Purtroppo non tutte le donne conoscono quella malattia, perché purtroppo non c’è molta informazione circa la malattia che ogni donna potrebbe avere soprattutto durante l’età più fertile. La malattia infiammatoria pelvica è un’infezione provocata da batteri o da malattie a trasmissione sessuale. Colpisce gli organi riproduttivi, le tube di Falloppio, l’utero, il collo dell’utero, le ovaie e la vagina e causa un dolore costante al basso ventre che solitamente viene sottovalutato o confuso con la sindrome premestruale.
Questa malattia potrebbe provocare diverse patologie e persino aborti. Ecco i sintomi più evidenti: dolore nella parte bassa dell’addome e alla schiena, mestruazioni prolungate, abbondanti e dolorose, crampi addominali e secrezioni vaginali diverse dal solito sono solo alcuni dei fastidi che si avvertono quando è stata contratta la malattia.

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Quando si presenta anche la febbre, la nausea, il vomito, una stanchezza insolita e una sensibilità eccessiva della zona pelvica, bisogna ricorrere subito ad un consulto medico, in modo da non andare incontro a possibili complicazioni, come gravidanze extrauterine ed infertilità.
Il ginecologo, attraverso una serie di esami specifici, può confermare la malattia infiammatoria pelvica o un’altra patologia. Nei casi gravi, è necessaria anche una laparoscopia, cioè un piccolo intervento chirurgico che permette di vedere all’interno degli organi riproduttivi e di diagnosticare correttamente la malattia.

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