Probabilmente non avrete mai letto questa storia ma vi consigliamo di farlo perché vi sorprenderà sicuramente soprattutto sul finale. “Il Responsabile: “Hai già qualche esperienza come venditore?”
Il giovane: “Ma certo, nella città da cui vengo facevo il venditore!”
Il responsabile trova che il giovane sia simpatico e lo assume.
Il primo giorno di lavoro è davvero duro, ma il giovane riesce ad arrivare alla fine.
Dopo la chiusura del negozio, il responsabile va dal giovane: “Quante vendite hai realizzato oggi?”
“Una!”
“Solo una? i nostri venditori in un giorno realizzano dalle venti alle trenta vendite! Per quanti soldi hai realizzato la vendita?”
“101.237 €”
“101.237 €??! Ma cosa hai venduto?”
“Beh, è entrato un cliente e gli ho venduto un piccolo amo da pesca, quindi gli ho venduto quello medio; poi sono riuscito a vendergli anche quello grande e quello gigante.
Alla fine gli ho venduto anche una nuova canna da pesca.
Poi gli ho chiesto dove sarebbe andato a pescare e lui mi ha detto di voler andare sulla costa sud. Allora gli ho detto che avrebbe avuto bisogno di una barca. Cosi siamo scesi al piano imbarcazioni e gli ho fatto comprare un Chris Craft cabinato da otto metri con due motori da 100 CV.
A quel punto ha cominciato a pensare che forse la sua Fiat Punto non ce l’avrebbe mai fatta a tirare quella barca, quindi siamo andati dal nostro concessionario e gli ho venduto un Pajero 4×4 iniezione.”
Il Responsabile: “Vorresti dirmi, che un cliente è entrato qui per comprare un amo da pesca e tu gli hai venduto anche una barca a motore e un fuoristrada???”
“Oh, no no no! Lui era venuto qui per comprare una scatola di assorbenti per sua moglie. Allora gli ho detto: beh, visto che questo fine settimana non si scopa, perché non va a pescare?”
Categoria: Cronaca
Bambina sporca tovaglia, ristorante aggiunge 16 euro sul conto: è polemica.
Può sembrare una storia veramente assurda quella vi stiamo per raccontare ma è successo per davvero e non è di certo il caso della storia ma ha fatto molto discutere perché questa volta le vittime non sono stranieri, bensì italiani: la bimba di questa coppia sporca la tovaglia al ristorante e si vedono aggiungere sedici euro sul conto. E’ polemica in Costa Smeralda. Succede tutto al “Barracuda” di Baja Sardinia. Il titolare si giustifica così: “Era di lino”.
E’ La Stampa a riportare la notizia. Il gruppo di turisti romani ha presentato denuncia. Protagonista involontaria della vicenda è una bambina di venti mesi che ha sporcato (come tutti i bimbi sin dall’alba dei tempi) tovaglia e tovagliolo durante la cena.
Nulla di strano quindi, fino a quando non viene presentato il conto alla famiglia di villeggianti: sullo scontrino 15,90 euro (sotto la voce “rep 02”) in più da pagare.
La Stampa racconta:
”Sommerso dalle critiche il titolare del ristorante Barracuda di Baja Sardinia, Giuseppe Di Natale, si difende: “Tovaglia e tovaglioli erano in lino e per questo abbiamo addebitato alla famiglia la cifra che saremo costretti a spendere per la tintoria. In più sul tovagliolo non c’erano solo macchie di sugo ma anche le tracce di un pennarello”. “Quei pennarelli – ribatte il papà della bimba- erano stati portati a mia figlia dal cameriere. La bambina ha disegnato sopra un foglio e qualche segno di inchiostro è finito sul tovagliolo”.
La storia sconvolgente di un gruppo di amiche in viaggio in cerca di una albergo
Ecco una storia che vi farà riflettere sul vero significato dell’amore, della ricerca e soprattutto della volontà di raggiungere un sogno un obiettivo che spesso almeno a noi donne, si perde per strada nel lungo percorso della vita e nell’insaziabile curiosità dell’animo femminile.
“Un gruppo di amiche è in viaggio e sta cercando un albergo dove passare la notte. Ne trovano uno molto particolare che espone uno strano cartello che dice: “Per sole donne”.
Incuriosite, decidono di entrare. All’interno il portiere spiega loro come funziona:
– L’albergo ha 5 piani in tutto. Salite un piano alla volta, e quando trovate cosa state cercando, potete fermarvi li. E’ facile decidere, poiché ogni piano ha dei cartelli con scritto cosa vi troverete. La sola regola è che, una volta lasciato il piano, non ci potete tornare.
Le ragazze, sempre più incuriosite, decidono di rimanere. Salgono al primo piano e il cartello dice: “Tutti gli uomini qui sono mediocri amanti, ma in compenso sono sensibili e gentili”. Le amiche scoppiano a ridere e senza esitazione salgono al secondo piano. Il cartello del secondo piano dice: “Tutti gli uomini qui sono degli esperti amanti, ma trattano le donne male”. Non fa per loro, quindi salgono le scale. Le ragazze raggiungono il terzo piano dove il cartello dice: “Qui tutti gli uomini sono grandi amanti e attenti alle esigenze delle donne”. Andrebbe già bene, ma ci sono ancora due piani da visitare… Cosi vanno al quarto piano, il cartello dice: “Qui tutti gli uomini sono bellissimi, sono anche sensibili e premurosi, sono amanti perfetti, inoltre sono tutti single, ricchi e affascinanti”. Le ragazze sorridono maliziose, sono molto tentate di fermarsi qui ma decidono che sarebbe un peccato non vedere cosa riserva l’ultimo piano. Quando raggiungono il quinto piano, il cartello dice:
“Qui non ci sono uomini. Questo piano è stato costruito solo per dimostrare che non c’e mai modo di accontentare una donna”.
Il dialogo di due gemelli che vi lascerà senza parole
Ecco una storia che vi farà riflettere sull’incapacità di vedere oltre a tutto ciò che i nostri sensi possono. L’incapacità di sentire, avvertire e provare può rendere ciechi davanti al vero senso della vita.
Questa storia vi aiuterà a capire
Nel ventre di una donna incinta si trovano 2 bambini, uno dei due chiede all’altro:
• Gemello #1 : Credi ci sia vita dopo il parto?
• Gemello #2 : Qualcosa deve esserci. Forse siamo qui di passaggio per un qualcosa che vi sarà più tardi.
• Gemello #1 : Sciocchezze! Non ci sarà nulla dopo il parto. Come sarebbe quella vita? Non è logicamente possibile!
• Gemello #2 : Non lo so, ma immagino che vi sarà più luce che qua. Magari ci muoveremo liberamente e mangeremmo dalla bocca.
• Gemello #1 : Ma è assurdo! Muoversi è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo e impensabile! Il cordone ombelicale è l’unico modo d’alimentazione, ne sono sicuro. Senti, gemello, la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto.
• Gemello #2 : Gemello, io invece credo che debba esserci un qualcosa. E forse sarà talmente diverso da quello cui siamo abituati che risulta inconcepibile per te.
• Gemello #1 : Nessuno è mai tornato dall’aldilà dopo il parto, il parto è la fine della vita. In fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza statica ed immobile nel buio che in pochi mesi se ne và, e ci conduce al nulla.
• Gemello #2 : Io non so esattamente come sarà la vita dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi.
• Gemello #1 : Ahah Mamma?! Tu davvero credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora? Come sei credulone.
• Gemello #2 : Dove?! Tutta in torno a noi! A volte, se si sa ascoltare, la si percepisce in ogni suo movimento. E’ Lei che ci ha donato la vita! Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.
• Gemello #1 : Mah io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista.
• Gemello #2 : Quando siamo in silenzio, la riesco a sentire e a percepisco come accarezza il nostro mondo. Sai? Io credo fermamente che ci sia una vita più reale ed autentica dopo questa esistenza buia e transitoria, ora soltanto stiamo preparandoci per essa. Quando saremo in una culla insieme immersi nella luce dovrai sradicare le tue credenze, fratello.
• LA MORALE:
Quando l’occhio non è in grado di vedere, la ragione e il cuore guardano per esso, esse però daranno visioni antitetiche dell’essere.
La spogliarellista che si è esibita davanti al giudice per uno sconto di pena
Quando la sorte non gira proprio dalla nostra parte bisogna farsi furbi. Per evitare conseguenze molto forti, questa ragazza che vedete in foto durante il processo si è appellata all’unica cosa che le riesce meglio: uno spogliarello.
È stata la prima volta che uno spettacolo di questo tipo venisse mostrato in un’aula di tribunale. Una scena mai vista prima da avvocati e magistrati stessi, sempre e solo abituati a gente che per evitare una severa condanna si finge pazza o agisce in modo irrazionale davanti al pubblico, come ad esempio il caso di un uomo statunitense che oltre ad aver dichiarato che è stata la Vergine Maria a fargli compiere il reato ha anche mangiato le proprie feci davanti a tutti. Non è una storia recente, anzi la vicenda risale a più di 30 anni fa ma nel mondo di oggi scene simili le mandano in onda anche in prima serata. Nel 1983 le ragazze ballavano in topless o si esibivano in streaptease dentro locali chiusi correvano il rischio di andare contro la legge. Insomma, le ballerine un po’ più scostumate e provocanti erano malviste in ogni locale in cui veniva servito dell’alcool, queste erano le regole in vigore nello stato della Florida che all’epoca emanò un vero e proprio decreto contro episodi di nudità in luoghi pubblici.
La questione non era centrata sul pudore bensì negli anni ’80 si pensava che fosse tutta una questione di igiene: le autorità semplicemente pensavano che non fosse tanto vantaggioso che una ragazza, priva di spoglie nelle parti intime, passasse accanto o sopra il panino sbocconcellato di qualcuno mentre mangiava o beveva. Così quando alcuni poliziotti in borghese si trovarono le mosse sinuose e sensuali di tre ballerine danzanti sopra il boccale di birra, dovettero arrestarle per forza. In seguito si dovettero ricredere: al momento di dichiararsi innocente davanti al giudice, una delle tre ragazze dalle origini esotiche anziché parlare preferì dimostrare direttamente la sua innocenza e si piegò in avanti mostrando a tutti i segreti sotto la gonna. Gli occhi attenti dell’uomo però non poterono vedere nulla di proibito perché le mutandine della ragazza erano troppo strette per lasciar trapelare qualcosa. L’esibizione fu schiacciante e convinse il giudice che lasciò andare le ragazze senza avanzare alcuna pena.
Uniti dal destino: si innamorano su Facebook, si erano incontrati da bambini
L’amore è un sentimento davvero imprevedibile. Ci sono tante sfumature e tanti modi che possono fare il modo di scatenare alchimie davvero imprevedibili come quello che è avvenuto tra Saidee Bailey e Beau Samuelson che si sono conosciuti su Facebook ed è proprio grazie al social network che hanno cominciato a parlare e a conoscersi. I due, si sono innamorati e stanno insieme dallo scorso dicembre, ma non appena sono diventati più intimi hanno scoperto una cosa incredibile.
Hanno frequentato la stessa scuola elementare, la Westbrook Hay Prep School di Hemel Hempstead, e si sono incontrati per la prima volta da bambini. In particolare, è stato dopo aver visitato la casa di Beau che Saidee ha cominciato ad avere un déjà vu. Si è resa conto improvvisamente che era già stata lì: era una bambina e giocava con quello stesso cavallo a dondolo. Saidee ha subito pensato che l’attrazione che avevano provato fin dal primo momento fosse dovuta al loro passato comune ed ha dichiarato: “E’ stato davvero strano scoprire che siamo andati a scuola insieme. Parlando, abbiamo scoperto molte più cose, come che Beau era venuto a casa mia quando era più piccolo. Abbiamo così tanto in comune.
Tutto sembrava giusto fin dall’inizio”. Oggi, i due convivono, sono felici e credono che il destino ha fatto si che finissero insieme. Il cavallo a dondolo ha acquistato un valore molto profondo per loro, entrambi sperano che un giorno possa diventare il giocattolo preferito di un possibile futuro figlio.
Un trucco contro l’insonnia? Sale e zucchero
Forse non tutti sanno delle grandi e positive potenzialità della miscela sale e zucchero. A quanto pare la miscela aiuta a controllare gli ormoni dello stress e ad evitare che interferiscano con il ciclo del sonno. Chi soffre di insonnia non riesce a dormire per tutta la notte oppure è costretto a svegliarsi molto presto la mattina.
È il disturbo del sonno più frequente e colpisce soprattutto le donne, gli anziani e le persone che soffrono di problemi psicologici come l’ansia e la depressione.
I farmaci che possono aiutare chi ne soffre possono essere assunti sotto prescrizione medica e con moderazione: eccedere o automedicarsi può provocare effetti collaterali. Una buona alternativa sono i rimedi naturali che migliorano la qualità del sonno senza recare danno alla nostra salute.
Tra questi, il rimedio del sale e dello zucchero è un trucco molto popolare tra chi soffre di disturbi del sonno. Chi lo ha provato assicura di aver spesso vinto la sua battaglia contro l’insonnia.
Nel suo libro Eat for Heat (Mangiare per scaldarsi), Matt Stone, un ricercatore indipendente, menziona questo accorgimento come soluzione per dormire meglio.
“La miscela di sale e zucchero è un toccasana per risolvere le situazioni di tensione notturne. Nel tipo di insonnia che spesso si verifica tra le 2 e le 4 del mattino, accompagnata da una sensazione di eccesso di adrenalina in circolo, il sale e lo zucchero sotto la lingua sono l’unica soluzione“.
Questa miscela:
• Rinforza il sistema immunitario.
• Aiuta ad alleviare il mal di testa.
• Aumenta i livelli di energia.
• Aumenta i livelli di serotonina e degli elettroliti.
• Ha proprietà antistress.
Ricetta della miscela
Per preparare la miscela contro l’insonnia, procuratevi:
• 1 cucchiaino di sale marino integrale (5 g)
• 5 cucchiaini di zucchero di canna (25 g)
1 cucchiaio di zucchero di canna integrale tipo “dulcita”.
Papa Francesco risponde alle scrittrici leschiche: “Vi benedico, avanti così”
Forse qualcuno avrà già sentito parlare di loro: erano finite al centro delle cronache loro malgrado perché alcuni dei loro libri per bambini sono stati rimossi dagli asili dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Erano alcune di quelle favole “gender” che tanto hanno fatto discutere questa estate.
Sicuramente non si sarebbero mai aspettate di essere protagoniste di un caso simile. Francesca Pardi, fondatrice con la compagna Maria Silvia Fiengo della casa editrice per bambini Lo Stampatello, autrice di libri come Piccolo Uovo, Piccola storia di una famiglia: perché hai due mamme? e Qual é il segreto di papà? si sarebbero aspettate che intervenisse in loro appoggio anche Papa Francesco.
Le due donne, che stampano sei dei libri ritirati da Ca’ Farsetti dalle scuole, compreso “Piccolo Uovo”, opera premiata nel 2012 con il riconoscimento Andersen e scritta dalla stessa Pardi con le illustrazioni di Altan, avevano scritto al Pontefice a giugno per denunciare una serie di intimidazioni subite dalle due compagne da parte di gruppi “oltranzisti”.
La lettera di risposta è datata 9 luglio, e le due donne l’hanno notata solo al ritorno dalle ferie. “Mi ha auspicato ad andare avanti e mi ha impartito la benedizione”, racconta Francesca Pardi, che aveva mandato a giugno al Papa l’intero catalogo dei libri editi da Lo Stampatello sperando in una lettura. Libri che a quanto pare sarebbero rimasti nella città del Vaticano. “Non troverebbe, tra queste pagine – aveva scritto al tempo – neanche l’ombra di quella teoria del gender di cui questi libri sarebbero lo strumento principale: dov’e’ che diciamo ai bambini che possono scegliere il proprio genere? dove parliamo loro di sesso?”.
VeneziaToday scrive:
La missiva di risposta è stata firmata da monsignor Peter Wells per conto del Papa. “Speriamo – affferma Pardi – che questo gesto avvii un cambiamento di toni sul tema delle famiglie ‘altre’, un maggiore rispetto per persone come me in un momento in cui ci sentiamo oggetto di una crociata. Il Papa mi ringrazia per il delicato gesto e per i sentimenti che lo hanno suggerito e auspica una sempre più proficua attività al servizio delle giovani generazioni e della diffusione degli autentici valori umani e cristiani. Niente libri da bandire dunque per il Papa, ma solo da leggere”. Inevitabile che sullo sfondo si stagli la polemica riguardante il ritiro dei libri a Venezia.
Una bimba di 4 anni finisce in ospedale per un prurito all’occhio. I medici: ha 20 piattole tra le ciglia
Era veramente un prurito troppo forte quello che questa bimba di soli 4 anni avvertiva agli occhi, in prossimità delle cigli. Così la mamma e la nonna l’hanno portata in ospedale preoccupate l’occhio che le era diventato tutto rosso. Erano 5 giorni che la piccola, che vive nella regione di Xiamen,nel sud della Cina orientale, si lamentava. Come riporta il Daily Mail, si sono rivolti allo Xiamen University Affiliated Eye Care Centre, guidato dal dottor Liu Zhaosheng.
Proprio lui ha visitato la piccola, inizialmente non notando nulla si strano. Poi, però, ha visto delle macchioline nere in un angolo dell’occhio. “Quando ho aperto le sue palpebre con le dita, ho visto che le basi delle ciglia sul suo occhio sinistro erano come appiccicate insieme .Quando ho mosso le ciglia con un paio di pinzette, ho visto piccoli insetti che si nascondevano .C’erano anche intere righe di uova”.
Più spaventoso di tutti , gli insetti erano delle piattole, tipo di pidocchi che si trovano nelle zone pubiche. Gli infermieri hanno dovuto tagliare le ciglia della bimba. Poi, con l’aiuto di una lampada e di pinzette microscopiche, gli insetti adulti sono stati rimossi uno per uno: ne sono stati rimossi più di 20. Anti- infiammatori e un particolare collirio sono stati prescritti contro il rossore e per evitare infezioni.
Questi insetti in genere nascono in casi di scarsa igiene o per contagio. Pare che la mamma avesse cattive abitudine igieniche e la nonna anche peggio: anche lei infatti aveva le piattole tra le ciglia.
Mal d’orecchio, va dal medico: quello che ci trova dentro è qualcosa di disgustoso
Un uomo lamentava di continuo un fastidiosissimo prurito all’orecchio e per questo ha deciso di recarsi immediatamente dal medico per effettuare dei controlli. Così il 19enne cinese di nome Li ha scoperto una cosa veramente allucinante. Il fastidio all’orecchio era causato da un’infiammazione del canale uditivo. Ma qual era la causa dell’infiammazione?
Semplice, i medici hanno trovato all’interno del suo orecchio una femmina di scarafaggio e 25 pargoletti. Secondo Yang Jing, un medico del Chang’an Xiaobian Hospital di Dongguan, l’insetto sarebbe entrato nell’orecchio settimane prima di deporre le uova, e se il ragazzo avesse aspettato ancora per farsi controllare avrebbe potuto perdere l’udito.