i panni di un giocatore di football in “Quella sporca ultima meta” di Robert Aldrich. E pensare che doveva diventare realmente uno sportivo e più precisamente un campione di football. Dopo essersi diplomato, infatti, si iscrive alla Florida State University, ma abbandona il sogno di diventare  giocatore professionista per un incidente d’auto. Tra i tanti rifiuti c’è il provino per James Bond (“Ma un americano non potrà mai essere una spia inglese!”), il ruolo di Han Solo nella serie Star Wars, quello di Bruce Willis in Die Hard, Pretty Woman poi affidato a Richard Gere.