Micosi alle unghie? Ecco come eliminarle con Listerine

Molte persone purtroppo soffrono di micosi alle unghie, un problema molto difficile da risolvere. In rete, ultimamente sta però circolando un metodo (sembra molto efficace) che vi mostrerà come usando un prodotto che non è stato ideato per la micosi, possa però, servire a mandarla via.

Stiamo parlando di Listerine, un prodotto comunemente usato per l’igiene orale. Per provare a risolvere la vostra micosi alle unghie vi basterà mettere i piedi in una bacinella pian d’acqua per almeno 20 minuti versando nell’acqua Listerine. Provateci e fateci sapere !!

Genova, esplode la truffa del gas. L’avviso: “Non comprate nulla”

A quanto pare i truffatori non sembrano demordere nonostante la polizia abbia provato a bloccare le loro azioni. Questa volta, come riporta il Secolo XIX, la truffa sta circolando nel capoluogo Ligure e riguarda il gas. Nella città, sono apparsi dei cartelli che avvisano la popolazione di una visita a casa degli incaricati del gas, che ovviamente non è stata autorizzata da nessuna azienda ed è solo un’esca dei truffatori.

Di seguito posteremo il volantino che è stato appeso praticamente ovunque per incentivare la fiducia dei cittadini. I truffatori si presentano con tesserino e sono interessanti a vedervi delle macchine. Fate attenzione!

Il miracolo che ha reso santo Padre Pio

Tutti amiamo Padre Pio ma nessuno sa bene la storia del santo. San Giovanni Rotondo (Foggia) – Di Massimo Pitti – Solitamente, ai fini della canonizzazione, la Chiesa cattolica ritiene necessario un secondo miracolo, dopo quello richiesto per la beatificazione: nel caso di Padre Pio, ha ritenuto miracolosa la guarigione di Matteo Pio Colella, un bambino di sette anni nato a San Giovanni Rotondo.
Qui di seguito vi raccontiamo la storia della straordinaria guarigione del piccolo Matteo Colella, che portò definitivamente Padre Pio verso la Canonizzazione nel 2002.
Il miracolo decisivo: in una fredda mattina del 20 gennaio 2000 Matteo va tranquillamente a scuola come ogni giorno. Ma la maestra Concetta si accorge dopo qualche ora che sta male (brividi, testa inclinata verso il banco, incapacità di parlare). Vengono chiamati subito i genitori. Sono le 10.30. Il bimbo ha la febbre a 40° e comincia a vomitare. Alle 20.30 della sera quando Matteo non riconosce più la madre tutto si fa più concitato.
Si decide al ricovero immediato alla Casa Sollievo della Sofferenza,l’ospedale di Padre Pio dove il padre di Matteo, Antonio lavora come medico. Le condizioni del bambino appaiono subito disperate. Viene fatta una diagnosi di meningite fulminante. Anzi, per la precisione, nel giro di qualche ora il quadro si fa devastante: meningite acuta con andamento rapidamente progressivo per il determinarsi di uno schock settico e profonda compromissione degli apparati cardiocircolatorio, renale, respiratorio, emocoagulativo, con acidosi metabolica. Il bimbo viene portato in rianimazione.In pratica fin dal primo giorno vari organi vitali sono risultati compromessi. Nel giro di poche ore, al mattino del 21 gennaio, la situazione precipita drammaticamente con “uno stato collassiale, ipertermia, difficoltà respiratoria per desaturazione di ossigeno”.
Si manifestano “segni quali cianosi intensa, edema polmonare, gravissima bradicardia per la grave ipossemia e acidosi metabolica”.I medici ormai disperati si affannano e si agitano attorno al bambino, aumentando al massimo i dosaggi farmaceutici, ma il grave collasso cardiocircolatorio, la difficoltà a ossigenarsi nonostante la ventilazione meccanica, la sofferenza renale e la grave alterazione del sangue, fanno ormai pensare al peggio. Appare tutto inutile. Uno dei dottori – dopo essersi prodigato in ogni modo – a un certo momento, desolato, si ferma e dice: “Ragazzi, non c’è più nulla da fare, il bambino non si riprende”. Si toglie i guanti, va a lavarsi le mani e torna al fianco del fanciullo, con la dottoressa Salvatore, a guardare, ormai impotente, il piccolo Matteo. La dottoressa a questo punto incita a fare un ultimo, disperatissimo tentativo, come farebbe un padre di fronte al figlio. Fu così iniettata una forte dose di adrenalina che sortì qualche piccolo effetto, ma senza poter assolutamente cambiare la situazione ormai tragica del bambino.Il decesso era atteso da un momento all’altro.
Si legge nella “Fattispecie cronologica” del caso (negli atti del processo di canonizzazione di padre Pio): “Il dottor Violi passando in rassegna la fisiopatologia di questa devastante sindrome, ha dimostrato come quando gli organi insufficienti sono in numero superiore a cinque, le varie terapie impiegate risultano inutili, o comunque non hanno mai risolto alcun caso. Non risulta che nella letteratura internazionale ci sia alcun sopravvissuto affetto da tale patologia come quella del piccolo Matteo Pio Colella. Insomma non viene descritta alcuna sopravvivenza, infatti in tal caso la mortalità è del 100 per cento”. La madre, il padre, i familiari sono da anni Devoti di Padre Pio. Si mette in moto una grande catena umana di preghiere a Padre Pio affinché interceda. La mamma del bambino, raggiunta al telefono dalla maestra che chiede di sapere, riesce solo a dire, con la voce strozzata dalle lacrime: “Preghiamo Padre Pio, perché stiamo perdendo Matteo, solo Padre Pio può salvarlo”. Anche tutti i bambini della scuola iniziano a invocare Padre Pio. Così i frati, i parenti, gli amici, gli stessi medici e gli infermieri della “Casa Sollievo della Sofferenza”. Qualche parente addirittura si riavvicina a Dio per implorare il miracolo per il piccolo Matteo. Si susseguono in quelle ore concitate le visite alla tomba di padre Pio, i rosari, le reliquie portate a contatto con il bambino, le lacrime e le invocazioni accorate.E la mattina del 21 gennaio “improvvisamente accade qualcosa di straordinario e con l’incredulità di tutti”, perché “gli organi del bambino riprendono a funzionare”. C’è clamore, commozione, stupore.
Il fenomeno è doppiamente sorprendente, perché già le speranze di sopravvivenza erano pari a zero, ma – nel caso remoto di sopravvivenza – certi erano i gravi danni cerebrali e renali che il bimbo avrebbe comunque riportato. Invece qua il bambino, dopo essere stato dieci giorni sedato e curarizzato, addirittura il 31 gennaio si sveglia, guarda medici e infermieri e dice: “voglio il gelato”. Poi comincia a scherzare con loro. Domenica 6 febbraio il piccolo – ancora in rianimazione – guarda tranquillamente la televisione e gioca alla play-station (introdotta “per la prima volta nella storia della medicina” in rianimazione perché i medici sono interessati a vedere “la risposta intellettiva” del fanciullo). I medici – ovviamente felici – si trovano davanti a qualcosa di inaudito, sconcertante. I genitori e gli amici in una gioia travolgente.Tutti i medici hanno dichiarato l’inspiegabilità scientifica della guarigione (e della mancanza di danni). Uno per tutti, il Dottor Alessandro Villella: “non sono in grado di spiegare scientificamente la completa guarigione del piccolo Matteo Colella, senza dover pensare che possa esservi stato un intervento soprannaturale”.Molto bella è la testimonianza data dalla madre al postulatore della causa di canonizzazione di Padre Pio: “qualunque sarà la decisione degli uomini su questo caso, la mia convinzione profonda di mamma e di credente rimarrà che mio figlio è tornato a noi perché il Signore immeritatamente ce l’ha restituito, è intervenuto a consolarci nella sua immensa misericordia, con l’intercessione del nostro caro Padre Pio”.
La signora riferisce di segni inequivocabili della vicinanza del padre (per esempio un intenso “dolcissimo e gioioso” profumo di rose e viole da lei avvertito) e aggiunge: “Solo il Signore sa il senso di tutto ciò che è accaduto alla nostra famiglia. La mia certezza è che Egli ci è stato vicino e ci ha benedetti, grazie anche alla intercessione e alla preghiera amorevole di Padre Pio che, della sua missione sulla terra, diceva: ‘Come sacerdote la mia è una missione di propiziazione: propiziare Iddio nei confronti dell’umana famiglia’. E così è stato, caro Padre Pio, ci hai abbracciati nella prova e ci hai raccomandati a Dio”.E il piccolo Matteo? Ricorda nulla di quelle ore di incoscienza? Per la medicina egli non doveva sentire, né vedere nulla, tantomeno ricordare qualcosa. Ma interpellato subito dopo il suo risveglio, Matteo riferì invece un ricordo molto preciso e sconvolgente: “Durante il sonno io non ero solo. Ho visto un vecchio. Mi sono visto da lontano, in questo letto, attraverso un buco tondo. Io ero vicino ai macchinari e un vecchio con la barba bianca e vestito lungo e marrone, mi ha dato la mano destra e mi ha detto: ‘Matteo, non ti preoccupare, tu presto guarirai’, e mi sorrideva”.
Grazie Padre Pio!
La mamma di Matteo, Maria Lucia Ippolito, ha scritto un bellissimo libro per ringraziare Padre Pio e per testimoniare quanto accaduto. Il libro si intitola “Il miracolo di Padre Pio” edito da Mondadori ed ha venduto milioni di copie in tutto il Mondo. Inoltre ha fondato Il Cireneo, una Associazione di volontariato per aiutare i giovani disabili e le famiglie in difficoltà.

C’è un seme che abbassa il colesterolo

C’è una buona notizia per chi soffre di colesterolo alto. I ricercatori hanno scoperto che esistono alcuni alimenti che hanno il potere – quasi magico, verrebbe da dire – di abbassare il colesterolo. Tra questi ci sono anche le fibre di psillio, che derivano da una pianta che sin dai tempi più antichi viene adoperata come rimedio naturale per numerosi disturbi.
Lo psillio è un prodotto che, in genere, è in vendita nelle erboristerie e che è composto dalla cuticola o dai semi di Plantago psyllium, una pianta annuale che in Italia non viene coltivata, ma che si trova in Pakistan, in India e in Iran, oltre che negli Stati Uniti. I benefici per la salute sono diversi: si tratta di mucillagini, che quindi hanno un effetto protettivo ed emolliente, ma anche lassativo e antiflogistico.

Guardate quello che è stato scoperto sulle autovelox, da non credere! (VIDEO)

Non è una novità la presenza di numerosi autovelox sulle strade italiane provoca pere molti l’arrivo di multe inaspettate davvero salate. Ma quante di queste multe sono legali?

Questo video è un vero e proprio scandalo che sta facendo il giro del mondo. Ecco la verità sulle società che gestiscono le autovelox. Le società terze a cui vengono appaltate queste macchinette sforna soldi sono incentivate a fare più multe possibili. In questo modo arricchiscono le casse del comune per avere bonus migliori, guadagnando di più. Non sempre è la prevenzione a farla da padrone, anzi molto spesso si tratta solamente di guadagni.
Quindi è interesse sia delle società terze che dei comuni fare più multe possibili, in modo tale da guadagnare sempre di più. Nel video potete vedere la testimonianza di un ex lavoratore di queste società, che dichiara che riuscivano a fare quasi 200 multe in due ore.

[ ATTENZIONE, INCOSTITUZIONALE ] ABOLIZIONE IVA su UTENZE (luce, acqua e gas). Risparmio di 880 Euro per famiglia

Ogni famiglia potrà risparmiare circa 880 euro all’anno. L’imposta sul valore aggiunto è una tassa statale che da sempre, ed in maniera sempre crescente, grava sui già esosi versamenti che gli italiani si ritrovano più o meno mensilmente a dover affrontare.
Un’eventuale abolizione dell’IVA provocherebbe un buco gigantesco nelle casse dello Stato, e fra le poche soluzioni al vaglio, la più logica potrebbe essere quella di ricorrere ad una quota d’imposta più elevata per i soli beni di lusso, attuando una tassazione patrimoniale indiretta per coloro che hanno la facoltà di acquisire taluni beni. Un aumento eccessivo dell’IVA sui costi già elevati di barche, gioielli, automobili di grossa cilindrata e abbigliamento griffato potrebbe però colpire in maniera infausta tali settori e provocare una contrazione della domanda ed una parallela diminuzione dell’offerta, con ovvie ripercussioni sui già preoccupanti livelli di disoccupazione. Un cane che si morde la coda, insomma. Quel che è certo è che una diminuzione o addirittura la totale abolizione dell’IVA sui pagamenti delle utenze, potrebbe fruttare agli italiani un risparmio netto di quasi 900 euro annuali, soldi che in larga parte verrebbero utilizzati per acquisire altre categorie di beni, contribuendo nel dare una virata importante ai consumi. Pro e contro si rincorrono, in attesa di tempi migliori.

Un ragazzo dopo 2 anni che non sentiva una ragazza, le scrive su WhatsApp “Ciao”, la sua relazione è Top

Carlo Deodato è il giudice relatore della sentenza del Consiglio di Stato che oggi ha bocciato le trascrizioni fatte dai sindaci italiani delle nozze gay contratte all’estero.
Peccato che il giudice Carlo Deodato sia anche un sostenitore di Manif pour Tous, uno che invitava a firmare “contro il Gender” a scuola (“ommioddio il Gender!!”) e ovviamente un estimatore delle Sentinelle in Piedi.
Esattamente come se al Tribunale di… Norimberga il giudice fosse stato un ufficiale delle SS.
PS. e no, un eventuale giudice favorevole ai diritti delle famiglie allargate non sarebbe paragonabile a Carlo Deodato. Esattamente come gli ebrei e Hitler (o gli omosessuali e Hitler, o i rom e Hitler), non sono due facce della stessa medaglia: da una parte c’è la ragione e dall’altra c’era uno stronzo. Esattamente, con le dovute proporzioni e vocaboli non querelabili, il caso del giudice Carlo Deodato.

Grande Fratello 14: Alessandro e Lidia ancora insieme?

Per moltissime persone tale riavvicinamento non è stato una sorpresa, considerato il fatto che la gemella bionda Lidia potrebbe uscire nella puntata di questa sera. Al Grande Fratello 14 non mancano le novità, ma secondo i fan di questa nuova edizione non ci sarebbe nulla di nuovo in quanto successo nel corso degli ultimi giorni. Lidia e Alessandro sono stati fidanzati per circa tre anni, separati da oramai due. Il giovane romano, dopo essere entrato nella casa più spiata d’Italia, si è accorto della sua presenza, rinunciato alla nuova relazione che aveva intrapreso con Federica.

Questa sera spetterà proprio a una delle due lasciare la casa del Grande Fratello 14: sarà Lidia o Federica a salutare tutti gli inquilini? Alessandro ha sempre dichiarato di provare ancora qualcosa per Lidia e lo abbiamo potuto capire dalle sue lacrime in merito alle risposte date dalla ragazza ad alcune sue domande. Se lui da una parte è ancora innamorato, lei ha ribadito di provare solamente affetto e di avere un’altra persona che la sta aspettando fuori dalla casa.

In questa ultima settimana ci sono stati dei riavvicinamenti importanti da parte di Lidia nei confronti di Alessandro: dolci risvegli, carezze, baci e coccole che hanno subito insospettito il pubblico a casa. Non sono poche le persone che sostengono che questo cambiamento sia solamente una strategia in vista dell’eliminazione ed è lo stesso Alessandro a notare le evidenti differenze: vorrebbe che Lidia rimanesse nella casa per capire quali siano le sue reali intenzioni.

Grande Fratello 14: Federica Lepanto sostenuta dai VIP

Federica Lepanto continua ad essere al centro dell’attenzione per quanto riguarda le critiche al Grande Fratello 14. La giovane infermiera non piace praticamente a nessuno, salvo qualche concorrente che ha deciso di conoscerla realmente. Nella puntata di questa sera dovremo assistere a una delle nomination più desiderate d’Italia, considerato il fatto che le due donne sono state rivali in amore per diverse settimane. Nonostante questo, gli animi non si sono calmati.

Margherita Zanatta, ex concorrente, non ha potuto fare a meno che dichiarare tutto il suo appoggio e solidarietà nei confronti di Federica Lepanto, insieme a un ex volto di Uomini e Donne, Luca Barucchi. La bella infermiera è quindi molto sostenuta anche dai VIP al di nuovi della casa del Grande Fratello 14, ma nonostante questo gli inquilini non le danno un attimo di tregua.

Proprio alcuni giorni fa, è stata Valentina Bonariva a lamentarsi di alcuni comportamenti di Federica Lepanto: secondo la ballerina, l’infermiera avrebbe fatto un po’ troppe merende visto il periodo di carestia che stanno vivendo. In più, l’avrebbe accusata di aver preso alcune delle sue forcine. Durante la lite in merito al cibo, Valentina era stata chiamata nel confessionale per calmarsi e per ricevere una strigliata in merito al suo comportamento nei confronti di Federica Lepanto.

Uomini e Donne: Lucas Peracchi nuovo tronista ufficiale

Dopo l’abbandono di Silvia Raffaele ci siamo chiesti chi l’avrebbe sostituita e in molti abbiamo ipotizzato ad un’altra donna. Tuttavia, secondo le anticipazioni di Uomini e Donne in merito all’ultima registrazione, sarebbe Lucas Peracchi il nuovo tronista di questa edizione. Il giovane ha lavorato anche come modello e, dopo la sua presentazione, ha avuto modo di conoscere alcune corteggiatrici attraverso lo speed date. Il ragazzo ha potuto conversare privatamente con alcune ragazze, decidendo di tenere Maggie, Giulia, Alessia, ilaria e Sara.

Uomini e Donne cambia le carte in tavola: se prima bastava scendere le scale e dichiararsi per qualcuno, ora la redazione consente al tronista e alle ragazze di conoscersi un po’ meglio prima di prendere una decisione. Per Lucas Peracchi sono scese anche Diamante, Romina, Pasqualina, Manuela e Fabiola, volto noto di Temptation Island. Il giovane tronista sembra aver attirato l’attenzione sia del pubblico che degli opinionisti, ma le sue corteggiatrici non sono rimasta indifferenti nemmeno ad Amedeo.

A quanto pare, durante la registrazione di ieri di Uomini e Donne, il tronista giacca e cravatta avrebbe manifestato un interesse particolare nei confronti di Fabiola, sostenendo che non avrebbe affatto rifiutato un’uscita con lei. Tale atteggiamento non è stato affatto gradito da Sophia, la quale ha deciso di abbandonare lo studio dopo alcuni commenti del ragazzo in merito alla sua persona.