Il metodo naturale per rimuovere i tappi di cerume

A volte, col passare del tempo, si possono realizzare dei veri e propri tappi di cerumi nelle nostre orecchie che mettono a dura prova il nostro udito e il nostro benessere mentale. Non è qualcosa di cui dobbiamo preoccuparci seriamente, però se trascurato col tempo può provocare la perdita dell’udito e problemi come acufene, autofonia, ipoacusia, sensazione di perdita di equilibrio/vertigini. La prevenzione è sempre più importante della cura, perciò vi consigliamo di: seguire sempre una corretta pulizia delle orecchie, instillare alcune gocce emollienti specifiche nell’orecchio una volta a settimana e chi è predisposto al tappo di cerume dovrebbe eseguire l’irrigazione auricolare ogni settimana.
Ecco dei rimedi naturali: olio d’oliva, d’arachide, di mandorle dolci, di vaselina, macerato oleoso di propoli, olio di Ylang ylang (proprietà emollienti, antisettiche) e olio di macassar (proprietà emollienti, antinfiammatorie, antiparassitarie) possono essere utilizzati insieme a degli oli essenziali ad azione disinfettante. Gli oli essenziali, diluiti, sono quelli di melaleuca (che ha proprietà antisettiche e antinfiammatorie), quello di geranio/citronella (che possiede proprietà disinfettanti) e quello di camomilla. Bisogna semplicemente applicare nell’orecchio alcune gocce emollienti.
Mypersonaltrainer ci spiega anche cosa NON dobbiamo fare quando utilizziamo dei metodi casalinghi eliminare i tappi di cerume:”Utilizzare le gocce emollienti per eliminare il tappo di cerume in presenza di protesi uditive. Utilizzare le gocce per eliminare il cerume dopo la scadenza. Esporre il flacone con le gocce emollienti a fonti di luce e calore. Utilizzare bastoncini ricoperti di cotone per l’igiene delle orecchie: l’azione meccanica del cotton-fioc, infatti, spinge il cerume verso il condotto uditivo che compattandosi crea il tappo. Eseguire l’irrigazione dell’orecchio in caso di perforazione timpanica o di storia pregressa di otite. Assumere latte e derivati immediatamente dopo la somministrazione di antibiotici come le tetracicline: i latticini possono inattivare il farmaco. Somministrare aspirina ai bambini di età inferiore ai 12 anni: un comportamento simile può provocare gravi effetti collaterali, quali sindrome di Reye, disfunzioni epatiche ed alterazioni cerebrali”.

Recuperare le foto eliminate dalla SD

Molte persone, a volte, per sbaglio cancellano foto riposte in dispositivi digitali mobili come le moderne SD: la procedura da seguire per il recuperare delle foto cancellate è semplice anche se non si è esperti di informatica. Il meccanismo si basa sul fatto che nel momento in cui un elemento viene cancellato da un archivio digitale, si crea semplicemente del nuovo spazio a disposizione per l’immissione di altri elementi.
Ecco come procedere: si può impiegare semplicemente il proprio computer, a prescindere dal sistema operativo di cui è dotato: MacOSX, Windows o Linux cambia poco, perché quello che conta è scaricare un programma che, essendo multipiattaforma, è in grado di adattarsi a qualunque realtà.
Si tratta di PhotoREC, ed è un software gratuito che può essere installato nel giro di pochi secondi: dopo che è stato lanciato, è sufficiente seguire le istruzioni riportate per riuscire a individuare il tipo di formattazione della scheda, così da essere in grado di recuperare quel che era stato cancellato. Per farlo, bisogna fare clic su File Formats e poi selezionare il formato – Raw, Png o Jpg -; quindi, si seleziona Browse e si clicca sulla cartella in cui dovranno essere copiati i file cancellati.
Nel caso in cui si abbia a che fare con una microSD presente in un tablet o in uno smartphone che usano il sistema operativo Android, non bisogna fare altro che scaricare un’app – anche in questo caso gratuita – denominataDiskDigger, disponibile nel market Google Play.
Nulla di nuovo sotto il sole: anche questa volta basta aprire il programma, selezionare la microSD e

“Vi dichiaro moglie, moglie e moglie”: In Brasile il Primo Matrimonio LESBO a tre

Oggi anche le lesbiche che amano più di una donna possono sposarsi. Questo è già accaduto a Rio de Janeiro in Brasile, dove si è svolto il primo matrimonio lesbo a tre.
Il paese sudamericano aprirebbe dunque al particolare tipo dipoligamia, un matrimonio civile fra tre donne: un’imprenditrice di 32 anni, una dentista della stessa età e una dirigente amministrativa di 34. Fernanda de Freitas Leitao, il notaio che ha celebrato le nozze, ha spiegato che il principio giuridico è lo stesso su cui si basa la decisione del 2011 del Supremo Tribunale Federale, che ha riconosciuto legalmente le coppie omosessuali. Il prossimo passo delle tre mogli sarebbe un figlio tramite fecondazione assistita. E pare che le donne lotteranno affinché il bimbo porti il cognome di tutte e tre.

“Mettere massa mi ha reso più sicura”: La culturista Rene divide il web- FOTO

La donna che vedete in foto si chiama Rene Campbell, ha 38 anni, è una culturista professionista britannica, madre di due bimbi, che ha rivelato in un’intervista: «Il mio principale obiettivo, ora, è mettere ulteriormente massa».
Anche se negli ultimi anni, la donna ha un fisico decisamente mascolino, frutto di tanto lavoro in palestra abbinato alla giusta alimentazione: «Mangio tutti i giorni tantissima insalata di pollo, è l’unico modo per poter rendere al massimo in sala pesi».Intervistata dal Guardian, Rene, che ha partecipato e vinto concorsi internazionali, ha raccontato come è nata la scelta di dedicarsi totalmente al body building: «Ero una persona abbastanza sportiva, mi piaceva correre e andare in bicicletta, ma ero estremamente esile. Vedere il mio corpo diventare sempre più massiccio mi ha dato molta più sicurezza». Eppure sul web sono in molti a criticarla: «Non ci crede nessuno, un fisico così può essere ottenuto solo con gli steroidi, altro che pollo. E questo spiegherebbe anche i problemi di salute».
Ecco alcune foto che vi mostreranno cosa ha raggiunto con il suo corpo.

Sono stata alle porte del Paradiso e dell’Inferno e sono Ritornata per Gridarlo al Mondo intero!

Ecco un racconto che vi farà riscoprire la fede e ritrovare l’amore profondo che ci riunisce a Gesù.
La signora Gloria Polo, dentista a Bogotà (Colombia), era a Lisbona e Fatima, l’ultima settimana di Febbraio 2007, per dare la sua testimonianza. Sul suo sito internet: www.gloriapolo.com, appare un estratto (in inglese) di un intervista che lei ha dato a Radio Maria in Colombia. Ecco una traduzione: “Fratelli e sorelle, è meraviglioso per me condividere con voi in questo istante, l’ineffabile grazia che mi ha dato Nostro Signore, ormai più di dieci anni fa. Mi trovavo all’Università Nazionale della Colombia a Bogotà (nel maggio 1995). Con mio nipote, dentista come me, noi preparavamo una lezione.
Quel venerdì pomeriggio, mio marito ci accompagnò perchè noi dovevamo prendere dei libri alla Facoltà. Pioveva molto e mio nipote ed io stessa, ci riparavamo sotto un piccolo ombrello. Mio marito, coperto da un impermeabile si avvicinò alla biblioteca del Campus. Mio nipote ed io lo seguivamo, ci siamo diretti verso degli alberi per sfuggire agli scrosci d’acqua.
In quell’attimo siamo stati tutt’e due colpiti da un fulmine. Mio nipote è morto sul colpo; era giovane e nonostante la sua giovane età, si era consacrato a Nostro Signore; aveva una grande devozione per Gesù Bambino.
Portava ogni giorno la Sua Santa Immagine in un cristallo di quarzo sul suo petto. Secondo l’autopsia il fulmine era passato per l’immagine; carbonizzò il suo cuore e uscì sotto i suoi piedi.
Esteriormente non presentava alcuna traccia di bruciature.
Per quanto mi riguarda, il mio corpo fu bruciato in modo orribile, sia all’interno che all’esterno. Questo corpo che voi ora avete davanti, risanato, lo è per la grazia della misericordia divina. Il fulmine mi aveva carbonizzato, io non avevo più i seni e praticamente tutta la mia carne e una parte delle mie costo erano scomparse. Il fulmine è uscito dal mio piede destro dopo aver bruciato quasi completamente il mio stomaco, il mio fegato, i miei reni e i miei polmoni.
Io praticavo la contraccezione e portavo una spirale intra uterina in rame. Il rame essendo un eccellente conduttore d’elettricità, carbonizzò le mie ovaie. Mi trovai perciò con un arresto cardiaco, senza vita, il mio corpo aveva dei soprassalti a causa dell’elettricità che aveva ancora.
Ma questo è solamente per quello che riguarda la parte fisica di me stessa perché, quando la mia carne fu bruciata, nello stesso istante mi ritrovai in un bellissimo tunnel di luce bianca, piena di gioia e di pace; nessuna parola può descrivere la grandezza di quel momento di ferità. L’apoteosi dell’istante era immensa.
Io mi sentivo felice e piena di gioia, perché non ero più soggetta alla legge di gravità. Alla fine del tunnel, io vidi come un sole da dove proveniva una luce straordinaria. Ve la descriverei come bianca per darvene una certa idea, ma in realtà
Nessun colore di questa terra è paragonabile a questo splendore. Io ne percepivo la sorgente di tutt’amore e pace.
Nel mentre che mi elevavo, realizzai che stavo morendo. In quell’istante ho pensato ai miei figli e mi sono detta: “Oh, mio Dio, i miei figli, che penseranno di me? La mamma molto attiva che ero stata, non ha mai avuto tempo da dedicare a loro!” Mi era possibile vedere la mia vita quale era stata realmente e questo mi rattristava.
Io lasciavo la casa ogni giorno per cambiare il mondo e non ero mai stata capace di occuparmi dei miei figli.
In quell’istante di vuoto che provavo a causa dei miei figli io vidi qualcosa di magnifico: il mio corpo non faceva più parte dello spazio e del tempo. In un istante mi era possibile abbracciare con lo sguardo tutto il mondo: quello dei vivi e quello dei morti.
Ho potuto sentire i miei nonni e i miei genitori defunti. Ho potuto stringere a me tutto il mondo, era un bellissimo momento!
Capii allora di aver sbagliato credendo alla reincarnazione di cui mi ero fatta avvocato.
Io avevo l’abitudine di “vedere” dappertutto mio nonno e mio bisnonno. Ma là essi mi abbracciavano ed ero in mezzo a loro. Nel medesimo istante noi eravamo vicini a tutte le persone che io avevo conosciuto nella mia vita.
Durante questi così belli fuori dal mio corpo, io avevo perduto la nozione del tempo. Il mio modo di vedere era cambiato: (sulla terra) io distinguevo tra chi era grasso, chi era di altra razza o disgraziato, perché avevo sempre dei pregiudizi.
Fuori del mio corpo io consideravo le persone interiormente (l’anima), . Com’è bello vedere la gente interiormente (l’anima)!
Io potevo conoscere i loro pensieri e i loro sentimenti. Io li abbracciavo tutti in un istante mentre continuavo a salire sempre più in alto e piena di gioia. Capii allora che potevo godere di una vista magnifica, di n lago di una bellezza straordinaria.
Ma in quel momento, sentii la voce di mio marito che piangeva e mi chiamava singhiozzando:”Gloria, ti prego, non andartene! Gloria svegliati! Non abbandonare i ragazzi, Gloria” L’ho guardato e non solo l’ho visto ma ho sentito il suo profondo dolore.
E il Signore mi ha permesso di tornare anche se non era mio desiderio. Io provavo una si grande gioia, tanta pace e felicità! Ed ecco che discendo ormai lentamente verso il mio corpo ove io giacevo senza vita. Esso era posto su una barella, al centro medico del Campus.
Io potevo vedere i medici che mi facevano l’elettrochoc e tentavano di rianimarmi dopo l’arresto cardiaco che avevo avuto. Noi siamo rimasti lì per due ore e mezzo. Prima, questi dottori non ci potevano toccare perché i nostri corpi erano ancora troppo conduttori di elettricità; dopo quando poterono, si sforzarono di richiamarci alla vita.
Io mi posai vicino alla testa e sentii come uno choc che mi entrò violentemente all’interno del mio corpo. Questo fu doloroso perché questo faceva scintille da tutte le parti. Io mi vidi incorporato a qualcosa di così stretto. Le mie carni morte e bruciate mi facevano male. Esse sprigionavano fumo e vapore.
Ma la ferita più orribile era quella della mia vanità: Io ero una donna di mondo, un dirigente, un’ intellettuale, una studiosa schiava del suo corpo, della bellezza e della moda. Io facevo della ginnastica quattro ore al giorno, per avere un corpo snello: massaggi terapie, diete di ogni genere, etc. Questa era la mia vita, una routine che mi incatenava al culto della bellezza del corpo. Io mi dicevo: “Ho dei bei seni, tanto vale mostrarli. Non c’è nessuna ragione di nasconderli.
Lo stesso per le mie gambe, perché io credevo di avere delle belle gambe e un bel petto! Ma in un istante, avevo visto con orrore che avevo passato la mia vita a prendere cura del mio corpo. L’amore per il mio corpo era divenuto il centro della mia esistenza.
Ora, in questo momento, non avevo più corpo, niente petto, niente se non un orribile buco. Il mio seno sinistro in particolare era sparito. Ma il peggio, era che le mie gambe non erano che piaghe aperte senza carne, completamente bruciate e carbonizzate.
Di là, mi trasportano all’ospedale ove mi dirigono d’urgenza alla sala operatoria ove cominciano a raschiare e pulire le bruciature.
Quando ero sotto anestesia, ecco che esco di nuovo dal mio corpo e che vedo ciò che i chirurghi sono in procinto di farmi.
Io ero preoccupata per le mie gambe.
Di colpo passai un momento orribile: tutta la mia vita, io non ero stata che una cattolica di “regime”: Il mio rapporto con il Signore era la Santa Messa della domenica, per non più di 25 minuti, là dove l’omelìa del sacerdote era più breve, perchè non ne potevo sopportare di più. Tale era la mia relazione con il Signore. Tutte le correnti (di pensiero) del mondo m’avevano influenzato come una banderuola.
Un giorno, quand’ero gia Dentista professionista avevo sentito un prete affermare che l’inferno come i diavoli, non esistevano. Ora questa era la sola cosa che mi tratteneva per frequentare la Chiesa. Sentendo tale affermazione, io mi dissi che saremo andati tutti in paradiso, indipendentemente da quello che noi siamo e mi allontanai completamente dal Signore.
Le mie conversazioni divennero malsane perché non potevo più reprimere il peccato. Io cominciai a dire a tutti che il diavolo non esisteva e che quella era una invenzione dei preti, che c’era della manipolazione…
Quando uscivo con i miei colleghi dell’università, dicevo loro che Dio non esisteva e che noi eravamo un prodotto dell’evoluzione. Ma in quell’istante, là, nella sala operatoria, io ero veramente terrificata vedevo dei diavoli venire verso di me perché io ero la loro preda. Dai muri della sala operatoria io vidi spuntare molta gente.
All’inizio, sembravano normali, ma in seguito essi avevano dei visi pieni di odio, detestabili. In quel momento, per una certa perspicacia che mi fu data, capii che io appartavo a ciascuno di loro.
Io compresi che il peccato non era senza conseguenze e che la menzogna più infame del demonio, era quella di far credere che egli non esisteva.
Io li vedevo tutti venire a cercarmi, immaginate il mio spavento! Il mio spirito intellettuale e scientifico non mi era di nessun aiuto. Io volevo ritornare nel mio corpo , ma quello non mi lasciava entrare. Io corsi allora verso l’esterno della stanza, sperando di nascondermi da qualche parte tra i corridoi dell’ospedale ma di fatto finii di saltare nel vuoto.
Io cadevo in un tunnel ce mi aspirava verso il basso. All’inizio c’era della luce e questo assomigliava a un alveare d’api. C’era moltissima gente. Ma presto cominciai a discendere passando per dei tunnels completamente oscuri.
Non c’è alcun paragone tra l’oscurità di quel luogo e la più totale oscurità della terra quando non potrebbe comparire la luce delle stelle. Questa oscurità suscita sofferenza, orrore e vergogna. L’odore era pestilenziale.
Quando infine finii di discendere questi tunnels, io atterrai su una piattaforma. Io che avevo l’abitudine di dichiarare che avevo una volontà d’acciaio e che nulla era troppo per me… là, la mia volontà non serviva a niente, io non riuscivo affatto a risalire.
A un certo punto, io vidi aprirsi al suolo come un gigantesco baratro e vidi un immenso abisso senza fondo. La cosa più orribile di questo buco spalancato era che vi si percepiva l’assenza assoluta dell’amore di Dio e questo, senza la minima speranza.
Il precipizio mi aspirava ed io ero terrificata. Sapevo che se andavo là dentro, la mia anima ne moriva. Io ero trascinata verso questo orrore, qualcuno m’aveva preso per i piedi. Il mio corpo entrava ormai in questo buco e fu un momento di estrema sofferenza e di spavento.
Il mio ateismo mi abbandonò e cominciai a gridare verso le anime del Purgatorio per avere dell’aiuto.
Mentre urlavo, sentivo un dolore fortissimo perché mi fu dato di capire che migliaia e migliaia di esseri umani si trovavano là, soprattutto dei giovani.
E’ con terrore che sento stridore di denti, grida orribili, e dei gemiti che mi scuotevano nel più profondo del mio essere.
Mi sono stati necessari degli anni prima di rimettermi perché ogni volta che mi ricordavo di questi istanti, piangevo pensando alle loro terribili sofferenze. Compresi che è là che vanno le anime dei suicidi, che in un attimo di disperazione, si ritrovano in mezzo a questi orrori. Ma il tormento più indicibile, era l’assenza di Dio. Non si poteva percepire Dio.
In quei tormenti, mi sono messa a gridare:”Chi ha potuto commettere un errore simile?
Io sono quasi una santa: non ho mai rubato, non ho mai ucciso, ho dato da mangiare ai poveri, ho fatto cure dentarie gratuite a che ne necessitava; che ci faccio qui? Io andavo alla Messa la domenica… io ho mai mancato alla messa domenicale non più di cinque volte nella mia vita! Allora perché sono qui? Io sono cattolica, vi prego, sono cattolica, fatemi uscire di qui!”
Mentre gridavo che ero cattolica scorsi un debole bagliore. E io vi posso assicurare che in quel posto la più piccola luce era il più bello dei doni. Io vidi dei gradini al di sopra del precipizio e ho riconosciuto mio padre, deceduto cinque anni prima.
Molto vicina e quattro gradini più in alto, stava mia madre in preghiera, illuminata di più dalla luce.
Il vederli, mi riempì di gioia e dissi loro: ”Papà, Mamma, fatemi uscire! Vi supplico, fatemi uscire!
Quando si chinarono verso l’abisso. Voi dovreste vedere il loro immenso dispiacere.
Il quel posto, voi potete percepire i sentimenti degli altri e sentire le loro pene. Mio padre si mise a piangere tenendo la testa tra le sue mani:”Figlia mia, figlia mia!” diceva. Mamma pregava e capii che essi non mi potevano far uscire di là, la mia pena si accrebbe della loro perché essi condividevano la mia.
Così, io mi misi a gridare di nuovo: “Vi supplico, fatemi uscire di qui! Io sono cattolica! Chi ha potuto commettere un tale errore? Vi supplico, fatemi uscire di qui!
Questa volta, una voce si fece sentire, una voce così dolce che fece tremare la mia anima. Tutto allora fu inondato d’amore e di pace e tutte queste tetre creature che mi circondavano scapparono perché esse non possono stare di fronte all’Amore. Questa voce preziosa mi dice: ”Benissimo, poiché tu sei cattolica, dimmi quali sono i comandamenti di Dio.”
Ecco una mossa sbagliata da parte mia. Sapevo che aveva dieci comandamenti, punto e nient’altro. Che fare? Mamma mi parlava sempre del primo comandamento d’amore: non avevo che da ripetere ciò che lei mi diceva. Pensai di improvvisare e nascondere così la mia ignoranza degli altri (comandamenti). Io credevo di potermela cavare, come sulla terra dove trovavo sempre una buona scusa; e mi giustificai difendendomi per mascherare la mia ignoranza.
Dissi: “Amerai il Signore, tuo Dio al di sopra di tutto ed il prossimo come te stesso”. Sentii allora: “Benissimo, li hai tu amati?” I risposi. “Sì li ho amati, li ho amati, li ho amati!”
E mi fu risposto: “No. Tu non hai amato il Signore tuo Dio al di sopra di tutto e ancora meno il tuo prossimo come te stessa. Tu ti sei creata un dio che tu adattavi alla tua vita e tu te ne servivi solamente nel caso di urgente bisogno.
Tu ti prosternavi davanti a lui quando eri povera, quando la tua famiglia era umile e quando desideravi andare all’università. In quei momenti, tu pregavi sovente e ti inginocchiavi per delle ore per supplicare il tuo dio di farti uscire dalla miseria; perché ti accordasse il diploma che ti permetteva di diventare qualcuno. Ogni volta che tu avevi bisogno di soldi tu recitavi il rosario. Ecco la tua relazione con il Signore”.
Sì, devo riconoscere che prendevo il rosario e aspettavo del denaro in cambio, tale era la mia relazione con il Signore.
Mi fu dato da vedere subito il diploma preso e la notorietà ottenuta, non ebbi mai il minimo sentimento d’amore per il Signore. Essere riconoscente, no, mai!
Quando aprivo gli occhi al mattino, io non avevo mai un grazie per il giorno nuovo che il Signore mi dava da vivere, non Lo ringraziavo mai per la mia salute, per la vita dei miei figli, per tutto ciò che mi aveva donato.
Era l’ingratitudine più totale. Io non avevo compassione per i bisognosi. In pratica, tu collocavi il Signore così in basso che avevi più confidenza con i responsi di Mercurio e di Venere.
Tu eri accecata dall’Astrologia, proclamando che le stelle dirigevano la tua vita!
Tu vagabondavi verso tutte le dottrine del mondo, Tu credevi che saresti morta per rinascere ancora! E tu hai dimenticato la misericordia. Tu ti sei dimenticata che sei stata riscattata dal Sangue di Dio. Ora mi mette alla prova con i dieci comandamenti. Ora mi dimostra che pretendevo di amare Dio ma che in realtà, era satana che io amavo.
Così, un giorno, una donna era entrata nel mio studio dentistico per offrirmi i suoi servizi di magìa ed io le avevo detto: “Non ci credo, ma lasciate questo portafortuna qui nel caso che funzioni”. Io avevo messo in un angolo, un ferro da cavallo ed un cactus, tenuti per allontanare le energie cattive.
Come tutto questo era vergognoso! Questo fu un esame della mia vita a partire dai dieci comandamenti. Mi fu mostrato quel che era stato il mio comportamento faccia a faccia col mio prossimo. Mi fu fatto vedere come io pretendessi di amare Dio mentre avevo l’abitudine di criticare tutti, di puntare il dito su ciascuno, io la santissima Gloria! Mi si mostrò come ero invidiosa ed ingrata! Io non avevo mai provato riconoscenza verso i miei genitori che mi avevano dato il loro amore ed avevano fatto tanti sacrifici per educarmi e mandarmi all’Università. Dall’ottenimento del diploma, essi divennero anche miei inferiori; aveva anche vergogna di mia madre a causa della sua povertà, della sua semplicità e della sua umiltà.
Per quanto concerne il mio comportamento come moglie,mi fu mostrato che mi lamentavo sempre, dalla mattina alla sera. Se mio marito mi diceva: “Buongiorno”, io replicavo: “Perché questo giorno sia buono quando fuori piove”. Mi lamentavo anche continuamente dei miei figli: Mi fu mostrato che non avevo mai amato né avuto compassione per i miei fratelli e sorelle della terra.
E il Signore mi dice: “Tu non hai mai avuto considerazione per i malati nella loro solitudine, tu non hai mai tenuto loro compagnia. Tu non hai mai avuto compassione degli orfani, di tutti questi bambini infelici”. Io avevo un cuore di pietra dentro un guscio di noce. Su questa prova dei dieci comandamenti, io non avevo una mezza risposta corretta.
Era terribile, devastante! Io ero completamente sconvolta. E mi dicevo: “Almeno on mi potrà rimproverare di avere ucciso qualcuno! Per esempio, compravo delle provviste per i bisognosi; questo non era per amore, piuttosto per apparire generosa, e per il piacere che avevo di manipolare quelli che erano nel bisogno. Dicevo loro: “Prendete queste provviste e andate al mio posto alla riunione dei genitori e dei professori perché io non ho il tempo di parteciparvi”.
Inoltre, amavo essere circondata da persone che mi incensavano. Mi ero fatta una certa immagine di me stessa.
Il tuo dio era il denaro, mi ha ancora detto. Tu sei stata condannata a causa del denaro. E’ per questa ragione che sei sprofondata nell’abisso e che tu ti sei allontanata dal Signore.
Noi eravamo stati effettivamente ricchi, ma alla fine eravamo diventati insolvibili, senza un soldo e peni di debiti. Per tutta risposta, gridai: “ Che denaro? Sulla terra, noi abbiamo lasciato un sacco di debiti!”
Quando venni ad un secondo comandamento, io vidi con tristezza che nella mia infanzia, avevo presto capito che la menzogna era un eccellente mezzo per evitare le severe punizioni di mamma.
Io cominciai mano nella mano con il padre della menzogna (satana) e divenni bugiarda. I miei peccati aumentavano come le mie menzogne. Io avevo osservato come mamma rispettava il Signore ed il Suo Nome Santissimo. I vi trovai un’arma per me e mi misi a bestemmiare il Suo Nome. Dicevo: Mamma, io giuro su Dio che…”. E così evitavo le punizioni. Immaginate le mie menzogne , implicando il Nome Santissimo del Signore…
E notate, fratelli e sorelle che le parole non sono mai vane perché quando mia madre non mi credeva, avevo preso l’abitudine di dirle: “ Mamma, se io mento, che un fulmine mi colpisca qui e subito”. Se le parole sono volate via con il tempo, si riscontra che il fulmine mi ha bella e ben colpito; mi ha carbonizzato ed è grazie alla misericordia divina che io ora sono qui.
Mi fu mostrato come, io che mi dichiaravo cattolica, non rispettassi nessuna delle mie promesse e come utilizzavo futilmente il nome di Dio.
Io fui sorpresa di vedere che alla presenza del Signore, tutte queste orribili creature che mi circondavano, si prosternavano in adorazione. Io vidi la Vergine Maria ai piedi del Signore che pregava ed intercedeva per me.
Per quel che riguarda il rispetto del giorno del Signore. Ero pietosa e ne provai un dolore intenso. La voce mi diceva che le domeniche, passavo quattro o cinque ore ad occuparmi del mio corpo; io non avevo nemmeno dieci minuti di azione di grazia o di preghiera da consacrare al Signore. Se cominciavo un rosario, mi dicevo: “ Lo posso fare durante la pubblicità, prima del telefilm”. La mia ingratitudine di fronte al Signore mi fu rimproverata. Quando non volevo partecipare alla Messa, dicevo a mamma: “ Dio è dappertutto, perché dovrei andare lì?…
La voce mi ricordò ugualmente che Dio vegliava su di me notte e giorno e che in cambio io non Lo pregavo per niente; e le domeniche, non Lo ringraziavo e non Gli manifestavo la mia gratitudine o il mio amore. Al contrario, prendevo cura del mio corpo, ne ero schiava e dimenticavo totalmente che avevo un’anima e che la dovevo nutrire. Ma mai la nutrii della parola di Dio, perché dicevo che chi legge la Parola di Dio (Bibbia), diviene pazzo.
E per quanto concerne i Sacramenti, avevo sbagliato in tutto. Dicevo non sarei mai andata a confessarmi perché quei vecchi signori erano peggiori di me. Il diavolo mi stornava dalla confessione ed è così che impediva la mia anima d’essere pulita e di guarire.
La bianca purezza della mia anima ne pagava il prezzo ogni volta che peccavo. Satana lasciava il suo marchio: un marchio oscuro.
Eccetto che per la mia prima Comunione , io non avevo mai fatto una buona confessione. A partire di là, non ho mai ricevuto il Signore degnamente.
La mancanza di coerenza aveva raggiunto un tale degrado che io bestemmiavo:“ La Santa Eucaristia?
Si può immaginare Dio vendo in un pezzo di pane?” Ecco in che stato era ridotta la mia relazione con Dio. Non avevo mai nutrito la mia anima e più ancora , criticavo i preti costantemente. Voi dovevate vedere come mi ci dedicavo! Dalla mia più tenera infanzia, mio padre aveva l’abitudine di dire che quella gente là erano ancora più donnaioli dei laici. E il Signore mi dice: “Chi sei tu per giudicare così i Miei consacrati? Questi sono degli uomini e la santità di un sacerdote è sostenuta dalla sua comunità che prega per lui, che l’ama e lo aiuta.
Quando un prete commette un errore, è la sua comunità che ne è responsabile, mai lui”. Ad un certo momento della mia vita, accusai un prete di omosessualità e la comunità ne fu informata. Voi non potete immaginare il male che ho fatto!
Per quanto attiene al quarto comandamento”Onorerai tuo padre e tua madre” come vi ho detto, il Signore mi fece vedere la mia ingratitudine faccia a faccia dei miei genitori. Io mi lamentavo perché essi non potevano offrirmi tutte quelle cose di cui disponevano i miei compagni.
Io ero ingrata verso di essi per tutto quello che hanno fatto per me ed io non ero nemmeno arrivata al punto dove dicevo che non conoscevo mia madre perché lei non era al mio livello. Il Signore mi mostrò come avrei pertanto potuto osservare questo comandamento.
In effetti io avevo pagato le fatture delle medicine e del medico quando i mie genitori erano malati, ma come analizzavo tutto in funzione dei soldi. Io allora ne approfittai per manipolarli ed ero arrivata a schiacciarli.
Io mi sentivo male nel vedere mio padre piangere tristemente perché anche se fu un buon padre che m’aveva insegnato a lavorare duramente ed ad intraprendere, egli aveva dimenticato un dettaglio importante: che io avevo un’anima e che per il suo cattivo esempio la mia vita aveva cominciato a vacillare. Egli fumava, beveva, andava dietro alle donne a tal punto che un giorno suggerii a mamma di abbandonare suo marito. “Tu non dovrai più continuare per lungo tempo con un uomo come lui. Sii dignitosa, fagli vedere che vali qualcosa”. E mamma risponde: “No mia cara, io soffro ma mi sacrifico perché ho sette figli e perché alfine della giornata, tuo papà dimostra di essere un buon padre; non potrei mai andarmene e separarvi da vostro padre; di più se io me ne andassi, chi pregherebbe per la sua salvezza. Io sono la sola che lo possa fare perché tutte queste pene e ferite che mi infligge, io le unisco alle sofferenze di Cristo sulla Croce. Ogni giorno dico al Signor: il mio dolore è niente in confronto della vostra Croce, così, vi prego, salvate mio marito e i miei figli”.
Da parte mia, non riuscivo a comprenderla e divenni ribelle, cominciai a prendere la difesa delle donne, ad incoraggiare l’aborto, la coabitazione ed il divorzio.
Quando venne al quinto comandamento, il Signore mi fece vedere l’assassinio orribile che avevo fatto commettendo il più orribile dei crimini: l’aborto.
Di più, io avevo finanziato diversi aborti perché io sostenevo che una donna aveva il diritto di sceglie di rimanere incinta o no. Mi fu dato da leggere nel Libro della Vita e fui profondamente mortificata, perché una ragazzina di 14 anni aveva abortito su miei consigli.
Io avevo ugualmente prodigato dei cattivi consigli a delle ragazzine tre delle quali erano mie nipoti parlando loro della seduzione, della moda, consigliando loro di approfittare del loro corpo, e dicendo loro di usare la contraccezione: Questo è una specie di corruzione dei minori che aggravava l’orribile peccato dell’aborto.
Ogni volta che viene versato il sangue di un bambino, è un olocausto a satana, che ferisce e fa tremare il Signore. Io vidi nel libro della Vita come la nostra anima si formava, al momento che il seme perviene nell’ovulo Una bella scintilla scocca, una luce che come un raggio di sole di Dio Padre. Appena il ventre della mamma è in seminato si illumina della luce dell’anima
Durante l’aborto, l’anima geme e grida per il dolore e se ne ode il grido al Cielo perché ne è scosso. Questo grido risuona ugualmente all’Inferno, ma è un grido di gioia. Quanti bambini sono uccisi ogni giorno!
E’ una vittoria dell’Inferno. Il prezzo di questo sangue innocente libera ogni volta un demone di più. Io, mi sono immersa in questo sangue e la mia anima divenne totalmente ottenebrata. In seguito a questi aborti, avevo perduto la percezione del peccato. Per me, tutto era O. K.. E che dire di tutti quei bambini a cui io avevo rifiutato la vita a causa della spirale (anticoncezionale) che utilizzavo. E così sprofondavo ancora di più nell’abisso. Come potevo affermare che io non avevo mai ammazzato!
E tutte le persone che io ho disprezzato, odiato, che non ho amato! Anche così sono stata un’assassina perché non si uccide solamente con una pallottola della pistola. Si può egualmente uccidere odiando, commettendo degli atti di cattiveria, invidiando ed essendo gelosi.
Per quel che riguarda il sesto comandamento, mio marito fu l’unico uomo della mia vita. Ma mi fu dato di vedere che ogni volta che
Mettevo in mostra il mio petto e che portavo i miei pantaloni – leopardati Io incitavo gli uomini all’impurità e li inducevo al peccato.
Di più, io consigliavo alle donne d’essere infedeli al loro marito, predicavo contro il perdono e incoraggiavo il divorzio. Realizzai allora che i peccati della carne sono terribili e condannabili anche se il mondo attuale trova accettabile che ci si comporti come degli animali.
Era particolarmente doloroso vedere come i peccati d’adulterio di mio padre avevano ferito i suoi figli.
I miei tre fratelli divennero delle copie conforme al loro padre, donnaioli e bevitori, incoscienti del torto che facevano ai loro figli. Ecco perché mio padre piangeva con tanto dispiacere constatando che il cattivo esempio che aveva dato s’era ripercosso su tutti i suoi figli.
Quanto al settimo comandamento, – non rubare -., io che mi giudicavo onesta, il Signore mi fece vedere il cibo era sprecato nella mia casa mentre il resto del mondo soffriva la fame. Egli mi disse: “Io avevo fame e guarda quello che tu hai fatto con quello che ti ho dato, come l’hai sprecato! Io avevo freddo e tu guarda come eri schiava della moda e delle apparenze, buttando via tanto denaro nelle diete per dimagrire.
Del tuo corpo ne hai fatto un dio!
Mi fece comprendere che io avevo una parte di colpa nella povertà del mio paese. Mi dimostrò anche che ogni volta che criticavo qualcuno, rubavo il suo onore. Sarebbe stato più facile per me rubare del denaro, perché il denaro, si può sempre restituire, ma la reputazione!… Di più io derubavo i miei figli la grazia i avere una madre tenera e piena d’amore.
Io abbandonavo i miei figli per andare nel mondo, li lasciavo davanti alla televisivo, al computer, ai video giochi; e per tacitarmi la coscienza, compravo loro dei vestiti di marca. Com’è orribile! Che immenso dispiacere!
Nel Libro della Vita si vede tutto come in un film. I miei figli dicevano: ”Speriamo che mamma non rientri troppo presto e che ci siano degli ingorghi perché è fastidiosa e brontolona”.
Infatti, io avevo rubato loro la madre, avevo rubato loro la pace che dovevo portare nella mio focolare. Non avevo insegnato l’amore di Dio né l’amore del prossimo. E’ semplice: se non amo i miei fratelli, non ho niente a che vedere con il Signore: se io non ho della compassione, io non ho niente a che vedere con Lui non più.
Ora parlerò delle false testimonianze e della menzogna perché ero diventata un’esperta nella materia. Non ci sono bugie innocenti, tutto viene da satana che è il loro padre. Le colpe che ho commesso con la lingua erano veramente spaventose.
Ho visto come ho ferito con la mia lingua. Ogni volta che io spettegolavo, che mi facevo beffe di qualcuno, o gli attribuivo un sopranome dispregiativo, io ferivo quella persona. Quanto un sopranome può far male! Io potevo complessare una donna chiamandola: “la grossa”…
Nel corso di questo giudizio sui dieci comandamenti, mi si mostrò che tutti miei peccati avevano come causa la bramosìa, questo desiderio malsano. Mi sono vista felice con tanti soldi. E il denaro divenne la mia ossessione. E’ veramente triste, perché per la mia anima il momento più terribile era stato quando avevo a disposizione molto denaro.
Io avevo anche pensato al suicidio. Avevo tanto denaro e mi sentivo sola, vuota, amara e frustrata. Questa ossessione del denaro mi allontanò dal Signore e fece sì che mi allontanai delle sue mani.
Dopo l’esame dei 10 comandamenti, il Libro della Vita mi fu mostrato. Io avrei voluto le parole adeguate per descriverlo. Il mio Libro della Vita cominciò quando le cellule dei miei genitori si unirono. Presso che immediatamente, ci fu una scintilla, una magnifica esplosione e un’anima era così formata, la mia, creata dalle mani di Dio, nostro padre, un Dio così buono! E’ veramente meraviglioso! Egli veglia su di noi 24 ore su 24. Il Suo Amore era il mio castigo perché Lui non guardava il mio corpo di carne ma la mia anima e Lui vedeva come mi allontanavo dalla salvezza.
Io vorrei anche dirvi che a quel punto ero un’ipocrita! Io dicevo ad una amica: “Sei incantevole in questo abito, ti sta così bene!” Ma io pensavo tra me e me: è un vestito grottesco, e si crede pure una regina!
Nel Libro della Vita, tutto appariva esattamente tale e quale l’avevo pensato si vede anche l’ambiente interno dell’anima. Tutte le mie menzogne erano esposte ed ognuno poteva vederle.
Marinavo sovente la scuola, perché mamma perché mamma non mi permetteva di andare dove volevo.
Per esempio, le mentivo a proposito di un lavoro di ricerca che dovevo fare alla biblioteca universitaria e di fatto, andavo invece a vedere un film porno o a bere una birra i un bar con degli amici. Quando penso che mamma ha visto sfilare la mia vita e che niente è stato dimenticato!
Il Libro della Vita è veramente bellissimo. Mia madre aveva l’abitudine di mettere nel mio cestino delle banane per il mio pranzo, pasta di guava così del latte, perché nella mia infanzia, eravamo poverissimi. Mi capitava di mangiare le banane e di buttare per terra le bucce senza pensare che qualcuno poteva scivolare su di esse e farsi male.
Il Signore mi mostrò come una persona scivolò su una delle mie bucce di banana; avrei potuto ucciderla per la mia mancanza di compassione. L’unica volta della mia vita che mi confessai con dispiacere e pentimento, quando una donna mi rese 4500 pesos in più in un negozio alimentare di Bogotà. Mio padre ci aveva insegnato l’onestà. Andando al lavoro, mentre guidavo, mi resi conto dell’errore.
“Quest’idiota m’ha dato 4500 peso in più e devo subito ritornare al suo negozio”, mi dissi. C’era un ingorgo enorme e decisi di non tornare indietro. Ma il rimorso l’avevo dentro di me ed andai a confessarmi la domenica seguente accusandomi di aver rubato 4500 pesos senza averli restituiti. Io non prestai ascolto alle parole del confessore.
Ma sapete cosa mi disse il Signore? “Tu non hai compensato questa mancanza di carità. Per te, non era che del denaro per le piccole spese, ma per quella donna che non guadagnava che il minimo, quella somma rappresentava tre giorni di nutrimento”.
Il Signore mi mostrò come ella ne soffrì, privandosi per più giorni così anche i suoi due piccoli che avevano fame.
In seguito il Signor mi fa la seguente domanda: ”Che tesori spirituali porti?”
Dei tesori spirituali? Le mie mani sono vuote!
“A cosa ti serve, aggiunse, di possedere due appartamenti, delle case e degli uffici se tu non puoi nemmeno portarmene non sarà ciò che un po’ di polvere?
Che hai fatto dei talenti che ti ho dato? Tu avevi una missione: questa missione, era quella di difendere il Regno dell’Amore, il Regno di Dio”.
Sì, avevo dimenticato che avevo un’anima, così come mi potevo ricordare che avevo dei talenti; tutto questo bene che non ho potuto fare , ha offeso il Signore.
Il Signore mi parlò ancora della mancanza d’amore e di compassione. Mi parlò ugualmente della mia morte spirituale. Sulla terra, ero viva, ma in realtà ero morta. Se voi poteste vedere cos’è la morte spirituale*! E’ come un’anima odiosa, un’anima amara e disgustata di tutto, piena di peccati e che ferisce tutto il mondo.
Io vedevo la mia anima che esteriormente, era ben agghindata e stava bene, ma interiormente era una vera fogna e la mia anima abitava nelle profondità dell’abisso. Non è strano che fossi così acre e depressa.
E il Signore mi disse: “La tua morte spirituale e cominciata quando tu hai cessato di essere sensibile al tuo prossimo”.
Io ti avvertii mostrandoti la loro miseria. Quando tu vedevi dei servizi televisivi, dei morti, dei rapimenti, la situazione dei rifugiati, tu dicevi: “povera gente, com’è triste”. Ma in realtà, ma in realtà tu provavi dolore per essi, tu non sentivi niente nel tuo cuore. Il peccato ha cambiato il tuo cuore in pietra”.
Voi non potete immaginare la grandezza del mio dolore quando il Mio Libro della Vita si richiuse.
Io avevo dispiacere per Dio, mio Padre, per essermi comportata così perchè, a riscatto di tutti i miei peccati, per la mia salvezza, di tutte le mie indifferenze e dei miei orribili sentimenti, il Signore a cercato di attendermi fino alla fine.
Mi ha inviato delle persone che ebbero una buona influenza su di me. Mi ha protetto fino ala fine. Dio mendica la nostra conversione!
Sia ben inteso, io non avrei potuto biasimarlo di condannarmi Di mia propria volontà, io scelsi come mio padre, satana, al posto di Dio. Dopo che il Libro della Vita si richiuse, mi accorsi che mi stavo dirigendo un pozzo nel cui fondo c’era una botola.
Nel mentre vi precipitavo cominciai a chiamare tutti i Santi del Cielo per salvarmi.
Voi non avte un’idea di tutti i nomi dei Santi che mi vennero in mente, a me che ero una pessima cattolica! Chiamai Sant’Isidoro o San Francesco d’Assisi e quando la mia lista finì, cadde il silenzio.
Provai allora un grande vuoto ed una pena profonda.
Pensavo che tutte le persone della terra, credevano che fossi morta in odore di santità, può essere che essi stessi s’attendessero la mia intercessione!
E guardate dove atterravo! Alzai allora gli occhi e il mio sguardo incrociò quello i mia madre. Con un grandissimo dolore gridai verso di lei: “Mamma, come ho vergogna! Sono condannata, mamma. Là dove vado, tu non mi vedrai mai più.
In quel momento una grazia magnifica le fu accordata. Ella si tendeva senza muoversi ma le sue dita si misero a puntare verso l’alto. Delle scaglie si distaccarono dolorosamente dai miei occhi: l’accecamento spirituale. Rividi allora in un istante la mia vita passata, quando un mio paziente una volta mi disse. “Dottore, voi siete troppo materialista, e un giorno voi avrete bisogno di questo: in caso di pericolo immediato, chiedete a Gesù Cristo di coprirvi del Suo Sangue, perché mai Egli vi abbandonerà. Egli pago il prezzo del Suo Sangue per voi”.
Con grandissima vergogna, mi misi a singhiozzare: “Signore Gesù, abbiate pietà di me! Perdonatemi, datemi una seconda occasione!”
E il più bel momento della mia vita mi si presenta, non ci sono parole per descriverlo. Gesù viene e mi tira fuori dal pozzo e tutte quelle orribili creature si appiattirono al suolo.
Quando mi depose, mi disse con tutto il Suo amore: “Stai per ritornare sulla terra, ti do una seconda possibilità”.
Ma precisò che non era a causa delle preghiere della mia famiglia. “E’ giusto da loro parte implorare per te.
Questo è grazie all’intercessione di tutti quelli che ti sono estranei e che hanno pianto, pregato e hanno alzato il loro cuore con un profondo amore per te”.
Vidi molte luci accendersi, come delle piccole fiamme d’amore. Io vidi delle persone che pregavano per me. Ma c’era una fiamma molto più grande, era quella che mi dava molta più luce e che brillava più d’amore.
Tentai di conoscere chi fosse questa persona. Il Signore mi disse. 2 Colui che ti ama tanto, neanche ti conosce”. Mi spiegò che quest’uomo aveva letto un ritaglio di giornale del mattino.
Era un povero paesano che abitava ai piedi della Sierra Nevada di Santa Marta ( a nord-est della Colombia). Questo pover’uomo si era recato in città per acquistare dello zucchero di canna. Lo zucchero era stato avvolto nella carta da giornale e c’era una mia foto, tutta bruciata come ero.
Come l’uomo mi vide così, senza neanche aver letto l’articolo interamente, cadde inginocchio e cominciò a singhiozzare con profondo amore. Disse: “Signore, abbiate pietà della mia piccola sorella. Signore salvatela. Se voi la salvate vi prometto che andrò in pellegrinaggio al Santuario di Buga ( che si trova nel sud-ovest della Colombia). Ma Vi prego, salvatela”.
Immaginate questo pover’uomo, non si lamentava di aver fame, e aveva una grande capacità d’amore perché si offriva di attraversare tutta una regione per qualcuno che neanche conosceva!
E il signore mi disse: “Questo è amare il suo prossimo”. E aggiunse: “ Tu sta per tornare (sulla terra) e darai la tua testimonianza non mille volte, ma mille volte mille volte.
E sventura a quelli che non cambieranno dopo aver inteso la tua testimonianza, perché essi saranno giudicati più severamente, come te quando ritornerai qui un giorno; lo stesso per i miei consacrati, i sacerdoti, perché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.
Questa testimonianza , fratelli e sorelle miei, non è una minaccia. Il Signore non ha bisogno di minacciarci. E’ una occasione che vi si presenta, e a Dio grazie, io ho esperimentato ciò che è necessario per vivere!
Quando qualcuno di voi morirà e si aprirà davanti a lui il suo Libro della Vita, voi vedrete tutto quanto come io l’ho visto.
E noi tutti vedremo come siamo, la sola differenza è che noi sentiremo i nostri pensieri alla presenza di Dio: La cosa più bella è che il Signore sarà di fronte a noi, mendicando ogni giorno la nostra conversione affinché diventiamo una nuova creatura con Lui, perché senza di Lui non possiamo fare niente.
Che il Signore vi benedica tutti abbondantemente.
Gloria a Dio.

Sanità italiana sempre più in rosso regioni aumentano il ticket

Purtroppo non è una bella notizia quella che aspetta gli italiani. A quanto pare, infatti, secondo l’Ansa, le Regioni in Piano di rientro dal disavanzo della spesa sanitarie e potrebbero avere un rincaro del ticket.

Ad oggi, le regioni di rientro risultano essere: Lazio, Calabria, Campania, Abruzzo, Molise, Sicilia, Piemonte e Puglia. Le aziende da risanare, sono concentrate in 7 regioni. In particolare difficoltà quella del Veneto e Piemonte.

Grande Fratello 14: eliminata Mary, sorpresa per Alessandro

Mary non ce l’ha fatta e ha dovuto abbandonare la casa del Grande Fratello 14. Non si è dimostrata dispiaciuta, nonostante le lacrime di Rebecca, forse perché finalmente avrà modo di riabbracciare Giovanni e di vivere la sua storia d’amore al di fuori delle telecamere. La giovane infermiera, prima di scoprire l’esito del televoto, ha avuto modo di vedere un videomessaggio lasciato proprio dall’ortopedico, registrato nella casa del Grande Fratello 14, lasciandole come regalo il suo camice.

Subito dopo l’eliminazione, Mary ha ricevuto un’altra sorpresa da parte della mamma, con un video piuttosto toccante che l’ha resa fiera di avere un genitore così importante accanto. Anche Alessandro è stato al centro dell’attenzione, spedito in una stanza oramai a lui nota prima di sapere chi fosse l’eliminato della puntata. Il giovane romano ha potuto così vedere sua madre, freezerato. Al Grande Fratello 14 quando una persona viene freezerata non può muoversi né parlare, ma in questo caso le regole non state seguite.

La mamma di Alessandro lo ha abbracciato forte e gli ha chiesto di lasciare perdere tutte le femmine della casa che lo fanno diventare matto: deve viversi la sua esperienza per come è realmente, ovvero scherzoso, sincero e con tanta volta di fare. Alessandro non ha potuto fare a meno di commuoversi e chissà se finalmente ascolterà i consigli della sua famiglia, visto che la scorsa settimana era stata la sorella a spronarlo.

Grande Fratello 14: tutte le donne contro Valentina Bonariva

Brutta lite nella casa del Grande Fratello 14 durante la diretta di ieri sera, considerato il fatto che da alcune semplici domande e osservazioni è nato un vero e proprio astio da parte delle donne nei confronti di Valentina Bonariva. La giovane ballerina non è piaciuta a nessuna delle altre concorrenti, se non a poche persone, le quali non la reputano realmente interessata a conoscere il resto del gruppo. Inoltre, la ragazza avrebbe suscitato anche parecchie gelosie, poiché si è avvicinata in particolar modo anche ad Alessandro.

Secondo le donne, Valentina Bonariva non sarebbe interessata a conoscerle a fondo, ma la cosa sarebbe reciproca. La ballerina ha ribadito di essere fidanzata e che per Alessandro non prova alcun interesse: si tratta solamente di una splendida amicizia. Inoltre, forse per rincarare la dose, ha dichiarato di stringere amicizia solamente con persone che reputa vere nei suoi confronti. A questo punto, Alessia Marcuzzi le ha chiesto chi fosse falsa: Rossella, Federica, Lidia e Jessica i primi nomi.

Rossella, messa al centro dell’attenzione da qualche giorno nella casa del Grande Fratello 14 per via di Simone, ha deciso di replicare, sostenendo di non essere assolutamente una persona falsa. Se così fosse, avrebbe cercato di avere un rapporto con lei, parlando male alle spalle. Inoltre, sostiene che Valentina Bonariva sia interessata esclusivamente alle telecamere ed è sempre pronta a mettersi in mostra di fronte agli specchi.

Grande Fratello 14: Rocco Siffredi fa impazzire tutta la casa

Vi avevamo avvertiti, ma non ci saremmo mai aspettati un simile successo da parte di Rocco Siffredi nella casa del Grande Fratello 14. L’attore pornografico è infatti stato ospite nella puntata di ieri sera, anche se poi è rimasto a dormire con i ragazzi per tutta la notte. Il suo ingresso è servito prevalentemente a Simone, il quale non è mai riuscito a cedere alle avance si Rossella. Rocco Siffredi ha osservato le provocazioni della giovane durante tutta la settimana e ha deciso di intervenire.

Al Grande Fratello 14 non mancano assolutamente le risate e Rocco Siffredi è riuscito a regalarcele. Alessia Marcuzzi ha chiesto a Simone e a tutte le ragazze della casa di raggiungere una stanza in cui si trovava l’attore, ma una volta entrati sono stati freezerati. La reazione delle inquiline è stata esilarante, ma ancor più i consigli dell’uomo per Simone e Rossella. I due ragazzi sono stati sfreezerati per poter mettere in pratica tutte le sue istruzioni in merito al bacio.

Rocco Siffredi ha infatti spiegato a Simone come baciare una donna, mostrandogli i gesti e facendo letteralmente impazzire Rossella. A questo punto, ha invitato Simone a spogliarsi, dicendogli che il bacio doveva essere penetrante e amalgamante. Fortunatamente, il nerd si è trattenuto, ma Rossella è finalmente riuscita ad ottenere il bacio tanto desiderato.

Grande Fratello 14: duro scontro tra Giovanni e Luigi

Duro scontro nella puntata del Grande Fratello 14 di ieri sera, dove Giovanni e Luigi si sono trovati faccia a faccia nella casa, separati da un vetro trasparente. Dopo la sua eliminazione della settimana scorsa, Giovanni è stato costretto a lasciare Mary, giovane infermiera con cui ha iniziato una relazione d’amore (a cui nessuno sembra credere). A proposito di questo, anche Luigi sembra non essere sicuro dell’amore da parte dell’ortopedico nei confronti della ragazza e, per questo motivo, ha deciso di provarci in maniera spudorata.

La quinta puntata del Grande Fratello 14 è iniziata proprio con questo confronto, anche se inizialmente Giovanni ha finto di non vedere Luigi, che gli stava davanti. L’ortopedico ha dichiarato che, mentre era nella casa, aveva sempre considerato Luigi come una persona intelligente e matura, ma dopo quello che ha visto nel corso di questi sette giorni si è dovuto ricredere, svalutandolo addirittura come uomo.

Luigi non cerca di giustificarsi, anzi: non ritiene in alcun modo di avergli mancato di rispetto, considerato il fatto che per lui non esiste interesse da parte dell’eliminato; spetterebbe infatti a Mary dire qualcosa in merito, soprattutto riguardo alle dichiarazioni rilasciate nel confessionale da parte dell’uomo: “Se dovessi provarci, lei ci starebbe e capiterebbe qualcosa di nascosto“.

Il pubblico presente in studio ha appoggiato la reazione di Giovanni, anche se tra gli opinionisti c’è chi non crede alla sincerità dell’ortopedico.