Il giorno prima del matrimonio, lo sposo va in disparte dal prete per fargli una proposta.
“Le daro’ 200 euro se mi permette di modificare le promesse matrimoniali.
La parte dove devo promettere di “amarla, onorarla e rispettarla per tutti i giorni della mia vita” e dove dice di “essere fedeli a vicenda per sempre”, mi piacerebbe che fossero tralasciate”.
Il prete e’ d’accordo: intasca i 200 euro e lo sposo se ne esce soddisfatto. Il giorno del matrimonio, lo sposo e la sposa giungono per la loro cerimonia.
Arriva il momento delle promesse reciproche, il pastore guarda lo sposo e gli fa: “Prometti di obbedire a ogni suo comando, di servirle la colazione a letto ogni mattina, ti prostrarti a lei? Giuri di trattarla con amore davanti a Dio per tutti i giorni della tua vita?”.
Lo sposo deglutisce sconvolto e mormora “Si’”. Poi in disparte, all’orecchio del prete, dice: “I nostri accordi erano diversi”.
Il prete gli rende i 200 euro dicendo: “Lei mi ha fatto un’offerta piu’ alta”.
Il giorno prima del matrimonio, lo sposo va in disparte dal prete per fargli una proposta.
“Le daro’ 200 euro se mi permette di modificare le promesse matrimoniali.
La parte dove devo promettere di “amarla, onorarla e rispettarla per tutti i giorni della mia vita” e dove dice di “essere fedeli a vicenda per sempre”, mi piacerebbe che fossero tralasciate”.
Il prete e’ d’accordo: intasca i 200 euro e lo sposo se ne esce soddisfatto. Il giorno del matrimonio, lo sposo e la sposa giungono per la loro cerimonia.
Arriva il momento delle promesse reciproche, il pastore guarda lo sposo e gli fa: “Prometti di obbedire a ogni suo comando, di servirle la colazione a letto ogni mattina, ti prostrarti a lei? Giuri di trattarla con amore davanti a Dio per tutti i giorni della tua vita?”.
Lo sposo deglutisce sconvolto e mormora “Si’”. Poi in disparte, all’orecchio del prete, dice: “I nostri accordi erano diversi”.
Il prete gli rende i 200 euro dicendo: “Lei mi ha fatto un’offerta piu’ alta”.
Categoria: Cronaca
730 precompilato, inviati 220 mila avvisi per “anomalie”
Non è una bella notizia per tutti gli italiani, ma solo per quelli veramente onesti. L’agenzia delle Entrate è riuscita ad avvisare circa 220mila contribuenti di possibili “anomalie” che riguardano la dichiarazione dei redditi, invitandoli a verificare la propria posizione ed eventualmente a porvi rimedio senza incorrere in controlli.
I destinatari di questa tornata di lettere bonarie, secondo l’Agenzia, sono i contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione pur avendo percepito più redditi da lavoro dipendente o da pensione da diversi sostituti (datori di lavoro o enti previdenziali) i quali non hanno effettuato il conguaglio delle imposte.
Chi riceve la lettera può presentare il modello Unico persone fisiche entro il 29 dicembre 2015 (entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria del 30 settembre) beneficiando con il ravvedimento operoso di una significativa riduzione delle sanzioni dovute per la tardiva dichiarazione e per gli eventuali versamenti.
Queste anomalie vengono normalmente riscontrate a distanza di anni dalla presentazione della dichiarazione, con l’applicazione di sanzioni e interessi in misura piena. Ora, grazie alla precompilata, è possibile individuarle in tempo reale e, ricevendo l’avviso preventivo, il cittadino può rimediare da solo tramite l’istituto del ravvedimento operoso, senza imbattersi mai nei controlli.
La Mamma Sta Morendo e la Figlia Anticipa le Nozze
Cosa non si farebbe per la propria mamma? È indubbio che tutte le donne sin da piccole sognano il proprio matrimonio, il giorno più bello, il giorno perfetto. E come tutte anche questa giovane ragazza voleva sposarsi con entrambi i genitori, purtroppo però, la mamma sta morendo, si sta spegnendo lentamente in un letto di ospedale.
Allora la bella Sarah ha pensato di celebrare il suo matrimonio in ospedale: “Era di vitale importanza per me che non perdesse il mio matrimonio, sapevo che avrei fatto di tutto per questo e infatti è stato così e ho avvisato mio padre che le nozze sarebbero state celebrate il 10 ottobre per lei!”
Il fidanzato di Sarah è stato subito d’accordo e si sono immediatamente attivati per poter realizzare il loro progetto, grazie anche allo staff medico ed infermieristico del reparto dell’ospedale Forth Valley Royal Hospital a Larbert in Scozia.
Hanno usato una camera appartata vicino alla stanza di Rosanne per celebrare la cerimonia che è stata officiata dal cappellano dell’ospedale.
Le infermiere che non erano di turno si sono organizzate per addobbare la stanza con i fiori e invece dello champagne hanno brindato tutti con tazze di thé e biscotti digestivi. Hanno poi ordinato del cibo take away al posto del pranzo di nozze ma la felicità è stata tanta, quasi pari alla commozione!
“Benché fosse sedata per aiutarla a sopportare il dolore, la mamma ha capito ogni cosa.” dice la sposa.
Il vestito di Sarah era ancora in negozio, era stato scelto con cura dalla futura sposa accompagnata dalla mamma:
“Ho un ricordo stupendo di noi due mentre andavamo in giro a scegliere il vestito giusto per me!”
Il personale del negozio aveva già preso in carico la fattura dell’abito ma certo si pensava di avere decisamente più tempo, fino al prossimo luglio… Sarah però non aveva tutto quel tempo a disposizione e una volta raccontato il motivo della sua fretta al negozio, tutti si sono dati da fare perché fosse pronto per la data anticipata.
“Non avevo un velo, le scarpe o il bouquet ma loro hanno provveduto a tutto!”
“Stavo esaudendo la promessa che avevo fatto a mia mamma: sposare finalmente il mio eterno fidanzato.”
Borse sotto gli occhi: rimedi naturali per eliminarle
Molte donne soffrono di borse antiestetiche che limitano la bellezza e la freschezza naturale di uno sguardo. Le cosiddette occhiaie, fanno sembrare il viso stanco e, in molti casi, è difficile coprirle anche con l’uso di trucco.
Sul mercato esistono numerosi trattamenti utili contro questo problema, ma non è sempre necessario ricorrere a questi prodotti.
1. Le patate sono ricche di proprietà antinfiammatorie, e possono essere utilizzate per combattere il problema. Se soffrite spesso di borse sotto gli occhi, mettete una patata in frigorifero e usatela per combattere il problema. Tagliate la patata fredda (mettetela la sera prima nel frigorifero) a fettine piccole e applicatele sugli occhi chiusi per 15-20 minuti.
2. Il latte aiuta a eliminare la ritenzione idrica e dona una sensazione di riposo, eliminando le impurità in modo naturale. L’ideale è applicarlo tutti i giorni per migliori risultati. Immergete due batuffoli di cotone nel latte freddo e applicateli sugli occhi chiusi, lasciando agire per 20 minuti.
3. Il Cetriolo: La vitamina E è un ingrediente conosciuto per le sue proprietà idratanti, antinfiammatorie e rigeneratrici. Preparate una miscela di acqua con alcune gocce di olio di vitamina E, immergete dei batuffoli di cotone nel liquido e poi applicateli sugli occhi chiusi per 20 minuti. Bagnate due bustine di camomilla con acqua fredda e poi applicatele sugli occhi chiusi per 15 minuti. Potete usare questo rimedio due volte al giorno, appena alzati e prima di andare a dormire.
4. Albume d’uovo: oltre a rimuovere le cellule morte che si accumulano sulla pelle, l’albume d’uovo aiuta anche a ridurre le fastidiose borse e le occhiaie. Separate l’albume di un uovo e applicatelo su tutto il viso con l’aiuto di un pennello, cercando di passarlo su tutte le zone colpite, ma senza farlo entrare in contatto con gli occhi. Lasciate agire fino a farlo seccare e poi sciacquate con acqua fredda.
5. Il cucchiaio: prendete un bicchiere d’acqua gelata e quattro cucchiai. Bagnate due cucchiai, applicateli sugli occhi chiusi e, nel frattempo, mettete gli altri due cucchiai a raffreddare nell’acqua perchè siano pronti quando quelli che state usando non saranno più freddi. Scambiate i cucchiai ogni volta che si riscaldano e continuate per qualche minuto per sfiammare bene la zona.
Cos’è la tilapia, il pesce made in China che dominerà nel mondo
“Il futuro del pesce è “Made in China” e si chiama tilapia. “È il pronostico allarmato di Businessweek, che dedica un lungo reportage al prodotto di punta della itticoltura cinese, che è nella lista nera degli ambientalisti, ma invade i supermercati di mezzo mondo. «Cresce in fretta e costa poco». La tilapia ha le caratteristiche di un prodotto di massa e l’acquacoltura cinese è rapidamente arrivata a dominarne la produzione. Gli americani ne comprano in quantità sempre maggiori, nonostante gli avvertimenti lanciati da gruppi di tutela della salute dei consumatori come il Seafood Watch del Monterey Bay Aquarium, che ha inserito la tilapia allevata in Cina tra gli alimenti da evitare. Negli Stati Uniti il consumo di tilapia continua a crescere: nel 2009 ne hanno importati 404 milioni di libbre (più di 183 milioni di kg), rispetto ai 298 milioni del 2005 (135 milioni di kg).
La catena Wal.Mart importa 200 container al mese, anche se non dice quanti provengono dalla Cina.«Il crescente appetito americano ha portato a un boom dell’acquacoltura cinese», spiega Businessweek. Con centinaia di allevamenti ittici e impianti di trasformazione «la Cina è la superpotenza della tilapia». Non è che le sue carni siano particolarmente gustose, anzi proprio perché sono abbastanza insapori soddisfano il palato di «un’ampia fetta di popolazione che non ama il pesce che sa troppo di pesce», per dirla con lo chef Rick Moonen, che ha adottato la tilapia (ma non cinese) in molte delle sue ricette. La tilapia non contiene neppure grassi omega 3, che è una delle principali virtù del pesce di mare. Ma per il suo basso costo, la Cina si è lanciata nel settoreSarà anche il pesce del futuro, ma – osserva Businessweek – viste le esperienze con i prodotti “Made in China” (latte alla melamina, giocattoli col piombo, dentifrici con sostanze chimiche tossiche) molti americani non vedono di buon occhio questa prospettiva. Un recente rapporto del servizio di ricerca del dipartimento statunitense all’Agricoltura ha messo in discussione gli standard cinesi di sicurezza per il pesce e i frutti di mare d’allevamento. «I pesci sono spesso allevati in acque dove si nutrono sugli scarti di pollame e bestiame». Gli ecologisti si preoccupano dell’impatto ambientale degli allevamenti ittici cinesi e della natura invasiva della specie negli Stati Uniti.Tra le varie testimonianze raccolte da Businessweek, Mike Picchietti, il presidente di Regal Springs Tilapia (che tratta pesce proveniente da Indonesia, Honduras, Messico), racconta che per tagliare i costi, i produttori cinesi usano mangime solo quando la tilapia è cresciuta. Quando il pesce è piccolo, buttano in acqua scarti animali e lasciano che la tilapia si nutra con le alghe che si sviluppano poi.”.
Inietta URINA alla figlioletta per farla ammalare, mamma mostro scoperte e processata
La notizia che stiamo per rivelarvi vi lascerà sgomenti: una nota blogger per la famiglia, che spesso affronta problemi sulla salute dei propri figli, pare abbia iniettato urina nelle vene della figlia di 9 anni.
La donna è stata arrestata e processata. La difesa sostiene che soffra della sindrome di Munchausen, un disturbo psichiatrico per cui le madri fanno ammalare i figli per attirare l’attenzione verso di sé.
Secondo quanto riporta Metro, la bimba avrebbe sofferto di una rara malattia genetica che la costringevano a frequenti ricoveri in ospedale. Purtroppo la bambina non migliorava e le sue condizioni erano sempre peggiori. I medici decidono di fare analisi più approfondite e scoprono la presenza di una forte infezione, un lievito e un fungo che crescevano nelle cannule intravenose, inoltre era debilitata per l’abuso di lassativi. Dopo qualche giorno di controlli incastrano la mamma che ora dovrà rispondere davanti alla legge delle sue incomprensibili atrocità.
Calabroni killer nel vercellese: uomo muore mentre va a funghi
I calabroni possono diventare davvero molto pericolosi. Un anziano, infatti, è morto e la moglie è ricoverata in ospedale per le punture di uno sciame di calabroni. L’attacco è avvenuto oggi nei boschi tra Lenta e Gattinara, in provincia di Vercelli, dove la vittima, 87 anni, era andato con la moglie a cercare funghi.
Sul posto con i carabinieri sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno abbattuto un albero. Al suo interno c’era un grosso nido di calabroni, che è stato distrutto. La moglie della vittima è ricoverata all’ospedale di Borgosesia, ma non sarebbe in pericolo di vita. Si tratta molto probabilmente di calabroni giganti provenienti da Asia, Giappone e Cina che sarebbero arrivati in Europa all’interno di un container di ceramiche cinesi e si sarebbero diffusi in Francia, Portogallo, Spagna e anche in Inghilterra.
Queste creature giganti sono simile alle comuni vespe ma misurano la grandezza di un pollice umano. La loro puntura inietta una potente sostanza che contiene ben 8 sostanze chimiche altamente tossiche per l’uomo. La Francia conta ben sei vittime per la puntura di questi calabroni giganti ben noti come Vespa Mandarini.
Ho sentito cantare gli Angeli ero in braccio a Gesù
Il piccolo Colton è stato testimone di una esperienza straordinaria peraltro condivisa da molte altre persone cioè quella della premorte. Il bimbo aveva solo 4 anni quando d’improvviso ha iniziato ad avere un forte mal di pancia. Poi il vomito. Stava sempre peggio finché i medici fecero la loro diagnosi: appendice perforata.
Fu operato d’urgenza a Greeley, in Colorado. Durante l’operazione la situazione sembrò precipitare: “lo stiamo perdendo! Lo stiamo perdendo!”, le parole dei medici quasi rassegnati.
Il bambino era messo molto male e passò qualche minuto assai critico. Poi però si era ripreso. Per il babbo e la mamma era stata un’esperienza terribile. Lacrime e preghiere in gran quantità come sanno tutti coloro che son passati da questi drammi, ma come si dice tutto è bene ciò che finisce bene.
Passati alcuni mesi Il bambino era in macchina coi genitori ripercorrendo la strada che porta all’ospedale dove è stato ricoverato in gravi condizioni a causa di una appendicite perforante, e di passarci davanti fa capire che ne farebbe volentieri a meno. La madre sorridendo gli dice: “Te lo ricordi l’ospedale?”. Risposta pronta di Colton: “Certo, mamma, che me lo ricordo. È dove ho sentito cantare gli angeli”. Gli angeli? I genitori si guardano interdetti. Dopo un po’ indagano.
Il bimbo racconta con naturalezza i particolari: “Papà, Gesù ha detto agli angeli di cantare per me perché avevo tanta paura. Mi hanno fatto stare meglio”.
“Quindi”, domanda il padre all’uscita del fast food, “c’era anche Gesù?”. Il bimbo fece di sì con la testa. “E dov’era di preciso?”, domandò ancora il signor Burpo. Il figlio lo guardò dritto negli occhi e rispose: “Mi teneva in braccio”.
I due genitori allibiti pensano che abbia fatto un sogno nel periodo di incoscienza. Ma poi vacillano quando Colton aggiunge: “Sì. Quando ero con Gesù tu stavi pregando e la mamma era al telefono. Vi vedevo. Sono salito su in alto, fuori dal mio corpo, poi ho guardato giù e ho visto il dottore che mi stava aggiustando. E ho visto te e la mamma. Tu stavi in una stanzetta da solo e pregavi; la mamma era da un’altra parte, stava pregando e parlava al telefono”.
Era tutto vero. Così come era vero che la mamma di Colton aveva perduto una figlia durante una gravidanza precedente.
Colton, che era nato dopo, non l’aveva mai saputo, ma quella sorellina lui l’aveva incontrata in cielo e lei gli aveva spiegato tutto. Sconvolgendo i genitori: “Non preoccuparti, mamma. La sorellina sta bene. L’ha adottata Dio”. Di lei il ragazzo dice: “non la finiva più di abbracciarmi”.
Il padre ha raccontato in un libro scritto con Lynn Vincent, “Heaven is for Real” (tradotto dalla Rizzoli col titolo “Il Paradiso per davvero”).
Tre sorelline scivolano e muoiono soffocate: incidente choc sul camion, aveva 13 e 11 anni
Quella che vi racconteremo è una storia davvero terribile. Pochi giorni fa, per una sfortunata disattenzione che divenuta tragedia 3 ragazzine hanno perso la vita.
Per l’esatezza le vittime erano sorelline e vivevano nella fattoria di famiglia a Withrow, in Canada. Catie Bott, 13 anni, e le gemelle undicenni Dara e Jana stavano giocando nel rimorchio di un camion carico di semi quando sono improvvisamente sprofondate. Le bambine hanno provato invano a riemergere. Due di loro sono state dichiarate morte sul posto: inutile, per la terza vittima, la corsa in ospedale.
“Le nostre figlie sono morte vivendo nella fattoria di famiglia. Non ci pentiamo di averle cresciute qui, questa è la nostra vita”, le parole diffuse dalla famiglia in una nota.
Mamma che muore per 10 minuti durante il parto
Alcune cose che succedono nella vita sono davvero inspiegabili. Proprio come la storia di Melanie Pritchard, 34 anni, che ha vissuto un’esperienza davvero miracolosa. Durante la sua seconda gravidanza e tutto procedeva per il meglio quando, alla 39° settimana, durante la notte del 28 ottobre di quattro anni fa, inizia ad avvertire delle contrazioni forti e regolari, segno dell’inizio del travaglio. Suo marito Doug la porta in ospedale. Lei chiama sua madre per avvertirla e questa telefonata è l’ultima cosa che è in grado di ricordare delle ore che si sono susseguite.
Arrivata in ospedale viene praticata un’epidurale, le contrazioni sono più ravvicinate e il medico decide di rompere le acque per accelerare il travaglio. Poi avviene l’inimmaginabile.
Melanie dice al marito di non sentirsi bene e di avvertire che qualcosa non stava andando per il verso giusto, si sente mancare. Improvvisamente Melanie si gira sul fianco ed inizia ad avere le convulsioni, il suo battito cardiaco scende drasticamente e la pressione crolla. Sui monitor Doug vede chiaramente che tutti i tracciati diventano piatti. E’ il panico totale. Crolla anche il battito della bambina ancora nel ventre della mamma. Il viso di Melanie diventa cianotico e Doug realizza che il suo cuore aveva smesso di battere.
Un team di dottori portano la donna in sala operatoria nel disperato tentativo di salvare la piccola con un cesareo di emergenza.
Doug inizia a telefonare all’impazzata ad amici e parenti per chiedere immediate preghiere per la moglie e la piccola. La mamma che stava lottando per la sua vita e quella di sua figliaaveva incontrato migliaia di ragazze e portato avanti campagne pro-life antiabortiste, sulla castità prematrimoniale, il matrimonio cattolico, i metodi naturali in tutti gli Stati Uniti.
Subito inizia una catena di preghiera forte e numericamente impressionante che sostiene Doug nella speranza di poter abbracciare la sua piccola e la moglie.
I dottori riescono a salvare la bimba ma preparano il marito al peggio e confermano la morte della mamma che muore durante il parto, non c’era nessuna possibilità di sopravvivenza.
Doug non ha nessuna esitazione e chiama la piccola con il nome Gabriella che significa “eroina di Dio”.
I dottori spiegano che Melanie aveva sofferto di un’embolia di liquido amniotico: un’evenienza estremamente rara, il liquido amniotico si era embolizzato nel circolo polmonare ed era seguito un arresto cardiaco. Avevano tentato di rianimarla tre volte, era rimasta clinicamente morta per ben dieci minuti, i polmoni erano collassati, aveva avuto una forte emorragia interna e le avevano tolto ben 3 litri di sangue mentre praticavano il cesareo, le condizioni erano gravissime e non c’era nessuna possibilità di sopravvivenza e nel caso fosse sopravvissuta i danni neurologici potevano essere molto estesi.
Doug le strinse le mani dicendo: “Ti amo, ti amerò sempre, Brady e Ella (Gabriella) sono bellissimi e ti amano, se hai una possibilità di lottare, ti prego: lotta! Al di là delle mie speranze, promettimi di seguire il tuo angelo custode dovunque ti porti, dove ti porterà sarà lì che il Signore avrà bisogno di te!”
Ciò che è successo durante le successive 24 ore in terapia intensiva ha lasciato i medici senza parole e senza nessuna spiegazione. Melanie si era ripresa, non aveva più bisogno di ossigeno, di nessun aiuto farmacologico, tranne gli antidolorifici ed era in grado perfettamente di parlare. Aveva solo una lieve perdita di memoria a breve termine, normalissima dopo uno shock fisico del genere.
Solo 48 ore dopo Melanie poteva abbracciare Gabriella e una settimana dopo era di nuovo a casa!
Melanie è convinta che il miracolo più grande non sia stata la sua guarigione ma la miriade di persone che si erano mobilitate per lei in quelle ore e che avevano pregato o iniziato di nuovo a pregare e ad andare in chiesa magari dopo anni.