Attentato Barcellona, il terrorista si pente: “Chiedo perdono…”

Mohamed Houli Chemlal è il terrorista rimasto ferito nel corso dell’esplosione di Alcanar, in Spagna, nei giorni scorsi. Ora è passato a una incredibile fase di pentimento. Ha chiesto perdono per quello che ha…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Confessione piena”]

…fatto davanti al giudice, come riferito dal quotidiano iberico El Pais. Il terrorista ha 21 anni ed è originario dell’enclave spagnola di Melilla. La confessione alle forze dell’ordine è stata piena, con tanto di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Rivelazioni preziose”]

…rivelazioni sui piani del gruppo jihadista che si è reso responsabile dei gravi attacchi a Barcellona e Cambrils.

Un’infermiera parla di Luca Russo: “Mentre moriva guardava il cielo, ero con lui. Non è morto solo”

Sono tre le vittime italiane del recente attentato terroristico di Barcellona. Una di queste è Luca Russo e una infermiera ha raccontato quali sono stati gli ultimi momenti del ragazzo (aveva soltanto 25 anni) prima…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Parole molto toccanti”]

…di morire. Ecco le sue toccanti parole:
“Ho visto un ragazzo steso a terra, che si muoveva appena. Mi sono avvicinata e ho capito che non c’era niente da fare. Ho accarezzato il suo viso e gli ho sussurrato ‘E’ tutto ok’. Volevo pronunciare parole di serenità. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Un sonno apparente”]

Lui mi ha guardata, poi ha fissato il cielo, con serenità, come se dormisse”.
Il post è stato reso pubblico e ha ricevuto molti attestati di stima, da tutte le parti del mondo. Si tratta di Paula O’Rourke, una infermiera americana che vive a Barcellona e che si…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”L’arrivo sul luogo dell’attentato”]

…trovava nei pressi del luogo dell’attentato.

14 jihadisti graziati dal re del Marocco: dopo la strage di Barcellona, ecco la decisione che divide il mondo

Un gesto di clemenza che, per le tempistiche, sta facendo discutere molto in tutto il mondo occidentale. Il re del Marocco, Mohammed VI, ha deciso di concedere la grazia a 14 jihadisti: la motivazione è che “si sono pentiti e ravveduti”. Una scelta operata proprio nei giorni successivi al terribile attentato di Barcellona… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La grazia del re”]

con l’opinione pubblica europea e non ancora sotto shock dopo l’attacco degli integralisti al cuore di una delle città più famose e gettonate dai turisti. La grazia è arrivata nel giorno del 64° anniversario della Rivoluzione del re e del popolo: a beneficiare di questa tradizione sono stati 14 ex militanti di gruppi integralisti islamici. Tredici di loro erano condannati a pene inferiori ai 30 anni, mentre uno era addirittura condannato a morte (con pena commutata a 30 anni). Il ministero della Giustizia marocchino ha spiegato che… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il motivo della grazia”]

tutti questi terroristi hanno preso parte l programma di riabilitazione “Mossalaha” (che significa “Riconciliazione”, mostrando provato “pentimento per gli atti compiuti, attaccamento ai valori della nazione, ai sacri principi e alle istituzioni nazionali” e “rigettando l’estremismo e rinnegando fortemente il terrorismo e si sono rimessi sulla retta via, dimostrando una condotta irreprensibile durante il periodo di detenzione”.

Arrestato: “Aveva un piano per uccidere il presidente”

Un giovane è stato arrestato dopo aver scoperto i suoi propositi di uccidere il presidente francese Emmanuel Macron. Secondo quanto hanno rivelato alcune fonti giudiziarie provenienti dalla Francia, in manette…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il piano di attacco”]

…è finito un 23enne che voleva attaccare Macron nel corso della sfilata che ci sarà tra pochi giorni in occasione della festa del 14 luglio. Inoltre, il ragazzo avrebbe rivelato propositi di uccisione nei confronti delle varie…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Accuse pesanti”]

…minoranze che vivono nel paese transalpino. L’accusa di cui dovrà rispondere è quella di associazione a delinquere con legami con organizzazione terroristica, sempre in base a quanto sta trapelando nelle…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Reati precedenti”]

…ultime ore. In passato il 23enne era stato condannato per apologia del terrorismo, dunque si tratta di un personaggio pericoloso che si è definito più volte “nazionalista”.

I miliziani dell’Isis fanno festa, una cintura esplode per errore: è un massacro

Sembra una storia inventata, una di quelle notizie elaborate a tavolino dai siti di satira. Invece è successo veramente: durante una “festa di addio” a un miliziano dell’Isis in procinto di compiere un attentato kamikaze, la cintura del “festeggiato” è esplosa per sbaglio. La conseguenza è stata una strage… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Una strage”]

Sarebbero dodici i jihadisti rimasti uccisi nell’esplosione fortuita. Il futuro kamikaze si sarebbe dovuto far saltare in aria a Baquba, città dell’Iraq non lontana dal luogo della strage avvenuta in una fattoria di Makhisa. Ma cos’è una “festa di addio”? PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Festa del sangue”]

È una celebrazione in cui i vari miliziani rendono omaggio agli aspiranti attentatori suicidi. In questo caso però, da festa dell’addio si è trasformata in “festa del sangue”, come l’hanno ribattezzata le fonti locali.

ULTIM’ORA | Spari, ostaggi, morti e kamikaze: terrore in Parlamento

Doppio attentato terroristico in Iran. La capitale Teheran è stata sconvolta da due attacchi in due zone importantissime della città. Come riportano le varie agenzie locali, il Parlamento è stato teatro di una sparatoria: tre persone armate avrebbero fatto irruzione sparando contro le guardie (una sarebbe rimasta uccisa). Ma la furia dei terroristi non è finita qui… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il bilancio della prima sparatoria”]

Alcune persone all’interno del Parlamento sarebbero state prese in ostaggio, mentre risulterebbero dei feriti: per mettere fine al raid, è servito l’intervento di un grande numero di agenti. Come anticipato, però, quella al parlamento locale non è stato l’unico attacco terroristico nella capitale iraniana… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Poi l’esplosione kamikaze”]

Un’altra sparatoria sarebbe andata in scena nei pressi del mausoleo dell’Ayatollah Khomeini: un uomo si sarebbe poi fatto esplodere, provocando alcuni feriti. Un altro terrorista sarebbe rimasto ucciso in uno scontro a fuoco, un terzo uomo si sarebbe tolto la vita con una capsula di cianuro e una donna sarebbe stata infine arrestata.

Londra, la prima vittima identificata aveva 30 anni: doveva sposarsi fra pochi giorni

Si chiama Christine Archibald, era nata in Canada e aveva 30 anni. Si tratta di una delle sette persone rimaste uccise nell’attentato a Londra dello scorso sabato. La giovane è morta tra le braccia del suo fidanzato, che avrebbe dovuto sposare tra pochi mesi. Il suo ragazzo, Tyler Ferguson, ha provato senza successo a metterla in salvo, mentre il furgone degli attentatori la centrava in pieno. La coppia viveva in Olanda ed era la prima volta che i due visitavano Londra. I genitori di Christine hanno scritto questo commovente messaggio… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il toccante messaggio dei genitori”]
“Ci dispiace la perdita della nostra bellissima figlia, era una sorella amorevole ed aveva spazio nel cuore per tutti quelli che conosceva. Credeva fortemente che ogni persona debba essere valorizzata e rispettata. Christine ha vissuto dando importanza a questo sentimento, visto che lavorava in un rifugio per i senzatetto finché non si è trasferita in Europa per stare con il suo fidanzato. Non avrebbe avuto modo di comprendere la crudele crudeltà che ne ha causato la morte. Preghiamo tutti di onorarla rendendo il mondo un posto migliore. Fate come lei e dedicatevi a soccorrere le persone più bisognose”. L’annuncio della sua scomparsa era stato dato anche dal primo ministro canadese Justin Trudeau… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le parole del primo ministro”]

“Purtroppo una nostra connazionale risulta essere tra le vittime. Porgiamo le nostre condoglianze alla famiglia ed agli amici, ed auguriamo alle persone rimaste ferite di guarire presto. Londra ed i suoi cittadini assieme a tutto il popolo del Regno Unito ha sempre mostrato fierezza di fronte ad avversità come questa. Questi atteggiamenti di odio non ci fanno paura, ma rafforzano i nostri sentimenti di solidarietà nei confronti degli amici britannici. Continueremo a collaborare con il Regno Unito e con tutti i nostri alleati per combattere il terrorismo e portare i colpevoli davanti alla giustizia”.

Attentato Manchester, tra le vittime anche la moglie di un ex calciatore

In queste ore sta parlando del suo dolore Mark Taylor, un ex calciatore inglese, ricordando sua moglie Jane Tweddle-Taylor, 51enne, morta assieme alle vittime dell’attacco terroristico di Manchester avvenuto ieri. “Bella e piena di vita” la definisce l’ex giocatore di Hartlepool United, Blackpool e Wrexham, attualmente nei quadri dirigenziali del Sunderland. “Lei era amata da tutti, a cominciare dalle nostre tre figlie. Tutti a Blackpool, dove lavorava in una scuola, le volevano bene. Insieme abbiamo vissuto tanti momenti felici, lei amava fare di tutto. Al concerto ci era andata con una amica, stavano mangiando qualcosa in attesa che la serata finisse. Al momento di…

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ricevere l’ordinazione, proprio in quella zona si è verificata l’esplosione che ha portato via Jane. La persona che era con lei invece è sopravvissuta” Mark aggiunge: “Sono stato a Londra per affari ed una delle mie figlie mi aveva chiamato mentre ero in albergo parlandomi dell’esplosione e del fatto che Jane non si trovasse. Ho provato a saperne di più guardando i notiziari, speravo che si trovasse in qualche ospedale”. Le figlia appresa la notizia si sono precipitate subito alla ricerca della madre, come racconta lo stesso Mark: “Le ragazze sono…

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andate subito sul posto per tentare di rintracciare Jane. Aspettavamo buone notizie ma purtroppo così non è stato. La situazione però è stata gestita al massimo delle potenzialità dalla gente di Manchester, non solo dalle forze dell’ordine. Il Manchester City aveva le famiglie di diversi suoi tesserati che hanno assistito al concerto vivendo l’attentato in prima persona (erano presenti anche la moglie e le figlie del manager del club, Pep Guardiola, ndr) e ci ha ospitato in uno dei suoi hotel. E’ stato un supporto incredibile. Intanto infermieri, poliziotti e tanti altri si occupavano di noi famigliari giunti sul posto per saperne di più sui nostri cari”. Un’altra delle vittime, la cui identità è stata confermata è Martyn Hett, 29enne, della quale erano sparite le tracce dopo l’esplosione. Il fidanzato Russell la ricorda così su Twitter: “La nostra meravigliosa e…

CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE  [nextpage title=”Altre vittime “]bella Martyn non è sopravvissuta. Ha lasciato questo mondo esattamente come lo viveva: al centro di attenzione. Per fortuna ho qui con me a sostenermi la sua meravigliosa famiglia e tanti amici stupendi. Ti amo Martyn. Lo farò sempre”. Come previsto alcune vittime erano giovanissime, come la 15enne Olivia Campbell e Saffie-Rose Roussos di 8 anni. La lista di quella terribile serata si conclude purtroppo con l’aggiunta di alti nomi: Lisa Lees di 47, John Atkinson di 26, Georgina Callander (18), Megan Hurley (15), Alison Howe (45), Kelly Brewster (32) ed Angelika e Marcin Klis, rispettivamente di 40 e 42 anni.

L’ha fatto subito dopo la strage di Manchester: il gesto della Regina lascia senza parole nel giorno del dolore

L’Inghilterra e il mondo intero ancora sono scossi dall’attentato che ha colpito Manchester e il concerto di Ariana Grande. Anche la famiglia reale ha deciso di commemorare le vittime, con un minuto di silenzio… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il party in giardino”]

In tanti hanno però criticato la decisione di non annullare una festa organizzata nel giardino di Buckingham Palace. Il minuto di silenzio si è svolto infatti proprio prima di questo ricevimento, che ha visto ospiti della Regina Elisabetta gli esponenti delle varie famiglie nobiliari inglesi. Le critiche si sono scatenate anche sul vestito indossato dalla sovrana… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il vestito”]

di un giallo accesso ritenuto poco consono all’atmosfera di profondo cordoglio in tutto il Paese. In ogni caso, tra i presenti è stato fatto notare come la regina si sia mostrata decisamente preoccupata e addolorata per l’attentato.

+++ ATTENTATO MANCHESTER +++ Tra le vittime e i dispersi, tanti bambini: lo sdegno del mondo

“È stato un atto malvagio che ha preso di mira i bambini”. Con queste parole, il sindaco di Greater Manchester, Andy Burham, ha condannato il vile attentato terroristico avvenuto alla fine del concerto di Ariana Grande: “Le vittime sono bambini, giovani e le loro famiglie che i responsabili hanno scelto di terrorizzare e uccidere”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”I nomi dei ragazzi dispersi”]

Il bilancio parla di 22 persone morte, tra cui appunto alcuni bambini. Anche tra i dispersi, l’età media è molto bassa: i nomi riportati online dal Manchester Evening News sono quelli Olivia Campbel (15 anni), Chloe Rutherford (17), Liam Curry (19), Martyn Hett (29), Laura MacIntyre, Eilidh MacLeod, Courtney Boyle, Philip Tron. Il capo della polizia locale ha confermato che l’esplosione provocata dal kamikaze è stata singola e non doppia… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

si tratta di un “ordigno rudimentale che ha fatto detonare provocando questa atrocità”. Fonti dell’ambasciata italiana a Londra, si legge su IlFattoQuotidiano.it,  riferiscono che “nell’attentato al momento non risultano italiani coinvolti”.