Quando dormiamo praticamente non ci accorgiamo di nulla di quello che avviene, perché versiamo in uno stato di semi incoscienza. Ma vi siete mai chiesto cosa succede al vostro corpo e a tutto quello che vi circonda mentre dormite? Ecco la risposta a tutti i vostri interrogativi.
1. I tuoi occhi si muovono: nella fase REM gli occhi vanno a destra e sinistra, su e giù.
2. Il senso dell’olfatto non risponde più.
3. Si è eccitati: vale sia per le donne che per gli uomini, ed evita che praticamente il corpo si abbandoni del tutto in un stato simile a quello comatoso.
4. Il corpo paralizza: i muscoli si immobilizzano quasi del tutto.
5. Si perde peso: si suda e quindi si perdono liquidi.
6. Si espellano i gas in modo più semplice.
7. La produzione di collagene aumenta.
8. Parliamo nel sonno: accade più speso di quello che crediamo.
9. Sensazione si cadere nel vuoto: è una cosa che riguarda il 70% di persone che spesso capita quando il cervello reagisce al rilassamento dei muscoli.
10. La temperatura corporea scende.
Vi eravate ma accorti di tutto questo?CONTINUA A LEGGERE
Categoria: Lifestyle
Vi è mai capitato di sognare la morte? Ecco che cosa significa…
Il tema della morte nei sogni è decisamente grande, considerato il fatto che rappresenta spesso grande paura e angoscia per il sognatore, il quale teme di prevedere la fine della propria vita o quella di un’altra persona. Da un punto di vista metaforico e generico, la morte rappresenta un senso di cambiamento profondo, con fasi della vita che si chiudono definitivamente per permettere ad altre di aprirsi. Il sogno più ricorrente vede al centro dell’attenzione una persona cara defunta. Nella maggior parte dei casi, la si vede in buona salute e sorridente, segno che siete riusciti ad elaborare la perdita. In alcune circostanze, il morto appare triste, arrabbiato o è possibile rivivere la morte stessa della persona cara: il sogno si tramuta in un vero e proprio incubo: ciò significa che qualcosa è rimasto in sospeso e non siete ancora riusciti a elaborare il lutto, nonostante sia passato tanto tempo.
Sognare la propria morte può rappresentare un periodo di transizione e di cambiamento, anche se abbastanza difficili da affrontare. Inoltre, sognare di morire potrebbe significare un periodo di forte ansia, stress e paura. Sognare la morte di persone care ancora in vita può significare quattro cose: la prima, raffigura la paura di perderle nella vita vera e che così facendo possano lasciarvi soli; la seconda, un cambiamento nel vostro rapporto; la terza, un desiderio inconscio di liberarvi dalla loro presenza, forse perché troppo opprimenti; la quarta, pone fine ad alcune caratteristiche della vostra personalità che la persona sognata rappresenta per voi. CONTINUA A LEGGERE
Sono stata alle porte del Paradiso e dell’Inferno e sono Ritornata per Gridarlo al Mondo intero!
Oggi vi parleremo dell’esperienza davvero incredibile che una signora di nome Gloria Polo ha vissuto in prima persona e che le ha permesso, secondo quanto da lei stessa affermato, di fare un tour nell’inferno e nel paradiso, un po’ come nei versi della Divina Commedia.
Ecco la sua testimonianza: vi invitiamo a leggerla con attenzione perché è ricca di particolari interessanti che potrebbero stimolare il vostro interesse soprattutto se siete persone religiose che credono in Dio. Gloria era a Bogotà (Colombia), era a Lisbona e Fatima, l’ultima settimana di Febbraio 2007, per dare la sua testimonianza. Per l’estratto in lingua originale dovreste cliccare sul sito : www.gloriapolo.com di un intervista che lei ha dato a Radio Maria in Colombia.
<<Fratelli e sorelle, è meraviglioso per me condividere con voi in questo istante, l’ineffabile grazia che mi ha dato Nostro Signore, ormai più di dieci anni fa.
Mi trovavo all’Università Nazionale della Colombia a Bogotà (nel maggio 1995). Con mio nipote, dentista come me, noi preparavamo una lezione.
Quel venerdì pomeriggio, mio marito ci accompagnò perchè noi dovevamo prendere dei libri alla Facoltà. Pioveva molto e mio nipote ed io stessa, ci riparavamo sotto un piccolo ombrello. Mio marito, coperto da un impermeabile si avvicinò alla biblioteca del Campus. Mio nipote ed io lo seguivamo, ci siamo diretti verso degli alberi per sfuggire agli scrosci d’acqua.
In quell’attimo siamo stati tutt’e due colpiti da un fulmine. Mio nipote è morto sul colpo; era giovane e nonostante la sua giovane età, si era consacrato a Nostro Signore; aveva una grande devozione per Gesù Bambino.
Portava ogni giorno la Sua Santa Immagine in un cristallo di quarzo sul suo petto. Secondo l’autopsia il fulmine era passato per l’immagine; carbonizzò il suo cuore e uscì sotto i suoi piedi.
Esteriormente non presentava alcuna traccia di bruciature.
Per quanto mi riguarda, il mio corpo fu bruciato in modo orribile, sia all’interno che all’esterno. Questo corpo che voi ora avete davanti, risanato, lo è per la grazia della misericordia divina. Il fulmine mi aveva carbonizzato, io non avevo più i seni e praticamente tutta la mia carne e una parte delle mie costo erano scomparse. Il fulmine è uscito dal mio piede destro dopo aver bruciato quasi completamente il mio stomaco, il mio fegato, i miei reni e i miei polmoni.
Io praticavo la contraccezione e portavo una spirale intra uterina in rame. Il rame essendo un eccellente conduttore d’elettricità, carbonizzò le mie ovaie. Mi trovai perciò con un arresto cardiaco, senza vita, il mio corpo aveva dei soprassalti a causa dell’elettricità che aveva ancora.
Ma questo è solamente per quello che riguarda la parte fisica di me stessa perché, quando la mia carne fu bruciata, nello stesso istante mi ritrovai in un bellissimo tunnel di luce bianca, piena di gioia e di pace; nessuna parola può descrivere la grandezza di quel momento di ferità. L’apoteosi dell’istante era immensa.
Io mi sentivo felice e piena di gioia, perché non ero più soggetta alla legge di gravità. Alla fine del tunnel, io vidi come un sole da dove proveniva una luce straordinaria. Ve la descriverei come bianca per darvene una certa idea, ma in realtà
Nessun colore di questa terra è paragonabile a questo splendore. Io ne percepivo la sorgente di tutt’amore e pace.
Nel mentre che mi elevavo, realizzai che stavo morendo. In quell’istante ho pensato ai miei figli e mi sono detta: “Oh, mio Dio, i miei figli, che penseranno di me? La mamma molto attiva che ero stata, non ha mai avuto tempo da dedicare a loro!” Mi era possibile vedere la mia vita quale era stata realmente e questo mi rattristava.
Io lasciavo la casa ogni giorno per cambiare il mondo e non ero mai stata capace di occuparmi dei miei figli.
In quell’istante di vuoto che provavo a causa dei miei figli io vidi qualcosa di magnifico: il mio corpo non faceva più parte dello spazio e del tempo. In un istante mi era possibile abbracciare con lo sguardo tutto il mondo: quello dei vivi e quello dei morti.
Ho potuto sentire i miei nonni e i miei genitori defunti. Ho potuto stringere a me tutto il mondo, era un bellissimo momento!
Capii allora di aver sbagliato credendo alla reincarnazione di cui mi ero fatta avvocato.
Io avevo l’abitudine di “vedere” dappertutto mio nonno e mio bisnonno. Ma là essi mi abbracciavano ed ero in mezzo a loro. Nel medesimo istante noi eravamo vicini a tutte le persone che io avevo conosciuto nella mia vita.
Durante questi così belli fuori dal mio corpo, io avevo perduto la nozione del tempo. Il mio modo di vedere era cambiato: (sulla terra) io distinguevo tra chi era grasso, chi era di altra razza o disgraziato, perché avevo sempre dei pregiudizi.
Fuori del mio corpo io consideravo le persone interiormente (l’anima), . Com’è bello vedere la gente interiormente (l’anima)!
Io potevo conoscere i loro pensieri e i loro sentimenti. Io li abbracciavo tutti in un istante mentre continuavo a salire sempre più in alto e piena di gioia. Capii allora che potevo godere di una vista magnifica, di n lago di una bellezza straordinaria.
Ma in quel momento, sentii la voce di mio marito che piangeva e mi chiamava singhiozzando:”Gloria, ti prego, non andartene! Gloria svegliati! Non abbandonare i ragazzi, Gloria” L’ho guardato e non solo l’ho visto ma ho sentito il suo profondo dolore.
E il Signore mi ha permesso di tornare anche se non era mio desiderio. Io provavo una si grande gioia, tanta pace e felicità! Ed ecco che discendo ormai lentamente verso il mio corpo ove io giacevo senza vita. Esso era posto su una barella, al centro medico del Campus.
Io potevo vedere i medici che mi facevano l’elettrochoc e tentavano di rianimarmi dopo l’arresto cardiaco che avevo avuto. Noi siamo rimasti lì per due ore e mezzo. Prima, questi dottori non ci potevano toccare perché i nostri corpi erano ancora troppo conduttori di elettricità; dopo quando poterono, si sforzarono di richiamarci alla vita.
Io mi posai vicino alla testa e sentii come uno choc che mi entrò violentemente all’interno del mio corpo. Questo fu doloroso perché questo faceva scintille da tutte le parti. Io mi vidi incorporato a qualcosa di così stretto. Le mie carni morte e bruciate mi facevano male. Esse sprigionavano fumo e vapore.
Ma la ferita più orribile era quella della mia vanità: Io ero una donna di mondo, un dirigente, un’ intellettuale, una studiosa schiava del suo corpo, della bellezza e della moda. Io facevo della ginnastica quattro ore al giorno, per avere un corpo snello: massaggi terapie, diete di ogni genere, etc. Questa era la mia vita, una routine che mi incatenava al culto della bellezza del corpo. Io mi dicevo: “Ho dei bei seni, tanto vale mostrarli. Non c’è nessuna ragione di nasconderli.”
Lo stesso per le mie gambe, perché io credevo di avere delle belle gambe e un bel petto! Ma in un istante, avevo visto con orrore che avevo passato la mia vita a prendere cura del mio corpo. L’amore per il mio corpo era divenuto il centro della mia esistenza.
Ora, in questo momento, non avevo più corpo, niente petto, niente se non un orribile buco. Il mio seno sinistro in particolare era sparito. Ma il peggio, era che le mie gambe non erano che piaghe aperte senza carne, completamente bruciate e carbonizzate.
Di là, mi trasportano all’ospedale ove mi dirigono d’urgenza alla sala operatoria ove cominciano a raschiare e pulire le bruciature.
Quando ero sotto anestesia, ecco che esco di nuovo dal mio corpo e che vedo ciò che i chirurghi sono in procinto di farmi.
Io ero preoccupata per le mie gambe.
Di colpo passai un momento orribile: tutta la mia vita, io non ero stata che una cattolica di “regime”: Il mio rapporto con il Signore era la Santa Messa della domenica, per non più di 25 minuti, là dove l’omelìa del sacerdote era più breve, perchè non ne potevo sopportare di più. Tale era la mia relazione con il Signore. Tutte le correnti (di pensiero) del mondo m’avevano influenzato come una banderuola.
Un giorno, quand’ero gia Dentista professionista avevo sentito un prete affermare che l’inferno come i diavoli, non esistevano. Ora questa era la sola cosa che mi tratteneva per frequentare la Chiesa. Sentendo tale affermazione, io mi dissi che saremo andati tutti in paradiso, indipendentemente da quello che noi siamo e mi allontanai completamente dal Signore.
Le mie conversazioni divennero malsane perché non potevo più reprimere il peccato. Io cominciai a dire a tutti che il diavolo non esisteva e che quella era una invenzione dei preti, che c’era della manipolazione…
Quando uscivo con i miei colleghi dell’università, dicevo loro che Dio non esisteva e che noi eravamo un prodotto dell’evoluzione. Ma in quell’istante, là, nella sala operatoria, io ero veramente terrificata vedevo dei diavoli venire verso di me perché io ero la loro preda. Dai muri della sala operatoria io vidi spuntare molta gente.
All’inizio, sembravano normali, ma in seguito essi avevano dei visi pieni di odio, detestabili. In quel momento, per una certa perspicacia che mi fu data, capii che io appartavo a ciascuno di loro.
Io compresi che il peccato non era senza conseguenze e che la menzogna più infame del demonio, era quella di far credere che egli non esisteva.
Io li vedevo tutti venire a cercarmi, immaginate il mio spavento! Il mio spirito intellettuale e scientifico non mi era di nessun aiuto. Io volevo ritornare nel mio corpo , ma quello non mi lasciava entrare. Io corsi allora verso l’esterno della stanza, sperando di nascondermi da qualche parte tra i corridoi dell’ospedale ma di fatto finii di saltare nel vuoto.
Io cadevo in un tunnel ce mi aspirava verso il basso. All’inizio c’era della luce e questo assomigliava a un alveare d’api. C’era moltissima gente. Ma presto cominciai a discendere passando per dei tunnels completamente oscuri.
Non c’è alcun paragone tra l’oscurità di quel luogo e la più totale oscurità della terra quando non potrebbe comparire la luce delle stelle. Questa oscurità suscita sofferenza, orrore e vergogna. L’odore era pestilenziale.
Quando infine finii di discendere questi tunnels, io atterrai su una piattaforma. Io che avevo l’abitudine di dichiarare che avevo una volontà d’acciaio e che nulla era troppo per me… là, la mia volontà non serviva a niente, io non riuscivo affatto a risalire.
A un certo punto, io vidi aprirsi al suolo come un gigantesco baratro e vidi un immenso abisso senza fondo. La cosa più orribile di questo buco spalancato era che vi si percepiva l’assenza assoluta dell’amore di Dio e questo, senza la minima speranza.
Il precipizio mi aspirava ed io ero terrificata. Sapevo che se andavo là dentro, la mia anima ne moriva. Io ero trascinata verso questo orrore, qualcuno m’aveva preso per i piedi. Il mio corpo entrava ormai in questo buco e fu un momento di estrema sofferenza e di spavento.
Il mio ateismo mi abbandonò e cominciai a gridare verso le anime del Purgatorio per avere dell’aiuto.
Mentre urlavo, sentivo un dolore fortissimo perché mi fu dato di capire che migliaia e migliaia di esseri umani si trovavano là, soprattutto dei giovani.
E’ con terrore che sento stridore di denti, grida orribili, e dei gemiti che mi scuotevano nel più profondo del mio essere.
Mi sono stati necessari degli anni prima di rimettermi perché ogni volta che mi ricordavo di questi istanti, piangevo pensando alle loro terribili sofferenze. Compresi che è là che vanno le anime dei suicidi, che in un attimo di disperazione, si ritrovano in mezzo a questi orrori. Ma il tormento più indicibile, era l’assenza di Dio. Non si poteva percepire Dio.
In quei tormenti, mi sono messa a gridare:”Chi ha potuto commettere un errore simile?
Io sono quasi una santa: non ho mai rubato, non ho mai ucciso, ho dato da mangiare ai poveri, ho fatto cure dentarie gratuite a che ne necessitava; che ci faccio qui? Io andavo alla Messa la domenica… io ho mai mancato alla messa domenicale non più di cinque volte nella mia vita! Allora perché sono qui? Io sono cattolica, vi prego, sono cattolica, fatemi uscire di qui!”
Mentre gridavo che ero cattolica scorsi un debole bagliore. E io vi posso assicurare che in quel posto la più piccola luce era il più bello dei doni. Io vidi dei gradini al di sopra del precipizio e ho riconosciuto mio padre, deceduto cinque anni prima.
Molto vicina e quattro gradini più in alto, stava mia madre in preghiera, illuminata di più dalla luce.
Il vederli, mi riempì di gioia e dissi loro: ”Papà, Mamma, fatemi uscire! Vi supplico, fatemi uscire!
Quando si chinarono verso l’abisso. Voi dovreste vedere il loro immenso dispiacere.
Il quel posto, voi potete percepire i sentimenti degli altri e sentire le loro pene. Mio padre si mise a piangere tenendo la testa tra le sue mani:”Figlia mia, figlia mia!” diceva. Mamma pregava e capii che essi non mi potevano far uscire di là, la mia pena si accrebbe della loro perché essi condividevano la mia.
Così, io mi misi a gridare di nuovo: “Vi supplico, fatemi uscire di qui! Io sono cattolica! Chi ha potuto commettere un tale errore? Vi supplico, fatemi uscire di qui!
Questa volta, una voce si fece sentire, una voce così dolce che fece tremare la mia anima. Tutto allora fu inondato d’amore e di pace e tutte queste tetre creature che mi circondavano scapparono perché esse non possono stare di fronte all’Amore. Questa voce preziosa mi dice: ”Benissimo, poiché tu sei cattolica, dimmi quali sono i comandamenti di Dio.”
Ecco una mossa sbagliata da parte mia. Sapevo che aveva dieci comandamenti, punto e nient’altro. Che fare? Mamma mi parlava sempre del primo comandamento d’amore: non avevo che da ripetere ciò che lei mi diceva. Pensai di improvvisare e nascondere così la mia ignoranza degli altri (comandamenti). Io credevo di potermela cavare, come sulla terra dove trovavo sempre una buona scusa; e mi giustificai difendendomi per mascherare la mia ignoranza.
Dissi: “Amerai il Signore, tuo Dio al di sopra di tutto ed il prossimo come te stesso”. Sentii allora: “Benissimo, li hai tu amati?” I risposi. “Sì li ho amati, li ho amati, li ho amati!”
E mi fu risposto: “No. Tu non hai amato il Signore tuo Dio al di sopra di tutto e ancora meno il tuo prossimo come te stessa. Tu ti sei creata un dio che tu adattavi alla tua vita e tu te ne servivi solamente nel caso di urgente bisogno.
Tu ti prosternavi davanti a lui quando eri povera, quando la tua famiglia era umile e quando desideravi andare all’università. In quei momenti, tu pregavi sovente e ti inginocchiavi per delle ore per supplicare il tuo dio di farti uscire dalla miseria; perché ti accordasse il diploma che ti permetteva di diventare qualcuno. Ogni volta che tu avevi bisogno di soldi tu recitavi il rosario. Ecco la tua relazione con il Signore”.
Sì, devo riconoscere che prendevo il rosario e aspettavo del denaro in cambio, tale era la mia relazione con il Signore.
Mi fu dato da vedere subito il diploma preso e la notorietà ottenuta, non ebbi mai il minimo sentimento d’amore per il Signore. Essere riconoscente, no, mai!
Quando aprivo gli occhi al mattino, io non avevo mai un grazie per il giorno nuovo che il Signore mi dava da vivere, non Lo ringraziavo mai per la mia salute, per la vita dei miei figli, per tutto ciò che mi aveva donato.
Era l’ingratitudine più totale. Io non avevo compassione per i bisognosi. In pratica, tu collocavi il Signore così in basso che avevi più confidenza con i responsi di Mercurio e di Venere.
Tu eri accecata dall’Astrologia, proclamando che le stelle dirigevano la tua vita!
Tu vagabondavi verso tutte le dottrine del mondo, Tu credevi che saresti morta per rinascere ancora! E tu hai dimenticato la misericordia. Tu ti sei dimenticata che sei stata riscattata dal Sangue di Dio. Ora mi mette alla prova con i dieci comandamenti. Ora mi dimostra che pretendevo di amare Dio ma che in realtà, era satana che io amavo.
Così, un giorno, una donna era entrata nel mio studio dentistico per offrirmi i suoi servizi di magìa ed io le avevo detto: “Non ci credo, ma lasciate questo portafortuna qui nel caso che funzioni”. Io avevo messo in un angolo, un ferro da cavallo ed un cactus, tenuti per allontanare le energie cattive.
Come tutto questo era vergognoso! Questo fu un esame della mia vita a partire dai dieci comandamenti. Mi fu mostrato quel che era stato il mio comportamento faccia a faccia col mio prossimo. Mi fu fatto vedere come io pretendessi di amare Dio mentre avevo l’abitudine di criticare tutti, di puntare il dito su ciascuno, io la santissima Gloria! Mi si mostrò come ero invidiosa ed ingrata! Io non avevo mai provato riconoscenza verso i miei genitori che mi avevano dato il loro amore ed avevano fatto tanti sacrifici per educarmi e mandarmi all’Università. Dall’ottenimento del diploma, essi divennero anche miei inferiori; aveva anche vergogna di mia madre a causa della sua povertà, della sua semplicità e della sua umiltà.
Per quanto concerne il mio comportamento come moglie,mi fu mostrato che mi lamentavo sempre, dalla mattina alla sera. Se mio marito mi diceva: “Buongiorno”, io replicavo: “Perché questo giorno sia buono quando fuori piove”. Mi lamentavo anche continuamente dei miei figli: Mi fu mostrato che non avevo mai amato né avuto compassione per i miei fratelli e sorelle della terra.
E il Signore mi dice: “Tu non hai mai avuto considerazione per i malati nella loro solitudine, tu non hai mai tenuto loro compagnia. Tu non hai mai avuto compassione degli orfani, di tutti questi bambini infelici”. Io avevo un cuore di pietra dentro un guscio di noce. Su questa prova dei dieci comandamenti, io non avevo una mezza risposta corretta.
Era terribile, devastante! Io ero completamente sconvolta. E mi dicevo: “Almeno on mi potrà rimproverare di avere ucciso qualcuno! Per esempio, compravo delle provviste per i bisognosi; questo non era per amore, piuttosto per apparire generosa, e per il piacere che avevo di manipolare quelli che erano nel bisogno. Dicevo loro: “Prendete queste provviste e andate al mio posto alla riunione dei genitori e dei professori perché io non ho il tempo di parteciparvi”.
Inoltre, amavo essere circondata da persone che mi incensavano. Mi ero fatta una certa immagine di me stessa.
Il tuo dio era il denaro, mi ha ancora detto. Tu sei stata condannata a causa del denaro. E’ per questa ragione che sei sprofondata nell’abisso e che tu ti sei allontanata dal Signore.
Noi eravamo stati effettivamente ricchi, ma alla fine eravamo diventati insolvibili, senza un soldo e peni di debiti. Per tutta risposta, gridai: “ Che denaro? Sulla terra, noi abbiamo lasciato un sacco di debiti!”
Quando venni ad un secondo comandamento, io vidi con tristezza che nella mia infanzia, avevo presto capito che la menzogna era un eccellente mezzo per evitare le severe punizioni di mamma.
Io cominciai mano nella mano con il padre della menzogna (satana) e divenni bugiarda. I miei peccati aumentavano come le mie menzogne. Io avevo osservato come mamma rispettava il Signore ed il Suo Nome Santissimo. I vi trovai un’arma per me e mi misi a bestemmiare il Suo Nome. Dicevo: Mamma, io giuro su Dio che…”. E così evitavo le punizioni. Immaginate le mie menzogne , implicando il Nome Santissimo del Signore…
E notate, fratelli e sorelle che le parole non sono mai vane perché quando mia madre non mi credeva, avevo preso l’abitudine di dirle: “ Mamma, se io mento, che un fulmine mi colpisca qui e subito”. Se le parole sono volate via con il tempo, si riscontra che il fulmine mi ha bella e ben colpito; mi ha carbonizzato ed è grazie alla misericordia divina che io ora sono qui.
Mi fu mostrato come, io che mi dichiaravo cattolica, non rispettassi nessuna delle mie promesse e come utilizzavo futilmente il nome di Dio.
Io fui sorpresa di vedere che alla presenza del Signore, tutte queste orribili creature che mi circondavano, si prosternavano in adorazione. Io vidi la Vergine Maria ai piedi del Signore che pregava ed intercedeva per me.>>
Sono parole forti, un racconto che colpisce il cuore e l’anima.CONTINUA A LEGGERE
Fonte: Laluce di Maria
Questa storia è di una realtà pazzesca: assolutamente da LEGGERE!
Purtroppo al giorno d’oggi la fregatura è sempre dietro l’angolo, bisogna tenere gli occhi aperti in ogni circostanza. Ed è un discorso che vale per tutti i cittadini qualunque carica ricoprano o qualunque lavoro svolgano.
Ecco una storia che vi farà riflettere circa questo aspetto del nostro paese:
“Un sindaco chiede un preventivo per pitturare la facciata del municipio e gli arrivano tre offerte.
Quella di un Bergamasco di 3.000 euro, quella di un milanese di 6.000 e quella di un napoletano 9.000 euro. Davanti a tali differenze convoca una riunione con i tre concorrenti affinché giustifichino i loro preventivi.
Il bergamasco gli dice che vuole usare una vernice acrilica per esterni che costa 1.000 euro e che vuole dare due mani, poi tra impalcature e pennelli si spendono altri 1.000 euro ed il resto è il suo guadagno.
Il milanese giustifica il suo preventivo dicendo che lui è il miglior pittore in circolazione, che usa una vernice poliuretanica e che vuole dare tre mani. La pittura viene quindi 3.000 euro, tra impalcature e pennelli si spendono altri 2.000 euro e gli altri 1.000 sono il suo guadagno.
Il napoletano, che viene ascoltato solo per curiosità poichè il suo preventivo non è paragonabile agli altri, dice:
“Sindaco, il mio è sicuramente il preventivo migliore: 3.000 euro sono per te, 3.000 sono per me e 3.000 sono per il tedesco che pittura la facciata…”
C’è sempre una ragione che spiega tutto!CONTINUA A LEGGERE
Fonte: Attivotv
Caratteristiche delle scarpe Slam estive
Le scarpe da lavoro devono rispettare alcuni specifici requisiti tra cui la leggerezza e la flessibilità: chi è costretto per esigenze lavorative e professionali a stare per molte ore in piedi, deve poter contare su calzature che gli garantiscano comodità allontanando rischi di dolori e disagi, preservando la salute.
Tra le scarpe antinfortunistiche pensate per rispettare queste esigenze, prendiamo come riferimento per esempio le scarpe Slam: questa tipologia di calzature da lavoro è particolarmente adatta per chi svolge la propria attività lavorativa in piedi, oltre a garantire protezione, è una calzatura gradevole alla vista grazie alla sua linea classica ed elegante.
Le qualità di queste scarpe possiedono tutte le caratteristiche che le calzature antinfortunistiche da lavoro devono avere:
- Scarpe professionali esteticamente gradevoli: chi ha detto che una scarpa antinfortunistica debba per forza sembrare un carro armato per i piedi? Con queste calzature basse si ha una tomaia in pelle scamosciata ed inserti traforati, piacevole dal punto di vista estetico e quindi anche adatta alle donne;
- Resistenza, dovuta al puntale in composito ultraleggero e resistente alle energie di 200 Joule: questo significa che seppur molto leggere (sono tra le più leggere sul mercato italiano perché pesano solo 510 grammi) queste calzature sono molto resistenti agli urti e ai possibili danni da lavoro.
Niente perforazioni, grazie al composito in tessuto balistico che, inoltre, dona flessibilità di movimento al piede;
- Isolamento da alte e basse temperature perché prive di materiale in metallo, le scarpe Slam sono, quindi, adatte anche per l’estate e per chi lavora in ambienti chiusi;
- Traspirazione del piede, in quanto dotate di fodera interna che assorbe il sudore;
- Antiscivolo grazie alla suola SRC in poliuretano bidensità.
Le scarpe Slam possono essere acquistate anche online: sono svariati i siti che dispongono di questi capi di abbigliamento tecnico e professionale.
La Madre Non Crede Alle Parole Del Figlio Così Escogita Un Piano Geniale!!
Dire parziali verità o delle bugie, può giocare a nostro svantaggio in situazioni che non sappiamo né possiamo controllare al 100%. Oggi vi faremo leggere una storia che in qualche modo ne è una dimostrazione.
“Un ragazzo ventenne studia a Bologna condividendo l’appartamento con una ragazza stupenda. Un giorno la madre del ragazzo lo va a trovare per cena e nota l’enorme attrattiva fisica della ragazza; comincia a chiedersi se loro due hanno un rapporto.
Il figlio, conoscendo il carattere e la curiosità della madre, anticipa la domanda assicurandole che si tratta solo di una inquilina che, fra l’altro, è anche una bravissima ragazza, molto religiosa. Dopo circa una settimana la ragazza dice allo studente: – “Da quando è venuta tua madre per cena manca la mia padella” Il ragazzo risponde: – “Non credo proprio che mia madre abbia preso la tua padella, ma se ti fa stare meglio glielo chiedo la prossima volta che la sento” Così il ragazzo scrive una mail alla madre dove aggiunge la seguente frase: – “Cara mamma, non voglio dire che hai preso o che non hai preso la padella della mia coinquilina, ma il punto è che da quando sei venuta per cena non si trova più” Dopo un paio di giorni arriva la mail di risposta della madre che scrive: – “Caro figlio, non voglio dire che dormi o non dormi con la tua coinquilina, ma il punto è che se lei nelle ultime settimane avesse dormito nel suo letto avrebbe già trovato la padella”.
Una mamma sa sempre come scoprire la verità, quindi, ATTENTI!CONTINUA A LEGGERE
Vi è mai capitato di sognare il sangue? Ecco che cosa significa…
Da un punto di vista fisiologico, il sangue rappresenta il liquido vitale che caratterizza ogni essere vivente. Nonostante la preziosa qualità, se visto nei sogni è spesso associato a preoccupazioni di vario genere. Se il sangue appare rosso vivo, si riferisce all’amore; potrebbe indicare emozioni forti e probabilmente difficili da gestire. Se appare nero, scuro o coagulato, si potrebbe andare incontro a malattie fisiche o alla perdita di energia vitale. Se nel sogno sanguinate o perdete molto sangue, significa che vi sentite stanchi e senza energia, ma anche che la vostra autostima sta calando notevolmente. Se sono altre persone a sanguinare, significa che queste ultime hanno bisogno di aiuto e vengono percepite con una personalità fragile.
Molte donne possono sognare il sangue mestruale e questo può essere un fenomeno comune, soprattutto in concomitanza con l’arrivo del ciclo; se si presenta abbondante, potreste aver perso qualcosa a cui tenevate, risentendone molto. Se il sangue si trova nelle parti intime, significa che avete paure legate alla sfera sessuale. Se il sangue esce dai denti o dalle gengive, vivrete un periodo di stanchezza generale e una perdita della vostra forza vitale; se esce dagli occhi, può significare che provate rabbia o dolore per qualcosa che avete visto; se esce dal naso, può rappresentare delle profonde offese subite. Il sangue nei sogni può comparire anche su pavimento o pareti e tale segnale potrebbe rappresentare un avvertimento in merito a una situazione che dovrete affrontare nell’immediato, o ne pagherete le conseguenze. CONTINUA A LEGGERE
Risparmiare con la crociera last minute
Andare in vacanza è il desiderio di sempre più persone che, magari dopo uno stancante periodo di lavoro anche piuttosto lungo, decidono di optare per un periodo di ferie lontano da tutto e da tutti, nel pieno relax e potendo godere di tutto ciò che più piace.
Gli appassionati di vacanze marittime potrebbero ben vedere una vacanza in crociera: questo tipo di vacanza è sempre di più una delle preferite perché consente di realizzare due tipi di ‘sogni’ comuni, l’uno dedicato a chi ama il mare ed il relax (cosa c’è di meglio che una vacanza in cui si può stare direttamente sul mare?), e l’altro dedicato alla conoscenza di più città in uno stesso viaggio, visto che la vacanza in nave permette di toccare tappe differenti.
I vantaggi della crociera sono presto detti: si può tranquillamente viaggiare in mare, mentre all’interno della nave è possibile dedicarsi a moltissimi hobby, tra cui il nuoto (vi sono piscine molto grandi), oppure si può prendere il sole, o ancora partecipare alle serate organizzate, tra divertimento, giochi e musica. Di giorno, poi, quando la nave attracca, si ha la possibilità di visitare una città, conoscendo il suo centro storico e la sua cultura, oppure andando a mangiare in un locale caratteristico.
L’unico ‘svantaggio’ che qualcuno potrebbe prendere in considerazione è il prezzo: in effetti, i viaggi in crociera non sempre vengono considerati ‘economici’, ma bisogna anche dire che al giorno d’oggi grazie ai servizi di acquisto di viaggio in crociera last minute è possibile risparmiare un po’. Questo servizio è molto interessante perché consente a chi vuole viaggiare in crociera, di trovare le ultime offerte per qualunque tipo di destinazione. A patto, però, che l’arco temporale del viaggio previsto non super i trenta giorni: infatti, un servizio di crociera last minute consente di prenotare la vacanza su nave fino ad un mese prima della prevista partenza. Con un risparmio di almeno il 70%!
Vi è mai capitato di sognare dei topi? Ecco che cosa significa…
Sono sempre più numerose le persone che sognano topi, ma che cosa significa realmente? Questo piccolo animaletto, nella vita reale, può assumere diversi significati, considerato il fatto che da una parte può essere classificato come nocivo e pericoloso, mentre dall’altra può provocare compassione e simpatia. Secondo l’interpretazione dei sogni, un topo può assumere diversi significati simbolici generali legati all’istinto e all’intuizione, alla mancanza di coraggio in situazioni difficili, a paure irrazionali e pensieri ossessivi, all’ordine, alla pulizia, all’inconscio, alla perdita e persino alla sensualità e fertilità, visto che è un animale molto prolifico. Anche nell’antichità assunse diversi significati, ma oggi ci occuperemo di analizzare alcuni dei sogni più ricorrenti che riguardano i topi.
Moltissimi soggetti sognano di avere la casa invasa da topi e questo significa che potreste avere moltissime preoccupazioni o pensieri che non riuscite a tenere sotto controllo. Se i topi si trovano in camera da letto, significa che le vostre paure più irrazionali stanno emergendo. Se sono piccoli, bianchi, di campagna o addomesticati sta a significare che, probabilmente, nascondete in voi un grande senso di pulizia e prestate attenzione alle piccole cose, ponendo particolare attenzione al senso di protezione e rassicurazione verso chi non può difendersi. Se i topi presenti nel sogno sono appena nati, ciò significa fertilità in arrivo, energia e possibilità di espandere le proprie idee, che verranno accettate dalla società. Se nei sogni non vedete topi, ma esclusivamente escrementi, significa che dentro di voi desiderate liberarvi di qualcosa di dannoso e siete pronti a mettere ordine alla vostra vita.
Potrebbe capitare che i ratti nei sogni siano aggressivi e pericolosi, ossia vi mordono o rosicchiano le dita: questo è il sogno più ricorrente di tutti e spesso si accompagna a questi animaletti che camminano sul vostro corpo. Che cosa significa? Manifesta la vostra vulnerabilità e le vostre paure più evidenti. Se i topi cercano di mangiarvi, i vostri pensieri più ansiosi e preoccupanti emergeranno dal vostro inconscio più profondo. Se il topo sognato è quello classico delle fogne, significa che nella vostra vita c’è qualcosa che vi disgusta. Se riuscirete ad uccidere dei topi, vincerete sulle vostre paure; se sognate di mangiare un topo o di averlo in bocca, significa che dentro di voi provate un grande rimorso verso qualcosa che avete fatto. CONTINUA A LEGGERE
L’outfit per l’uomo? Lo sceglie quasi sempre la donna!
Spesso si dice che la donna abbia una certa influenza nella scelta del capo d’abbigliamento da uomo. Stavolta, però, quest’affermazione non è solo una diceria, bensì il risultato di un’indagine Piepoli dal nome di barometro dello Stile Lanieri. L’indagine rivela che, ad esempio, per pantaloni corti uomo, chi ha l’ultima parola non è il destinatario del capo d’abbigliamento ma la donna che gli sta accanto.
I dati riportano che nel 75% dei casi sono le compagne (mogli o fidanzate) che influenzano il proprio partner nello scegliere questo o quell’altro modello d’abito, soprattutto per quanto riguarda la fascia d’età che va dai 35 ai 54 anni. Una donna su quattro, secondo l’indagine, ha dichiarato di essere interpretata sempre dal proprio partner prima che quest’ultimo compia l’acquisto.
Il punto dolente è che molte donne odiano capi e tipologie specifiche d’abbigliamento che ad alcuni uomini piacerebbe indossare, tra questi vi sono i pantaloni con il risvoltino, l’utilizzo di borsette, i capi trasparenti, gli accessori e i piccoli gioielli oppure le maglie scollate.
Una donna su tre ama vestire il proprio uomo con gli abbinamenti classici di giacca e camicia, rendendolo sempre molto elegante e serioso. Un must è anche l’utilizzo della cravatta, quasi a richiamare il look dei divi di Hollywood come quello del bellissimo G. Clooney. Un po’ meno apprezzati, ma voluti da circa un terzo delle donne, sono gli uomini che vestono casual smart con jeans e gilet. Il 28% delle donne, invece, ama l’uomo vanitoso, quello che si abbiglia come D. Beckam il cui look appare casual chic e molto studiato sin nei minimi particolari. Pochissime donne affermano di amare il look sportivo, ossia jeans e t-shirt accompagnati da scarpe sportive. Per ulteriori approfondimenti, vi rimandiamo a questo articolo.