Morta bimba di 7 anni per dolori allo stomaco: il medico l’ha mandata a casa

Non ci sono parole per quanto successo alla piccola Malaika Adam, una bambina di soli sette anni morta per una violenta peritonite dovuta ad appendicite acuta. Da alcuni giorni accusava dolori alla pancia e allo stomaco piuttosto forti e, per questo motivo, la mamma ha deciso di accompagnarla dal medico per farsi visitare.

Colui che avrebbe dovuto aiutare la piccola e soprattutto salvarle la vita, l’ha portata alla morte. Il medico in questione è tutt’ora indagato, poiché avrebbe congedato sia la mamma che la bambina dicendo che i suoi dolori erano causati da una semplice gastroenterite, un comunissimo mal di stomaco che sarebbe passato nell’arco di poco tempo.

Dopo soli due giorni dalla diagnosi, la dolce Malaika è morta. Come qualunque genitore, la mamma della piccola è disperata e ha deciso di sfogarsi con i giornalisti in merito a quanto accaduto. “Gli ho chiesto: potrebbe essere appendicite? Lui ha risposto no. Ora ho perso una delle cose più preziose della mia vita. Non ci sono parole per descrivere quello che provo”, ha dichiarato la mamma.

Uomo colto da infarto schiaccia la figlia di un anno: deceduti entrambi

Certe notizie non dovrebbero mai essere pubblicate, ma soprattutto non dovrebbero mai accadere. Una bambina di solamente un anno è stata uccisa dal padre, vittima di un attacco cardiaco. La piccola sarebbe morta schiacciata dal proprio papà, collassato per via del malore. Ci troviamo in Inghilterra e la scomparsa di queste due persone ha segnato profondamente la comunità.

David Tester, questo il nome dell’uomo di 43 anni, stava lavando i denti della piccola Georgie lunedì 11 giugno. Proprio in questo frangente è stato colpito da un infarto fulminante, che l’ha fatto crollare a terra. La bambina è infatti rimasta incastrata sotto il peso del padre, morendo schiacciata. È stata la moglie Emma di 39 anni a ritrovare sia il marito che la figlia. Dopo essere entrata in bagno ha subito chiamato l’ambulanza nel vedere i due corpi accasciati a terra, chiedendo aiuto a un vicino per liberare la sua bambina.

Sia il papà che la figlia sono stati subito portati in ospedale, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare per loro. David lavorava come elettricista e da diverso tempo aveva problemi di cuore. Anche il nonno era morto per un attacco cardiaco. A seguito dell’esame post mortem è stato possibile dimostrare che la morte della bambina è stata causata da soffocamento. “E’ stata una circostanza tragica. Sono vicino alla moglie che si trova ad affrontare la tragica perdita del marito e della figlia”, ha dichiarato Gavin Moss, detective.

NASA, gli alieni esistono: ecco il video che lo prova

Sono sempre più numerose le persone che credono nell’esistenza degli alieni: a quanto pare potrebbe essere tutto vero. Gli appassionati del complotto non hanno perso tempo e hanno subito cercato di dare spiegazioni piuttosto originali in merito all’ultimo avvistamento apparato durante uno streaming video della Stazione spaziale internazionale della NASA.

Le immagini del video sono piuttosto chiare: un utente è riuscito a isolare tre oggetti luminosi che compaiono sul fondo. Inoltre, ha cercato di ingrandire le immagini per capire che cosa fossero. È stato così possibile individuare delle sagome in movimento, le quali farebbero pensare alla presenza di alieni.

Altre persone sostengono che il video non sia autentico e sia stato contraffatto per aumentare di credibilità, considerato il fatto che circolano video fake sugli extraterrestri da oramai troppo tempo per credere a qualcosa. La NASA ha cercato di dare una spiegazione a quanto visto, lanciando un messaggio standard: “Stiamo cambiando telecamere o è in corso una perdita temporanea del segnale della stazione spaziale internazionale. Per favore, attendere”. Quale sarà la verità? Voi a che cosa credete?

Ecco il video

Investita Marina Giulia Cavalli: il colpevole è scappato

Marina Giulia Cavalli è stata investita e a raccontare la vicenda è stato Patrizio Rispo, pubblicando una fotografia in cui compare con la donna seduta su una sedia a rotelle e il piede destro fasciato. I due sono colleghi, innamorati durante le riprese di “Un posto al sole”. Tanta paura per i fan della donna, considerato il fatto che chi l’ha investita non si è fermato per soccorrerla. Fortunatamente, Marina Giulia Cavalli sta bene e non si è fatta nulla di grave: ciò è servito a tranquillizzare i suoi sostenitori.

Tuttavia, resta lo sgomento più assoluto per la reazione dell’investitore. L’uomo si trovava a bordo di un motorino e si è sicuramente accorto di aver investito la donna, senza però fermarsi per soccorrerla e per capire se stesse bene o no. Marina Giulia Cavalli nasce a Portland nel 1960 e vanta una grande e importante esperienza nel mondo del cinema. È conosciuta come una delle protagoniste più importanti della soap, ma la sua carriera non finisce qui.

Inizia partecipando al cast del b-movie “Alien negli abissi”; è stata diretta da Francesco Nuti nel film “Io Amo Andrea”; nel 2006 partecipa a una mini serie su Rai Uno; è stata una delle protagoniste di “Terra Ribelle” diretto da Cinzia TH Torrini. Insomma, una lunga vita di successi dal punto di vista lavorativo. Non ci resta che augurarle di rimettersi in fretta e di trovare il colpevole del suo infortunio.

Lutto in tv, produttore muore sulla pista di Taricone

Una terribile tragedia per il mondo dello spettacolo: Martino Bonicelli, produttore televisivo romano di 58 anni, è deceduto a seguito di un incidente sulla stessa pista in cui è morto Pietro Taricone. Lutto per la tv, poiché nessuno si sarebbe aspettato una cosa simile. L’uomo aveva acquistato un ultraleggero dalla Germania e aveva deciso di testarlo per la prima volta vicino all’aviosuperficie di Terni.

La tragica vicenda si sarebbe svolta appena dopo il decollo, secondo le testimonianze dei presenti. Bonicelli avrebbe urtato i cavi dell’alta tensione e per questo motivo sarebbe precipitato. La sorte ha voluto che morisse proprio sulla stessa pista in cui Taricone perse la vita alcuni anni fa. Martino Bonicelli è morto sul colpo e per poterlo estrarre dalle lamiere è servito l’intervento dei vigili del fuoco. Inoltre, anche i carabinieri e Polstrada si sono presentati sul luogo.

Finito male uno scherzo di nozze: sposo ricoverato in ospedale

Oramai lo sappiamo: prima delle nozze, capita sempre che un amico decida di fare uno scherzo allo sposo. Nella maggior parte dei casi si tratta di qualcosa di ingenuo e innocente, ma in questo caso poteva trasformarsi in una terribile tragedia. Ci troviamo a Rovigo dove uno sposo è finito al pronto soccorso nella notte di sabato scorso.

Secondo le prime ricostruzioni, tutto sarebbe iniziato durante il ricevimento per le nozze dello sposo 31enne e della fidanzata 27enne; i due giovani si erano appena scambiati gli anelli, pronunciando il fatidico “sì”. Insieme alla famiglia e agli amici, si erano ritrovati in un agriturismo di Ferrara per il banchetto nuziale e tutto sembrava andare per il verso giusto.

La cerimonia stava per concludersi, ma un gruppetto di amici dello sposo ha deciso di fargli fare uno scherzo: bagno fuori programma nella piscina della struttura. Il ragazzo è stato sollevato di peso per braccia e gambe e gettato in piscina. Purtroppo qualcosa non è andato per il verso giusto: uno degli amici ha mancato la presa e ha fatto scivolare lo sposo sul bordo della piscina.

Il neo sposo ha battuto fortemente l’addome sul bordo della piscina prima di finire in acqua, lanciando un urlo di dolore che ha spaventato tutti i presenti. L’uomo è stato trasportato in ospedale con urgenza: si è dovuto sottoporre a un intervento d’urgenza per le lesioni riportate, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.

Catania: padre impedisce alla figlia di andare al mare, lei si getta dal balcone

Una notizia che poteva finire in tragedia a Catania, dove una ragazzina di soli tredici anni ha deciso di gettarsi dal proprio balcone a seguito di un rifiuto da parte del padre. La ragazza si trovava al secondo piano della sua abitazione nel momento del folle gesto, dovuto a una discussione avuta con il padre.

La famiglia vive nel quartiere periferico di Nesima e secondo le ultime ricostruzioni la causa del litigio sarebbe stato il mare. Ebbene sì, il padre aveva deciso di impedire alla figlia 13enne di andare al mare; per ripicca o per capriccio, la ragazzina ha così deciso di lanciarli dal balcone della sua abitazione.

Subito dopo l’incidente, la giovanissima è stata condotta in ospedale: il forte impatto le ha causato numerosissime fratture, ma la sua vita non sarebbe in pericolo. I Carabinieri stanno indagando sulla vicenda per saperne di più, anche se la dinamica dei fatti sembra essere abbastanza chiara.

Policlinico di Catania: docente ricatta sessualmente studentesse universitarie

Ci troviamo al Policlinico di Catania, dove un insegnante di 58 anni è stato sospeso dalla sua professione medica su disposizione del GIP poiché accusato di ricatti sessuali nei confronti di alcune studentesse universitarie. Sarebbero sette le ragazze costrette a subire violenza sessuale da parte dell’uomo, violenza iniziate nel 2010 e durate fino al 2014, quando l’uomo in questione è diventato coordinatore del corso “Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare”.

Le studentesse hanno deciso di denunciare l’accaduto. Secondo quanto dichiarato dalle giovanissime, il docente avrebbe sfruttato la sua posizione per obbligare le ragazze a regalargli delle particolari attenzioni sessuali. In caso contrario, ci sarebbero state delle ripercussioni negative nei confronti della loro carriera universitaria. La misura cautelare interdittiva è stata fatta dai carabinieri della procura di Catania; quest’ultima avrebbe fatto richiesta per gli arresti domiciliari.

Svolta caso Elena Ceste: “Fate sparire i miei due cellulari”

Dal settimanale GIALLO arrivano nuove importanti novità sul caso Elena Ceste, madre di quattro figli uccisa dal marito. I giornalisti che si stanno occupando del suo terribile omicidio hanno avuto la conferma, da parte degli inquirenti incaricati delle indagini, che Michele Buoninconti avrebbe tentato una sorta di depistaggio direttamente dal carcere, come nei migliori film d’azione americani.

Secondo il settimanale, a distanza di due mesi dalla sua presenza in carcere, Michele si sarebbe ricordato di avere due telefoni cellulari che, se nelle mani sbagliate, avrebbero potuto peggiorare la sua attuale situazione. Per questo motivo, l’uomo ha deciso di affidare un incarico piuttosto importante al fratello Salvatore.

Lo zio avrebbe dovuto chiamare i nipotini, dicendo loro di far sparire due telefoni del loro papà. Per poterli prendere, i giovani avrebbero dovuto chiedere l’aiuto dei nonni. “Dovete dire a nonna Lucia di andare a prendere quei due telefoni: uno è in casa a Govone (dove i bambini vivono) e l’altro è sul davanzale della casa di Costigliole (dove vivevano quando Elena Ceste era ancora in vita)”.

Secondo le ultime indiscrezioni, una volta recuperati, i telefoni sarebbero dovuti essere impacchettati dalla nonna e consegnati a Romina Secco. Quest’ultima sarebbe la madre di un compagno di classe dei figli del presunto killer, con il quale avrebbe stretto una relazione piuttosto intima. La donna avrebbe dovuto consegnare i telefoni e occultare ogni prova che potesse incriminare ulteriormente Michele. Purtroppo per lui, tutto si è fermato a nonna Lucia, la quale a seguito delle richieste piuttosto strane da parte dei nipoti, ha deciso di riferire tutto alle forze dell’ordine.

Yara Gambirasio: clamorose dichiarazioni della moglie di Bossetti

Nuove importanti rivelazioni sul caso Yara Gambirasio, dove Massimo Bossetti è stato accusato di aver ucciso la ragazzina di soli tredici anni. A parlare è la moglie Marita Comi, in un’intervista rilasciata al settimanale Oggi. Ecco le sue parole:

“Massi era sorvegliato già due mesi prima che fosse arrestato. Di notte e di giorno. Attorno a casa, nei campi sul retro della palazzina o all’imbocco della strada che dalla Provinciale porta nel nostro cortile c’erano spesso due persone che chiacchieravano o fumavano… Eravamo preoccupati, ne abbiamo parlato, ci siamo chiesti chi potessero essere, cosa facessero, cosa volessero. Abbiamo pensato a dei ladri. Mai avremmo immaginato quello che è successo due mesi dopo. Chissà perché dal 16 giugno 2014, il giorno dell’arresto di mio marito, quei due sono spariti… Più visti”.

Questa importante rivelazione andrebbe contro ciò che, fino a questo momento, hanno spiegato gli inquirenti. La mamma di Ignoto 1 sarebbe Esther Arzuffi, trovata il 14 giugno, due giorni prima dell’arresto di Massimo Bossetti sul presunto omicidio di Yara Gambirasio. La moglie commenta anche le lettere anonime: “Se Massi avesse solo assistito a quello che si racconta in questi fogli prima o poi me l’avrebbe confidato. Non è capace di tenere un segreto così pesante. Non avrebbe dormito di notte. Massi non è un duro. È un sentimentale tenero”.