Barzelletta: Ad un uomo nasce un figlio dalla pelle molto scusa. Chiede spiegazioni alla moglie che…

Ad un uomo nasce un figlio dalla pelle molto molto scura. Chiede spiegazioni alla moglie che gli dice: “Penso che sia dovuto al fatto che ho avuto una balia di colore. Evidentemente i geni della pelle nera sono passati nel latte e io lo ho assorbiti, e così nostro figlio ha la pelle scura”.
L’uomo, tranquillizzato, le dà un bacio e poi va a portare la notizia della nascita a sua madre, con una foto del bambino.
Sua madre guarda la foto e dice “Ma non è un po’ troppo scuro?”
“In effetti è scuro,” risponde l’uomo, “ma mia moglie mi ha detto che da bambina ha avuto una balia di colore, per cui i geni della pelle scura sono passati nel latte, lei li ha assorbiti ed ecco che il bambino è nero. Ti pare una spiegazione plausibile?”
“Ma certo! E si spiega anche un’altra cosa: quando sei nato tu io non avevo abbastanza latte per cui ti ho dato del latte di mucca. Evidentemente i geni della mucca sono passati nel latte e tu li hai assorbiti, ed è per questo che oggi tu hai le corna.”

I due nonni fanno l’amore sulla panchina dei giardinetti: denunciati

Non c’è proprio età che tenga alla presa della passione per cui ogni luogo per sfogare i suoi eccessi. Un caso come questo desta veramente l’attenzione delle persone che solitamente nei giardinetti sono soliti portarci i proprio figli. Ad Avellino, in atti sessuali espliciti. Lui 72 anni, lei 61, hanno infatti scelto una panchina pubblica, sotto gli occhi dei passanti, in pieno giorno, per esibirsi in performance hot.

I due si sono quasi denudati nei giardinetti di piazza Kennedy, nel centro della cittadina irpina, incuranti della presenza di diverse persone. Diverse segnalazioni sono giunte alla Polizia, che ha fatto intervenire una Volante. I focosi nonnetti sono stati rintracciati e – sulla base delle testimonianze dei passanti – denunciati per atti osceni in luogo pubblico.
Cercate di evitare che la passione vi esploda in pubblico!

Boscotrecase, donna operata dopo la morte per coprire un errore: a processo 3 medici

Forse avrete già sentito parlare ai telegiornali di lei. Si chiamava Tommasina De Laurentiis, la ragazza di 25 anni che morì l’8 marzo del 2013 durante un’operazione alla colecisti all’ospedale di Boscotrecase, in provincia di Napoli.
I tre medici che la operarono sono stati rinviati a giudizio con le accuse di omicidio colposo e falso: avrebbero operato la ragazza quando era già morta per eliminare le prove dell’errore medico che causò il decesso.
Mercoledì pomeriggio il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Torre Annunziata, Emma Aufieri, ha rinviato a giudizio i tre medici che la operarono: A.P, A.V e A.V. L’accusa per i tre è grave: omicidio colposo e falso.
Secondo quanto ricostruito dall’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Antonella Lauri, la causa della morte della ragazza non fu un’errata manovra di rianimazione, come sostenuto dai medici, ma un errore durante la colecistectomia. Ma c’è di più: dopo l’operazione sbagliata, la paziente secondo il pm sarebbe stata operata altre due volte per eliminare le prove dell’errore stesso: e almeno una di queste operazioni sarebbe avvenuta quando Tommasina era già morta. Successivamente i medici avrebbero poi falsificato la cartella clinica della paziente.

A uccidere la 25enne sarebbe stata una grave emorragia interna, dovuta forse alla mancata suturazione di due arterie tagliate nel corso dell’intervento, e poi ricucite solo dopo la morte della ragazza. I particolari erano emersi già lo scorso dicembre, dopo che erano stati depositati in tribunale gli esiti di una seconda perizia richiesta dal legale di parte civile Gennaro Ausiello e dalla procura. Adesso si apre il processo che stabilirà una volta per tutte cosa accadde l’8 marzo di due anni fa.

Accelerare il metabolismo: dieta e rimedi naturali per dimagrire

Molte spesso si incontrano enormi difficoltà quando si cerca di perdere qualche chilo di troppo. A volte però il problema è il metabolismo. C’è chi ha un metabolismo lento e chi invece, più fortunato, nasce con un metabolismo capace di digerire un elefante in pochi minuti. Accelerare il metabolismo per dimagrire è una delle strategie, alle quali si può fare ricorso per mantenere intatta la nostra forma fisica. Specialmente se ci serviamo di una dieta adeguata e di alcuni rimedi naturali, possiamo essere veramente in grado di regolare l’insieme dei processi biochimici ed energetici che si svolgono all’interno del nostro organismo.
Per metabolismo basale si intende il dispendio energetico minimo, che occorre portare avanti per mantenere in vita un organismo. Ogni volta che assumiamo del cibo, si determina un processo di termogenesi, un dispendio di energia. Ci sono, comunque, delle regole che vanno seguite attentamente.

In questo senso bisognerebbe cercare di fare una colazione abbondante e possibilmente di non saltare mai gli spuntini. Infatti, se lasciamo passare troppo tempo tra un pasto e l’altro, il corpo tende a diminuire il metabolismo, per affrontare la carenza di nutrienti. La dieta per accelerare il metabolismo non deve escludere dei cibi come la carne rossa e i grassi. Difatti, se introduciamo pochi grassi, tenderà a diminuire la produzione degli ormoni anabolici e il metabolismo può rallentare. Fondamentali sono anche le proteine. Dovrebbero essere preferite quelle contenute nel pesce, nella carne, nei formaggi e nei latticini magri. Da questo punto di vista può essere utile mangiare pollo, filetto di bovino, tacchino, ricotta e fiocchi di latte. Gli aminoacidi servono proprio a stimolare il metabolismo. Non bisognerebbe trascurare l’idratazione, bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno. Da limitare, invece, sono gli zuccheri semplici, perché un eccesso di carboidrati ad alto indice glicemico favorisce l’accumulo del tessuto adiposo e l’insulinoresistenza, condizione che tende a ridurre il metabolismo. Frutta e verdura diventano essenziali per l’azione degli antiossidanti, che favoriscono l’eliminazione delle tossine che si sono accumulate nell’organismo.

I rimedi naturali: I rimedi naturali comprendono anche i suggerimenti che provengono dall’omeopatia. Tra i prodotti omeopatici da tenere in considerazione, c’è il Lycopodium clavatum. Si tratta di una sostanza derivata dal polline del licopodio e che può essere efficace per aumentare il metabolismo. Ci sono poi dei prodotti erboristici, che possono essere assunti anche come integratori. Ad esempio, utile è il fucus, un’alga che contiene sale iodato. Quest’ultimo aiuta il funzionamento della tiroide e avrebbe degli effetti positivi anche sul metabolismo. Ottimo è anche il ginseng, che agisce come energizzante e attiva il dispendio di calorie da parte dell’organismo. Da non sottovalutare nemmeno gli effetti determinati dall’uso della capsicina, del tè verde e del salice bianco, ottimi stimolatori della termogenesi.

Clinicamente ero MORTO e sono risuscitato. Vi dico come!

Non poteva che accadere a Medjugorje, nel paesino sperduto tra i monti della Bosnia Erzegovina. I fedeli avevano appena finito di pregare la Via Crucis sul Monte Kricevac e finalmente, dopo tante preghiere e salite ripide, siamo arrivati con il resto del gruppo alla grande Croce.
Insieme al gruppo vi è un giovane ragazzo siciliano di 23 anni proveniente da Favara. Il suo nome è Dino Stuto, si trova in pellegrinaggio a Medjugorje con la sua famiglia per ringraziare colei che ormai è definita da tutti la Gospa, la Regina della Pace.
Dino ha raccontato del suo incidente avvenuto nel 2010, in prossimità del ferragosto. Ecco le sue parole: “Il 13 agosto del 2010 esco a bordo del mio motorino per andare in spiaggia, all’improvviso un auto non si ferma allo STOP e vengo travolto in pieno. Mi ritrovo a terra agonizzante, qualcuno cerca di chiamare l’ambulanza, ma subito si ferma un passante. Era un medico che aveva appena finito il servizio in ospedale e nel sedile posteriore della sua auto aveva un respiratore che subito ha adoperato per salvarmi la vita prima che arrivasse l’ambulanza. Se non fosse arrivato quest’ angelo, forse a quest’ora non sarei qui. Poi sono stato portato all’ospedale di Agrigento e subito dopo mi hanno trasferito in elicottero a Palermo. La situazione era grave, i medici non davano speranza ai miei genitori. Avevo delle emorragie al fegato, le braccia, il femore e la spalla rotta, un ematoma in testa e la febbre alta che non consentiva ai medici di intervenire. Mi hanno operato ai polmoni, in tutto sono stato sottoposto a 14 operazioni e due mesi di coma. I medici dicevano ai miei genitori che le possibilità che io tornassi in vita erano ben poche, se mi fossi svegliato sarei rimasto un vegetale sulla carrozzina. Mia madre per tutti quei mesi mi benediceva con l’acqua benedetta”.
Ma oggi è tutto cambiato per lui: “Oggi ho scalato il Kricevac con le mie gambe, sono in piena salute e sono qui per ringraziare la Regina della Pace per avermi salvato dalla morte quel giorno e per avermi restituito alla vita”.
Solo i credenti potranno capire cosa è stato a salvare quest’uomo.

Sapete cosa accade quando fate scrocchiare le dita?

I ricercatori dell’Università dell’Alberta (Canada) ha svelato il segreto delle dita che `scrocchiano´, un mistero che durava da 77 anni. All’origine del `croc´ ci sono delle bolle che si formano all’interno delle nocche. C’è infatti una cavità tra la giuntura della nocca e l’articolazione formata da muscoli e tendini, nella quale ristagna il liquido sinoviale che ricopre e lubrifica l’articolazione e dove si vengono a formare delle bolle di idrogeno e ossigeno.
Quando ci scrocchiamo le dita attiviamo la formazione delle bolle e si produce il caratteristico rumore. Lo studio è pubblicato su `Plos One´. Per arrivare alla loro conclusione, i ricercatori hanno `fotografato´ con una risonanza magnetica l’intero fenomeno grazie a un tiraggio artificiale del dito posto all’interno della macchina. «La capacità di far scrocchiare le nocche potrebbe essere correlata alla salute delle articolazioni», sottolinea Greg Kawchuk, autore principale dello studio e docente della Facoltà di Medicina riabilitativa.
. «Può darsi che potremo utilizzare questa nuova scoperta per analizzare quando iniziano i problemi articolari molto prima della comparsa dei sintomi. Questo darebbe ai pazienti e ai medici la possibilità di affrontare in anticipo problemi molto gravi».

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Padre Pio: la statua misteriosa ed il “Miracolo” della maternità che il santo continua a fare ancora oggi

Chi non ricorda una figura così affascinante come quella di Padre Pio, una delle figure più profonde e carismatiche che la Chiesa possa vantare e ricordare, la sua spiritualità è di quelle che catturano, ed ammaliano tantissimi fedeli che ancora oggi a volte, gli chiedono miracoli.
Il frate di San Giovanni Rotondo è il santo dell’umanità, della carità concreta, della viva lealtà, della sofferenza, della verità del sangue e della forza della vita. In suo onore ed in sua memoria sono numerosissimi i pellegrini che raggiungono San Govanni Rotondo e che per pregare si recano nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, eretta proprio per venire incontro ai fedeli che affluiscono sempre numerosi.
Esattamente nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie si consuma un “presunto” miracolo moderno del Santo:
per lungo tempo si è rincorsa tra i fedeli la voce di una statua misteriosa, qualcuno l’avrebbe vista, in pochissimi sarebbero riusciti a fotografarla e in molti ne negherebbero persino l’esistenza. La statua rappresenta il Santo mentre tiene tra le braccia il bambino Gesù neonato.

Brett, 12 anni e un grave tumore al cervello. Papà Francesco: “Sto guarendo grazie alla fede”

Finalmente realizzerà il suo sogno il dodicenne malato: incontrerà Papa Francesco. Andrà nel Missouri, a Filadelfia, dove potrà assistere, accompagnato dai genitori, alla messa di Bergoglio grazie ai tre biglietti che gli sono stati regalati dall’arcivescovato della stessa città.
Brett racconta: “Mi piace cantare in chiesa la mia parte favorita della messa è la comunione. E sono tanto grato a Dio perchè mi ha concesso di guarire per ora. Questo non accade a tanti altri bambini”. La malattia è in fase di remissione ma il 12enne non sembra voler abbandonare la fede che gli ha dato la forza di affrontare chemioterapia e radiazioni. Già qualche mese fa l’associazione benefica “Make a wish” aveva realizzato il primo desiderio di Brett. Quello di essere prete per un giorno.

Nei ai piedi: ecco come riconoscere il Pericolo di un Melanoma

Non tutti sanno che non bisogna sempre spaventasi davanti ad un ritrovamento di un neo in prossimità delle dita dei piedi: parecchie persone si spaventano perché pensano che possa essere qualcosa di grave. In realtà, è necessario prima di tutto conoscere in quali casi un neo al piede può diventare un melanoma, quali sono i rischi che si corrono e come curarsi.
Il melanoma è una forma di cancro (tumore maligno) che ha inizio nelle cellule della pelle chiamate melanociti. Queste cellule sono situate nell’epidermide (lo strato superiore della pelle) e sono responsabili della produzione di melanina, un pigmento scuro naturale.
I piedi sono una delle parti meno curate del corpo e vengono per lo più ignorati a meno che non causino un problema. I tumori del piede e della caviglia sono spesso diagnosticati troppo tardi perché possono essere difficili da identificare. La prognosi è generalmente felice quando una persona si trova davanti ad un tumore questa posizione. Per questo, è necessario stare molto attenti ai nei ai piedi.
Il cancro della pelle sulla pianta del piede e su altre aree della pelle raramente esposte al sole può anche essere collegato ad un virus, all’esposizione a sostanze chimiche cancerogene, ad un’infiammazione cronica o ad un’irritazione oppure anche ai tratti ereditari e alla genetica.
Di seguito, vediamo quali sono i fattori di rischio per il melanoma e per lo sviluppo del cancro della pelle:
• raaggi ultravioletti (UV) ed esposizione alla luce
• nei ai piedi
• pelle chiara, lentiggini e capelli chiari
• storia familiare di melanoma
• storia personale di melanoma
• età
• genere
• Xeroderma pigmentoso.
Vediamo come riconoscere un neo in base alle sue caratteristiche per capire se e quando si può presentare il rischio di malattie gravi come un tumore alla pelle.
• Asimmetria
La metà del neo non è identica all’altra metà, quindi un neo asimmetrico può essere piuttosto pericoloso se non viene tenuto sotto controllo.
• Bordo, contorno del neo
La lesione ha un bordo irregolare o indistinto: anche in questo caso, è necessario tenere il tutto sotto controllo.
• Colore
La lesione presenta più di un colore al suo interno (per esempio marrone e nero, oppure marrone chiaro e scuro)
• Diametro
La lesione ha un diametro maggiore di 6 mm.
Quindi, in sostanza, non è necessario allarmarsi subito quando si vedono i nei ai piedi, ma soltanto fare dei controlli appositi che consentano di definire se i nei sono pericolosi o no (mappa dei nei).

Il fan di Federer si sveglia dal coma dopo 11 anni: “E’ ancora così forte?”

Ha trascorso gli ultimi undici anni della sua vita in coma. Da qualche settimana ha finalmente aperto gli occhi, trovandosi a fare i conti con un mondo completamente cambiato. Tranne che per una cosa: il suo idolo sportivo, Roger Federer, è ancora in piena attività ed è il numero due del mondo.
Ecco le parole del ragazzo: “Io pensavo si fosse ritirato. Quando mi hanno detto che a 34 anni gioca ancora e mi hanno raccontato che è attualmente il numero 2 al mondo ho pensato a uno scherzo: non riuscivo a crederci!”
IL 30enne spagnolo, fan sfegatato del campione svizzero, IL 12 dicembre 2004, è stato vittima di un incidente in auto mentre si stava dirigendo in montagna in occasione del suo compleanno: purtroppo il ragazzo rimane in coma e, tra le altre cose, non può godersi la crescita professionale del suo tennista preferito, Roger Federer, allora 23enne e fresco vincitore del 4° Slam agli Us Open. Il 27 agosto scorso Jesus si è risvegliato e di titoli Slam Federer ne ha accumulati addirittura diciassette.
La notizia del risveglio di Jesus ha fatto in breve tempo il giro del mondo: come racconta la Gazzetta dello Sport, il ragazzo spagnolo ha avuto la possibilità di seguire dagli spalti la finale dell’ultima edizione degli Us Open tra Roger e Novak Djokovic, il vittorioso numero uno del mondo ma assolutamente sconosciuto per lui. “Sono rimasto davvero stupito nel vedere giocare bene Federer, ma certamente anche Djokovic è bravo”.