Il 45% degli uomini non è soddisfatto delle dimensioni del proprio pene. Si chiama Sindrome dello spogliatoioe nasce da una errata percezione del proprio corpo che deriva da disturbi chiamati dismorfofobiee porta a percepire le dimensioni del proprio corpo o di parti di esso come inadeguate. Ecco perché capita di incontrare ragazze magrissime che vedendosi allo specchio sono convinte di essere in forte sovrappeso col pericolo di sviluppare patologie come l’anoressia ed ecco perché un ragazzo con dimensioni del pene assolutamente nella norma si convince di avere un pene piccolo.

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Questa problematica ancora tabùalla luce del sole in realtà è molto concreta nell’intimità delle camere da letto di molti italiani, ma ancora di più lo è negli spogliatoi delle palestre dove lo sguardo cade spesso sulle dimensioni del pene degli altri sotto la doccia.

In realtà un pene piccolo non dovrebbe essere valutato a riposo, ma da eretto anche perché molti fattori influiscono sulle dimensioni a riposo come ad esempio la temperatura visto che col freddo il pene tende a ritirarsi, mentre col caldo i tessuti tendono a distendersi.

Comunque, nella mente di un numero sempre maggiore di uomini le dimensioni del proprio pene influiscono sulla virilità e sulla sicurezza nei rapporti interpersonalispesso non tanto col partner quanto con gli amici infatti il profilo tipo degli uomini che ricorrono alla chirurgia estetica di allungamento del pene ritrae un uomo che va dai 35 ai 50 anni che spesso è in una relazione stabile da anni e, da qui emerge chiaramente come il problema non possa essere di coppia, ma abbia altre origini.

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Esistono svariati metodi più o meno efficaci per allungare il penee lasciando perdere quelli che non hanno alcun tipo di fondamento e riscontro scientifico come l’utilizzo di farmaci o pillole, possiamo citare i metodi naturali che vanno dalle pompe per allungare il pene creando con un meccanismo manuale o automatico un vuoto che aumenta la pressione creando un vuoto e quindi richiamando sangue ai vasi del pene, al posizionamento di un anello di silicone per bloccare il deflusso di sangue dai corpi cavernosi. Queste tecniche sono anche utilizzate da chi soffre di disfunzione erettile.

Altri metodi per allungare il pene sono l’utilizzo di pesi da appendere al pene per avere un allungamento completamente naturale. Secondo l’equipe medica di Andrologia Internazionale, il metodo più efficace è quello della falloplasticapoiché è l’unico intervento chirurgico capace di aumentare le dimensioni fino a 2 o 3 centimetri in lunghezza e fino al 30-50% in circonferenza.

La falloplastica consiste in diverse tipologie di interventi. La prima tipologia di intervento semplicemente consiste nel portare fuori quella parte del pene interna al corpo e attaccata all’osso pubico recidendo i legamenti che lo tengono attaccato. È inoltre possibile inserire delle protesi per l’allungamento oppure ricostruire totalmente il pene. Un’altra tecnica di falloplastica è quella di rimuovere il grasso nella zona pubica avendo così un risultato ottico di maggiore lunghezza.

Indubbia è la necessità di affidarsi a degli esperti di sex-design e non a mani impreparate che potrebbero causare notevoli danni non solo estetici.

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