Gli analisti politici sono concordi: Matteo Renzi vorrebbe andare subito a votare. L’ex premier ha incontrato vari esponenti del Partito Democratico (Luigi Zanda, Gianni Cuperlo, Piero Fassino e Maurizio Martina), ha contattato al telefono Dario Franceschini e ha visitato Paolo Gentiloni, prima che l’attuale presidente del Consiglio fosse dimesso dal Gemelli… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]
“È fondamentale che la maggioranza che sostiene Renzi resti salda: l’obiettivo è fare in modo che Franceschini, Orlando, Orfini, Martina, Fassino, stiano ancora con lui nei prossimi mesi e al congresso”, filtra dai renziani. Per votare in primavera, in ogni caso, bisognerà attendere la decisione della Corte costituzionale sull’Italicum… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La situazione della legge elettorale”]
se fosse confermato il ballottaggio al secondo turno, l’idea di Lorenzo Guerini (vice segretario del PD) sarebbe quella di estenderlo anche al Senato; se invece la Consulta lo bocciasse, si avrebbero due Consultellum. Un parlamentare vicino all’ex premier ha però sottolineato: “Solo Renzi vuole votare presto e non sarà facile far sciogliere le Camere tra febbraio e aprile”.