Il fan di Federer si sveglia dal coma dopo 11 anni: “E’ ancora così forte?”

Ha trascorso gli ultimi undici anni della sua vita in coma. Da qualche settimana ha finalmente aperto gli occhi, trovandosi a fare i conti con un mondo completamente cambiato. Tranne che per una cosa: il suo idolo sportivo, Roger Federer, è ancora in piena attività ed è il numero due del mondo.
Ecco le parole del ragazzo: “Io pensavo si fosse ritirato. Quando mi hanno detto che a 34 anni gioca ancora e mi hanno raccontato che è attualmente il numero 2 al mondo ho pensato a uno scherzo: non riuscivo a crederci!”
IL 30enne spagnolo, fan sfegatato del campione svizzero, IL 12 dicembre 2004, è stato vittima di un incidente in auto mentre si stava dirigendo in montagna in occasione del suo compleanno: purtroppo il ragazzo rimane in coma e, tra le altre cose, non può godersi la crescita professionale del suo tennista preferito, Roger Federer, allora 23enne e fresco vincitore del 4° Slam agli Us Open. Il 27 agosto scorso Jesus si è risvegliato e di titoli Slam Federer ne ha accumulati addirittura diciassette.
La notizia del risveglio di Jesus ha fatto in breve tempo il giro del mondo: come racconta la Gazzetta dello Sport, il ragazzo spagnolo ha avuto la possibilità di seguire dagli spalti la finale dell’ultima edizione degli Us Open tra Roger e Novak Djokovic, il vittorioso numero uno del mondo ma assolutamente sconosciuto per lui. “Sono rimasto davvero stupito nel vedere giocare bene Federer, ma certamente anche Djokovic è bravo”.

Potresti avere migliaia di euro e non saperlo: ora è possibile consultare i conti dormienti

Una buona notizia per le tasche degli italiani: adesso è possibile consultare i conti correnti dormienti on line: secondo quanto riferito dal Ministero dell’Economia, ora si ha l’opportunità di avere notizia di tutti i conti che superano i 100 euro e sui quali da almeno dieci anni non è stata registrata alcuna operazione, in Posta o in banca. Il Ministero ha predisposto, quindi, un motore di ricerca che ha raccolto la totalità delle informazioni relative ai depositi: in totale, si tratta di più di 100mila rapporti, la cui dormienza è stata riscontrata tra il mese di agosto del 2007 e il mese di dicembre del 2009, per una cifra che nel complesso sfiora i 90 milioni di euro. Sulla base della normativa europea, questi depositi in denaro (così come i libretti di risparmio, gli oggetti preziosi, i titoli obbligazionari o azionari che appartenevano a persone scomparse o decedute e gli assegni circolari che non sono mai stati rimborsati) possono essere richiesti indietro, almeno fino a quando la somma non viene trasferita al Fondo depositi dormienti.

Il fondo depositi dormienti è un fondo istituito dal Governo per funzioni di utilità sociale, per le vittime dei crack e per stabilizzare i precari della Pubblica Amministrazione. In ogni caso, gli interessati hanno sempre la possibilità di richiedere che le somme relative siano restituite, rivolgendosi direttamente al Ministero o contattando il numero di telefono 96 857 964 44, che fa capo alla Consap, cioè la società alla quale è stata data in carico la gestione delle richieste di rimborso. Insomma, i conti correnti dormienti in Italia fanno parte di un vero e proprio tesoretto, ma all’estero la situazione non è molto diversa: basti pensare al caso della Svizzera, dove le autorità locali hanno scoperto migliaia di depositi in denaro di questo tipo, per un apporto complessivo che tocca i 400 milioni di franchi.

Proprio per questo motivo, in terra elvetica è stato dato il la a una campagna mediatica a dir poco imponente che ha lo scopo di ritrovare i legittimi proprietari dei soldi o almeno i loro eredi. In questo caso, infatti, sono considerati conti correnti dormienti quelli in cui non sono state effettuate operazioni di nessun tipo per almeno 50 anni. I proprietari di tali conti sono sempre stati coperti dall’anonimato, e i loro nomi non sono mai stati rivelati, nel rispetto della legge sulla riservatezza in vigore in Svizzera: dopo 50 anni, però, i loro nominativi sono stati resi pubblici. Puoi consultare on-line l’elenco dei conti correnti dormienti superiori a 100 euro sul sito del ministero dell’Economia.

 

Valentina risponde alla mamma di Andrea: “Ecco perchè ho lasciato tuo figlio”

Ormai il celebre programma di Uomini e Donne è iniziato da un po’ e tutti si sono chiesti di una delle sue ex protagoniste: Valentina Dallari. Lui l’ha accusata di averlo lasciato sui social, lei non ha dato risposte circa il loro addio e le motivazioni.

Nella puntata dove sono stati ospiti Valentina non è scesa nei dettagli e si pensava che lo avesse fatto perché non le conveniva raccontare tutto. Proprio per questo molte persone si sono lamentate incolpando quindi Valentina se i due si sono lasciati. L’ex tronista dopo giorni decide di scrivere un messaggio,ecco cosa scrive:
“Ma non pensate che mi sono comportata così con Andrea perché c’erano dei motivi validi ? Per cortesia rispettate quello che ho fatto e non attaccate senza sapere !! Ricordate che la verità non può essere detta in televisione per rispetto della persona con cui ho condiviso qualcosa, io la penso così !!! un abbraccio a tutti ..vi voglio bene. .Vale”

Il concessionario Fiat abbandonato

Purtroppo non è il titolo di qualche rivendicazione sindacale che vuole mettere in evidenza le difficoltà degli operai di Melfi o di Termini Imerese, ma una realtà che, per altro, non riguarda l’Italia, ma addirittura la Danimarca. Nel Paese della Sirenetta, infatti, c’è un concessionario che ha chiuso nel lontano 1981:da allora sono passati ben più di 30 anni, periodo durante il quale circa 200 macchine sono rimaste nello stabile.Abbandonate, e senza che nessuno intervenisse.
L’attività di Sorensen si trovava a Kolding, ed è fallita nel momento in cui la filiale locale di Fiat ha costretto l’imprenditore a scegliere se vendere solo automobili o anche mezzi pesanti.
Ecco, quindi, che Sorensen scelse la seconda opzione, e quindi le saracinesche del concessionario, che includeva macchine comprate o ritirate tra il 1973 e il 1981, furono abbassate. Solo pochi anni fa, per altro, quelle stesseautomobili sono state scoperte, per merito di un erede di Jens, il quale ha dato il la a un’asta in occasione della quale decine e decine di automobili sono state messe all’incanto. I veicoli peggio ridotti sono stati venduti ad appena 250 euro.

In arrivo 210mila lettere di Equitalia: ecco chi le riceverà

Tutti conosceranno Equitalia, purtroppo, l’ente  ha già fatto partire le sue lettere, inizi a preoccuparsi chi ha qualche scheletro nell’armadio: in base ai calcoli fatti a fine agosto, gli incassi dalla lotta all’evasione sono arrivati a 8 miliardi e mezzo, un dato in linea con quello dello stesso periodo del 2014, che si concluse con un record di 14 miliardi. Lo dice la numero uno dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, intervistata dal Corriere della Sera.

Poi Orlandi spiega: “Ci saranno anche introiti da contabilizzare a parte, ossia quelli che verranno dalla voluntary disclosure, cioè dalla regolarizzazione dei capitali nascosti all’ estero. Sempre a parte poi, ci saranno introiti dalla nuova strategia di invitare i contribuenti che dall’ incrocio dei dati non risultano in regola a versare le imposte dovute attraverso il “ravvedimento operoso” anziché rischiare l’ accertamento con pesanti sanzioni e interessi”.

Orlandi spiega che: “Circa 190 mila di queste lettere sono state inviate ai contribuenti soggetti a studi di settore. Ma la novità sono le altre 20 mila, inviate a tre categorie. Coloro che non hanno dichiarato tutte le plusvalenze che ci risultano; i professionisti che non hanno denunciato tutti i compensi; i soggetti Iva con un volume d’ affari inferiore alle fatture comunicate al fisco dai clienti con lo “spesometro”.

 In tutto si tratta di un imponibile non dichiarato di 1,3 miliardi. Stanno inoltre per partire 5 mila lettere a esercenti di slot machine che non hanno dichiarato tutte le somme incassate e 200 comunicazioni a persone fisiche con appartamenti all’ estero non denunciati”.

Ha dolori allo stomaco per venti anni ma non dice nulla, l’intestino stava per scoppiarle

È una storia incredibile quella che vi stiamo per raccontare: per oltre venti anni ha sofferto di crampi e dolori allo stomaco, in alcuni casi anche forti, ma non ne aveva mai fatto cenno a nessuno fino a quando è stata malissimo e ha dovuto ricorrere ad un’operazione chirurgica d’urgenza durante la quale le è stato asportato parte dell’intestino. A raccontare la vicenda ai media locali è stata la stessa protagonista della storia, la britannica Candice Haines.
La donna ha spiegato che si sentiva troppo imbarazzata per discutere delle sue abitudini intestinali con la sua famiglia e gli amici, e così ha mantenuto segreti i sintomi del malessere per quasi 20 anni. Quando i dolori sono diventati così forti da farla rotolare sul pavimento, la donna però si è decisa a confidarsi con il marito e insieme hanno deciso di rivolgersi ai medici. Solo così alla 31enne è stato diagnosticato il morbo di Crohn, una malattia che causa l’infiammazione dell’intestino e che se non curata col tempo è potenzialmente letale. La donna infatti si è dovuta sottoporre ad una operazione d’urgenza visto che l’intestino si era bloccato al tal punto che avrebbe potuto perforarsi in qualsiasi momento. La signora Haines dopo l’operazione si sta riprendendo e ha voluto condivide la sua storia per consigliare agli altri di non ignorare i sintomi del proprio corpo.
La prevenzione è l’arma più adatta a sconfiggere queste malattie sul nascere.

Social card straordinaria, fino a 400 euro al mese per i disoccupati

Sarebbe una cifra che potrebbe sfiorare i 400 euro al mese quella prevista dal governo per i disoccupati italiani. Questa la cifra messa in campo dal governo per chi ha perso lavoro. La social card straordinaria, che non va confusa con la social card ordinaria da 40 euro al mese, è lo strumento con cui l’Inps dà un sostegno alle famiglie in difficoltà attribuendo una vera e propria carta prepagata su cui far confluire una somma, variabile tra i 231 e i 400 euro in base al reddito Isee dichiarato dal nucleo familiare, spendibile per i pagamenti POS e per prelevare i contanti dagli sportelli automatici di Poste Italiane.
Si parla parecchio di social card 2015 per disoccupati in questi giorni, ma c’è un po’ di confusione su questa carta acquisti straordinaria: presentata come una novità del governo Renzi è in realtà quella social card sperimentale già attiva da due anni in Italia ma disponibile a “macchia di leopardo” perchè in molti Comuni, soprattutto del Sud, non c’erano i fondi lo scorso anno e non si può ancora fare richiesta quest’anno perchè i documenti per la domanda sono ormai vecchi, relativi alla fase sperimentale.
La carta viene erogata dall’Istituto nazionale di previdenza sociale in collaborazione con il Comune di residenza a patto che vi siano i fondi e, sebbene dopo la prima fase della sperimentazione avviata nel 2013 sia stata estesa a tutto il territorio nazionale, non sono poche le difficoltà per alcune amministrazioni di offrire tale possibilità. Ufficialmente, per il 2015, la carta acquisti straordinaria è richiedibile dai cittadini residenti nelle regioni Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo e Molise, Campania e nelle città Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona, ma come detto, bisogna tenere conto della disponibilità dei fondi dei rispettivi comuni.
IMPORTO MENSILE – La carta acquisti per disoccupati eroga per 12 mesi un importo mensile in base al numero di componenti il nucleo familiare: 231€ per famiglie di 2 membri, 281€ per famiglie di 3 membri, 331€ per famiglie di 4 membri, 404€ per famiglie con più di 5 membri. La carta viene mandata al domicilio del titolare dal Comune e viene caricata dall’INPS ogni due mesi.
Attenzione: chi ottiene la social card per disoccupati deve obbligatoriamente partecipare ad un percorso di riqualificazione lavorativa, a progetti occupazionali, avere rapporti e incontri con i servizi sociali ed i Centri per l’Impiego.
REQUISITI – Oltre ad abitare in una delle regioni o città indicate, per fare domanda di social card straordinaria occorre rispettare i seguenti requisiti (ricordando che non è richiesta la presenza nel nucleo familiare di over 65 anni o di bambini under 3 anni, in tali casi si ha diritto alla carta acquisti ordinaria):
• nella famiglia ci deve essere almeno un minore di 18 anni;
• ci deve essere almeno un membro della famiglia in età da lavoro -tra 15 e 66 anni- disoccupato, che abbia perso il lavoro negli ultimi 36 mesi; in alternativa uno o più membri con contratto di lavoro dipendente o flessibile il cui reddito totale nei sei mesi precedenti la domanda non abbia superato i 4000€;
• essere cittadini italiani o comunitari UE o extracomunitari con permesso di soggiorno CE;
• risiedere da almeno un anno nel Comune in cui si fa domanda;
• reddito ISEE non oltre i 3000€, un patrimonio mobiliare valido ai fini ISEE sotto i 8000€ (cfr la guida Novità Calcolo ISEE 2015);
• non percepire più di 600€ al mese di indennità come pensioni o altro di natura previdenziale o assistenziale;
• non avere un autoveicolo immatricolato nell’ultimo anno, non avere un’auto oltre i 1300cc o una moto oltre i 250cc immatricolate negli ultimi tre anni;
• se si ha una casa di proprietà non deve avere un valore ai fini IMU superiore a 30.000€.
I DATI NECESSARI – Nella domanda di social card straordinaria 2015 andranno indicati tramite autocertificazione questi dati, che poi saranno verificati dagli enti competenti e che in caso di dichiarazioni false porteranno a sanzioni penali ex art. 76 del D.p.r. 28 dicembre 2000, n.445: residenza – cittadinanza – stato di famiglia – assenza di lavoro – trattamenti economici – autoveicoli, motoveicoli di proprietà – disagio abitativo.
Andranno poi allegati: copia fronte/retro documento di identità – codice fiscale / tessera sanitaria – copia del permesso di soggiorno in caso di extracomunitari – eventuale certificato stato di gravidanza e data presunta del parto – modello richiesta carta acquisti fornito dall’Ufficio Postale – modello ISEE 2015.

Meno dormiamo più ingrassiamo: 200 calorie in più per ogni ora di sonno persa

Secondo uno studio condotto da Fan He, professore presso la Penn State University College of Medicine, per capire in che modo il sonno e l’abitudine di dormire poco possa influire sul proprio peso. Sono state analizzate le abitudini quotidiane di 342 adolescenti ed è stato dimostrato che perdere anche una sola ora di sonno li faceva ingrassare.
In media, dormivano tutti sette ore ogni notte, ma quando quest’abitudine variava per qualche ragione, cominciavano a mangiare circa 200 calorie in più ogni giorno, praticamente l’equivalente di un gelato al cioccolato. Dormire di meno aumenterebbe infatti la possibilità di mangiare durante le ore notturne e sarebbe proprio per questo che si tenderebbe ad ingrassare. Fan He ha spiegato: “Secondo i dati del nostro studio, non è la durata del sonno a contare, ma piuttosto le variazione che quest’ultimo subisce giorno dopo giorno”.

Volkswagen ammette: abbiamo barato sulle emissioni gas

Nessuno si sarebbe mai aspettato una cosa del genere. E’ un “disastro” per la Volkswagen. La casa automobilistica tedesca ha riconosciuto di aver falsato la misurazione sugli scarichi di gas dei veicoli diesel venduti negli Stati Uniti per aggirare gli standard ambientali.
Un portavoce dell’azienda, riporta lo Spiegel online, ha affermato: “Lo abbiamo ammesso davanti alle autorità. Corrisponde a verità. Collaboriamo attivamente con le autorità”.
L’ad della Volkswagen, Martin Winterkorn, ha annunciato l’avvio di un’inchiesta indipendente per chiarire l’accaduto. “Mi scuso personalmente in tutti i modi, per aver perso la fiducia dei nostri clienti e del pubblico”, ha detto Winterkorn.
“Quanto accaduto ha per tutti noi del direttivo e per me personalmente la massima priorità”. “Una cosa deve essere chiara – ha continuato Winterkorn, citato dallo Spiegel – la Volkswagen non tollera alcuna violazione delle regole o delle leggi” e quindi “farà tutto il possibile per recuperare la fiducia persa. Lavoriamo con le autorità in modo completo e per chiarire tutta la vicenda in modo rapido e trasparente”, ha detto il numero uno della casa automobilistica.
La casa automobilistica avrebbe usato un software capace di rilevare quando la macchina è sottoposta ai test sulle emissioni, in modo da tenere attivo il sistema di controllo sulle emissioni solo in quel periodo di tempo. Negli altri momenti, è l’accusa dell’Epa, i veicoli inquinano molto più di quanto comunicato dalla casa produttrice.

Aleppo, salvata bimba nata con un proiettile in testa

I medici dell’Aleppo City Medical Council hanno fatto un lavoro davvero estenuante per salvare la piccola bimba colpita nella pancia della madre durante un attacco missilistico in Siria
Condannata alla nascita dopo essersi trovata insieme alla madre sotto il fuoco delle bombe. Ma il suo destino, evidentemente, non era ancora stato scritto.
Un’operazione salvavita eccezionale quella dei medici dell’Aleppo City Medical Council. Con un cesareo d’urgenza sono riusciti a far nascere una bimba siriana nonostante una scheggia di proiettile impiantatosi nella piccola fronte.
La bimba era stata colpita nella pancia della madre durante un attacco missilistico in Siria.
L’operazione è documentata anche in un video che sta facendo il giro della rete (sebbene contenga immagini forti e sconsigliate a un pubblico sensibile).
L’operazione è riuscita perfettamente. I medici hanno prima rianimato la bambina, strofinandola e massaggiandola all’uscita dal grembo, fino a farla finalmente respirare e piangere. Per loro la bimba si chiama Amal, che in arabo vuol dire “speranza”.