Portano la nonna in ospedale per un braccio rotto, la restituiscono cadavere. L’accaduto è da incubo

Una donna di 75 anni è morta dopo essere stata lasciata in un reparto per ben tre giorni senza ricevere alcuna consulenza medica. Il fatto è avvenuto nel Regno Unito e l’anziana aveva subito la…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Ricovero sbagliatp”]

…frattura del braccio, ma è stata scambiata per un’altra paziente e ricoverata nel reparto di cardiologia. Dopo tre giorni è subentrata una polmonite e la sepsi, poi purtroppo il decesso. L’ospedale ha…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Le parole del figlio”]

…ammesso la propria responsabilità, ma la famiglia vuole sapere di più. Secondo il figlio della donna, la morte è avvenuta proprio a causa del ricovero in quell’ospedale. Tra l’altro, la 75 enne era…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Scambio di pazienti”]

…stata dimessa, ma poi la famiglia si era accorta che qualcosa non andava e c’era stato il ricovero in cardiologia. Lo scambio di pazienti è stato incredibile e per l’anziana le ore di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Negligenze”]

…agonia sono state molte e terribili. Le negligenze della struttura dovranno essere approfondite con la massima attenzione.

ENTRA IN UN BAR E DUE STRANIERI LO RIDUCONO IN FIN DI VITA

Sono dovuti intervenire i carabinieri della stazione di Mogliano veneto insieme al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Treviso. Fuori dal bar “Oste Goloso” di Mogliano, hanno trovato il corpo di un uomo ridotto in fin di vita e disteso tra alcuni bidoni dell’immondizia. Immediato…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il doppio arresto”]

Immediate sono scattate le indagini che hanno condotto all’arresto di due giovani stranieri D.A. classe di 22 anni e M.L. classe di 20 anni residenti a Preganziol, entrambi con precedenti penali. I due conoscevano la vittima delle violenze. Per le botte subite l’uomo è stato ricoverato al Ca’ Foncello, con prognosi riservata, per frattura cranica ed un poli trauma costale. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Indagini preliminari”]

Il Giudice per le indagini preliminari, sposando le risultanze investigative, ha emesso la misura restrittiva per i due giovani considerati più pericolosi, sia per la condotta tenuta sia per i loro precedenti penali, con l’accusa di lesioni gravi. Nell’ambito della medesima operazione sono stati identificati anche altri due giovani che avevano partecipato al pestaggio nei confronti dei quali è scattata la denuncia in stato di libertà.

“Ti senti debole? E’ solo stress…” Katia muore in tre mesi

Katia Mietto, una 41 enne originaria della provincia di Padova, è morta nel giro di appena tre mesi dopo che le è stata diagnosticata una malattia purtroppo incurabile. Da qualche tempo aveva…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Solo stress”]

…manifestato dei malesseri dal punto di vista fisico e aveva pensato soltanto e semplicemente a un po’ di stress per gli impegni di ogni giorno. Non si trattava di stanchezza e dopo l’ultimo ricovero in…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”La diagnosi”]

…ospedale ha avuto una vera e propria crisi. Ad agosto le era stata fatta la diagnosi, davvero terribile: cancro ai polmoni. Katia non ha però mai smesso di lottare e anzi sembrava che nelle…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Tanti ricoveri”]

…ultime settimane avesse superato la crisi, poi la situazione è nuovamente precipitata. Si è aggravata ed è stata trasferita in un’altra struttura ospedaliera. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Le parole della madre”]

I ricoveri si sono susseguiti nel giro di pochi giorni e la madre ha raccontato tra le lacrime gli ultimi momenti: tutti sono distrutti, vivevano per lei e ora bisognerà anche prendersi cura della sua amata cagnolina.

DON ANTONIO, LA BRUTTA NOTIZIA E’ APPENA ARRIVATA

Sono stati condannati dal Tribunale di Torre Annunziata il fratello e la moglie del popolare Antonio Polese, meglio conosciuto come “Il Boss delle cerimonie”. Per loro è previsto un anno di reclusione e la confisca dell’intero complesso ricettivo “La Sonrisa”. Il motivo? PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Le indagini”]

Probabilmente la trasmissione di real Time ha acceso troppi riflettori sul castello di Don Antonio e le indagini che ne sono scaturite hanno accertato delle irregolarità. Si parla infatti di lottizzazione abusiva. La sentenza è stata emessa pochi minuti fa dal giudice monocratico Mariaconcetta Criscuolo. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Le assoluzioni”]

Un anno ciascuno per Rita Greco ed Agostino Polese, mentre sono stati assolti Sabatino e Maria Rosaria Polese (difesa dall’avvocato Antonio de Martino) per non aver commesso il fatto. Tra 90 giorni si conosceranno le motivazioni della sentenza.

L’ospedale rifiuta questa donna incinta. Ma poi la vedono fare questo fuori e corrono da lei.

Una senza fissa dimora si è presentata in ospedale nelle ultime ore della sua gravidanza. Il fatto è avvenuto nelle Filippine e quando è giunta nella struttura, il personale l’ha mandata via perché non…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Nessun ricovero”]

…aveva i soldi necessari e non poteva essere ricoverata. La donna è comunque rimasta di fronte all’ingresso, confusa e spaesata e all’improvviso si è accasciata al suolo. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Il dramma”]

La situazione è diventata drammatica e gli infermieri si sono accorti che stava partorendo senza alcun aiuto, dunque l’hanno finalmente aiutata. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Dopo il parto”]

La madre e il bambino stanno fortunatamente bene e le condizioni sono discrete nonostante il grande dispendio di energie e la confusione.

“Stavo fumando per strada, il liquido mi ha bucato un polmone”: lo hanno ricoverato d’urgenza

Aveva iniziato a “svapare”, come si dice per chi fuma sigarette elettroniche, nel tentativo di togliersi quel brutto vizio. Richard, però, ha rischiato grosso per un incidente che poteva finire in tragedia. Il 33enne infatti, stava…

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[nextpage title=”Il liquido”]

fumando la sua sigaretta elettronica quando questa si è rotta e il liquido contenuto all’interno gli è arrivato nei polmoni, bucandone uno: “Ho sentito del liquido colarmi in gola e ho iniziato a tossire. Mi sono sentito come se avessi un nodo alla spalla e la mattina seguente ho sentito un…

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Dolore al petto”]

dolore forte al petto. Non riuscivo a respirare correttamente, così sono andato in ospedale e una delle infermiere ha collegato la sigaretta elettronica a un tubicino dell’ossigeno, mostrandomi che c’era del liquido che gocciolava fuori. Mai avrei…

CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”In ospedale”]

immaginato di finire in ospedale per un motivo del genere”. Dopo essere rimasto sotto osservazione per una settimana, Richard è stato finalmente dimesso. E per lo stress è tornato a fumare sigarette.

Cammina, sfinito, sul cavalcavia e la sua storia diventa virale! Ecco cosa ha di speciale questo…

caneQuesta foto ha fatto il giro del web. Protagonista dello scatto la piccola Kelsey, una cucciola meticcia con la pelle devastata da piaghe ed infezioni costratta a vivere nascondendosi sotto i ponti della città. Ad accorgersi di lei un automobilista che…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Condizioni precarie di salute”]

Mentre stava attraversando un ponte un automobilista, vedendo le sue precarie condizioni di salute, si è fermato e l’ha fatta salire in auto. Da quel giorno la vita di Kelsey è cambiata. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”La visita in clinica”]

La piccola è stata portata in una clinica veterinaria per poi essere presa in affidamento proprio da quell’automobilista. Pian piano… accorgersi di lei un automobilista che…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Come sta ora Kelsey”]

Pian piano le condizioni di salute di Kelsey sono migliorate ed ora è in splendida forma. Una storia a lieto fine che dimostra come anche i cagnolini che sembrano in condizioni disperate possano essere recuperati e spesso sono coloro che ci danno più amore e soddisfazioni!!

Danno fuoco con la benzina a un bambino di 10 anni: gli autori sono suoi coetanei! Ecco chi sono…

Bambini che danno fuoco ad un altro bambino. Sembra assurdo ma è successo davvero, a Houston negli Stati Uniti. Kayden Culp, un ragazzino di 10 anni, combatte tra la vita e la morte dopo essere stato cosparso di benzina da un gruppo di bulli, guidato da un suo coetaneo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Dopo averlo preso in giro, l’hanno ricoperto di carburante per poi dargli fuoco. Kayden ha riportato ustioni sul 20% del corpo. “Mio figlio è un ragazzo vivace, gli piace divertirsi. Credeva che quei ragazzi fossero suoi amici, ma lo hanno preso di mira e si sono presi gioco di lui… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le donazioni”]

Lui mi raccontava che gli facevano sempre scherzi molto pesanti, ma Kayden voleva continuare a stare con loro perché credeva fossero suoi amici”, ha raccontato la madre. Per far fronte alle spese necessarie alle cure per il loro piccolo, i genitori hanno aperto una pagina sul sito YouCaring, dove chi vuole può lasciare una piccola donazione.

“Ero su una barella, ho sentito qualcosa muoversi tra le gambe, sotto le lenzuola…”

Un morso di un ratto stava quasi per rivelarsi letale per Lorenzo Mari, 79enne che è venuto a contatto con il roditore mentre stava in ospedale, precisamente a Chieri, nel torinese. Subito dopo è entrato in crisi respiratoria ed è stato ricoverato nell’Area Critica, nella quale dovrà rimanere per almeno 10 giorni. “Appena intubato – ha raccontato a La Stampa -, sento qualcosa che si muove tra…

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le gambe. Lo sposto con la mano, senza guardare. Passa qualche secondo e di nuovo sento qualcosa. Allora tolgo il respiratore, sollevo il lenzuolo e lo vedo: un ratto grande come un gatto. Non ho fatto neanche in tempo ad avere paura talmente è stata la sorpresa. Ho chiamato l’infermiera, poveraccia quando lo ha visto stava per svenire. Ho detto all’infermiera di prendere una scatola e una lastra per le radiografie. Lo abbiamo intrappolato, ma lui, prima di finire nella scatola, forse impaurito, mi ha graffiato e morso leggermente. Poi l’infermiera è riuscita a buttarlo in strada. Era davvero grande: pensi che…

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era grosso quanto la scatola e la coda usciva”. E ancora: “Ho avuto una vita dura, tanti anni in fonderia alle Grandi Ferriere. Anche li c’erano tanti topi, ma chi pensava di trovarli anche in ospedale… Il lenzuolo della barella toccava per terra, il topo si deve essere arrampicato da lì. Qualcuno ha detto che era nell’ospedale. Credo che si sia intrufolato dalla porta di ingresso, non posso credere ad un topo che gira indisturbato tra le sale. Poi mi hanno detto che ci sono le trappole con le esche avvelenate della derattizzazione”.

“Ricovero in ospedale non necessario”: La donna muore due ore dopo in ambulanza

Questa donna è morta per un nuovo caso di malasanità. La protagonista di questa sventurata vicenda è stata trasportata in ospedale ma durante una visita eseguita qualche minuto prima, le era stato detto che il ricovero presso il nosocomio non era necessario.
È morta in queste circostanze Antonietta Petti, 48enne mamma di due figli, lo scorso lunedì sera. Ufficialmente per un arresto cardiaco, ma ora la procura di Nocera Inferiore ha aperto un fascicolo d’inchiesta a seguito della denuncia dei familiari, che contestano una scarsa assistenza da parte del personale medico nei riguardi della donna.

Tutto sarebbe avvenuto nel giro di un paio d’ore: dal quartiere Taverne di Nocera Superiore, residenza della donna, arriva una telefonata diretta al 118. Sono i familiari della quarantottenne, che richiedono un pronto intervento. La donna sta male, è preda di una crisi d’ansia. I parametri vitali sarebbero risultati buoni, così come accurata sarebbe stata la stessa visita. A quel punto il medico avrebbe rassicurato la famiglia, precisando che il ricovero in ospedale non era necessario eppure la donna è deceduto, quindi adesso saranno le indagini a mettere luce sulla vicenda.