Dieta nordica, in cosa consiste e quali sono i benefici

La dieta nordica, così chiamata perché riprende le tradizioni tipiche delle regioni dell’Europa del nord, rappresenta un’ottima risposta contro l’invecchiamento del cervello. Una recente ricerca ha coinvolto oltre duemila…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Attività cerebrale”]

…persone e gli esperti hanno scoperto che questa assunzione particolare di cibi aiuti a tenere in salute l’attività cerebrale, scongiurando il lento declino delle capacità cognitive. Quali cibi bisogna assumere nello specifico? PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Cibi da evitare”]

Bando ai cibi industriali o raffinati come il burro, lo zucchero e succhi di frutta e via libera al pesce e alle verdure; il tutto accompagnato da un consumo leggero e moderato di vino. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Il pesce più consigliato”]

I pesci più utilizzati sono salmone, aringhe, sgombro, sardine e sarde, crostacei, ma anche merluzzo, baccalà e tonno. La carne bianca è presente in quantità ridotte e vietata se prodotta da allevamenti intensivi, a dispetto della selvaggina che, invece, è molto apprezzata.

Livelli di mercurio nel pesce: ora è allarme rosso | LA SITUAZIONE

I cambiamenti climatici hanno portato le temperature ad aumentare progressivamente, il che significa che potrebbe aumentare anche il mercurio nell’ecosistema, lo stesso in cui vivono i pesci che poi…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Minacce per la salute”]

…finiscono nelle nostre tavole. Le minacce per la salute sono serie e dall’inizio dell’era industriale la presenza di mercurio è passata dal 200 al 500%. I principali responsabili sono soprattutto i…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Aumento delle temperature”]

…carburanti fossili, senza tralasciare l’incremento delle temperature. La concentrazione, però, potrebbe anche crescere ulteriormente del 300-600%. Il rilascio avverrebbe in primis negli ecosistemi costieri, i…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Pesce in tavola”]

…quali sono i principali luoghi di sostentamento per i pesci che poi consumiamo. Esistono alcune convenzioni internazionali per limitare tutto questo, ma sicuramente bisogna fare di più.

Il piatto di pesce della tradizione napoletana che conquisterà grandi e piccini!

C’è un piatto facile che vi permetterà di fare bella figura con ingredienti gustosi e tradizionali. Si tratta della calamarata, un tipico primo napoletano che prende il nome dal sugo di calamari. Gli altri ingredienti sono i pomodorini, l’aglio, il…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Lavare i calamari”]

…prezzemolo e la pasta a forma di anelli di calamaro. Anzitutto, bisogna pulire e lavare i calamari, staccando testa, occhi e becco, non dimenticando di spellare. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Cottura della pasta”]

La passata di pomodoro va aggiunta in padella, salando e pepando e lasciando cuocere per almeno 20 minuti. La pasta va cotta in abbondante acqua salata, condendo con un filo di olio a crudo e parecchio prezzemolo. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Condimento”]

L’ultimo passaggio da rispettare consiste nell’usare il sugo di calamari e pomodori, formando dei piccoli “pacchetti” e infornando il tutto per cinque minuti a 200 gradi.

Avete un pesce rosso in casa? Sappiate che è illegale!!

Una notizia davvero singolare relativamente ad una legge piuttosto discutibile. Infatti, sembra non si possa possedere un solo pesce rosso. Avere un solo pesciolino nella classica palla di vetro piena d’acqua considerata una violazione della legge. In Svizzera, da circa 8 anni, è stata approvata questa legge dopo che si è evidenziato come i pesci rossi siano in realtà degli animali molto socievoli. CLICCA SUL PUNTO 2 dell’indice per leggere la normativa sugli animali [nextpage title=”Ecco cosa dice la legge sugli animali”]
A quanto sembra, lo stare soli potrebbe causare la morte e molte sofferenze al povero animaletto. Non è certo una novità: pappagallini e altri animali, considerati socievoli, sono coperti dalla medesima legge . La legge si estende anche ai gatti. Spieghiamo meglio: se se ne possiede uno solo, dovrà stare in giardino in modo da avere la possibilità di socializzare…CONTINUA A LEGGERE

Se lo vedete sulla battigia, scappate subito! Se vi punge potreste anche morire!

Tra i rischi maggiori per i bagnanti, anche sulle spiagge italiane, vi sono le punture da Tracina, o pesce ragno. Questo pesce è dotato di spine velenifere. Facile pestarlo accidentalmente visto che si cela sotto la sabbia. il veleno rimane attivo anche dopo la morte del pesce, e anche dopo la sua perfrigerazione. Nel veleno sono presenti dracotossina, serotonina ed istamina. Il veleno è neurotossico ed emolitico: necrosi cutaneo-muscolari nella zona della puntura. Fatti settici postrauma sono altrimenti comuni e alcuni casi mortali sono stati in passato dovuti proprio a infezioni secondarie, oltre all’annegamento secondario alla crisi sincopali. [nextpage title=”Ecco cosa fare in caso di contatto”]
Cosa fare in caso di puntura? Pulire la ferita da residui visibili e immergere immediatamente la parte colpita in acqua molto calda salata . Evitare invece la sabbia molto calda, le pietre calde, ammoniaca e urina. Anche l’acqua fredda, specialmente se dolce. Fondamentale la copertura antibiotica, generale e locale, e la profilassi antitetanica.  CONTINUA A LEGGERE

Cos’è la tilapia, il pesce made in China che dominerà nel mondo

“Il futuro del pesce è “Made in China” e si chiama tilapia. “È il pronostico allarmato di Businessweek, che dedica un lungo reportage al prodotto di punta della itticoltura cinese, che è nella lista nera degli ambientalisti, ma invade i supermercati di mezzo mondo. «Cresce in fretta e costa poco». La tilapia ha le caratteristiche di un prodotto di massa e l’acquacoltura cinese è rapidamente arrivata a dominarne la produzione. Gli americani ne comprano in quantità sempre maggiori, nonostante gli avvertimenti lanciati da gruppi di tutela della salute dei consumatori come il Seafood Watch del Monterey Bay Aquarium, che ha inserito la tilapia allevata in Cina tra gli alimenti da evitare. Negli Stati Uniti il consumo di tilapia continua a crescere: nel 2009 ne hanno importati 404 milioni di libbre (più di 183 milioni di kg), rispetto ai 298 milioni del 2005 (135 milioni di kg).
La catena Wal.Mart importa 200 container al mese, anche se non dice quanti provengono dalla Cina.«Il crescente appetito americano ha portato a un boom dell’acquacoltura cinese», spiega Businessweek. Con centinaia di allevamenti ittici e impianti di trasformazione «la Cina è la superpotenza della tilapia». Non è che le sue carni siano particolarmente gustose, anzi proprio perché sono abbastanza insapori soddisfano il palato di «un’ampia fetta di popolazione che non ama il pesce che sa troppo di pesce», per dirla con lo chef Rick Moonen, che ha adottato la tilapia (ma non cinese) in molte delle sue ricette. La tilapia non contiene neppure grassi omega 3, che è una delle principali virtù del pesce di mare. Ma per il suo basso costo, la Cina si è lanciata nel settoreSarà anche il pesce del futuro, ma – osserva Businessweek – viste le esperienze con i prodotti “Made in China” (latte alla melamina, giocattoli col piombo, dentifrici con sostanze chimiche tossiche) molti americani non vedono di buon occhio questa prospettiva. Un recente rapporto del servizio di ricerca del dipartimento statunitense all’Agricoltura ha messo in discussione gli standard cinesi di sicurezza per il pesce e i frutti di mare d’allevamento. «I pesci sono spesso allevati in acque dove si nutrono sugli scarti di pollame e bestiame». Gli ecologisti si preoccupano dell’impatto ambientale degli allevamenti ittici cinesi e della natura invasiva della specie negli Stati Uniti.Tra le varie testimonianze raccolte da Businessweek, Mike Picchietti, il presidente di Regal Springs Tilapia (che tratta pesce proveniente da Indonesia, Honduras, Messico), racconta che per tagliare i costi, i produttori cinesi usano mangime solo quando la tilapia è cresciuta. Quando il pesce è piccolo, buttano in acqua scarti animali e lasciano che la tilapia si nutra con le alghe che si sviluppano poi.”.

In coma da 3 anni per una lisca di pesce: la procura però accusa i medici

Giuseppe Pizzo, ex operaio di 56 anni, entrò in coma  in uno stato di coma irreversibile a causa di un incidente assurdo: una spina di pesce accidentalmente ingoiata durante un pasto. Durante le manovre per tentare di espellere la lisca l’uomo smise di respirare per via di un rigurgito, il cervello rimase senza ossigeno per un lasso di tempo troppo lungo. Da quel momento non si sarebbe più ripreso, e ciò che è più grave è che, secondo i medici, si tratta di una condizione irreversibile.

La Procura della Repubblica di Genova ha voluto vederci chiaro e dopo tre anni ha stabilito che a ridurre l’uomo in condizioni comatose non è stata la lisca di pesce (o, almeno, non direttamente), bensì un errore degli anestesisti dell’ospedale San Martino, uno specializzando, l’autore materiale dell’operazione, e il suo tutor, un medico più anziano che ne aveva la responsabilità.

Secondo la Procura, dunque, se il paziente fosse stato intubato, pratica comune in circostanze del genere, tutto l’uomo oggi non sarebbe in coma. Cosa succederà ai responsabili di questa tragedia?

 

Tutto quello che bisogna sapere sugli allevamenti ittici

Tradizionalmente la dieta mediterranea presuppone un consumo di pesce molto alto. Il pesce è ottimo per la salute, perchè pieno di Omega 3, fosforo, selenio, lisina, ottime proteine, etc.
Per tutelare la salute dei consumatori, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, in collaborazione con Unioncamere e le Camere di commercio del sud Italia, sta avviando una campagna di comunicazione. In Ecco le informazioni essenziali che abbiamo avuto in anteprima.
In primis, perché si ricorre all’acquacoltura? La risposta è davvero semplice. Se il fabbisogno ittico in continua crescita fosse soddisfatto attingendo soltanto dalle risorse naturalmente disponibili in natura, si andrebbero ad alterare equilibri naturali minacciando interi ecosistemi.
Come influisce l’acquacoltura sul sapore?
Il vantaggio dell’acquacoltura è che offre pesci e molluschi freschissimi e di pezzature utili a uso gastronomico equilibrato. I pesci ed i molluschi allevati hanno 2 caratteristiche: carni morbide e succulente. Questo consente di abbreviare le cotture limitando al contempo l’utilizzo di grassi aggiuntivi in fase di preparazione, a tutto vantaggio dell’esaltazione del sapore naturale del pesce. Inoltre il percorso dall’allevamento alla tavola è sempre più breve.