Con il raffreddore una delle conseguenze più spiacevoli è senz’altro il naso chiuso, un problema con cui molti di noi hanno spesso a che fare, soprattutto in inverno, ma non tutti sanno come porvi rimedio in un solo minuto. Si tratta di un metodo russo chiamato Metodo Buteyko.
Questo metodo, ideato dal dottor Konstantin P. Buteyko, è una tecnica di rieducazione respiratoria. Ecco come praticarla:
Il metodo Buteyko per liberare il naso chiuso in 1 minuto
• 1. Distenditi e rilassati in una comoda poltrona nel tuo salotto
• 2. Tieni la bocca chiusa durante e dopo l’esercizio. Se apri la bocca dovrai rincominciare da capo.
• 3. Espira dal naso (consigliato) o dalla bocca se devi farlo
• 4. Ora trattieni il respiro tappandoti il naso
• 5. Muovi delicatamente la testa avanti e indietro
• 6. A questo punto la tua bocca è chiusa, stai trattenendo il respiro e stai facendo oscillare il capo
• 7. Continua così finché non senti un po’ di fastidio e hai bisogno di respirare
• 8. A questo lascia libero il naso e fai un bel respiro col naso tenendo la bocca chiusa
• 9. Dopo aver fatto un respiro profondo continua a respirare più lentamente e con calma per qualche minuto
• 10. Se è necessario ripeti l’esercizio sempre tenendo la bocca chiusa.
Autore: Susy
Una signora dal medico..
Avete mai sentito parlare della signora che va dal medico e… una storia davvero incredibile che merita di essere letta.
“Una signora si reca dal medico, pregandolo di risolvere il grosso problema del marito: “Dottore, sono disperata! Ogni volta che io e mio marito usciamo abbiamo un problema: lui ce l’ha talmente lungo che tocca per terra! La scongiuro, faccia qualcosa per noi!”.
“Signora, possiamo soltanto intervenire chirurgicamente per poterlo accorciare”
Lei, ancora più disperata: “Mah, dottore, non potete allungargli le gambe?!”
FONTE: Blog.Pianetadonna.
Bonus Baby Sitter e Asilo Nido: 600€ per Mamme Lavoratrici
Se sei una mamma lavoratrice? Ecco cosa potresti avere dallo stato. Aspetta di diritto a tutte ma nessuno ha ancora divulgato la notizia.
Stiamo parlando del bonus Baby Sitter e asilo nido 2016 per madri che lavorano. Chi può fare questa domanda?
• lavoratrici dipendenti pubbliche o private;
• imprenditrici;
• libere professioniste non iscritte ad altra forma previdenziale obbligatoria e non pensionate;
• lavoratrici iscritte alla Gestione Separata INPS ( che però usufruiscono di soli 3 mesi di beneficio);
• lavoratrici autonome non parasubordinate (non iscritte alla gestione separata INPS);
Non possono accedere al bonus Baby Sitter e asilo nido 2016 le mamme:
• lavoratrici che data la loro posizione contributiva e fiscale non sono tenute al pagamento di nessun servizio per l’infanzia sia del settore pubblico che privato convenzionato;
• lavoratrici che già usufruiscono di altre agevolazioni previste dal Fondo per le Politiche relative alle pari opportunità.
Come si presenta la domanda?
La domanda deve essere presentata per via telematica. Alla mamma richiedente verrà chiesto di immettere i seguenti dati e prestare le seguenti certificazioni:
• dichiarazione ISEE conforme alla normativa in vigore,
• indicazione precisa del tipo di beneficio richiesto,
• dichiarazione di rinuncia al congedo parentale,
• indicazione precisa della durata del beneficio.
La domanda deve essere presentata negli undici mesi successivi al congedo di maternità purché la mamma non abbia usufruito del congedo parentale.
Il bonus è di circa 600 euro (liquidati sempre in forma di voucher).
Il Lavoro dei Sogni: Essere Pagate 48mila euro per Mettersi lo Smalto
È davvero il lavoro dei sogni? Chi di noi non vorrebbe essere pagata per applicarsi lo smalto sulle unghie? L’azienda polacca Nailbox, specializzata nella produzione di smalti per unghie, è disposta a pagare la fortunata Nail tester ben 35.000 sterline inglesi (ovvero circa 48.00 euro). Ma in cosa consiste, dunque, questo lavoro straordinario e da chi può essere svolto?
Di per sè il compito da svolgere è molto semplice. Nel corso dell’anno, la società Nailbox invia direttamente a casa della Nail tester circa 50 campioni di smalti da applicare, provare e analizzare per testarne la durata e il colore. Per ultimare il lavoro sarà, quindi, necessario scrivere una relazione completa di foto, nella quale vengano fatti emergere nel dettaglio sia i pregi che i difetti del prodotto. Una domanda sorge assolutamente spontanea: ma davvero qualsiasi donna inglese può candidarsi per fare la Nail tester? La risposta è affermativa, purchè la stessa non svolga lavori faticosi o domestici che rischino di alterare i risultati del test. Nell’annuncio, inoltre, è specificato:
Abbiamo bisogno di persone che curino il loro aspetto fisico, in modo particolare le mani, che abbiano occhio critico per prodotti e colori e che seguano le ultime tendenze e la moda. Delle trendsetters che trasmettano genuino entusiasmo per i prodotti di bellezza, in grado di distinguere gli smalti migliori e i colori più accattivanti. Inoltre è assolutamente necessario avere un’ottima idea di tutto ciò che è attualmente di moda.
Già ricevere gratuitamente un kit completo di smalti, lime e quant’altro potrebbe essere un compenso interessante, ma l’azienda polacca intende offrire alla Nail tester anche un compenso di 35.000 sterline inglesi (oltre 55 mila dollari, ovvero circa 48.000 euro). E non è finita: le ore di lavoro saranno flessibili, il pagamento mensile e i kit non dovranno essere restituiti alla Nailbox.
Morbo di Morgellons avvolto nel mistero
Avete mai sentito parlare della sindrome di Morgellons? Si presenterebbe con una serie di sintomi cutanei come prurito, fitte dolorose, apparente presenza di fibre sulla o sotto la pelle oltre a lesioni permanenti.
A coniare il nome, la statunitense Mary Leitao, una casalinga che per alcuni anni ha lavorato come tecnico di laboratorio. Nel 2001, il figlio di due anni avrebbe iniziato a lamentarsi a causa di piccole piaghette sotto un labbro oltre che insetti. La donna, esaminano le piaghe, dichiarò di aver osservato la presenza di “fibre” di vari colori.
Il bambino venne visitato da otto differenti medici che, però, non riscontrarono alcuna malattia. Secondo gli scienziati la sindrome di Morgellons non sarebbe una malattia nuova. I sintomi possono essere ricondotti ad altre condizioni come la Sindrome di Wittmaack-Ekbom.
Tra le teorie complottiste ci sarebbe quella che vede la patologia come risultanza delle scie chimiche.
Canone Rai seconda casa: modulo per evitare il pagamento
Non tutti hanno già capito cosa succede con la legge di Stabilità, che prevede la riscossione dell’imposta sulla televisione attraverso la fattura dell’energia elettrica collegata alla casa di residenza: chi ha la seconda casa paga una sola volta il canone Rai, mentre chi ha due residenze lo paga due volte. Questa dovrebbe essere il criterio logico, ma anche per gli anni futuri varranno gli stessi principi applicati in passato, ossia:
– è dovuto un solo canone per nucleo familiare: quindi, basterà che a pagare, per la stessa famiglia, sia un solo soggetto (per esempio, il padre o la madre) affinché tale adempimento valga anche per gli altri membri, liberandoli dall’obbligo medesimo. Diverso il discorso nel caso di coppia di conviventi: non essendosi in presenza di uno stesso nucleo familiare, si dovrà pagare due volte;
– è dovuto un solo canone a prescindere dal numero di televisioni presenti all’interno dell’appartamento del nucleo familiare;
– è dovuto un solo canone a prescindere dal numero di immobili detenuti dal nucleo familiare: così, per esempio, se il sig. Rossi, con nucleo familiare composto da quattro persone, è titolare di un’abitazione in città (ove ha fissato la residenza propria e dei suoi familiari) e di una al mare, pagherà l’imposta sulla televisione solo con il contratto della luce del primo immobile e non del secondo. Sarà già la stessa compagnia elettrica in grado di stabilire se il canone andrà addebitato o meno, recependo le indicazioni fornite dall’utente, all’atto della sottoscrizione del contratto, sulla destinazione dell’immobile (se di residenza o meno).
Penalizzante è però l’ipotesi di coppia con seconda casa qualora i coniugi abbiano fissato una residenza differente l’uno dall’altro. Soluzioni per non pagare due volte il canone Rai
Oltre alla possibilità di disdire l’utenza elettrica in uno dei due immobili, l’alternativa è quella di ricorrere all’autocertificazione con cui si dichiara la non presenza di una televisione.
Ti trema l’occhio? Ecco perché e cosa puoi fare
A molte cose capita di avvertire un tremore all’occhio. A cosa sono dovuti questi “tic”? Sono sintomi di una condizione grave? Ci siamo tutti posti queste domande quando abbiamo sentito questo particolare “tremore” delle palpebre.
Questo tremore si verifica generalmente nella palpebra inferiore e viene chiamato “blefarite”, e consiste in piccole ed involontarie contrazioni del muscolo orbicolare delle palpebre. Questo fenomeno è più frequente fra i maschi.
In realtà, questo fenomeno fisiologico non è un battito, ma un tremore, causato da un “sovraccarico” di tensione nervosa. Le cause di questo tremore sono sopratutto mancanza di sonno e stress.
Il tremore degli occhi non rappresenta nessun rischio o pericolo per la nostra salute. Ma se il fastidio diventa fastidioso ed intenso bisogna consultare un neurologo.
Cosa si può fare per alleviare il tremore degli occhi?
Il primo consiglio è di effettuare degli auto-massaggi, seguendo movimenti circolari ed usando le punta delle dita. Poi lava il volto solo con acqua, e non asciugarlo.
Un altro semplice metodo consiste nel sedersi con la schiena dritta per qualche minuto in un luogo tranquillo, inspirando profondamente e lentamente dal naso, ed espirando dalla bocca. Questa tecnica di respirazione aiuta a rilassare i nervi.
Ricorda di riposare bene: se puoi, effettua una siesta di almeno 30 minuti. Conduci una vita più tranquilla, per ridurre stress e stanchezza.
Perdere 5kg in un mese senza dieta! La ricetta miracolosa: Basta bere 1 litro di acqua con….
Tanti credono che per perdere peso sia necessario un grande sforzo fisico ma si sbagliano. Il nostro corpo funziona più velocemente se assumiamo tutti i giorni 1 litro di acqua con lo zenzero che è un potente termogenico.
Ecco perché questa ricetta di solito ha risultati incredibili. Puoi infatti perdere fino a 5 kg. al mese. Un miracolo? Lo zenzero accelera il metabolismo e aiuta a bruciare i grassi. Ma non è un “semplice” termogenico. Lo zenzero è un “super-mega-mega” termogenico. Per questo motivo la seguente ricetta funziona con la maggior parte delle persone. Ed è semplicissima.
Come assumerlo?
Prendete un contenitore e riempitelo con 2 litri d’acqua. Metteteci all’interno un pezzo di zenzero, più o meno 6 centimetri. Questa operazione dovete farla di sera. Al mattino, mettete qualche goccia di limone nel composto e consumate l’acqua sostituendola alla normale acqua naturale/minerale che bevete durante il giorno.
Secondo quanto riferito, la perdita di peso è di circa 5 kg al mese. Perché dunque non provare? Se al consumo dell’acqua di zenzero associate poi della sana attività fisica, i risultati saranno ancora più impressionanti.
La ricetta è sconsigliata a coloro che soffrono di ipertensione.
Paralisi del sonno: ecco cosa accade mentre si è paralizzati
Molte persone soffrono di ipnagogica, un disturbo legato a un prolungamento eccessivo, o a un inizio anticipato, della fase REM. Può sembrare infatti che le immagini prodotte dalla mente prendano quasi una forma reale. Eventi stressanti, ansia e scarsa qualità del sonno sono tutti fattori che possono incidere negativamente, non ci sono ancora terapie mediche specifiche.
Si possono però seguire una serie di strategie di prevenzione come cambiare spesso posizione mentre si dorme, fare attenzione alla dieta e fare esercizio fisico.
Le immancabili macchie di Muffa sulle pareti: ecco come eliminarle DEFINITIVAMENTE
Quando le macchie di muffa si creano all’interno delle abitazioni bisogna correre ai ripari e fare tutto il possibile per cancellare le chiazze e tentare di eliminare il caratteristico odore. Molte persone ritengono che l’unico metodo efficace sia quello di utilizzare della candeggina, ma non è corretto, dal momento che è necessario ricordare che questo liquido è tossico e quindi, non è bene utilizzarlo in ambienti chiusi né tantomeno nelle camere in cui si soggiorna più a lungo, come ad esempio il soggiorno o la camera da letto.
Ecco metodi del tutto naturali che vi permetteranno di sortire un ottimo effetto.
1) ACQUA OSSIGENATA
Occorrente:
– 700ml di acqua
– 2 cucchiai di acqua ossigenata al 3%
– 2 cucchiai di bicarbonato di sodio
– 2 cucchiai di sale fino
Miscelate tutti gli ingredienti e poi versate in uno spruzzino. Ora spruzzate la miscela sulle macchie di muffa e poi, passate un panno pulito, per rimuoverle. Nei casi di macchie più persistenti, l’utilizzo di uno spazzolino darà i risultati migliori.
2) OLIO ESSENZIALE ALLA LAVANDA
Occorrente:
– 100ml di alcool denaturato
– 1 goccia di olio essenziale di Lavanda
Alcool e Lavanda, sono due preziosi alleati contro la muffa. Miscelate i due elementi e, sempre servendovi di uno spruzzino, irrorate le parti delle pareti o del pavimento in cui sono presenti le chiazze di muffa. Lasciate agire per qualche minuto e poi passate un panno pulito o una spazzolina.
3) ESTRATTO DI SEMI DI POMPELMO
Occorrente:
– 500ml di acqua
– 2 cucchiaini di estratto di Pompelmo
– 2 cucchiaini di olio essenziale Tea Tree
Sia l’estratto di semi di Pompelmo che l’olio essenziale Tea Tree, sono due potenti antibatterici e antimicotici. Miscelate l’acqua all’estratto di Pompelmo e al Tea Tree, e – sempre servendovi di uno spruzzino – passate il composto sulle zone da trattare. Lasciate agire a lungo, per permettere l’azione antimicotica. Passare poi un panno pulito.
4) UN ANTIMUFFA PROFUMATO? ECCO LA RICETTA!
Se oltre a eliminare le macchie di muffa, volete anche deodorare l’ambiente, procuratevi:
– 15 gocce di Olio essenziale di Cannella
– 10 gocce di Olio essenziale di Manuka
– 200ml di acqua
– 200ml di aceto di mele
Miscelate gli ingredienti e spruzzate il vostro antimuffa profumato sulle zone che avete precedentemente trattato per rimuovere le macchie. Un delizioso profumo, prenderà il posto del terribile odore di muffa. E tutto in maniera naturale…