Grande Fratello 14: nuovo amore per Federica Lepanto?

Federica Lepanto è stata al centro di numerose interviste nel corso delle ultime settimane, considerato il fatto che, dopo la vittoria al Grande Fratello 14, in molti si stanno chiedendo se nella sua vita c’è un nuovo amore. La giovane concorrente ha parlato molto di sé e del suo passato a Verissimo, ma ecco che cos’ha dichiarato in merito all’amore al sito Velvetgossip.it:

Se volete sapere se sono single: sì, lo sono. Anche perché, a dire il vero, in questi pochi giorni non ho incontrato nessuno, né ho dovuto rifiutare nessuna proposta. Ma devo ammettere anche che al momento sono molto concentrata su me stessa e sul voler capire cosa farò da grande. Non si può decidere a tavolino quando innamorarsi, quando succede, succede”.

Inoltre, Federica Lepanto ha parlato anche del suo doloroso passato, un argomento che purtroppo è venuto a galla anche durante il Grande Fratello 14. Ecco le sue parole in merito:

Quando ho scelto di partecipare al Grande Fratello, l’ho fatto principalmente per me, a scopo “terapeutico”. Quel confessionale non sarebbe dovuto andare in onda, avevo chiesto che rimanesse privato. Ma poi la redazione lo ha montato in modo che non si capisse esattamente l’accaduto, ma solo il perché di alcuni miei comportamenti, cioè quello che sarebbe andato in onda avrebbe aiutato il pubblico a comprendermi meglio. E allora mi è sembrato giusto che tutti lo vedessero, era ora di liberarsi dei fantasmi del passato”.

Nicole Di Pietro: Ecco Perché la sua Tomba Oggi è Così

Il 12 febbraio di quest’anno se ne andava questo piccolo angioletto di nome Nicole Di Pietro e la sua mamma, Tania Egitto, rimaneva vittima di un parto traumatico e così “violento” da trasformarsi in una tragedia.

Lo scorso 12 dicembre, alla vigilia del primo Natale senza Nicole, mamma Tania e papà Andrea hanno pubblicato sulla pagina ufficiale dedicata a Nicole: “il girotondo di Nicole” una foto della tomba della loro piccola.
La culla eterna di Nicole Di Pietro è stata addobbata per il prossimo Natale. Non manca nulla: c’è un albero, un Babbo Natale, stelle, cuori e piante che evocano l’atmosfera natalizia.

Guardando la lapide di Nicole colpisce quella data “sola”: 12-2-2015 e intorno l’allegria di una bambina amata, desiderata e voluta. Così si ha l’impressione che la “crudeltà” di questa morte, dolorosa e incredibile, possa essere rotta e riscattata dalla speranza e dall’amore eterno di due genitori che non si arrendono.

La Procura di Catania ha recentemente chiuso le indagini sulla morte di Nicole Di Pietro:
6 sono gli indagati, 3 per omicidio colposo. A quanto risulterebbe dalle indagini, Nicole era già morta quando partì l’affannosa ricerca per una termoculla.
Secondo la Procura di Catania la ginecologa che seguiva mamma Tania non avrebbe proseguito il doveroso monitoraggio del feto durante il travaglio, cosa che avrebbe consentito di prevenire la sofferenza fetale che si è di fatto verificata.
Dopo la nascita di Nicole, il neonatologo e l’anestesista, per parte loro, non avrebbero eseguito le corrette manovre di rianimazione aggravando la sofferenza respiratoria della neonata.

Nasa: “Allarme la notte di Natale: asteroide”

Un vero e proprio allarme inaspettato quello che la Nasa ha dato in tutto il mondo: il nome scientifico è 2003 SD220 e si tratta di un asteroide che, come annunciato dalla Nasa, potrebbe essere una minaccia reale per la terra proprio nella notte di Natale. Altro che stella cometa, dunque, l’asteroide potrebbe rappresentare un serio pericolo se i calcoli fatti dagli esperti si rivelassero errati.

La Nasa, infatti, ha spiegato che l’asteroide potrebbe sfiorare la terra transitando a 150milioni di km, una distanza che equivale 28 volte a quella presente tra Luna e pianeta Terra in una fascia oraria compresa tra la mezzanotte e le tre del mattino. Se, però, i calcoli si rivelassero imprecisi, potrebbe passare molto più vicino con danni inimmaginabili.
Uno degli asteroidi potrebbe passare molto vicino alla Terra e sarebbe solo il primo di cinque che potrebbero realmente arrecare danni fino al prossimo 2018.
Proprio nel 2018, infatti, 2003 SD220 passerà nuovamente accanto al nostro Pianeta, ma molto più vicino. Aspetteremo che lo stato ci guidi su cosa sarà meglio fare per limitare i danni.

[ ATTENZIONE ] Assicurazione RC AUTO 2016: ti sta per scadere? Informati sulla NUOVA LEGGE

Novità per quanto riguarda l’assicurazione del vostro mezzo di trasporto. A quanto pare, infatti, il Ministero dell’Interno ha definitivamente chiarito che la copertura per l’assicurazione RC auto dopo l’abolizione del tacito rinnovo resta operativa per 15 giorni dopo la scadenza: gli automobilisti trovati con il tagliando scaduto entro questo termine non saranno pertanto multati.
Con la legge 221/2012 si è sancita l’abrogazione del tacito rinnovo per le polizze auto: il contratto assicurativo si estingue quindi automaticamente al momento della sua scadenza naturale. In questo modo decade la precedente regola del “silenzio-assenso”: il contratto di responsabilità civile non potrà avere una durata maggiore di 12 mesi e non potrà essere rinnovato alla scadenza senza che sia manifestata un’esplicita volontà in questo senso da parte del contraente della polizza. Inoltre, la nuova normativa ha stabilito l’obbligo per le compagnie assicurative di comunicare con un preavviso minimo di 30 giorni all’assicurato la scadenza della garanzia, allo scopo di evitare per quanto è possibile il rischio di eventuali dimenticanze.

I bulli pubblicano questa foto di sua figlia, la madre scopre il motivo e scoppia in lacrime

La sua foto è stata pubblicata per deriderla. Stiamo parlando della foto di una ragazzina malata commentata dai suoi “compagni di scuola con una frase ironica, pungente, cattiva e stupida: “Toc, toc, chi è? Non i tuoi globuli bianchi, questo è certo”: una frase del genere, rivolta a una ragazzina di 14 anni che sta combattendo contro una grave forma di leucemia ha riempito di sconforto non solo Nicole, ma anche sua madre, Claire Pfister.
La donna pubblica spesso foto della figlia accompagnate da messaggi di supporto, e proprio una di queste è stata “rubata” dal suo profilo per diventare oggetto di scherno da parte dei bulli. I principali artefici sono un ex fidanzato della ragazzina con la sua nuova fiamma, ma hanno raccolto attorno a sè altri studenti. Ecco le parole della ragazza: “Ho cominciato a piangere, perché è una cosa che non posso controllare. Mi ha fatto sentire davvero male con me stessa. Quando sua madre ha notato quanto stava accadendo, ha deciso che sua figlia non sarebbe rimasta vittima inerme del cyberbullismo, e ha fatto un appello alla scuola affinché prendesse provvedimenti. La scuola, da parte sua, ha garantito misure drastiche e ha specificato che si trattava solo di un gruppo ristretto di persone. Gli altri compagni di classe di Nicole, infatti, si sono schierati in sua difesa e hanno anche inscenato una piccola manifestazione di supporto, che l’ha fatta piangere di gioia.

Bonus di 5000 Euro per Giovani Genitori: Cosa è e Come si Ottengono

Una buona notizia per i neo-genitori. È previsto un bonus di 5000 Euro per Giovani Genitori. In rete la notizia sensazionalistica. Ecco cosa è davvero, da quanto tempo esiste, e chi ha diritto a usufruirne.

Da qualche giorno circolava in rete una notizia data per certa e attuale di tale Bonus di 5000 euro per giovani genitori, che il Governo Renzi aveva stanziato per il 2016.
L’annuncio era di quelli ufficiali, dati in pompa magna, e tutti riportavano circolari, dati e date certe che avevano incoraggiato lavoratori e imprenditori, pensando che ancora una volta questo benedetto jobs Act continuasse a dare i suoi frutti (considerazione ovviamente personalissima).
Questo bonus avrebbe dovuto essere devoluto dunque ai genitori di età inferiore ai 36 anni
Controllando bene però, oltre alle testate che diffondevano la notizia, nelle fonti ufficiali, dunque siti di Inps e Governo, questo Bonus non era menzionato, o meglio.
Dopo avere scandagliato circolari e messaggi, e avere anche tentato un chiarimento direttamente alla fonte, telefonando al numero verde Inps, mi è stato chiaro che il Bonus di 5000 euro per giovani genitori esisteva, ma non era affatto una novità.
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E infatti la legge era del 2010.
Per la precisione, la circolare Inps n. 115 del 05/09/2011 recita così:
“Con Decreto del 19 novembre 2010, pubblicato nella G.U. 27 dicembre 2010, n. 301 (allegato n. 1) il Ministro della Gioventù ha stanziato l’importo di € 51.000.000, per la realizzazione di interventi in favore dell’occupazione di persone di età non superiore a trentacinque anni e con figli minori.”
Il decreto, emesso dal Governo Berlusconi, aveva comprendeva dunque un accordo firmato con l’Inps per il finanziamento di 51 milioni da destinare ai giovani genitori disoccupati con figli piccoli.
L’Inps successivamente al Decreto aveva istituito una “Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori”.
Per essere iscritti a tale banca dati bisognava avere determinati requisiti quali:
• età non superiore a 35 anni (da intendersi fino al giorno precedente il compimento del trentaseiesimo anno di età);
• essere genitori di figli minori – legittimi, naturali o adottivi – ovvero affidatari di minori;
• essere titolari di uno dei seguenti rapporti di lavoro:
– lavoro subordinato a tempo determinato
– lavoro in somministrazione
– lavoro intermittente
– lavoro ripartito
– contratto di inserimento
– collaborazione a progetto o occasionale
– lavoro accessorio
– collaborazione coordinata e continuativa.

Questa banca dati doveva gestire questo benedetto Bonus di 5000 euro per giovani genitori, e regolarne anche l’erogazione, attraverso i datori di lavoro.
Questo succedeva circa 5 anni fa.

Qualche giorno fa, evidentemente qualcuno, qualche portavoce del Governo, mi deve essere sfuggita la notizia, ha rimesso in circolo questa cosa, dando cifre e numeri.
Ben 8.775.000 di euro per i giovani genitori disoccupati.
In realtà questa cifra non è altro che la rimanente somma di un finanziamento frutto di quel benedetto decreto di 5 anni fa.
Se infatti ci si iscrive a questa banca dati, o si entra sul sito dell’Inps con un Pin, ci si accorgerà che non si tratta di nulla di nuovo.
Il Bonus di 5000 euro per giovani genitori disoccupati esiste, ed è a disposizione, entro i limiti fissati per tutti coloro che posseggono i requisiti esposti.
E’ sempre possibile che nella prossima legge finanziaria questo importo possa venire “rimpolpato”; era forse questa la notizia che circolava in rete negli ultimi giorni, che però, secondo il call center Inps non è stata ufficializzata in alcuna circolare.
Se così fosse, ovvero se oltre agli 8.775.000 di euro esistenti, il Governo Renzi riuscisse a stanziare altri fondi a sostegno di giovani coppie disoccupate, saremo ben liete di approfondire l’argomento.
Se infine dovessi essermi sbagliata, mi auguro che qualcuno mi informi, questo vorrà dire che lo Stato ha pensato per davvero a far ripartire l’economia, senza annunci propagandistici però la prossima volta!

Choc a Roma, Muore di infarto ma si risveglia dopo un ora. “Sono tornato per darvi questo messaggio”

Sembra una storia di un romanzo eppure è vera: T.S è un camionista romano, andato in arresto cardiaco per 45 minuti. Ovviamente, 45 minuti sono un tempo lunghissimo per un infarto. Per un arresto, in genere, si proceda ad una rianimazione per circa 20 minuti. Superati i 20 minuti si può dichiarare il decesso.
L’uomo, invece, è “resuscitato” dopo 45 minuti. L’uomo, però, si è accorto di avere qualcosa che non andava e ha subito allertato i soccorsi: “Sono Tiziano, Vi scrivo da Via XXI Aprile. Sto morendo per arresto cardiaco”. Queste le parole che ha pronunciato al telefono.
Tiziano è stato rapidamente portato in ambulanza all’ospedale più vicino, ma i medici si son subito resi conto che era ormai troppo tardi, un’aritmia cardiaca rapidissima “aveva ucciso” l’uomo. “Non c’era battito, né pressione sanguigna, né polso” queste le parole dell’infermiera Michela Delle Rose, che ha vissuto la vicenda in prima persona.
E, incredibilmente, dopo 45 minuti il cuore del paziente è tornato a battere dal nulla.

Come Eliminare il Calcare dai Rubinetti

Come eliminare il calcare dai rubinetti velocemente ve lo diciamo noi oggi qui, con qualche consiglio e pochi ingredienti per far brillare la vostra casa.
Prendete un pentolino e versate mezzo bicchiere d’aceto, poi riscaldatelo fino a farlo bollire.
Mettete l’aceto in un contenitore e “tuffateci” i componenti smontabili dei rubinetti (filtri, manopole, tutto quello che riuscite a fare senza che però vi troviate a fine giornata a dover chiamare l’idraulico!)
Lasciate agire l’aceto una decina di minuti poi con una piccola spazzola o uno spazzolino da denti che non usate più strofinate il calcare, che si sarà disciolto grazie all’azione disincrostante dell’acido contenuto nell’aceto.
Se il rubinetto non è smontabile, spruzzate con uno spruzzino l’aceto direttamente, o magari prendete un sacchetto di plastica e seguite qui i consigli su come eliminare il calcare dalla doccia
Infine potete prendere del cotone e dopo averlo imbevuto della soluzione a base di aceto lasciatelo avvolto nei rubinetti per un paio d’ore.
Dopo che sarà passato il tempo, risciacquate e passateci sopra un panno morbido per asciugare i rubinetti.
In alternativa potete provare a passare sui rubinetti mezzo limone e procedere allo stesso modo, lasciando agire e poi risciacquando ed asciugando

Canone Rai 2016 in bolletta: si potrà non pagare?

Da gennaio 2016 il canone Rai si pagherà assieme alla bolletta dell’energia elettrica, in dieci rate da 10 euro. Ecco cosa fare per (provare a) non pagarlo (nel caso se ne abbia diritto, ovviamente).
Dunque la tassa, che lo ricordiamo, è legata alla detenzione di uno o più apparecchi abilitati o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive.
In realtà, anche nella sua versione “attuale”, il canone Rai è rateizzabile, come indicato dal ministero dello Sviluppo Economico. La somma di 113,50 euro può infatti essere rateizzata in due modalità diverse: 2 rate di 57,92 euro da pagare rispettivamente entro il 31/1 e il 31/7; 4 rate da 30,16 euro da pagare entro il 31/1, 30/4, 31/7 e 31/10. Per i pensionati, a certe condizioni, è poi in vigore una rateizzazione personalizzata.
La nuova normativa andrà sostanzialmente ad ampliare la platea di coloro che devono corrispondere il canone Rai. Come detto, la somma sarà aggiunta (come voce a parte) sulla bolletta elettrica per le “sole case principali”, mentre permarranno i criteri di esenzione precedenti per quel che concerne il pagamento del canone Rai.
Sono già esonerati dal pagamento i militari delle Forze Armate Italiane (ovviamente solo per quel che riguarda “ospedali militari, case del soldato, sale convegni e circoli ricreativi, mentre per gli alloggi privati non vale l’esenzione), i militari della NATO, gli agenti diplomatici e consolari e i rivenditori o riparatori di apparecchi televisivi.
Ricordiamo che il pagamento di canoni per abbonamenti a pay-tv satellitari o digitali non esonera l’utente dal versamento del canone Rai e che non è possibile “sospendere” temporaneamente il pagamento del canone.
Cosa succede se non pago il canone Rai? In caso di ritardo inferiore a 30 giorni si deve corrispondere una sanzione amministrativa pari a un dodicesimo dell’importo del canone; se superiore a 30 giorni la sanzione è di un sesto per ogni semestre; se superiore a sei mesi si pagano anche gli interessi di mora, nella misura dell’uno percento a semestre.

Partorisce due gemelli, ma i medici trovano una differenza preoccupante

Due genitori americani hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione: “Vogliamo che la nostra esperienza non si ripeta, attenti a questo virus”. L’esperienza di Sophie e Lincoln Catts sta facendo il giro del mondo. I due sono genitori di due dolcissimi gemellini di due anni e mezzo. Uguali come due gocce d’acqua, hanno però una netta differenza sul loro modo di comunicare. Lincoln parla, Sophie si esprime nella lingua dei segni. Colpa di un virus contratto dalla mamma Michelle durante la gravidanza.
Si tratta del Citomegalovirus (Cmv), un virus molto comune appartenente alla famiglia degli herpes virus che si presenta il più delle volte in forma asintomatica e non replicabile. Tuttavia, quando una donna incinta lo contrae, c’è una bassa probabilità che il virus contagi il feto: se però accade può avere conseguenze potenzialmente devastanti. E’ il caso di questi due gemellini. “I piccoli sono nati con il virus che causa problemi allo sviluppo del cervello e al sistema nervoso. E a volte colpisce anche gli altri organi”, ha spiegato il pediatra Kevin Albert.
Il piccolo Lincoln è sfuggito ai problemi, mentre Sophie ha ripetutamente fallito il suo test uditivo neonatale. Il padre ha aggiunto che: “Se non fosse stata curata in tempo avrebbe perso totalmente l’udito, la vista e avrebbe riportato altri deficit”.