Emma Marrone e Fabio Borriello si sono lasciati?

Brutte notizie per la vita sentimentale di Emma Marrone, considerato il fatto che è tornata single dopo la relazione con Fabio Borriello di cui si è tanto parlato. I due avevano deciso di convivere, ma a quanto pare le cose non sono andate per il verso giusto. È stato il settimanale Chi a riportare la notizia: Emma Marrone ha sempre sostenuto che le seconde occasioni si danno a tutti, ma quando si arriva all’ottantaduesima è il momento di dire basta.

Attualmente non possiamo conoscere i motivi che hanno spinto la giovane donna a chiudere la relazione con Fabio Borriello, ma a quanto pare non c’è alcuna possibilità di ritorno. Tuttavia, Emma Marrone aveva già deciso di lasciare il ragazzo l’anno scorso, ma le cose andarono diversamente dopo il Festival di Sanremo. I due tornarono insieme, ma questa volta potrebbe andare diversamente.

Emma Marrone vuole concentrare tutte le sue attenzione alla carriera, regalando momenti indimenticabili a tutti i suoi fan. Forse, in concomitanza con le festività natalizie, potrebbe decidere di tornare sui suoi passi, ma molto probabilmente i due continueranno le loro vite da separati. Emma Marrone è sempre stata al centro del gossip nel corso degli ultimi tempi ed ora ha deciso di proseguire la sua vita da single, circondata dall’amore e dall’affetto dei suoi cari e dei fan.

Uomini e Donne: Manfredi rivuole Giorgia Lucini?

Giorgia Lucini e Manfredi Ferlicchia si sono conosciuti a Uomini e Donne, ma durante Temptation Island la loro relazione è giunta al termine e la giovane ex tronista si è fidanzata con un altro ragazzo, Andrea Damante. Nel corso degli ultimi mesi anche questa relazione è finita definitivamente e Manfredi Ferlicchia è tornato all’attacco, stuzzicando la sua ex fidanzata con un commento particolare su una fotografia di Instagram:

Fig**ssima sei stupenda gio, veramente, me lo fai un autografo ti prego sono un tuo fan da anni. Mandami un saluto ti prego… sei dimagrita un casino, a natale ti chiamano per fare la sposa cadavere?! Continua così sempre stupenda qual è il segreto della tua bellezza? Uliveto o rocchetta?”.

Un messaggio decisamente irritante, a cui Giorgia Lucini ha risposto con estrema maturità, senza dargli troppo importanza:

Mi scuso io per lui. Non lo fa apposta. È solo che ogni tanto gli prendono i 5 min di pazzia e inizia a delirare!!!”.

Insomma, un vero e proprio battibecco tra Giorgia Lucini e Manfredi Ferlicchia, il quale sicuramente ha rosicato parecchio dopo la nuova storia della sua ex fidanzata. Attualmente non possiamo sapere che cosa sia successo con Damante, ma l’ex tronista di Uomini e Donne ha voltato pagina ed è pronta a condurre una nuova vita completamente single e libera da pensieri.

Sapete cosa accade quando fate scrocchiare le dita?

I ricercatori dell’Università dell’Alberta (Canada) ha svelato il segreto delle dita che `scrocchiano´, un mistero che durava da 77 anni. All’origine del `croc´ ci sono delle bolle che si formano all’interno delle nocche. C’è infatti una cavità tra la giuntura della nocca e l’articolazione formata da muscoli e tendini, nella quale ristagna il liquido sinoviale che ricopre e lubrifica l’articolazione e dove si vengono a formare delle bolle di idrogeno e ossigeno.
Quando ci scrocchiamo le dita attiviamo la formazione delle bolle e si produce il caratteristico rumore. Lo studio è pubblicato su `Plos One´. Per arrivare alla loro conclusione, i ricercatori hanno `fotografato´ con una risonanza magnetica l’intero fenomeno grazie a un tiraggio artificiale del dito posto all’interno della macchina. «La capacità di far scrocchiare le nocche potrebbe essere correlata alla salute delle articolazioni», sottolinea Greg Kawchuk, autore principale dello studio e docente della Facoltà di Medicina riabilitativa.
. «Può darsi che potremo utilizzare questa nuova scoperta per analizzare quando iniziano i problemi articolari molto prima della comparsa dei sintomi. Questo darebbe ai pazienti e ai medici la possibilità di affrontare in anticipo problemi molto gravi».

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Padre Pio: la statua misteriosa ed il “Miracolo” della maternità che il santo continua a fare ancora oggi

Chi non ricorda una figura così affascinante come quella di Padre Pio, una delle figure più profonde e carismatiche che la Chiesa possa vantare e ricordare, la sua spiritualità è di quelle che catturano, ed ammaliano tantissimi fedeli che ancora oggi a volte, gli chiedono miracoli.
Il frate di San Giovanni Rotondo è il santo dell’umanità, della carità concreta, della viva lealtà, della sofferenza, della verità del sangue e della forza della vita. In suo onore ed in sua memoria sono numerosissimi i pellegrini che raggiungono San Govanni Rotondo e che per pregare si recano nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, eretta proprio per venire incontro ai fedeli che affluiscono sempre numerosi.
Esattamente nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie si consuma un “presunto” miracolo moderno del Santo:
per lungo tempo si è rincorsa tra i fedeli la voce di una statua misteriosa, qualcuno l’avrebbe vista, in pochissimi sarebbero riusciti a fotografarla e in molti ne negherebbero persino l’esistenza. La statua rappresenta il Santo mentre tiene tra le braccia il bambino Gesù neonato.

Brett, 12 anni e un grave tumore al cervello. Papà Francesco: “Sto guarendo grazie alla fede”

Finalmente realizzerà il suo sogno il dodicenne malato: incontrerà Papa Francesco. Andrà nel Missouri, a Filadelfia, dove potrà assistere, accompagnato dai genitori, alla messa di Bergoglio grazie ai tre biglietti che gli sono stati regalati dall’arcivescovato della stessa città.
Brett racconta: “Mi piace cantare in chiesa la mia parte favorita della messa è la comunione. E sono tanto grato a Dio perchè mi ha concesso di guarire per ora. Questo non accade a tanti altri bambini”. La malattia è in fase di remissione ma il 12enne non sembra voler abbandonare la fede che gli ha dato la forza di affrontare chemioterapia e radiazioni. Già qualche mese fa l’associazione benefica “Make a wish” aveva realizzato il primo desiderio di Brett. Quello di essere prete per un giorno.

Nei ai piedi: ecco come riconoscere il Pericolo di un Melanoma

Non tutti sanno che non bisogna sempre spaventasi davanti ad un ritrovamento di un neo in prossimità delle dita dei piedi: parecchie persone si spaventano perché pensano che possa essere qualcosa di grave. In realtà, è necessario prima di tutto conoscere in quali casi un neo al piede può diventare un melanoma, quali sono i rischi che si corrono e come curarsi.
Il melanoma è una forma di cancro (tumore maligno) che ha inizio nelle cellule della pelle chiamate melanociti. Queste cellule sono situate nell’epidermide (lo strato superiore della pelle) e sono responsabili della produzione di melanina, un pigmento scuro naturale.
I piedi sono una delle parti meno curate del corpo e vengono per lo più ignorati a meno che non causino un problema. I tumori del piede e della caviglia sono spesso diagnosticati troppo tardi perché possono essere difficili da identificare. La prognosi è generalmente felice quando una persona si trova davanti ad un tumore questa posizione. Per questo, è necessario stare molto attenti ai nei ai piedi.
Il cancro della pelle sulla pianta del piede e su altre aree della pelle raramente esposte al sole può anche essere collegato ad un virus, all’esposizione a sostanze chimiche cancerogene, ad un’infiammazione cronica o ad un’irritazione oppure anche ai tratti ereditari e alla genetica.
Di seguito, vediamo quali sono i fattori di rischio per il melanoma e per lo sviluppo del cancro della pelle:
• raaggi ultravioletti (UV) ed esposizione alla luce
• nei ai piedi
• pelle chiara, lentiggini e capelli chiari
• storia familiare di melanoma
• storia personale di melanoma
• età
• genere
• Xeroderma pigmentoso.
Vediamo come riconoscere un neo in base alle sue caratteristiche per capire se e quando si può presentare il rischio di malattie gravi come un tumore alla pelle.
• Asimmetria
La metà del neo non è identica all’altra metà, quindi un neo asimmetrico può essere piuttosto pericoloso se non viene tenuto sotto controllo.
• Bordo, contorno del neo
La lesione ha un bordo irregolare o indistinto: anche in questo caso, è necessario tenere il tutto sotto controllo.
• Colore
La lesione presenta più di un colore al suo interno (per esempio marrone e nero, oppure marrone chiaro e scuro)
• Diametro
La lesione ha un diametro maggiore di 6 mm.
Quindi, in sostanza, non è necessario allarmarsi subito quando si vedono i nei ai piedi, ma soltanto fare dei controlli appositi che consentano di definire se i nei sono pericolosi o no (mappa dei nei).

Il fan di Federer si sveglia dal coma dopo 11 anni: “E’ ancora così forte?”

Ha trascorso gli ultimi undici anni della sua vita in coma. Da qualche settimana ha finalmente aperto gli occhi, trovandosi a fare i conti con un mondo completamente cambiato. Tranne che per una cosa: il suo idolo sportivo, Roger Federer, è ancora in piena attività ed è il numero due del mondo.
Ecco le parole del ragazzo: “Io pensavo si fosse ritirato. Quando mi hanno detto che a 34 anni gioca ancora e mi hanno raccontato che è attualmente il numero 2 al mondo ho pensato a uno scherzo: non riuscivo a crederci!”
IL 30enne spagnolo, fan sfegatato del campione svizzero, IL 12 dicembre 2004, è stato vittima di un incidente in auto mentre si stava dirigendo in montagna in occasione del suo compleanno: purtroppo il ragazzo rimane in coma e, tra le altre cose, non può godersi la crescita professionale del suo tennista preferito, Roger Federer, allora 23enne e fresco vincitore del 4° Slam agli Us Open. Il 27 agosto scorso Jesus si è risvegliato e di titoli Slam Federer ne ha accumulati addirittura diciassette.
La notizia del risveglio di Jesus ha fatto in breve tempo il giro del mondo: come racconta la Gazzetta dello Sport, il ragazzo spagnolo ha avuto la possibilità di seguire dagli spalti la finale dell’ultima edizione degli Us Open tra Roger e Novak Djokovic, il vittorioso numero uno del mondo ma assolutamente sconosciuto per lui. “Sono rimasto davvero stupito nel vedere giocare bene Federer, ma certamente anche Djokovic è bravo”.

Tumori: diffusioni in Italia e regole per la prevenzione

Purtroppo i tumori si stanno diffondendo nel nostro paese a macchia d’olio: i tumori, con la loro diffusione in Italia, nonostante le regole per la prevenzione siano state dettate in maniera precisa, continuano a far paura. Secondo i dati forniti dall’Associazione Italiana Registro Tumori, negli ultimi anni sono in generale migliorate le percentuali di guarigione.

In particolare il 63% delle donne e il 57% degli uomini continuano a rimanere in vita a 5 anni dalla diagnosi di una neoplasia. Eppure si stima che nel nostro Paese vi siano 366.000 nuove diagnosi di tumore all’anno. Di queste, circa 196.000 interessano gli uomini e circa 169.000 le donne.

Una delle cause principale? Il Fumo: una regola fondamentale per prevenire queste malattie è quella di non fare uso di tabacco, per proteggere se stessi e chi subisce gli effetti del fumo passivo.

Il movimento fa bene alla salute. Svolgi con regolarità attività fisica, limita il tempo che trascorri seduto. E’ stato dimostrato che praticare esercizio fisico in maniera costante diminuisca il rischio di ammalarsi di tumore al colon retto, alla mammella e all’endometrio. Inoltre dedicarsi all’allenamento permette di tenere il peso forma, elemento fondamentale per la salute. Mangia correttamente, privilegiando icereali integrali, i legumi, la frutta e leverdure. Cerca di evitare la carne conservata (specialmente quella rossa), i cibi che contengono molto sale e quelli con molte calorie, come i prodotti ad alto contenuto di zuccheri e di grassi.

Limita l’assunzione di alcool. E’ stato dimostrato che il berne eccessivamente è collegato allo sviluppo dei tumori alla bocca, alla gola e al colon retto. Per proteggere la cute dal rischio di incorrere nei tumori alla pelle, evita le lunghe esposizioni al sole, facendo particolare attenzione ai bambini. Utilizza le adeguate protezioni solari, perché i raggi ultravioletti causano danni alla pelle che, nel tempo, possono portare allo sviluppo di neoplasie.

Emozioni che un bambino non può sopportare

A volte ci dimentichiamo che i bambini sono piccole anime molto fragili che capiscono tutto quello che diciamo. Gli adulti non sempre valutano la sensibilità del bambino con la dovuta profondità: esistono emozioni che un bambino non può sopportare perché creano in lui sconcerto, ansia e paura del futuro, quindi sono destabilizzanti.
La solitudine, il rifiuto, l’umiliazione, il tradimento e l’ingiustizia sono stati dell’animo o meglio emozioni che un bambino non può sopportare, rappresentano esperienze negative che se reiterate possono influire sull’autostima del piccolo riducendola o inibendola.

L’amore, il rispetto, la cura dipendono anche dall’educazione: più un figlio sarà oggetto delle attenzioni del genitore meglio saprà esprimere i suoi sentimenti e selezionare i comportamenti affettivi da tenere, in casa e fuori. Ciò potrebbe incidere positivamente persino sulla selezione delle amicizie in età adolescenziale ed adulta.
Il consiglio rivolto ai genitori è solo uno: abbiate a cuore il benessere dei vostri figli emancipandovi dal concetto materiale di cura. Non basta sfamarli e vestirli per dirsi genitori partecipi alla vita dei bambini, ma è importante condividere con i figli esperienze, emozioni e momenti. Il vostro tempo è il regalo più prezioso che possiate fare ad un figlio.
La paura del rifiuto può essere una conseguenza della solitudine:
“ora non posso devo lavorare”, “adesso no, sto facendo un’altra cosa”, “non puoi venire con me, non è una faccenda adatta ai bambini”, “non posso parlare con te, sono al telefono”, eccetera.
La vita moderna, il lavoro, gli impegni (che spesso si traducono in forti responsabilità) sovente “isolano” ciascun individuo e ci intrappolano nelle cose da fare dandoci la sensazione di non avere mai abbastanza tempo.
Attenzione, però, alla percezione che i bambini hanno della nostra vita frenetica: i figli sono spesso troppo piccoli per rendersi conto del grande carico di responsabilità che grava sui genitori. Per i bambini i “No” reiterati possono rappresentare delle barriere, dei muri, dei rifiuti netti e mortificanti.
Coinvolgere i piccoli nella vita di tutti i giorni è un buon sistema per minimizzare il rifiuto, inteso come limite alla condivisione dell’esistenza, e, contemporaneamente, è un sistema per responsabilizzare il bambino rendendogli più semplice la comprensione delle cose dei grandi.
Mia figlia è la mia aiuto cuoco e la mia segretaria. In ufficio risponde al telefono o annota gli appuntamenti sull’agenda; in cucina, sempre sotto la mia supervisione, apparecchia la tavola, asciuga le posate e qualche stoviglia, nei limiti delle sue possibilità contribuisce alla preparazione della cena.
La mortificazione si concretizza in quella sensazione di errore così profonda da trasformare un difetto in cruccio o dolore. Il bambino mortificato non troverà soluzione al suo errore, non comprenderà perché ha errato né come migliorarsi, ma “giustificherà” il proprio comportamento in base ad un “non so fare” o “non capisco”, “non posso” o “non sono capace”.
Maggiore è l’umiliazione più grande è il senso di non appropriatezza che il bambino subisce ed il pericolo ultimo è che nel piccolo si ingeneri il dubbio di non poter mai fare meglio o bene: “non saprò mai farlo” o “non lo capirò mai”, “non potrò mai fare questo” o “non ne sarò mai capace”.
Le emozioni che un bambino non può sopportare corrispondo a quei dolori dai quali il piccolo non riesce a liberarsi.

Rimedi naturali per il Mal di testa: curare l’emicrania farmaci

Chi non ha mai avuto un mal di testa così terribile da impedire di gustare fino in fondo una bella giornata. Il mal di testa e l’emicrania sono problemi estremamente comuni ai giorni nostri e possono anche avere delle cause e delle conseguenze molto serie.

Chi soffre di mal di testa spesso cerca alcuni trattamenti su base quasi giornaliera. Fortunatamente, ci sono diversi rimedi naturali per il mal di testa che possono aiutare ad alleviare il dolore provocato da questo problema.

Ecco come sconfiggerlo in maniera naturale: Olio di lavanda: Non solo la lavanda ha un profumo buonissimo, ma è anche uno dei rimedi naturali per il mal di testa e per il dolore provocato dall’emicrania. L’olio di lavanda può essere inalato o applicato localmente. Si raccomanda di prenderne da due a quattro gocce ogni due o tre tazze di acqua bollente per inalare il vapore dell’olio di lavanda. A differenza di molti oli medicinali, questo rimedio casalingo può anche essere applicato in modo sicuro esternamente, senza la necessità di essere diluito. L’olio di lavanda non deve essere mai assunto per via orale. L’olio di menta piperita: La menta piperita è uno dei migliori rimedi naturali per il mal di testa perché ha un effetto calmante che allevia la tensione che spesso causa questo problema. Questo olio dal buon profumo ha molte proprietà tra cui la vaso-costrizione e la vaso-dilatazione, che aiutano il controllo del flusso di sangue nel corpo. Il mal di testa e il l’emicrania sono spesso causati della scarsa circolazione sanguigna: l’olio di menta piperita aiuta ad aprire e a chiudere i vasi che ne favoriscono il flusso. Questo olio è un rimedio naturale che aiuta a dilatare i vasi sanguigni,  in modo da far entrare più ossigeno nel flusso sanguigno.olio di basilico: Il basilico, l’erba dal forte profumo usata come condimento per la pizza e la pasta, ha certamente un buon sapore e odore. Per le persone che hanno bisogno di alcuni rimedi naturali per l’emicrania, l’olio ricavato dalle piante di basilico può anche essere un rimedio molto utile. Il basilico funziona come un rilassante muscolare, quindi è particolarmente utile per il mal di testa causato dalla tensione.