Allerta della Polizia: “Non comunicate questi dati”; ecco cosa può succedervi! DIFFONDETE

Oggi vi vorremmo avvisare che nei prossimi giorni vi potrebbe capitare di diventare vittima di una truffa che a quanto pare sta coinvolgente l’ente che si occupa di fornire le elettricità le nostre case: Eni. Questa volta a preoccuparvi dovrà essere una telefonata da parte di un operatore che volutamente rimane sul generico.
“Buongiorno è la compagnia elettrica, ci risulta una sua bolletta insoluta, ma forse ha pagato e dobbiamo
verificare”. E lì scatta la trappola. Chi non vorrebbe evitare di pagare una bolletta? La voce vi chiede: “Lei è il sig. Tizio, residente in via eccetera e eccetera”.
Ecco la registrazione è iniziata e voi sicuramente risponderete: “Si”. E con la vostra voce avete confermato i dati. Poi l’operatore vi chiede il Pod, che è una sorta di pin bancomat della bolletta (identifica il posto fisico dove avviene il
prelievo dell’energia elettrica – insomma il vostro immobile – e non cambia anche se cambia l’intestatario del contratto).
Se lo rivelate possono utilizzarlo. Quindi, se lo comunicate al telefono siete spacciati. Il vostro nuovo contratto è partito! E per recedere ci vorrà una raccomandata con ricevuta di ritorno, che potrete fare quando scoprirete di avere aderito ai servizi di un nuovo gestore. Insomma, il Pod custoditelo gelosamente come il pin del bancomat e, come mi ha raccomandato l’operatore, appena chiamano e vi chiedono il vostro nome, invece di rispondere “Si” domandate “chi parla?” così la registrazione salta.

Olio d’oliva venduto per extravergine sette aziende italiane indagate per frode

A quanto pare in Italia le truffe non scarseggiano mai. Questa volta è l’olio di oliva a stare al centro della polemica. L’ Olio d’oliva spacciato per extravergine. A scoprire il raggiro sono stati i carabinieri del Nas di Torino dopo le verifiche partite a seguito di una segnalazione di una rivista di consumatori alla procura torinese.
Secondo le analisi eseguite a campione dai laboratori dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli su oli di sette note marche, il prodotto non era extravergine come invece pubblicizzato sulla bottiglia. Per questo il pm Raffaele Guariniello ha iscritto nel registro degli indagati una decina di rappresentanti legali di varie aziende per frode in commercio, tra queste Carapelli, Bertolli, Sasso, Coricelli, Santa Sabina, Prima Donna e Antica Badia. Il magistrato ha anche informato il ministero delle politiche agricole.

Bergamo, 27enne si risveglia dopo 5 anni di coma. La mamma: “Un miracolo”

La storia che vi racconteremo ha come protagonista Giorgio Grena, un ragazzo di 27 anni originario di Foresto Sparso, in provincia di Bergamo. Questo ragazzo fino a qualche giorno era in coma ma finalmente si è risvegliato. Ha trascorso ben 5 anni della sua vita in coma vegetativo nel quale si trovava in seguito a un grave incidente stradale. La sua storia è emersa nel corso di un convegno sulle cure per la riabilitazione.
Un drammatico incidente stradale, avvenuto cinque anni fa, lo aveva ridotto in coma. Ma un 27enne di Foresto Sparso, in provincia di Bergamo, dopo un lustro trascorso in stato vegetativo si è improvvisamente risvegliato. Il protagonista dell’incredibile vicenda si chiama Giorgio Grena. La sua storia, riportata dal quotidiano Il Giorno, è venuta alla luce solo recentemente nel corso di un incontro sulle cure per la riabilitazione organizzato a San Pellegrino Terme dall’associazione Genesis, che si occupa della cura e del reinserimento delle persone colpite da gravi trauma a livello cranico e midollare.
La mamma di Giorgio: “È stato un miracolo”: Giorgio nel 2010 rimase vittima di un terribile incidente stradale sull’autostrada A4, finendo in coma. I genitori decisero comunque di portarlo in casa, coinvolgendolo nella loro vita quotidiana nonostante lui, in stato vegetativo, non fosse in grado apparentemente di percepire alcun stimolo dall’esterno. Per la mamma del ragazzo, Rosa Vigani, nel corso di questi anni Giorgio e la sua famiglia sono rimasti uniti da un “invisibile, indistruttibile legame che ha dato un senso alla perseveranza dei medici e di quanti con noi non hanno mai smesso di sperare, mettendoci amore e non semplice compassione”.
Dopo cinque anni la perseveranza dei genitori ha dato i suoi frutti: “È stato un miracolo – ha affermato senza ombra di dubbio la madre del ragazzo – ma i miracoli avvengono perché ci sono la fede e l’amore”.

Non paghi la multa se non ricordi chi guidava l’auto. Ecco la sentenza

Evita la sanzione amministrativa il proprietario dell’autovettura che comunichi di non ricordare chi c’era alla guida del veicolo il giorno indicato dall’infrazione. Per il Giudice di Pace di Campobasso, bisogna distinguere il comportamento di chi si disinteressa richiesta di comunicare i dati personali e delle patente del conducente.
Quindi non temete se quel giorno avete lasciato nelle mani di un’altra persona la vostra auto non dovrete pagare la multa anche se non lo ricordate con precisione.

Barbara D’Urso nel panico in diretta chiede a Salvini di scappare

“Salvini, Salvini, mi dicono che deve lasciare immediatamente la piazza perché ci sono degli infiltrati”. L’allarma a Matteo Salvini lo da Barbara D’Urso. I due, in un collegamento in diretta con Domenica Live. Il politico stava parlando.
Stava illustrando i suoi messaggi politici e stava parlando del centrodestra. Poi l’allarme, improvviso, inaspettato. La D’Urso comuinica il problema a Salvini. Gli dice che se ne deve andare, che è in pericolo. Il leader ovviamente non si è preoccupato più di tanto

[NUOVA LEGGE] Rc AUTO tariffa UNICA e sconto su Assicurazioni Auto più care

A quanto pare si chiamerà “Tariffa unica Italia” la nuova legge che uniformerà i prezzi dell’RC AUTO su tutto il territorio nazionale e sopratutto nelle regione dove l’assicurazione dell’auto è molto più cara. Questo abbattimento delle tariffe assicurative è possibile grazie alla correttezza ed al virtuosismo di molti automobilisti che non hanno fatto incidenti negli ultimi 5 anni ed hanno installato sulla propria vettura la famosa scatola nera.
La percentuale di sconto verrà decisa dall’Ivass ovvero l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni che confronterà le tariffe assicurative di altre regioni e province italiane stabilendo una media. Questa media verrà paragonata anche sulla base della classe di merito, sulle caratteristiche dell’assicurazione e su altri fattori virtuosi.
La “Tariffa RC AUTO unica” trova sfavorevoli l’Ania (Associazione delle Assicurazioni) che dichiara testualmente:”Queste nuove norme, concepite per ridurre il costo dell’assicurazione per gli automobilisti delle aree particolarmente a rischio, comporterebbero l’aumento dei premi a carico degli assicurati di zone d’Italia in cui la possibilità di causare un incidente è meno elevataLa. La tariffa Unica dell’assicurazione non tiene conto delle condizioni di rischio oggettive, quali la qualità del traffico, le condizioni di manutenzione delle strade e la frequenza dei sinistri”.
Questo attrito tra il governo ed i garanti della casta assicurativa potrebbe portare ad una non approvazione completa della nuova legge.

Notizie Allarmanti si è occupata a più riprese dell’abbattimento della tariffa Rc Auto consigliando ed aiutando migliaia di automobilisti a risparmiare anche il 50% sull’assicurazione auto. Il nostro consiglio è quello di informarsi bene perchè con la legge sulle liberalizzazioni delle compagnie assicurative diverse persone hanno trovato su internet la tariffa più bassa possibile.

La sua pancia cresceva troppo: l’ecografia rivela un’inaspettata sorpresa

Ogni donna desidera una gravidanza serena e che non abbia particolari complicazione. La mamma che vedrete in questo video, sapeva da mesi, ovviamente, che aspettava un bimbo. I medici le avevano detto che era una bella coppia di gemelle.
Ma nell’ultima ecografia, quella che vi faremo osservare nel video, i medici le rivelano che non è in attesa di due bambini bensì di 3 gemelli. La reazione gioiosa non poteva mancare.
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Per Nicole Mamma Tania Rompe il Silenzio

Tania Laura Egitto, secondo la ricostruzione operata dai suoi legali, è stata vittima 2 volte: una volta per la morte di sua figlia ed un’altra volta personalmente perché all’atto del parto nel suo corpo è stata lasciata una garza utilizzata per le medicazioni post – parto.
I fatti:
Dopo la tragedia di Nicole mamma Tania era stata ricoverata nell’ospedale Cannizzaro per un malore, la diagnosi fu da subito chiara: un’infezione. Tuttavia per Nicole mamma Tania firmò le volontarie dimissioni, voleva infatti potere partecipare ai funerale della piccola.
Dopo appena 10 giorni lo stato di salute di Tania vacillò nuovamente e ancora una volta venne ricoverata nell’ospedale Cannizzaro, dove da esami medici approfonditi emerse un fatto scioccante: la presenza di un corpo estraneo, causa e ragione dell’infezione era una garza, rimasta nel corpo di Tania dopo la nascita di Nicole. Ovviamente la garza è stata estratta e Tania è stata curata.
L’episodio è stato ricostruito dinnanzi ai magistrati che indagano sulla morte della piccola; per tale infezione causata da detta garza oltre che per la morte di Nicole, mamma Tania ha sporto dettagliata denuncia. Trattasi di una denuncia querela che ipotizza il reato di lesioni personali.

I genitori di Nicole, la mamma Tania e il papà Pietro vogliono che nessuno più debba soffrire per un dolore come questo.
Durante la trasmissione televisiva dove i genitori sono stati ospitati, è intervenuta anche il Ministro della salute Lorenzin, per mettere all’indice i tanti, troppi casi di malasanità, soprattutto al Sud.

Lire, da oggi si possono cambiare di nuovo. “Ce ne sono ancora per 2 miliardi di euro”

Elio Lannutti dell’Adusbef rivela che: «La sentenza della Corte costituzionale che in ottemperanza alla legge del 2002, offriva il diritto di convertire in euro le banconote e le monete metalliche in lire, fino al termine decennale di prescrizione, ossia fino al 28 febbraio 2012, che il governo Monti aveva anticipato al novembre 2011, offre la possibilità di poter cambiare da domani, negli sportelli della Banca d’Italia banconote e monete in lire ritrovate in casa da migliaia di cittadini».

Adusbef nel raccogliere numerose proteste di utenti ancora possessori di lire in banconote e monete, aveva invitato a non disfarsene in attesa dell’eccezione di costituzionalità sollevata dalla sezione specializzata in materia di impresa del tribunale di Milano, i quali potranno già da domani e per circa tre mesi, recarsi in uno sportello della Banca d’Italia e pretendere il cambio in euro. Molti se ne saranno disfatti, ma i valori in lire ancora non rientrati, si aggirano tra 1,5 e 2 miliardi di euro.