In Scozia è allarme relativamente alla circolazione di falsi medicinali che stanno causando diversi decessi. A Renfrew si sono registrati tre decessi: tre amiche, scomparse a 10 giorni di distanza l’una dall’altra. Le tre giovani avrebbero assunto delle pillole di Diazepam, che avrebbero dovuto garantire l’effetto del Valium. CLICCA SUL PUNTO 2 dell’indice per leggere cosa ha scoperto la Polizia [nextpage title=”Ecco cosa ha scoperto la polizia”]
Le autorità locali hanno avviato le indagini, scoprendo, dopo aver battuto la pista del decesso naturale, che le giovani avevano assunto le stesse pillole, rivelatesi false. Kirsty Gilchrist, 29 anni, è deceduta il 9 giugno scorso; a sette giorni di distanza, la sua amica Natasha McCann, 26 anni, ha conosciuto la stessa sorte. Così come, 19 giugno, Hanna McNocher, di appena 20 anni. La polizia locale ritiene che le ragazze siano state vittime di un cocktail di sostanze chimiche, quali Subutex, un sostituto dell’eroina ed etizolam, che risultano letali se mescolate insieme. CONTINUA A LEGGERE
Tag: polizia
La Polizia sta avvisando tutti di stare molto attenti in questo periodo se vi trovate in…
Nuovo importante appello della polizia di Stato su Facebook. Le forze dell”ordine ci invitano a prestare attenzione ai borseggiatori nei luoghi affollati. Le stazioni, ferroviarie, in periodi come questi, sono prese di mira dai ladri a caccia di turisti. L’allerta è comparsa sulla pagina Facebook «Agente Lisa», canale social che la polizia di Stato utilizza per comunicare con i cittadini e per fornire indicazioni relative alla sicurezza. CLICCA SUL PUNTO 2 dell’indice per visualizzare il video diffuso dalla Polizia [nextpage title=”Ecco il video per i cittadini”]
«Viaggiatori distratti e malviventi all’opera, un mix che non porta a nulla di buono. Lo vedete dal video, realizzato qualche anno fa dalla Polizia ferroviaria, ma sempre attuale, in cui sono state ricostruite le tecniche più utilizzate dai ladri in azione nelle stazioni ferroviarie. Attenzione allora, soprattutto in questi periodi di vacanze, con partenze frequenti, stazioni affollate di turisti che si sommano ai pendolari, bagagli, attese e inevitabili distrazioni. Insomma una serie di situazioni che rappresentano uno specchietto per le allodole per malviventi di professione sempre in agguato». CONTINUA A LEGGERE
VAI AL VIDEO —> https://www.youtube.com/watch?v=oyzMHC0OVIk
La Polizia avvisa tutti gli italiani “Leggete e condividete”
In questi giorni si è alla ricerca di qualche offerta last minute per trascorrere, in famiglia o con gli amici, qualche giorno in totale relax magari a mare o in montagna. Ci si arma di pazienta e si comincia così a cercare sul web qualche offerta buona. Ma, a volte, l’inesperienza può portare conseguenze assai nefaste. Non è molto raro vedere, infatti, persone cadere nelle mani esperte di truffatori che fingono di avere case o appartamenti allettanti per sottrarre soldi impropriamente. Ecco a cosa la Polizia invita a fare attenzione.CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”La strategia della Polizia”]
Da qualche mese, in rete c’è la guida messa a punto da Polizia Postale e delle Comunicazioni e Subito, l’azienda leader in Italia nella compravendita online. La guida è disponibile sul sito della Polizia di Stato, su Subito.it ed è reperibile anche su Commissariato di P.S. online e nelle relative pagine Facebook e Twitter. I consigli. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”Consigli utili”]
È consigliabile evitare l’acquisto d’impulso legato a offerte speciali. Analizzate per bene l’annuncio, sezionate una ad una le foto per notare incongruenze o incertezze nel testo. Ovviamente, se l’offerta risulta troppo conveniente e vi proprone un prezzo assai più basso rispetto alle altre, è chiaro che c’è sotto qualcosa di losco. I trucchi per evitare la truffa. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”Precauzioni”]
Di buona abitudine, è chiedere informazioni all’inserzionista, soprattutto l’indirizzo della casa, così da poterla cercare su Google Maps o servizi simili e controllare se esiste veramente. Mai versare una caparra prima di aver verificato che l’annuncio sia sicuro e soprattutto diffidate da chi chiede somme troppo alte, ad esempio superiori al 20 per cento del totale. Basta tenere gli occhi ben aperti e non fidarsi mai al primo colpo.CONTINUA A LEGGERE
Fonte: Leggilo.org
I Carabinieri fanno irruzione e fermano i ladri durante il matrimonio di una giovane coppia
Il giorno del proprio matrimonio dev’essere senz’altro indimenticabile. Forse per questa coppia di “quasi” sposini lo sarà ancora di più. Uno sposo e una sposina, in procinto di convolare a nozze, poche ore fa a Sessa Aurunca ( in provincia di Caserta), sono stati interrotti dall’arrivo di due rapinatori proprio all’altare. Ecco in quale chiesa sono arrivati i ladri. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”Ecco cosa è successo”]
I due rapinatori sono entrati nel santuario di Maria Santissima della Libera, in località Carano, dove stata tenendosi la cerimonia. Al momento dell’Ave Maria, i due ladri di 17 e 22 anni, si erano nascosti con il loro bottino dietro alla statua della Madonna protettrice. Ecco come è andata a finire la vicenda. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”Ecco cosa hanno fatto i carabinieri”]
I carabinieri di Sessa Aurunca, della stazione di Cellole e Baia Domizia, diretti dal capitano Giuseppe Fedele, erano sulle loro tracce e così sono entrati nel santuario e li hanno fermati. Il parroco Franco Alfieri non ha potuto far altro che interrompere la cerimonia per qualche istante. Ecco come è finita per i giovani ladruncoli. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”Ecco come sono finiti i ladri”]
Ai due ladri, sono stati messi manette ai polsi e sono stati portati via. Uno è stato arrestato, l’altro denunciato. CONTINUA A LEGGERE
L’Italia in lacrime, purtroppo la notizia è stata appena confermata: è morto Stefano…
Una vergogna senza precedenti. Insulti rivolti al povero Stefano Pulvirenti, 17enne di Siracusa vittima di un incidente avvenuto lo scorso 29 ottobre. Questi insulti rischiano di costare molto caro ad un operaio di 40 anni originario di Settimo Torinese. Il Nucleo investigativo telematico lo ha identificato ed è stato denunciato dalla Procura di Siracusa per diffamazione aggravata da finalità di odio razziale.[nextpage title=”Ecco il vergognoso insulto”]
Il procuratore Francesco Paolo Giordano e il sostituto Antonio Nicastro, titolari dell’inchiesta, hanno definito disumana la vicenda. Il 40enne sotto accusa aveva postato frasi del tipo: “Quando vedo queste immagini e so che nella bara c’è un terrone ignorante, godo tantissimo: peccato che ero al Nord, altrimenti avrei cagato su quella bara bianca. Buonasera terroni merdosi. Non è morto nessun altro di voi oggi?”. CONTINUA A LEGGERE
Purtroppo la tremenda notizia è stata appena confermata, L’Italia sotto shock, è morto Michele…
(PIOMBINO) Una tragedia assurda che poteva costarne un’altra. I carabinieri della stazione di Piombino Dese si erano recati a casa dei genitori di Michele Cagnin per comunicare l’incidente e la morte del ragazzo. A quel punto, ilpadre è stato colto da malore. Sul posto è giunta un’ambulanza per soccorrere l’uomo sconvolto e fisicamente provato dalla tragedia. Cagnin era titolare di un’agenzia di Consulenza di Mogliano Veneto, la Atena, che si occupa di infortunistica stradale.[nextpage title=”Ecco la dinamica dell’incidente”]
I suoi genitori in paese sono conosciuti da tutti. L’incidente è accaduto sabato scorso: un grosso scooter, guidato da Michele Cagnin, è stato centrato da una vettura sulla via Moglianese. A quanto sembra , lo scooter viaggiava da Mogliano (dove ha sede la sua azienda, la Atena) in direzione Scorzè quando, all’altezza del civico 89, è stato colpito dall’auto. CONTINUA A LEGGERE
+++Shock in Italia+++Ha abbandonato così il cane sulla banchina della metro!! La polizia lo cerca in tutta la città…
COLORANO QUESTO CANE SOLO PER PURO DIVERTIMENTO! QUESTE MERDE MERITANO LA GALERA! SE SEI D’ACCORDO CON NOI CONDIVIDI IL VIDEO!
Ancora un ignobile caso di abbandono. L’episodio vergognoso è avvenuto a Milano, dove un uomo ha lasciato il proprio cane sulla banchina della stazione Loreto della metropolitana. Era all’incira l’una di notte; il tutto è avvenuto sotto lo sguardo di un passeggero che ha riferito l’episodio ad una passante che ha allertato le forze dell’ordine.
CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER VEDERE LA FOTO DEL BASTARDO!
[nextpage title=”GUARDA LA FOTO DELK BASTARDO CHE LO HA ABBANDONATO”]
Ancora un ignobile caso di abbandono. L’episodio vergognoso è avvenuto a Milano, dove un uomo ha lasciato il proprio cane sulla banchina della stazione Loreto della metropolitana. Era all’incira l’una di notte; il tutto è avvenuto sotto lo sguardo di un passeggero che ha riferito l’episodio ad una passante che ha allertato le forze dell’ordine. Il proprietario, secondo una rapida ricostruzione, sarebbe salito sul convoglio mentre il cane è rimasto in stazione. L’animale, che aveva diverse escoriazioni, è stato affidato al canile comunale di via Aquila. La polizia è intanto a lavoro per individuare il proprietario. CONTINUA A LEGGERE
La polizia ci avvisa di stare attenti alla nuova truffa. Ecco cosa non dovete fare…
La polizia di Stato ha voluto mettere in allerta tutti i cittadini, avvisandoli della nuova truffa che sta girando nelle nostre città. Il web è un mezzo prezioso attraverso la quale condividere la notizia e diffonderla a lungo raggio ad amici e parenti che potrebbero essere le prossime vittime di malintenzionati. È una truffa che riguarda le nostre bollette della luce, in particolare di Enel. Questa presunta bolletta arriverebbe tramite E-mail ma nessuno deve mai aprirla si tratta quindi di un allarme phishing.
Le vittime aprono la mail e cliccano su un link che rimando ad un sito che ovviamente non è quello di Enel. Nella mail si fa presente un presunto rimborso che la società di luce e gas ci dovrebbe e che è possibile ottenere solo attraverso la compilazione di un modulo che non è altro che un mezzo attraverso il quale si approprieranno indebitamente dei vostri dati. Non fidatevi!CONTINUA A LEGGERE
La Polizia di Stato avvisa tutta la Popolazione. Aiutiamoli a diffondere questo video
Purtroppo la truffa è sempre dietro l’angolo nel nostro paese: questo video risale al dicembre 2014, ma ve lo riproponiamo perché può sempre essere utile ai cittadini. La clonazione dei bancomat, come ci spiega l’agente nel video, rappresenta una vera e propria trappola per gli utenti.
Per prevenire o evitare i rischi, continua, “basta adottare piccoli accorgimenti. I truffatori, per clonare i bancomat e le carte di credito, hanno bisogno di acquisire le informazioni memorizzate nella banda magnetica. Per catturare questi dati utilizzano dei lettori modificati, i cosiddetti skimmer, che acquisiscono le informazioni attraverso la semplice strisciata dalla carta. Le alterazioni provocate dall’installazione degli skimmer sono quasi sempre visibili sulla maschera dello sportello bancomat”. Ecco un video che vi chiarirà ogni dubbio.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=8phckxxdXDg]
Allerta della Polizia: “Non comunicate questi dati”; ecco cosa può succedervi! DIFFONDETE
Oggi vi vorremmo avvisare che nei prossimi giorni vi potrebbe capitare di diventare vittima di una truffa che a quanto pare sta coinvolgente l’ente che si occupa di fornire le elettricità le nostre case: Eni. Questa volta a preoccuparvi dovrà essere una telefonata da parte di un operatore che volutamente rimane sul generico.
“Buongiorno è la compagnia elettrica, ci risulta una sua bolletta insoluta, ma forse ha pagato e dobbiamo
verificare”. E lì scatta la trappola. Chi non vorrebbe evitare di pagare una bolletta? La voce vi chiede: “Lei è il sig. Tizio, residente in via eccetera e eccetera”.
Ecco la registrazione è iniziata e voi sicuramente risponderete: “Si”. E con la vostra voce avete confermato i dati. Poi l’operatore vi chiede il Pod, che è una sorta di pin bancomat della bolletta (identifica il posto fisico dove avviene il
prelievo dell’energia elettrica – insomma il vostro immobile – e non cambia anche se cambia l’intestatario del contratto).
Se lo rivelate possono utilizzarlo. Quindi, se lo comunicate al telefono siete spacciati. Il vostro nuovo contratto è partito! E per recedere ci vorrà una raccomandata con ricevuta di ritorno, che potrete fare quando scoprirete di avere aderito ai servizi di un nuovo gestore. Insomma, il Pod custoditelo gelosamente come il pin del bancomat e, come mi ha raccomandato l’operatore, appena chiamano e vi chiedono il vostro nome, invece di rispondere “Si” domandate “chi parla?” così la registrazione salta.