Un’ottima notizia in campo medico. Per i pazienti a cui è stato diagnosticato un tumore ai polmoni: contro il tumore al polmone tipico dei fumatori, quello definito squamoso, arriva una nuova arma.
grazie ad un innovativo nanofarmaco (nab-paclitaxel), infatti, e’ stato gia’ evidenziato che il tumore si riduce nel 41% dei pazienti, ed e’ ora ai nastri di partenza la sperimentazione, guidata dall’Italia, per utilizzare la nuova molecola anche come terapia di mantenimento per tenere sotto controllo il cancro. Il nanofarmaco ha già dimostrato di far regredire il tumore del polmone nel doppio dei pazienti rispetto al trattamento standard e oggi potrebbe dunque rappresentare una svolta anche come terapia di mantenimento, successiva alla chemioterapia iniziale, cercando di migliorare così in maniera significativa la sopravvivenza proprio in una delle forme più aggressive, tipica dei fumatori.
Almeno questo è ciò che vuole dimostrare lo studio internazionale di fase III, ‘Abound’, avviato con il coinvolgimento di 300 pazienti e di cui si parla oggi al Congresso europeo sul cancro in corso a Vienna. L’Italia ricopre un ruolo di primo piano, con la guida di Cesare Gridelli, Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia dell’Azienda Ospedaliera ‘Moscati’ di Avellino. «Le prospettive aperte da nab-paclitaxel, associato a carboplatino, un altro farmaco chemioterapico, stanno già cambiando la terapia standard – spiega Gridelli, che è anche presidente della Associazione Italiana Oncologia Toracica -. In particolare si è registrata una regressione delle dimensioni del tumore nel 41% dei pazienti». Alla luce di questi dati, spiega, «abbiamo deciso di verificare con un altro studio l’efficacia della molecola come terapia di mantenimento successiva alla combinazione. Oggi, in questo tipo di tumore del polmone, dopo 4/6 cicli di chemioterapia si sospende il trattamento e la sopravvivenza è di circa un anno. Stiamo verificando in questo studio se la terapia di mantenimento è invece in grado di mantenere il risultato ottenuto con la chemioterapia iniziale, con prospettive importanti». Il fumo di sigaretta è il più importante fattore di rischio per il carcinoma del polmone. La probabilità di svilupparlo è più alta di 14 volte nei tabagisti rispetto ai non fumatori.
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Il metodo Pantellini per la cura e la prevenzione del cancro
E’ incredibile come un metodo semplice che ha curato tantissime persone a partire dagli anni ’50 ad oggi sia praticamente sconosciuto, eppure tratta con successo il cancro e le malattie degenerative. Purtroppo non è un business per le case farmaceutiche dato che il trattamento costa solo pochi euro. In questo articolo si spiega come è stato scoperto, il successo e come metterlo in pratica.
Prima che scoppiasse il caso Di Bella, il metodo del Dott. Gianfranco Valsé Pantellini era sicuramente la terapia contro il cancro più usata e più conosciuta in Italia, nel campo della medicina alternativa. Come la maggior parte delle scoperte scientifiche più importanti, anche questa trae origine da un caso fortuito e da un errore.
Nel 1947, il Dott. Pantellini consigliò ad un malato di cancro inoperabile allo stomaco, con prognosi di pochi mesi di vita, di bere limonate con bicarbonato di sodio al fine di calmare i forti dolori. Immaginatevi la sorpresa quando dopo sei mesi il suo problema oncologico regredì al punto di non essere visibile all’indagine radiografica. Cos’era successo ? Il paziente, per errore, non aveva usato il Bicarbonato di Sodio, ma il Bicarbonato di Potassio.
La cosa sorprese il Dottore, ma gli dette anche l’intuizione per uno studio che avrebbe cambiato la sua vita, tanto che anni dopo annotò: «È come se avessi ricevuto una botta in testa».
Pantellini proseguì le sue ricerche per quarant’anni, scoprendo che è la combinazione tra l’acido ascorbico (vitamina c) e il Bicarbonato di Potassio che produce l’Ascorbato di Potassio, il più potente antiossidante, che non solo trattava efficacemente il cancro ma trovava applicazione anche in alcune malattie degenerative ed autoimmuni.
Continuò a tenere conferenze, partecipò a vari congressi di oncologia, pubblicò le sue scoperte su riviste mediche, curò con successo migliaia di persone. Risultato ?
Alcune denunce da parte dell’Ordine dei Medici (assolto), problemi a non finire, diffamazioni; ma l’aspetto più grave è che in tutti questi anni, Pantellini non è mai stato preso in considerazione dalla classe medica. Non viene confutato, semplicemente viene totalmente ignorato.
Chi volete che abbia interesse a prescrivere l’Ascorbato di Potassio, un prodotto che costa pochi euro per un mese di terapia e che, oltre a tutto, non è brevettabile? In un’intervista disse: “Ci sono degli interessi enormi, prima di colpire questi interessi bisogna stare attenti anche noi di colpirli bene così da farli degradare nel tempo. Tutto il mondo oggi vive sul denaro, e lei sa quanti migliaia di miliardi ci sono in giro in questo momento sulla sua testa. Se la medicina si è instradata su un’unica strada questa non è colpa mia.
E’ colpa del destino dell’umanità. Anche del vostro! Perché di li al 2015, se non prenderemo provvedimenti seri, saremo uno contro uno col cancro“.
Pantellini ha sperimentato che la somministrazione di ascorbato di potassio, che non provoca effetti collaterali indesiderati, ha in dosaggi diversi, un’azione preventiva e curativa nei riguardi del cancro.
Lo scienziato ha trattato, tra l’altro, con successo malattie autoimmuni da virus dipendenti e, tra queste, la sclerosi multipla. Sul probabile meccanismo d’azione dell’Ascorbato di Potassio Pantellini ha scritto: “Ritengo… che il Potassio, per la sua affinità verso i gruppi idrogeno degli amminoacidi presenti all’interno delle membrane cellulari, presiede attivamente ai fenomeni degli interscambi ossido-riduttivi dei medesimi, mantenendo costante la quota proteica necessaria ad un’ordinata strutturazione del complesso edificio cellulare ”.
Intervista al Dott. Pantellini fatta da Giuseppe Cosco
Finalmente scopriremo insieme cos’è il cancro…
Cosco: Professore che cosa è il cancro ?
Pantellini: Il cancro è una malattia degenerativa che ha anche un’origine genetica. Fino a poco tempo fa io non avevo un’idea lucida di quale fosse l’origine di questa patologia, ma oggi ho la certezza che a provocare questa manifestazione siano i radicali liberi, radicali liberi che vengono messi in libertà nella cellula dai mitocondri. I mitocondri, con questi radicali liberi, colpiscono il nucleo della cellula diecimila volte al giorno, cercando di sovvertirlo.
A questa azione dei mitocondri si antepone un enzima connaturato alla stessa cellula che, per natura propria, elimina questi radicali liberi. La produzione di questo enzima viene regolata da un gene. Quest’enzima è la superossido-dismutasi, fortemente riducente e contrastante l’azione dei radicali liberi. Se i radicali liberi, per condizioni particolari fisiologiche e anche per stress endogeni, stress ossidativo interno, riescono ad eliminare dalle cellule o da una cellula quest’enzima è certo che si scatena il tumore. Il cancro è una manifestazione di questo difetto cellulare.
- : Cosa ne pensa della chemioterapia ?
Pantellini: Non dico nulla della chemioterapia, perché si sa già tutto.
Essa ha un’azione deleteria e devastante sull’intero organismo. La chemioterapia si regge su un assioma, anzi su un paradosso: “Ciò che fa venire il cancro, lo guarisce”, guardi a che assurdità si è arrivati. Nella chemioterapia, la ciclofosfammide non è altro che un iprite chelata che viene introdotta nell’organismo, causa sui tessuti delle reazioni di Feulgen liberando quattro molecole di acido cloridrico. Quindi come si può pensare di curare il cancro con l’acido cloridrico ?
- : Come è arrivato a capire l’importanza dell’ascorbato di potassio per la prevenzione e la cura del cancro ?
Pantellini: Fu un malato che mi mise sulla strada dell’ascorbato di potassio. Scambiò il bicarbonato di sodio con il bicarbonato di potassio, e da lì è partita la mia ricerca. - : Questo sale…
Pantellini: E’ il più forte antiossidante che abbiamo a disposizione oggi.
Non è dannoso, viene assorbito rapidamente e agisce sul cancro. Difatti i tumori trattati con ascorbato di potassio o regrediscono o si fermano oppure vanno più lentamente avanti. La casistica è molto, molto, molto vasta e positiva.
- : Quali sono i dosaggi ?
Pantellini: Per la prevenzione si possono somministrare due o tre dosi la settimana, la mattina a digiuno, per quattro o cinque mesi consecutivi, poi interrompere un mese e ricominciare. Per la cura, invece, di dosi bisogna assumerne tre al giorno. Cioè occorre prendere la dose preventiva di gr. 0.15 di acido ascorbico e gr. 0.30 di bicarbonato di potassio, tre volte al giorno.
- : Posso scrivere che in caso di tumori definiti iniziali, con l’ascorbato, si ottiene la guarigione completa ?
Pantellini: Certamente, si ha il 100% di regressione del tumore.
- : Ci sono altre malattie che rispondono bene a questo trattamento?
Pantellini: L’assunzione dell’ascorbato di potassio nei malati di AIDS mantiene l’individuo sieropositivo però non lo fa passare nella fase successiva. Stiamo portando avanti un protocollo di terapia sperimentale al riguardo e i risultati sono molto interessanti.
- : Le persone in cura preventiva dal 1970 hanno…
Pantellini: Nessuna di loro, e sono molte centinaia, è stata colpita da cancro o da malattie virali.
- : Professore lei è solo in questo lavoro ?
Pantellini: Sono affiancato da molti altri ricercatori, italiani e stranieri e poi in America diversi scienziati (tra cui Irwin Stone, Cameron e Pauling, N.d.R.) portano avanti protocolli sperimentali simili (fondati
sull’ascorbato di sodio).
- : Se l’ascorbato di potassio fosse somministrato su larga scala avremmo risultati incredibili?
Pantellini: Si, ma non sono cose che posso fare io, io posso dare delle indicazioni. Si deve mobilitare chi è preposto alla salute pubblica, cominciando dal ministro della sanità.
- : Il cancro è anche un affare e gli interessi economici che vi ruotano intorno sono davvero tanti e da tutto ciò che è emerso, le porcherie della “malasanità” di Stato…
Pantellini: Era una cosa logica. Non è una scoperta che ci sia la malasanità. Era meglio se i politici italiani avessero visto più a fondo l’interesse e la salute della gente, ossia pochi farmaci, ma buoni, sperimentati, che moltissimi farmaci anche con prezzi altissimi che non servono a nulla e fanno male.
- : Sperimentano molto sugli animali…
Pantellini: E’ difficile riportare l’esperienza fatta su animali all’uomo.
L’uomo ha riflessi farmacologici molto diversi. Per esempio un coniglio mangia anche l’atropina senza avere nessun disturbo, l’uomo, invece, muore.
- : Secondo lei la cecità dei cattedratici è frutto di ignoranza o di malafede ?
Pantellini: Io non so cosa nasconda, ma sono morti anche molti di loro di cancro, che io ho tentato di salvare.
- : Visto il bassissimo costo dell’ascorbato di potassio, poche centinaia di lire, le industrie farmaceutiche hanno tentato di metterle i bastoni tra le ruote?
Pantellini: Hanno provato, tramite anche i loro emissari appartenenti ad un certo tipo di classe medica, ma è difficile fermare la marcia dell’ascorbato di potassio.
- : Ci sono dei medici in Italia che usano l’ascorbato?
Pantellini: Ci sono dei bravissimi medici in Italia, dei bravissimi chirurghi, anche dei bravissimi oncologi che utilizzano l’ascorbato di potassio.
- : Dove si può trovare l’ascorbato di potassio?
Pantellini: Molte farmacie lo preparano bene, io non posso dire i nomi, però, ci sono farmacie a Firenze, Treviso, Verona, Milano e Bologna che hanno l’ascorbato di potassio perfettamente dosato e chiuso in bustine ermetiche.
- : Professore un’ultima domanda. L’ansia e lo stress hanno importanza nella genesi di un cancro ?
Pantellini: Certamente. La mente e i suoi complessi legami col corpo, rivestono una grande importanza. Io sono certo che l’insorgenza tumorale sia dovuta al riemergere di una struttura evolutiva della materia vivente, avvenuta qualche milione di anni fa, e che ciò si ripeta, oggi, quando i geni autoregolatori della chimica cellulare sono inattivati nel loro chimismo enzimatico per uno stress di qualsiasi natura.
Il Dott. Gianfrancesco Valsé Pantellini è morto nel 1999. dai tempi di questa intervista ci sono stati diversi sviluppi nello studio dell’ascorbato e delle modalità di utilizzo del medesimo, in particolare la formulazione dell’ascorbato più ribosio sembra potenziare l’efficacia dell’ascorbato di potassio, così come l’associazione con la vitamina B12. La Fondazione Pantellini porta avanti gli studi condotti dal dottore e segue i pazienti che vogliono seguire questa cura.
Chi vuole usarlo a scopo preventivo ecco come si prepara il rimedio “Pantellini”
Ingredienti
Uno o due limoni preferibilmente freschi
(un limone contiene mediamente dai 45 ai 75 mg per 100 ml di succo. Un limone grosso di circa 250 grammi contiene circa 90 ml di succo.
Pantellini consiglia 150 mg di vitamina C. Si presume che il limone sia maggiormente efficace della sola vitamina C)
Bicarbonato potassio (circa la punta di un cucchiaino 300 mg)
Un cucchiaino che non sia di ferro
Si può aggiungere ghiaccio o zucchero (meglio se di canna) a piacere.
(Si può fare anche con le bustine disponibili in farmacia e erboristeria)
Dove e cosa comprare
Il bicarbonato potassio è un integratore fatto per 2/3 di bicarbonato ed 1/3 di potassio.
Il ministero della Salute lo “inquadra” come integratore alimentare.
Si trova in farmacia e erboristeria al costo medio di 5 euro/100 grammi.
Il chilo è disponibile alle volte solo in farmacia a 20 euro con richiesta medica su foglio bianco.
La preparazione
Fare la premuta del succo di limone, aggiungere due dita di acqua fredda (circa 200 Ml) e una punta di cucchiaino di bicarbonato di potassio (K). Agitare bene con un cucchiaino che non sia di ferro per circa un minuto.
Il Pantellini è pronto e può essere gustato.
A piacere è possibile aggiungere, SOLO dopo la preparazione, ghiaccio e/o zucchero.
Note sulla conservazione del bicarbonato potassio
Teme l’umido e la luce pertanto si consiglia di travasare una modica quantità (un cucchiaino) in una bustina per alimenti da riporre poi in un barattolino da cui attingere di volta in volta.
E’ sempre meglio “strizzare” le bustine per evitare aria la cui umidità puo danneggiarlo.
Perché lo zucchero
Per una questione di gusto. Alcuni lo preferiscono così.
Per un discorso di presunta utilità. Lo stesso Pantellini consigliò una “limonata zuccherata”.
Alla Fondazione Pantellini sommano il ribosio (che è uno zucchero). La stessa funzione cellulare della pompa Na/K scambia sodio con potassio e glucosio.
Da retenews24
Cancro al seno: speranze dall’oncoimmunoterapia
L’Oncoimmunoterapia attiva le difese naturali dell’organismo e “rieduca” il sistema immunitario a riconoscere il cancro per poi distruggerlo. In futuro, dunque, non sara’ piu’ necessario farsi asportare mammelle o ovaio colpiti, per evitare il rischio di cancro. I nuovi farmaci utilizzano una tecnica che impedisce alle cellule cancerose di evadere la sorveglianza del sistema immunitario e trasformarsi in tumore:
Ecco come spiega questo nuovo passo avanti Pierfranco Conte: “L’oncoimmunoterapia sembra particolarmente promettente proprio verso quei tumori al seno più aggressivi”. La prova arriva da uno studio condotto presso l’Istituto Oncologico Veneto di Padova su 400 pazienti. Consiste nell’utilizzo di farmaci intelligenti inibitori di un enzima chiave nei processi di riparazione che le cellule carcerose sono in grado di utilizzare. La scoperta piu’ importante è anche che la terapia immune è duratura nel tempo: “il sistema immunitario diventa capace di controllare il tumore molto a lungo. Finalmente si può cominciare a parlare di guarigione. Negli ultimi dieci anni la ricerca contro il cancro ha puntato moltissimo sui cosiddetti farmaci ‘intelligenti’ o farmaci ‘target’, diretti cioè su bersagli molecolari presenti nelle cellule tumorali con l’obiettivo di modificarne alcune proprietà quali la capacità di replicarsi, di non morire nonostante i danni indotti dalla chemioterapia e radioterapia, di diffondersi ad altri organi”.
Dolore al polpaccio: scopre di avere un cancro: Giusy, 53 anni muore nel giro di 20 giorni
Giusy Battistella è il nome della donna protagonista di questa terribile avventura: la donna ha sentito all’improvviso un forte dolore al polpaccio il 14 agosto scorso. Dopo gli esami, la terribile diagnosi: un tumore allo stadio finale fino a quel momento rimasto nascosto. Giusy, ex consigliere comunale e imprenditore immobiliare di Santa Lucia, è morta in 20 giorni. Gestiva con il fratello Giancarlo l’impresa di costruzioni di famiglia a Sarano e, con la cognata, tre agenzie specializzata nella compravendita di immobili.
Il padre della donna è sconvolto dall’accaduto e ha dichiarato: «Mia sorella non aveva avuto nessun sintomo del male nelle settimane precedenti. Le è venuto il 14 agosto un problema ad un polpaccio. Ha fatto gli esami immediatamente e i medici non ci hanno lasciato da subito speranze. Il male era già allo stadio finale. Una tragedia per la nostra famiglia».
Il cancro al colon retto: ecco tutti i sintomi
Negli ultimi anni i casi di cancro de colon-retto, stanno aumentando tra le donne ed è, infatti, diventato il secondo tipo di cancro più diffuso. Per ora le cause sono imprecise ed è quindi fondamentale prevenirlo e fare attenzione ai sintomi.
In questo articolo approfondiremo proprio questo tema, per la vostra salute e tranquillità.
Il cancro del colon-retto inizia con lo sviluppo di uno o più polipi nel rivestimento interno delle pareti del colon o del retto. Crescono all’interno e possono avere una forma piatta o ovale.
È proprio in questa fase che la prevenzione è d’importanza vitale. La maggior parte di questi polipi sono benigni, ma se non vengono rimossi in tempo, possono diventare maligni. Si conoscono con il nome di adenomi e notiamo sintomi della loro presenza solo quando raggiungono una certa grandezza ed entrano in contatto con le feci, il che provoca sanguinamento.
In molti paesi si sta tentando di programmare colonscopie periodiche per prevenire il cancro del colon-retto. Se i polipi vengono individuati in tempo, quando sono di dimensioni ridotte, sparisce anche il rischio di ammalarsi di cancro. Quale sono i sintomi di questo tipo di cancro?
• Sangue nelle feci: il colore può variare dal rosso al nero e si deve al contatto tra le feci e i polipi presenti nel colon o nel retto che, con lo sfioramento, sanguinano.
• Anemia: le donne sono più soggette a soffrire di anemia rispetto agli uomini. Di solito si deve a un ciclo mestruale abbondante, ma è importante conoscerne sempre la causa.
• Cambi nel ritmo intestinale: soffrite spesso di periodi di stitichezza che si alternano a settimane di diarrea? Allora dovete farlo presente al vostro medico. È importante conoscere la causa di questi cambiamenti nel vostro ritmo intestinale.
• Forma delle feci: se improvvisamente diventano più fine potrebbe essere dovuto alla presenza di polipi che restringono l’intestino e non permettono un’espulsione normale dei residui.
• Strana sensazione di espulsione: quando andate in bagno, avete spesso la sensazione di non aver finito, che ci sia ancora qualcosa nell’intestino? Questo problema è conosciuto come tenesmo rettale ed è necessario consultare un medico.
• Dolori addominali: avete la sensazione di essere troppo pieni appena finito di mangiare? Vi sentite stanchi e con l’addome appesantito? Non ignorate questi sintomi!
• Perdita di peso: quando si verifica un problema al colon, il nostro organismo non sintetizza più molti nutrienti in modo adeguato, il cibo non viene processato allo stesso modo… Tutto ciò comporta la perdita di qualche chilo.
La cosa più importante nel caso del cancro del colon-retto (come per qualsiasi altro tipo di cancro) è fare attenzione ai sintomi e mantenere una buona qualità di vita.
Cancro: arriva la super risonanza che brucia le cellule maligne
In campo medico è finalmente arrivata una super risonanza magnetica combinata con un macchinario che emette ultrasuoni ad altissima intensità focalizzandoli in un punto in modo da “bruciare” con precisione, in modo non invasivo e con l’assenza quasi totale di effetti collaterali le cellule maligne.
Questo aggeggio verrà inaugurato prossimamente presso l’Irst (Istituto scientifico romagnolo per la cura dei tumori). Una realtà all’avanguardia non solo in Italia ma in Europa “e che consentirà – sottolinea Dino Amadori, direttore scientifico dell’Ircs – di dare al via ad una piano di ricerca per la diagnosi e cura dei tumori unico nel panorama internazionale”.
Per i prossimi tre anni saranno portati avanti tre progetti sperimentali per valutare l’accuratezza diagnostica, sicurezza, tollerabilità, comfort e costo-efficacia di questo tipo d’indagine, la capacità della risonanza nell’individuare i danni procurati al fegato dai farmaci chemioterapici e l’utilizzo degli ultrasuoni focalizzati ad alta intensità nel trattamento dalle metastasi ossee e del dolore. «La particolarità di questo strumento chiamato Rm 3Tesla con sistema Hifu (High-Intensity Focused Ultrasound), è di avere una potenza doppia rispetto alla risonanza “standard” e ciò permette di “vedere” lesioni tumorali di solo un millimetro quando in genere sotto i 5 millimetri non sono monitorabili. Non solo, è possibile analizzare meglio i tessuti compresi quelli molli”.
“Per esempio studiando il cervello si possono vedere le reazioni delle diverse aree al dolore e se ne può monitorare l’intensità. Ciò ci consentirà di curarlo meglio. Questo nuovo trattamento non è invasivo ed è più tollerabile e senza gli effetti collaterali negativi della chemio e della radioterapia”.
Camilla, la bimba di 8 anni che ha trovato una cura per il cancro
Lo ha detto con molta innocenza anche se è solo una bambina di 8 anni. Durante una cena in famiglia, la piccola Camilla ha affermato che l’antibiotico avrebbe potuto curare il cancro. Dopo alcune ricerche, la sua idea non si è dimostrata poi così sbagliata. L’antibiotico sarebbe capace di combattere il tumore e di non danneggiare le cellule sane.
A tavola, infatti, il padre Michael ha chiesto a sua figlia Camilla come avrebbe fatto per combattere il cancro. La risposta della bambina di 8 anni è stata: “Io lo curerei con l’antibiotico, come quando ho il mal di gola”. L’idea di Camilla non si è dimostrata poi così sbagliata.
I genitori, insieme ad un gruppo di ricercatori dell’Università di Manchester, hanno scoperto con grande sorpresa che diversi antibiotici economici e facilmente reperibili riuscirebbero ad uccidere le cellule tumorali più pericolose e comuni.
In particolare, sono stati combattuti il tumore al seno, alla prostata, al polmone e alcuni tumori cerebrali difficili da trattare. Uno degli antibiotici più efficaci per curare il cancro sarebbe la doxiciclina, quello che si usa comunemente per eliminare l’acne.
I suoi effetti sarebbero particolarmente promettenti e, come se non bastasse, il suo prezzo è molto basso rispetto ai tradizionali farmaci antitumorali. Le sperimentazioni hanno dimostrato dunque che questi farmaci sarebbero la soluzione perfetta per fermare il cancro ed evitare la sua propagazione in tutto il corpo.
I superbatteri provocheranno più morti del cancro entro il 2050
Ben 700 mila persone muoiono ogni anno per una causa davvero assurda: resistenza ai farmaci di alcune malattie come la tubercolosi, la malaria ed il batterio E.Coli.
Per la BBC, infatti, entro il 2050 le infezioni resistenti ai farmaci uccideranno 10 milioni di persone in più in tutto il mondo contro gli 8,2 milioni che attualmente muoiono per il cancro.
Jim O’Neill, noto economista, ha rilasciato i risultati di uno studio a lui commissionato dal governo britannico in cui vengono spiegati i costi relativi alla produzione di nuovi farmaci per limitare i danni causati dalla resistenza agli antibiotici:
“Il Prodotto interno lordo annuale del Regno Unito ammonta a 3.000 miliardi, quindi i costi ammontano a circa 35 anni di Pil britannico”. Per arginare il problema è necessario che ogni intervento come chemioterapia, trapianti e parti cesarei sia effettuato in modo sicuro e protetto.
I paesi più a rischio sulla resistenza ai farmaci sono Russia, Brasile, India, Cina, Messico, Indonesia, Nigeria e Turchia: “In Nigeria nel 2050 più di un decesso su quattro sarà attribuibile a infezioni resistenti ai farmaci, mentre l’India andrà incontro a due milioni di vittime ogni anno a causa di questo problema”.
Speriamo che con la diffusione di queste notizie la situazione possa cambiare.
Si ritrova il corpo pieno di lividi al risveglio e scopre una cosa terribile
Svegliarsi in questo modo deve essere stata veramente una sensazione terribile. Thea Wilson, ha scoperto di aver in ogni parte del copo dei lividi di svariate dimensioni. E’ una donna di soli 37 anni e si è notevolmente spaventata. Pert questo, la donna originaria di Burwarton, Inghilterra, che dall’aspetto sembrava quasi che fosse stata picchiata a sangue da qualcuno durante la notte, si reca immediatamente da un dottore.
Qui purtroppo riceve un orribile notizia: quei lividi erano causati dalla leucemia. A confermarlo anche la biopsia del midollo osseo. La sua è una rarissima forma di leucemia, molto aggressiva. Ovviamente la donna è stata ricoverata d’urgenza presso il Royal Shrewsbury Hospital, si è sottoposta ad alcuni cicli massicci di chemioterapia. Dopo sei mesi di trattamento, la bellissima notizia: Thea è guarita. Ora la donna ha deciso di fare qualcosa di bello per i ragazzi affetti da questo tipo di malattie terribili e ha organizzato una raccolta fondi. Il ricavato sarà destinato al reparto di ematologia del Royal Shrewsbury Hospital.