I pneumatici più stretti sono migliori per l’inverno?

È una domanda che ricorre piuttosto spesso fra gli automobilisti: meglio i pneumatici più stretti in inverno? Fino a non molto tempo fa la risposta sarebbe stata affermativa, mentre adesso le cose sono decisamente cambiate; gli esperti sono concordi nel sostenere che non sia necessario – anzi, tutt’altro – montare pneumatici più stretti per l’inverno e che le misure debbano essere le stesse di quelli estivi. All’interno del sito gomme-auto.it gli automobilisti possono trovare pneumatici invernali di tutte le misure e adatti a qualunque vettura, tenendo sempre presente che va montata la misura di gomme che viene indicata dal produttore per ciascun tipo di veicolo.

Pneumatici più stretti in inverno: cosa cambia

Per quale motivo fino a qualche anno fa veniva consigliato di montare sulle vetture pneumatici più stretti per l’inverno? La ragione principale risiede nel fatto che gomme di misura più stretta, e dunque con una minore superficie di contatto col fondo stradale, si rivelano più efficaci nel penetrare la neve, agevolando in questo modo il transito dell’auto. Questa motivazione già restringe i benefici nell’impiego di pneumatici più stretti, maggiormente utili, almeno in teoria, solo su fondo innevato e su strada bagnata, poiché per via della superficie minore si riduce il pericolo di aquaplaning. A fronte di questi vantaggi, però, ci sono anche degli svantaggi nell’utilizzo di coperture più strette: in primis si allunga lo spazio di frenata, per cui la vettura avrà bisogno di più metri, in confronto ai pneumatici di larghezza “standard”, per arrestarsi completamente. E se la penetrazione risulta migliore sulla neve, peggiora invece la frenata non solo su strada innevata, ma anche su superfici ghiacciate e bagnate, e la tenuta di strada in curva, nonché la stabilità in fase di accelerazione nelle auto più potenti. Ne consegue che una penetrazione più efficace va a discapito della sicurezza, per questo motivo gli esperti non consigliano più di montare gomme più strette per l’inverno.

Perché bisogna optare per le misure omologate dai costruttori

Bando ai pneumatici più stretti in inverno, dunque, per ragioni legate principalmente alla sicurezza. La scelta più corretta, al giorno d’oggi, è quella di rispettare le misure per i pneumatici previste dal costruttore dell’automobile, per un motivo molto semplice; rispetto a qualche anno fa, i criteri costruttivi sono cambiati: le vetture che vengono messe in commercio ai giorni nostri devono essere dotate di una precisa tipologia di coperture, imposta dallo stesso costruttore, dimensionate per poter reggere al meglio la potenza che viene trasmessa alle ruote ed integrarsi con i sistemi che agevolano la trazione e con la massa della vettura in relazione anche alle velocità che essa è in grado di raggiungere. Una sorta di mosaico in cui ogni pezzo deve stare perfettamente al suo posto, e fra i vari pezzi ci sono pure le coperture da impiegare. Il sito gomme-auto.it mette a disposizione degli automobilisti un’ampia scelta di pneumatici invernali fra i quali trovare quelli delle misure omologate dai costruttori a seconda della vettura, così da compiere la scelta più oculata per assicurare il massimo della sicurezza e del rendimento alla propria auto.

Le auto più vendute del 2016

I primi nove mesi dell’anno sono stati piuttosto intensi per il mercato automobilistico, con dei dati in forte aumento sia per quanto riguarda il nuovo che per l’usato. Le prime iscrizioni sono cresciute dell’oltre 16% su base annua, confermando agli operatori del settore di trovarsi in un momento particolarmente vantaggioso per la professione che svolgono. Aumentano del 4,5% anche i passaggi di proprietà di vetture di seconda mano: stavolta la buona notizia è soprattutto per i privati, che possono vendere la propria vecchia auto approfittando di una forte domanda di mercato che diminuisce l’effetto della svalutazione.

Tanta Italia nei primi dieci
La classifica dei modelli più venduti del 2016, pur mancando i dati relativi all’ultimo trimestre, sembra già scritta: a dominarla sono le due reginette tutte italiane del gruppo FCA, ovvero la Panda e la Ypsilon. La prima, oro assoluto nel podio delle auto con più ordini in questi nove mesi, è giunta alla sua terza edizione edè completamente Made in Italy. A produrla è infatti lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, al centro di numerose dispute e notizie negli ultimi anni ma che continua a dimostrare di saper realizzare un prodotto di qualità. Il modello marchiato Lancia, invece, continua con le sue linee chic a colpire il mercato femminile, per il quale è anche ampiamente accessibile partendo da una base di 13.350 euro per il modello meno accessoriato.

Il gruppo FCA mette ancora a segno numerosi colpi scendendo lungo la classifica, ed infatti si trovano rispettivamente terzo, sesto e settimo posto le diverse varianti della famiglia 500: il modello classico rimane dominante, seguito dalla versione L ed infine dalla X. Ancora Italia poi all’ottavo posto, che viene occupato dall’intramontabile Fiat Punto. Non riesce ad entrare invece nella top ten il Renegade, SUV sempre prodotto dal gruppo FCA con il marchio Fiat che pur è riuscito ad inserirsi diverse volte nelle classifiche dei parziali mensili.

Le auto straniere
Se sei posizioni su dieci sono occupate da auto italiane, le altre quattro si distribuiscono in modo piuttosto interessante. È intanto da notare come non ceda il passo il gruppo Volkswagen, che con la coppia Polo-Golf riesce sempre ad inserirsi nella top ten; i due modelli si collocano rispettivamente al nono e quinto posto.

Sorprende che la Golf non sia la prima esclusa dal podio, ma il mercato ha dedicato la sua preferenza all’unica auto francese presente in classifica. Si tratta della Renault Clio, che con 38mila ordini ha guadagnato la posizione di prima tra le auto straniere vendute in Italia in questi nove mesi. Il prezzo della versione base è identico a quello della Ypsilon, ma il target di mercato più maschile e sportivo ha fatto sì che i due modelli non risentissero della reciproca competizione.

A chiudere la classifica troviamo la mai dimenticata Ford Fiesta, anche una tra le più economiche in classifica. Questa parte da 12.750 euro e gode del fascino intramontabile di un modello che ha reso la casa americana importante anche in Europa soprattutto dopo il restyling del 2012. Nessuno dei primi dieci posti è invece occupato dalle case nipponiche, anche se Toyota continua la sua ascesa nel mercato delle city car e potrebbe piazzare la Yaris o la Aygo tra le nuove auto più vendute dell’anno che verrà.

Avete un gatto in casa? Sappiate che è illegale!!

Una notizia davvero singolare relativamente ad una legge piuttosto discutibile. Infatti, sembra non si possa possedere un solo pesce rosso. Avere un solo pesciolino nella classica palla di vetro piena d’acqua considerata una violazione della legge. In Svizzera, da circa 8 anni, è stata approvata questa legge dopo che si è evidenziato come i pesci rossi siano in realtà degli animali molto socievoli. CLICCA SUL PUNTO 2 dell’indice per leggere la normativa sugli animali[nextpage title=”Ecco cosa dice la legge sugli animali”]
A quanto sembra, lo stare soli potrebbe causare la morte e molte sofferenze al povero animaletto. Non è certo una novità: pappagallini, gatti e altri animali, considerati socievoli, sono coperti dalla medesima legge . La legge si estende anche ai gatti. Spieghiamo meglio: se se ne possiede uno solo, dovrà stare in giardino in modo da avere la possibilità di socializzare…CONTINUA A LEGGERE

Italia poco tecnologica: nel 2015 il 28% degli italiani non ha usato internet

La notizia sembra quasi incredibile: in tutto il 2015 ben il 28% della popolazione italiana non ha mai usato internet. Certo, in questi numeri ci sono tutti i 60 milioni di italiani con bambini e anziani ma, se consideriamo che questo dato raggiunge quasi il doppio della media europea, è facile capire che la situazione è piuttosto preoccupante per il nostro Paese. Eppure la percezione che Internet sembri essere piuttosto presente nella vita degli italiani è molto alta. Basterebbe leggere i dati riguardanti gli appassionati che giornalmente accedono a siti che permettono di guardare film e serie tv come Netflix o Skygo ma anche giocare alle slot o agli altri giochi su casino.paddypower.it.

In generale il web è uno strumento che riesce ad aprire le porte dell’innovazione e dello sviluppo. Basti pensare, ad esempio, che solo in Italia ad aprile 2016 e solo considerando gli acquisti da mobile, la spesa complessiva per gli acquisti è arrivata a ben 8,6 milioni di euro crescendo dal 24,4% dell’anno precedente fino al 28,3%. Se poi aggiungiamo che il mercato della pubblicità in Italia, stando ad alcune stime, varrà 2,4 miliardi di euro nel 2016 ci rendiamo conto delle opportunità ancora inespresse nel nostro Paese.

A complicare la situazione c’è poi la lenta diffusione della banda ultralarga che, anche se riesce a raggiungere il 44% della popolazione, viene utilizzata solo dal 5,4% degli italiani. A questo dobbiamo poi aggiungere anche il ritardo della digitalizzazione della pubblica amministrazione e delle imprese, ed ecco che il quadro complessivo prende forma.

Sono state avanzate diverse ipotesi sui motivi che mettono il nostro Paese in una posizione cosi arretrata in confronto all’Europa ma, le più credibili sono la scarsa alfabetizzazione digitale e un continuo invecchiamento della popolazione. Ad ogni modo la realtà non è completamente negativa perché, rispetto all’anno precedente, nel 2015 il nostro Paese ha guadagnato una posizione nella classifica europea. Certo, il 25° posto ottenuto dimostra che c’è ancora molto da fare ma, se l’Italia riuscirà a coprire il gap con il resto del continente allora il nostro Paese potrebbe tornare competitivo a livello internazionale anche per quanto riguarda sviluppo e innovazione.

Purtroppo dobbiamo darvi una notizia davvero tremenda: è appena morta Lucia…

E’ scomparsa a soli 26 anni Lucia Salavatori. La ragazza di MAcerata si è arresa alla brutta malattia. Ha lottato con tutte le sue forze, ma non c’è stato nulla da fare. Dopo aver lottato con orgoglio, Valentina si è spenta ieri notte all’ospedale di Torrette ad Ancona. La città è sconvolta per una ragazza stimata da tutti. Due le grandi passioni della ragazza: la moda e la nail art.[nextpage title=”Ecco la reazione della città”]
La camera ardente per Lucia Salvatori è stata allestita all’ospedale di Macerata e ieri, per tutto il giorno, sono state tantissime le persone che hanno voluto salutare la giovane. I funerali si svolgeranno questo pomeriggio, alle 16 nella chiesa di Santa Maria della Pace, il quartiere che l’ha vista nascere e crescere. CONTINUA A LEGGERE 

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L’importanza di una scuola interattiva nell’era digitale.

Tutti ricordano la scuola come il luogo delle interrogazioni alla lavagna, della ricreazione e della fine delle lezioni, in seguito al tanto atteso suono della campanella. Oggi, qualcosa è rimasto uguale, e qualcos’altro sta cambiando, in particolare, le novità in arrivo, riguardano la didattica, la quale è sempre più vicina alle evoluzioni digitali del momento.

Questo cambiamento, nasce anche da un’idea sviluppata da Telecom Italia, che si è concretizzata attraverso la realizzazione di un software chiamato Educ@TIon. Il software di Telecom Italia, viene applicato per digitalizzare il classico metodo di apprendimento e di insegnamento mira quindi a cogliere le opportunità che offre l’informatica, ad apprendere rapidamente ed in maniera schematica le lezioni. Attraverso questo nuovo modo digitale di fare scuola, gli sviluppatori, hanno voluto creare una piattaforma interconnessa in cui interagiscono studenti e professori, con la possibilità, per gli studenti di imparare su libri digitalizzati e dispense interattive, e per i professori di insegnare utilizzando lavagne multimediali. EducaTIon, significa molto per gli studenti, poiché rappresenta un metodo volto ad avvicinarli sempre più alla tecnologia, le cui conoscenze, oggi, sono molto importanti per entrare nel mondo del lavoro.

In questo modo, gli insegnanti consultano la Rete internet per carpire informazioni, con la possibilità di scegliere quelle più interessanti, o ancora meglio, quelle che potrebbero essere meno noiose per gli alunni. Infine, creano le diapositive e le trasmettono attraverso la lavagna multimediale, ciò rappresenta un vantaggio per chi abbia l’esigenza di assentarsi, poiché permette di reperire il materiale e le lezioni all’interno della piattaforma, a chi non è riuscito a seguirle.

L’idea di una cooperativa digitale e interattiva, è stata già adottata da molto tempo, anche dalle migliori Università e dalle scuole private, attraverso il quale l’utilizzo della piattaforma, permette agli iscritti, di seguire le lezioni anche negli orari serali e di scaricare il materiale necessario alla preparazione delle verifiche. Inoltre, una figura davvero di grande aiuto è rappresentata dal tutor, che offre la possibilità di chiarire alcuni punti delle lezioni non abbastanza chiari.

Infatti, proprio come nel caso di recupero anni scolastici on line, questa modalità di apprendimento, arreca molteplici vantaggi, grazie al quale molti ragazzi, riescono a diplomarsi in poco tempo e senza più lacune.

Fax vs Internet: il compromesso è il fax online

Per diversi decenni il fax ha rappresentato un pezzo immancabile all’interno di qualunque ufficio che si rispettasse e, di riflesso, nell’ambito del commercio di apparecchiature tecnologiche. Il suo regno ha tuttavia subito negli ultimi anni continui scossoni dovuti alle incursioni sempre più frequenti di internet in un unverso, quello del fax appunto, fino ad allora puttosto chiuso ed esclusivo. Così, scossone dopo scossone, i servizi di fax via internet insieme alle applicazioni smartphone che ne adempiono lo stesso compito nel mondo mobile, hanno condannato il fax tradizionale ad un destino condiviso da tanti oggetti d’uso quotidiano fino a pochi anni fa: il dimenticatoio o, per dirla in maniera molto più prosaica, lo sgabuzzino dell’ufficio di turno.

Eppure, a suo tempo il fax tradizionale aveva rappresentato a modo suo una meraviglia tecnologica di non poco conto, come sicuramente ricorderanno i non pochi eletti che hanno visto queste macchine spuntare come funghi all’interno dei luoghi di lavoro negli anni ‘80 e ‘90. Gli stessi individui avranno anche pensato che questo pingue apparecchio fosse il nunzio di una rivoluzione copernicana delle comunicazioni aziendali, cosa che in effetti è stata vera, almeno fino al momento i suoi cui gli eredi di questa tecnologia, ovvero le piattaforme che permettono l’invio di efax via internet, hanno reso mandato il vecchio fax in pensione o peggio, al cimitero. La ragione principale di questo “parricidio” del fax, come prevedibile, sta nei costi di utilizzazione e nell’impossibilità per qualunque supporto analogico di competere con lo standard, comune alla maggior parte delle applicazioni che sfruttano il World Wide Web, del costo zero.

Perché un numero sempre più ampio di professionisti in ogni parte del mondo ha deciso di avallare il parricidio e sbarazzarsi delle vecchie macchine fax? Per prima cosa, i costi di manutenzione: i fax in quanto pezzi di hardware possono rompersi o necessitare di un aggiornamnto ad una versione più recente dotata di maggiori funzionalità. In ambedue i casi il costo, della riparazione o dell’acquisto di una macchina di nuova generazione, è sicuramente oneroso.

Il secondo punto a sfavore del fax tradizionale sta indubbiamente nel fatto di richiedere normalmente una linea telefonica aggiuntiva. Sbarazzarsi del proprio apparecchio fax può donare al soggetto di tale qazione lo stesso gusto liberatorio che si prova nel dire addio ad un odiato canone mensile. La questione assume un valore ancora maggiore se si fa riferimento ai professionisti che lavorano da casa. Vivere in una famiglia in cui non si vuole o non si ha bisogno di un telefono fisso risulta di certo controproducente. Per i cosiddetti “home-based”, quindi, diventa poi un obbligo scollegare completamente il servizio di telefonia fissa. A maggior ragione se si spende un’ingente quantità di denaro per i cellulari e per l’accesso ad internet.

Con imprese di tutte le dimensioni a manipolare una quantità sempre crescente di affari e informazioni con partner e consumatori molto spesso di altre nazioni, il traffico internazionale di fax sta godendo negli ultimi tempi di un’inaspettata ripresa. E’ dunque fondamentale, per le aziende che vogliano evitare sorprese, fare in modo che i costi di queste trasmissioni fax non crescano in misura direttamente proporzionale ai volumi di traffico. Il fax online, rendendo possibile l’invio e la ricezione di documenti a lunga distanza al solo costo della connessione internet, va proprio in questa direzione.

In questa epoca di uffici pieni di documenti digitali, si potrebbe pensare che la carta e l’inchiostro siano finalmente pronti ad andare in pensione. Ma l’invio di fax è ancora una parte essenziale per alcuni tipi di documenti (contratti legali, per esempio). Con l’invio di fax online, qualsiasi documento collegabile ad un’email può essere inviato via fax a un apparecchio analogico. Ciò include documenti di Microsoft Word, file PDF e immagini digitalizzate. Stiamo parlando di un servizio in hosting, il che significa che non è necessario acquistare e installare server, modem e software speciali. Più semplicemente, si tratta di abbonarsi a un servizio internet di terze parti che converte i messaggi di posta elettronica in fax e viceversa. In sostanza, facilità e convenienza al servizio: perché non risparmiare facilmente un po’ di denaro dove possibile?

Perché dunque fare uso di una macchina più lenta e che costringe a sborsare denaro inutile per ogni minuto impiegato nella spedizione, quando internet mette a disposizione soluzioni manifestamente più efficienti ed economicamente vantaggiose?

Moda capelli: scegli le extension per un look fresco e sempre nuovo

Chi l’ha detto che per cambiare look devi impazzire e aspettare tanto, troppo tempo? Vuoi sperimentare e acconciare i tuoi capelli in modo nuovo, cambiando aspetto per ogni diversa occasione o appuntamento? Grazie alle extension per capelli OxY con clip potrai fare tutto quello che vuoi in pochissimi minuti! Non ci credi? Insieme scopriremo come riuscire a reinventare il tuo look senza doverti affidare a parrucchieri e tagli netti che potrebbero anche farti pentire della scelta compiuta. L’uso di queste extension è cresciuto a dismisura negli ultimi anni, sostenendo quella che è da tempo uno dei più forti credo della nostra società: una lunga capigliatura è sinonimo di grande femminilità e bellezza. Non è necessariamente vero che solo la lunghezza dei capelli sia indice di femminilità, ma è vero che molte donne, dopo aver drasticamente accorciato i propri capelli spesso si pentono e vorrebbero trovare un modo facile e pratico per poter tornare indietro. E la magia c’è, esiste e passa proprio attraverso queste ciocche dotate di clip!

Visto che la crescita del capello impiega tantissimo tempo per poterti garantire di raggiungere il tuo obiettivo nel breve periodo (si calcola una crescita di un centimetro/due al mese per una media di vita del capello che va fino a un massimo di 7 anni), le extension con clip sono il metodo più rapido per riuscire a riavere capelli lunghi da sfoggiare durante serate romantiche o insieme agli amici. Le applichi, le acconci come preferisci (supportano le alte temperature e sono ottenute con capelli Remy) e sei pronta per uscire!

Ci sono una serie di dettagli da seguire prima di procedere con l’acquisto delle extension, infatti dovrai scegliere con cura e attenzione la nuances delle ciocche che legherà al meglio con il tuo colore naturale. In questo il team OxY è pronto ad aiutarti attraverso un form che troverai sul sito ufficiale, e dove potrai chiedere consigli in merito alla giusta colorazione. In questo modo avrai la certezza di acquistare extension realizzate solo con capelli di qualità e che si sposeranno al meglio con la tua chioma. A quel punto, in pochi semplici passaggi (GUARDA IL VIDEO SU YOUTUBE) potrai applicare e rimuovere le ciocche come e quando vorrai, senza alcun tipo di problema. Non temere, la fase di applicazione potrà sembrarti ostica, ma questa sensazione sarà momentanea, poiché già al secondo tentativo conquisterai quel pizzico di abilità e destrezza utile per riuscire a fare tutto da sola.

Risparmiare sull’assicurazione dell’autocarro si può, ecco come

Nel nostro Paese tra le assicurazioni più comuni figura la polizza autocarro, anche se non tutti conoscono bene le sue più importanti caratteristiche. Un’assicurazione, contrariamente a quanto si può pensare, molto differente rispetto alla polizza auto. Con questa guida proveremo a spiegarne gli aspetti più rilevanti attraverso un’approfondita analisi degli sconti e delle agevolazioni previsti dalla normativa italiana per questa tipologia di polizza.

Conoscere bene gli aspetti più importanti delle assicurazioni autocarro e, il vantaggio di poter approfittare delle condizioni favorevoli offerte da internet in quanto con le polizze online si risparmia. La possibilità di risparmiare è un’opportunità da prendere al volo soprattutto alla luce del difficile momento economico che da tempo costringe numerose famiglie e molti imprenditori a sacrifici enormi. Specie per gli imprenditori, generalmente possessori di diversi mezzi, è diventato quasi un obbligo cercare le strategie giuste per risparmiare sull’assicurazione autocarro.

Contrariamente alle normali polizze auto, l’assicurazione autocarro è catalogata tra le Rca veicoli commerciali, in virtù del fatto che questi tipi di mezzi vengono utilizzati per il trasporto di merci. Le polizze autocarro presentano diversi vantaggi, a patto che non si faccia un uso improprio di questi mezzi. E’ bene specificare, infatti, che l’uso improprio dell’autocarro comporta non solo la perdita della copertura assicurativa, ma anche una sanzione salata da parte delle Forze dell’Ordine.

Uno degli aspetti più favorevoli è riscontrabile nel calcolo del premio assicurativo, calcolato sulla portata e non, come succede per le auto, sulla cilindrata. Quindi il costo della polizza non essendo calcolata sulla cilindrata risulta sicuramente più basso. Anche dal punto di vista fiscale esistono dei vantaggi, dovuti alla possibilità di dedurre i costi dell’IRES, di poter detrarre l’IVA e di risparmiare sul bollo auto.

Vantaggi ma anche limitazioni per le assicurazioni autocarro. Solitamente, infatti, le compagnie assicurative coprono solo 2/3 sinistri l’anno, superato questo tetto per essere assicurati occorre pagare dei costi aggiuntivi. Questo perché, come è noto, gli autocarri sono veicoli utilizzati per lunghe percorrenze e guidati da più persone, elementi che fanno sensibilmente crescere il rischio di incidenti. Limitate anche le possibilità di beneficiare della ormai famosa Legge Bersani, che permette di fruire della classe di merito di un’altra persona purché iscritta allo stesso nucleo familiare. Difatti nel caso delle assicurazioni per autocarri il beneficio è concesso solo alle ditte individuali, mentre non possono beneficiare della Legge Bersani i mezzi intestati alle società.

Attenzione anche al modo in cui viene utilizzato il mezzo: con l’uso esclusivo il veicolo non potrà essere usato per fini privati pena la decadenza della copertura assicurativa mentre con l’uso promiscuo, quando cioè il veicolo viene usato sia per l’attività commerciale che per fini privati, vengono meno i vantaggi. Da queste considerazioni si capisce come sia sbagliato e dannoso utilizzare in maniera impropria il mezzo. Un situazione assolutamente da evitare perché il Codice della Strada prevede per i trasgressori la sospensione della carta di circolazione e sanzioni pesantissime.

Tornando alle possibilità di risparmio, un ottimo strumento per riuscire ad abbattere i costi dell’assicurazione autocarro è sicuramente il web. Oggi sono tantissime le compagnie presenti in Internet, capaci di proporre alla clientela servizi e prodotti online completi e soprattutto più economici rispetto a quelli offerti dalle compagnie tradizionali. Basta navigare in internet qualche minuto per conoscere le varie offerte e farsi un’idea sulla polizza più rispondente alle proprie necessità.

Ovviamente prima di fare questo bisogna avere perfettamente chiaro in mente quello che si vuole scegliere: massimali, franchigie, tempi di pagamento dei premi, etc. Ad esempio, potrebbe risultare completamente inutile scegliere massimali troppo alti, anche perché questi ultimi incidono parecchio sul calcolo del premio assicurativo. Con le idee chiare tutto risulterà più semplice e attraverso l’uso dei comparatori online nel giro di pochissimo tempo si potranno confrontare i vari preventivi e scegliere naturalmente quello economicamente più conveniente. Come visto le possibilità per risparmiare di certo non mancano, importante è conoscere la materia e le strategie giuste da seguire.

Scompare la carta a favore di avanzate tecnologie informatiche

Con l’entrata in vigore del Codice dell’Amministrazione Digitale è stata data attuazione ai meccanismi finalizzati a realizzare concretamente la tanto auspicata scomparsa della carta a favore di più avanzate tecnologie informatiche. Nel corso dell’anno 2016, il 40% degli investimenti delle imprese del nostro Paese sarà finalizzato a progetti di dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti. È, infatti, già in atto un percorso di dematerializzazione, finalizzato ad eliminare i documenti cartacei esistenti negli archivi delle amministrazioni, sostituendoli con opportune registrazioni informatiche, ed evitare o quantomeno ridurre la produzione di nuovi.

Altresì nota come conservazione sostitutiva, archiviazione ottica o gestione dei flussi informativi, la dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti offre la concreta opportunità a liberi professionisti, imprese, uffici giudiziari ed enti pubblici di conservare i propri documenti ed eliminare gli ingombranti archivi cartacei nel pieno rispetto dei dispositivi di legge, semplificando al massimo l’attività di conservazione.

Con l’archiviazione digitale è possibile abolire l’uso della carta, con procedure approvate dall’Ordinamento Giuridico Italiano. Grazie all’uso di supporti informatici, è possibile archiviare rapidamente e con un ridotto consumo di spazio tutta la documentazione rilevante, riducendo sensibilmente i costi relativi a carta, inchiostro e corrente elettrica.

Snellendo e digitalizzando le procedure di archiviazione, le aziende avranno modo di ridurre notevolmente le spese relative agli spazi da destinare alla conservazione fisica dei documenti cartacei da archiviare. Molte ditte, infatti, per mancanza di spazio in azienda, devono ricorrere talvolta all’affitto di magazzini dislocati per il deposito della contabilità. Non è raro che i liberi professionisti utilizzino il proprio garage come archivio dei documenti. Per legge, infatti, la documentazione deve essere custodita e conservata per un periodo di almeno dieci anni.

Inoltre, la digitalizzazione delle procedure di archiviazione elimina o, perlomeno, riduce il rischio di errori di compilazione, trascrizione e stampa, operazioni che, tra l’altro, richiedono molto tempo e l’impiego di risorse.