La storia che vi stiamo per raccontare è commovente e strappalacrime, una storia di forza e di coraggio che ha interessato le vite di Paul e Mhairi, due giovani genitori che non si sono arresi di fronte alle difficoltà della vita. Quando Mhairi ha rotto le acque a sole 20 settimane di gestazione, i medici le avevano subito consigliato un aborto, poiché non c’era speranza di sopravvivenza per il piccolo che portava in grembo.

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Tuttavia, sia la donna che l’uomo hanno deciso di lottare: sapevano che il loro piccolo Jett meritava una possibilità. Hanno cercato consigli e possibilità di ogni tipo per poter salvare il loro bambino, contro ogni parere medico. Jett è riuscito così a sopravvivere altre cinque settimane nella pancia della mamma, nonostante le acqua si fossero rotte. Una volta nato, ha subito manifestato problemi respiratori e all’ittero, problemi cardiaci e un peso davvero ridotto: 700 grammi.

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I dottori non chiamavano Jett per nome, semplicemente veniva considerato un feto senza alcuna probabilità. Nonostante ciò, il piccolo è tornato a casa tre settimane prima della sua data di nascita prestabilita. “Nessuno del reparto è venuto a parlarmi delle opzioni possibili, mi hanno solo fatto l’ecografia, mi hanno detto che il feto era compatibile con l’epoca gestazionale, che in realtà andava tutto bene ma non poteva sopravvivere, l’aborto era l’unica opzione ragionevole, non c’era nient’altro da fare secondo loro. Quando ho saputo che era un maschio, cioè ho concretizzato ancora di più l’idea del mio bambino, era ancora più difficile scegliere. Quando il dottore è tornato nello studio e ha sentito che avevamo deciso di proseguire la gravidanza, ha alzato gli occhi al cielo, guardato l’orologio come se gli facessimo perdere tempo prezioso e allora ho deciso con Paul che saremmo andati da qualche altra parte… Capisco che a volte i medici debbano essere duri, determinati, che debbano metterti di fronte anche al peggiore scenario possibile e che spesso vi sono pareri discordanti ma allora, nessuno ha voluto dare una possibilità a Jett. Sono preoccupata per altre mamme magari più insicure o situazioni differenti dove si scelga un aborto quando invece il proprio bambino potrebbe sopravvivere senza problemi.”

Nonostante tutti avessero detto che il piccolo sarebbe morto entro pochi giorni dalla nascita per via di numerosi problemi, oggi Jett ha compiuto un anno, sta benissimo ed è la gioia dei suoi genitori. Tutto è bene quel che finisce bene!

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