A volte, col passare del tempo, si possono realizzare dei veri e propri tappi di cerumi nelle nostre orecchie che mettono a dura prova il nostro udito e il nostro benessere mentale. Non è qualcosa di cui dobbiamo preoccuparci seriamente, però se trascurato col tempo può provocare la perdita dell’udito e problemi come acufene, autofonia, ipoacusia, sensazione di perdita di equilibrio/vertigini. La prevenzione è sempre più importante della cura, perciò vi consigliamo di: seguire sempre una corretta pulizia delle orecchie, instillare alcune gocce emollienti specifiche nell’orecchio una volta a settimana e chi è predisposto al tappo di cerume dovrebbe eseguire l’irrigazione auricolare ogni settimana.
Ecco dei rimedi naturali: olio d’oliva, d’arachide, di mandorle dolci, di vaselina, macerato oleoso di propoli, olio di Ylang ylang (proprietà emollienti, antisettiche) e olio di macassar (proprietà emollienti, antinfiammatorie, antiparassitarie) possono essere utilizzati insieme a degli oli essenziali ad azione disinfettante. Gli oli essenziali, diluiti, sono quelli di melaleuca (che ha proprietà antisettiche e antinfiammatorie), quello di geranio/citronella (che possiede proprietà disinfettanti) e quello di camomilla. Bisogna semplicemente applicare nell’orecchio alcune gocce emollienti.
Mypersonaltrainer ci spiega anche cosa NON dobbiamo fare quando utilizziamo dei metodi casalinghi eliminare i tappi di cerume:”Utilizzare le gocce emollienti per eliminare il tappo di cerume in presenza di protesi uditive. Utilizzare le gocce per eliminare il cerume dopo la scadenza. Esporre il flacone con le gocce emollienti a fonti di luce e calore. Utilizzare bastoncini ricoperti di cotone per l’igiene delle orecchie: l’azione meccanica del cotton-fioc, infatti, spinge il cerume verso il condotto uditivo che compattandosi crea il tappo. Eseguire l’irrigazione dell’orecchio in caso di perforazione timpanica o di storia pregressa di otite. Assumere latte e derivati immediatamente dopo la somministrazione di antibiotici come le tetracicline: i latticini possono inattivare il farmaco. Somministrare aspirina ai bambini di età inferiore ai 12 anni: un comportamento simile può provocare gravi effetti collaterali, quali sindrome di Reye, disfunzioni epatiche ed alterazioni cerebrali”.

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