Una persona su 4 è portatrice di questo virus, ma in pochi sanno come liberarsi di questa infiammazione.

Gli herpes labiali sono fastidiosi e antiestetici, anche perché spuntano all’improvviso e in parti del viso che possono notare tutti. Le creme sono il rimedio ideale, ma si possono contrastare i sintomi principali anche con alcuni rimedi naturali. Vediamo insieme quali sono. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCARE SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Bastoncino di liquirizia”]

La liquirizia è il primo modo naturale per curare l’herpes e i sintomi dei malesseri correlati. La radice è ricca di glicirrizina, la quale evita che il virus si diffonda e si formi proprio l’herpes. La si può mescolare con l’acqua e applicarla sulle labbra. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCARE SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Olio alla menta”]

L’olio alla menta è un’alternativa molto valida in questo caso. In effetti, ha proprietà antivirali molto importanti e libera le vie respiratorie. Ne basta una piccola quantità sulle parti colpite per tre volte al giorno per ottenere ottimi risultati. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCARE SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Olio di tea tree”]

L’olio di tea tree è un toccasana per molti malanni, compreso l’herpes labiale. Riesce ad asciugarlo e a farlo sparire in breve tempo, sono sufficienti poche gocce sulla ferita e rimarrete sicuramente stupiti. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCARE SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Latte e cotone”]

Il latte non è solamente il grande protagonista della prima colazione. In effetti versandone un po’ su un batuffolo di cotone per alcuni minuti e applicandolo sulle piaghe si può avere un sollievo immediato, con risultati incoraggianti nei giorni successivi.

CERVICALE INFIAMMATA DA FREDDO E UMIDITÀ: ECCO I 6 ESERCIZI CHE RIDUCONO L’INFIAMMAZIONE

La cervicale può infiammarsi per tanti motivi. Spesso si lavora in modo particolare, rimanendo seduti tante ore davanti a un computer, uno dei motivi dell’infiammazione, ma non si tratta solamente di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Inverno e freddo”]

…questo. A incidere possono essere anche il freddo dei mesi invernali e l’umidità. Esistono però degli esercizi fisici che aiutano a ridurre i problemi di cui si sta parlando. Di quale ginnastica c’è…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Pratici esercizi di stretching”]

…bisogno? Ecco alcuni semplici e pratici esercizi di stretching, fondamentali per rilassare e allungare il collo: appena si avverte il dolore e la stanchezza nella zona dei trapezi torneranno sicuramente utili. PER GUARDARE IL VIDEO CLICCA QUI

REFLUSSO GASTROESOFAGEO, SCOPERTO COSA LO PROVOCA DAVVERO! E’ QUALCOSA A CUI NON AVRESTE MAI PENSATO…

Per la prima volta sono stati finalmente identificati i responsabili del reflusso gastroesofageo: i danni alla mucosa non vengono provocati dall’azione corrosiva dei succhi gastrici nello stomaco come si…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Molecole infiammatorie”]

…è sempre pensato, bensì da un gruppo di molecole infiammatorie che vengono prodotte in risposta all’acidità. La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori del Dallas Medical Center e…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Farmaci futuri”]

…potrebbe permettere di migliorare lo studio e la cura del reflusso. In futuro, infatti, si potrebbero assumere farmaci diretti contro le molecole e le cellule infiammatorie che danneggiano…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Lesioni dell’esofago”]

…l’esofago. L’intuizione è venuta dopo che si è capito che un’azione corrosiva come quella di cui si è parlato sempre dovrebbe agire in modo molto più rapido. Le lesioni dell’esofago sono state…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Le bruciature caratteristiche”]

…esaminate con attenzione e non avevano alcuna caratteristiche delle bruciature chimiche, di conseguenza si è andati oltre con una nuova ricerca e una scoperta che potrebbe diventare determinante.

Cervicale infiammata: i 6 esercizi più efficaci per eliminare il dolore. Bastano 3 minuti al giorno

schermata-2016-10-26-alle-17-48-45L’infiammazione della cervicale colpisce sempre più persone, in particolare chi è seduto per molte ore davanti a un computer, ma non solo. La ginnastica può essere di grande aiuto. Ecco sei esercizi molto utili per eliminare il dolore. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Testa vicina alla spalla”]

Il primo esercizio consiste nell’avvicinare la testa alla spalla, senza far toccare l’orecchio. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Da entrambi i lati”]

L’esercizio precedente va fatto da entrambi i lati, mantenendo la posizione per quindici secondi e ripetendo tutto tre volte. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Guardare a lato”]

La testa va girata completamente, guardando a lato e in ogni direzione, tenendo fisso lo sguardo sempre per quindici secondi. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Schiena ben dritta”]

Un altro esercizio utile consiste nel tenere la schiena dritta su una sedia, mantenendo eretto il collo e la schiena per un utile stretching. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 6 DELL’INDICE [nextpage title=”Guardare in basso”]

Il quinto esercizio prevede di abbassare la testa verso il basso, in modo che il collo e la cervicale si distendano. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 7 DELL’INDICE [nextpage title=”Guardare verso l’alto”]

L’ultimo esercizio è praticamente speculare al penultimo, visto che bisogna guardare in alto, verso il soffitto, mantenendo sempre eretta la schiena.

QUESTI 10 ALIMENTI SONO DEI VERI E PROPRI ANTINFIAMMATORI NATURALI: SCORPILI TUTTI, SONO INCREDIBILI!

schermata-2016-10-17-alle-18-00-19Le infiammazioni si verificano nel momento in cui il nostro organismo vuole difendersi da un danno causato da agenti fisici, chimici, tossici o biologici. Esistono dei cibi che vantano delle proprietà antinfiammatorie, vediamo nel dettaglio quali sono. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Aglio”]

L’aglio è il primo alimento con queste virtù. Contiene infatti allicina, una sostanza che fluidifica il sangue e migliora la circolazione, riducendo i dolori dei muscoli. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Semi di lino”]

I semi di lino sono altrettanto importanti, in quanto ricchi di omega 3. Si possono aggiungere a frullati e insalate, magari dopo averli tritati finemente. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Mirtilli”]

I mirtilli rappresentano una fonte incredibile di flavonoidi, in quanto inibiscono i marcatori dell’infiammazione nelle cellule del sangue.PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Verdure a foglia verde”]

Si prosegue poi con le verdure a foglia verde, in particolare gli spinaci, ricchi di minerali alcalinizzanti. Riequilibrano il ph e alleviano l’acidosi.PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 6 DELL’INDICE [nextpage title=”Zenzero”]

Lo zenzero può essere paragonato a un vero e proprio farmaco naturale: può ritornare utile contro la nausea, la tosse, l’influenza e i dolori delle articolazioni. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 7 DELL’INDICE [nextpage title=”Salmone”]

Il salmone è anch’esso ricco di omega 3 e inibisce il dolore e l’infiammazione. L’olio di pesce può agire sul nostro sistema immunitario, sopprimendo le molecole che alterano le cellule. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 8 DELL’INDICE [nextpage title=”Noci”]

Le noci e gran parte della frutta secca (mandorle in primis) contengono una buona dose di omega 3 e riducono le infiammazioni e i dolori. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 9 DELL’INDICE [nextpage title=”Sedano”]

C’è poi il sedano: contiene molta vitamina C, ma anche calcio, fosforo e ferro. Ha un’azione diuretica e depurativa, oltre che disinfettante. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 10 DELL’INDICE [nextpage title=”Legumi”]

I legumi sono ugualmente importanti: controllano la risposta di insulina nel corpo, visto che è collegata proprio all’aumento dell’infiammazione.

Ecco come curare INFIAMMAZIONE e DOLORI cronici con il limone! Un vecchio rimedio da provare SUBITO!

Non tutti sanno delle sue capacità, eppure in passato veniva molto spesso usato per le sue proprietà anti-infiammatorie e anti-parassitarie ma anche per i suoi effetti anti-virali e anti-batterici ed era considerato potentissimo per molti medici. È ricco di vitaminica C, ma anche di magnesio e altri minerali che lo rendono estremamente importante per la nostra salute.

I suoi benefici?
Migliora la digestione
Migliora il sistema immunitario
Alleviare i dolori articolari e muscolari
Aiutare nella lotto contro le malattie cardiovascolari.
Aiutare nelle loro contro malattie respiratorie e problemi vari.
Assumere questo alimento di certo migliorerà la vostra vita e la vostra routine. Potreste creare numerose ricetti, infusi, tisane e sciroppi altamente utili all’organismo in generale.CONTINUA A LEGGERE

 

Yoga per l’infiammazione del nervo sciatico

Non tutti sanno che lo Yoga può essere davvero utile per curare problemi alla schiena come infiammazioni al nervo sciatico che può portare dolori davvero pesanti da vivere. Ecco degli esercizi e dei suggerimenti per combattere i dolori causati dall’infiammazione al nervo sciatico.

Ecco un video che vi mostrerà, passo per passo, quali esercizi yoga praticare se purtroppo soffrite di questa terribile infiammazione. Sono semplici, veloci e davvero efficaci. Provare non costa nulla.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=CsHoweaT0n0]

Malattia infiammatoria pelvica: cos’è e quali sono i sintomi

Purtroppo non tutte le donne conoscono quella malattia, perché purtroppo non c’è molta informazione circa la malattia che ogni donna potrebbe avere soprattutto durante l’età più fertile. La malattia infiammatoria pelvica è un’infezione provocata da batteri o da malattie a trasmissione sessuale. Colpisce gli organi riproduttivi, le tube di Falloppio, l’utero, il collo dell’utero, le ovaie e la vagina e causa un dolore costante al basso ventre che solitamente viene sottovalutato o confuso con la sindrome premestruale.
Questa malattia potrebbe provocare diverse patologie e persino aborti. Ecco i sintomi più evidenti: dolore nella parte bassa dell’addome e alla schiena, mestruazioni prolungate, abbondanti e dolorose, crampi addominali e secrezioni vaginali diverse dal solito sono solo alcuni dei fastidi che si avvertono quando è stata contratta la malattia.

Quando si presenta anche la febbre, la nausea, il vomito, una stanchezza insolita e una sensibilità eccessiva della zona pelvica, bisogna ricorrere subito ad un consulto medico, in modo da non andare incontro a possibili complicazioni, come gravidanze extrauterine ed infertilità.
Il ginecologo, attraverso una serie di esami specifici, può confermare la malattia infiammatoria pelvica o un’altra patologia. Nei casi gravi, è necessaria anche una laparoscopia, cioè un piccolo intervento chirurgico che permette di vedere all’interno degli organi riproduttivi e di diagnosticare correttamente la malattia.

Allarme depilazione, l’inguine andrebbe lasciato al naturale

Ramon Grimalt dell’Accademia spagnola di Dermatologia e Venereologia di Madrid ha svolto una ricerca che rivela che ’inguine andrebbe lasciato folto, per uan serie di motivazione che si rifanno alla salvaguardia della salute.
I peli del corpo che l’essere umano ha conservato svolgerebbero infatti una funzione specifica per la nostra conservazione.
I peli pubici in particolare, sarebbero fondamentali per evitare il contagio di malattie sessualmente trasmissibili.
L’epilazione in una zona così ricca di ghiandole e linfonodi contribuirebbe all’infiammazione di essi e inoltre all’infiammazione dei bulbi piliferi che diventerebbero un terreno adatto alla proliferazione di infezioni batteriche, come nel caso di peli incarniti o bulbi infiammati a tal punto da produrre sacche di pus che a volte richiedono l’intervento medico per essere eliminate.
Nel caso per esempio di condilomi e verruche da papilloma virus, è stato dimostrato che queste ultime compaiono più sensibilmente in soggetti che adottano la depilazione intima totale.
Val la pena di mettere a repentaglio la propria salute per avere il pube di una bambola di plastica?

Giradito: cos’è e come curarlo

Se il vostro dito si gonfia, infiammandosi nella zona vicino all’unghia, potrebbe trattarsi di giradito (o patereccio), una fastidiosa infezione che può colpire un dito della mano o l’alluce del piede. Scopriamo come riconoscerlo e i rimedi per curarlo.
Il giradito (o patereccio) è un’infezione batterica che colpisce il dito di una mano, principalmente il pollice, o, più raramente, l’alluce del piede. I microrganismi più spesso coinvolti sono lo Streptococcus pyogenes o l’escherichia coli, in casi più rari può essere causato da Candida albicans o Herpes simplex. Il dito affetto da patereccio si presenta rosso e gonfio nella zona vicino all’unghia e di solito guarisce entro pochi giorni ma, se viene trascurato, può favorire la formazione di pus che potrebbe far estendere l’infiammazione anche ad altri strati della pelle. Ma vediamo quali sono i fattori che aumentano il rischio di contrarre questa infiammazione e i rimedi per curarla.

Cause del giradito
Lo sviluppo del giradito è favorito da piccole ferite o schegge che penetrano nei tessuti molli delle dita. Chi ha l’abitudine di mangiarsi le unghie e le pellicine (onicofagia) è più predisposto a questo tipo di infezione dato che le piccole ferite sono terreno fertile per i batteri. Quando l’infezione riguarda l’alluce del piede può essere causata da microferite (dovute magari ad una pedicure poco accurata) o da un ambiente troppo umido (ad esempio scarpe che non lasciano traspirare bene il piede). Ci sono categorie più predisposte a sviluppare questa infezione come: parrucchieri, lavapiatti, baristi o anche le casalinghe, cioè quelle persone che, principalmente per motivi di lavoro, devono tenere per molte ore al giorno le mani a contatto con l’acqua rendendo la pelle più predisposta ad attacchi esterni.
ìLa terapia da adottare per la cura del patereccio si basa sulla causa che ha scatenato l’infezione. Se è di natura batterica allora si utilizzeranno antibiotici in pomata da utilizzare almeno due volte al giorno o secondo consiglio medico. Se invece l’infezione è scatenata da un fungo applicheremo una pomata antimicotica.
Il ricorso a rimedi naturali può essere un valido aiuto per alleviare bruciore e gonfiore e per disinfettare la zona interessata.
Acqua e sale: è il primo e il più semplice rimedio che aiuta a ridurre il gonfiore e a disinfettare (grazie alla presenza del sale). Basta immergere la parte interessata in acqua tiepida e sale per circa 10 minuti almeno tre volte al giorno.
Aglio e cipolla: bisogna creare un composto con cipolla e aglio frullati nell’acqua e applicarlo sulla zona interessata un paio di volte al giorno.
Olio di tea tree: le sue proprietà antibatteriche e antimicotiche possono essere un valido aiuto per la cura del patereccio. Diluire tre o quattro gocce di olio di tea tree in olio di oliva e spalmarlo sul dito interessato e avvolgere con una garza. Ripetere un paio di volte al giorno.
Malva: è ottima per lenire bruciore e gonfiore. Effettuare impacchi di malva fredda o immergere il dito direttamente nell’infuso per circa 15 minuti.