Morta Eleonora Molaro a Udine, il giorno di Ferragosto

Era una giovane di soli 18 anni Eleonora Molaro, una ragazza di 18 senza vita, morta il giorno di Ferragosto, in casa di un amico a Giavons, frazione di Rive d’Arcano. A trovarla è stato proprio il ragazzo, che ha avvertito immediatamente il 118.

I soccorritori immediatamente sopraggiunti non hanno potuto fare altro che constatare la morte di Eleonora. Ovviamente, sulla vicenda indaga la Procura della Repubblica di Udine, che disporrà una serie di accertamenti per andare a fondo sulla vicenda. Sul posto sono sopraggiunti i Carabinieri della stazione di Fagagna e del Comando di Codroipo.

In coma da 3 anni per una lisca di pesce: la procura però accusa i medici

Giuseppe Pizzo, ex operaio di 56 anni, entrò in coma  in uno stato di coma irreversibile a causa di un incidente assurdo: una spina di pesce accidentalmente ingoiata durante un pasto. Durante le manovre per tentare di espellere la lisca l’uomo smise di respirare per via di un rigurgito, il cervello rimase senza ossigeno per un lasso di tempo troppo lungo. Da quel momento non si sarebbe più ripreso, e ciò che è più grave è che, secondo i medici, si tratta di una condizione irreversibile.

La Procura della Repubblica di Genova ha voluto vederci chiaro e dopo tre anni ha stabilito che a ridurre l’uomo in condizioni comatose non è stata la lisca di pesce (o, almeno, non direttamente), bensì un errore degli anestesisti dell’ospedale San Martino, uno specializzando, l’autore materiale dell’operazione, e il suo tutor, un medico più anziano che ne aveva la responsabilità.

Secondo la Procura, dunque, se il paziente fosse stato intubato, pratica comune in circostanze del genere, tutto l’uomo oggi non sarebbe in coma. Cosa succederà ai responsabili di questa tragedia?

 

Va in ospedale per un dolore alla gamba e scopre di avere “metà cervello”

E’ un caso che ha fatto il giro del mondo: la vicenda arriva dalla Francia dove un uomo di 44 anni si era recato al pronto soccorso lamentando un forte dolore alla gamba ed era stato sottoposto ad alcuni accertamenti. Tra questi, i medici chiesero anche una Tac ed una radiografia alla testa, scoprendo una cosa che ha dell’incredibile: all’uomo mancava, letteralmente, metà della massa cerebrale. Il New Scientist il dottor Lionel Feuillet,  ha dichiarato che: “l’intero cervello appariva ridotto, nella zona frontale, parietale, temporale e occipitale, in entrambi i lobi; e queste regioni controllano il movimento, la sensibilità, la lingua, la vista, l’udito, le emozioni e le funzioni cognitive”.

Questo era stato scoperto  grazie all’anamnesi: alla nascita, all’uomo era stata diagnosticata una idrocefalia congenita, una condizione causata dall’eccessivo aumento di volume del liquido cerebrospinale, o liquor, nei ventricoli cerebrali. I medici decisero di applicare uno shunt che avrebbe dovuto drenare il liquido in eccesso, rimuovendolo 14 anni dopo. Evidentemente però il processo non deve aver prodotto i risultati sperati ed i medici sono convinti che negli ultimi 30 anni il liquido abbia “eroso” le cellule cerebrali fino ad abbattere la materia grigia del 50% circa.

Come è possibile che in questi anni abbia avuto una vita normale senza accorgersi prima della gravità del problema? Ha sostanzialmente reagito all’emergenza riassegnando le funzioni fondamentali.

Qualcosa, insomma, che ha dell’incredibile.

Ecco le sostanze usate nelle DIETE che dovrete assolutamente evitare

A quanto pare il ministro Lorenzin, ha deciso di sottoscrivere un decreto con il quale si vietano preparazioni magistrali con scopo dietologico e dimagrante che contengano i seguenti principi attivi: topirammato, bupropione, triac, furosemide, clorazepato, metformina e fluoxetina. Sostanze queste che vengono tuttavia utilizzate in modo singolo per altre terapie ma il cui uso miscelato viene utilizzato per la preparazione di farmaci ad uso dimagrante.

Il Ministero della Salute ha ben recepito quanto l’AIF aveva inoltrato segnalando le sospette reazioni della Rete nazionale di Farmacovigilanza. Infatti, all’Agenzia del Farmaco è stato confermato che tali principi associati tra loro utilizzati per dimagrire, presentavano una equazione beneficio-rischio particolarmente sfavorevoli che, in certi casi, potevano essere considerati molto pericolosi per le persone che ne fanno uso.

Con lo scopo di evitare elusioni finalizzate all’assunzione contestuale di più principi attivi, il Ministero della Salute proibisce a medici e farmacisti di prescrivere al proprio paziente più di una preparazione singola, insieme ad altre sempre singole contenenti i principi attivi segnalati.

Salmone: ecco perché non dovremmo mangiarlo

Ha un sapore molto particolare e c’è chi ne mangerebbe in grandi quantità. Stiamo parlando ovviamente del salmone: un pesce che non è tra quelli raccomandati dagli esperti, anzi. Il salmone selvatico, infatti, è una specie in via d’estinzione e quello che consumiamo abitualmente proviene dagli allevamenti.

È Slow Food, ha elecanto almeno 10 motivi per cui sarebbe meglio non mangiarne.

  1. Il salmone proveniente dagli allevamenti intensivi viene pescato da un ambiente che non viene mai ripulito dai reflui, per cui escrementi e rifiuti rimangono lì, e le loro tracce si depositano sui pesci.
  2. La permanenza del salmone da allevamento in un ambiente così sporco aumenta le mutazioni di agenti patogeni.
  3. Uno scienziato statunitense, David O. Carpenter, in un suo articolo del 2004 ha dichiarato che “… il salmone di allevamento si dovrebbe evitare come la peste”.
  4. Il colore dei salmoni di allevamento non è rosa come quello del salmone selvatico, per cui viene alterato artificialmente tramite l’aggiunta di coloranti ai mangimi.
  5. In Norvegia, l’Unione Europea ha consentito di aumentare le quantità di Endusolfano nei mangimi, un pesticida pericoloso bandito da gran parte dei Paesi.
  6. I mangimi con cui i salmoni vengono alimentati contengono derivati animali.
  7. Le reti presenti negli allevamenti sono un pericolo per altre specie che vi rimangono intrappolate.
  8. Per alimentare i salmoni presenti in un allevamento, vengono sacrificati molti più pesci di altre specie, il che ne sta provocando la scomparsa.
  9. La presenza di allevamenti intensivi ha ridotto ulteriormente il numero di salmoni selvatici.
  10. Il salmone da allevamento contiene molte tossine, per cui i medici norvegesi ne sconsigliano il consumo alle donne in gravidanza, poiché potrebbero danneggiare lo sviluppo del cervello del nascituro.

 

Era in gita con gli amici il 14enne annegato nel lago di Como

Il 14enne morto annegato nelle acqua del lago di Como, ha origini africane ed era residente a Seveso, in Brianza. Era lì con alcuni amici. Non era solo quando ha cercato di chiedere aiuto: un passante ha provato  in tutti i modi di salvarlo, ma per lui non c’è stato nulla da fare

Il ragazzo è annegato precisamenti  nei pressi di Villa Geno. Si chiamava Josping, ed era andato a Como con gli amici per trascorrere una giornata al lago. Subito dopo il tuffo, ha avuto difficoltà a nuotare e non è mai più riemerso.  Non è ancora chiaro il motivo del suo annegamento.

Il passante che ha tentato di soccorrerlo era un profugo pachistano. E’ stato ripescato più tardi dai vigili del fuoco. I medici del 118 hanno tentato di rianimarlo, ma per il quattordicenne non c’è stato nulla da fare.

SCIE CHIMICHE: ecco quello che sta succedendo nel mondo

Dovremmo prenderci sempre cura del nostro pianeta. Purtroppo non in tutti i paesi e non tutti i cittadini rispettano le regole per tenere vivo e in salute l’ambiente. Uno dei problemi che l’affligge è senz’altro quello legato all’utilizzo di sostanze chimiche come il sale di Bario, l’ossido di alluminio, il Torio, il Quarzo, il Potassio e il Magnesio per l’irrorazione dei cieli a favore della geoingegneria e la manipolazione del clima.

Pare che gli Usa abbiano confermato tale utilizzo: se la cosa fosse vera e ulteriormente confermata, non potremmo stare certo tranquilli dato che l’aria, oltre ad essere già inquinata per conto suo, lo diventerebbe ulteriormente e non solo, anche le colture presenti sul territorio verrebbero avvelenate da queste irrorazioni, colture che noi mangiamo ogni giorno.

Insomma le conseguenze sarebbero davvero terribili.

Problemi economici e debiti non pagati: fallisce il ristorante di Serena Grandi

Per Serena Grandi non è un bel periodo. Dopo la chiusura, oltre un anno fa, arriva anche il fallimento per la Locanda di Miranda a Rimini. Il ristorante era stato aperto dall’attrice (insieme al figlio) nel borgo San Giuliano nel marzo 2013, ma purtroppo aveva avuto vita breve per diversi motivi non specificati.

Dopo la Notte rosa dello scorso anno il locale non aveva più riaperto per vari problemi di gestione. La Grandi aveva provato a cedere l’attività, ma le trattative non erano andate a buon fine. Così la decisione di chiudere, anche perché  secondo Serena : “purtroppo qui a Rimini ci sono state molte persone che non si sono comportate come dovevano, e che hanno usato il mio nome”.

Ora Serena Grandi dovrà rispondere in tribunale di questo fallimento che ovviamente ha coinvolto un bel numero di persone.

 Padre ferma i bagnini e la figlia annega: “Meglio morta che toccata da altri uomini”

Aveva solo 20 anni la ragazza di Dubai morta annegata per una ragione veramente assurda. Suo padre non voleva che i bagnini toccassero il corpo della figlia deturpandone la purezza.  L’uomo, un asiatico, era sulla spiaggia con la famiglia per un pic-nic, quando la ragazza, entrata in acqua, ha cominciato a chiedere aiuto. I bagnini non hanno potuto fare nulla e il padre è poi stato arrestato.

L’uomo infatti si è opposto fisicamente e con aggressività per fermare i soccorritori fino a quando la figlia non è annegata. “Sosteneva che se fosse stata toccata da quelle mani, sarebbe stata disonorata per sempre. Ecco le parole di un agente di polizia del posto: “Da quando faccio questo lavoro non mi era mai capitato un fatto simile. Faccio ancora fatica a crederci, ciò che è accaduto è vergognoso”. L’agente infatti è sicuro che se il padre della ragazza non si fosse opposto i bagnini sarebbero riusciti a raggiungerla in tempo e quindi a salvarla.

Malore sul palco per Enrico Capuano il cantante di Tammuriata Rock

Tutti  conosceranno Enrico Capuano, il 51 anni, “voce” del gruppo musicale Tammurriata rock. Purtroppo proprio qualche ora fa l’uomo è crollato sul palco poco dopo l’inizio del concerto.

Il cantante si è sentito male su palco di Contrada Orneta, dove si svolge da anni un festival di musica popolare. L’ambulanza è intervenuta dopo  pochi minuti, lo hanno portato di corsa all’ospedale di Ariano Irpino, dove è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’unità coronarica. Le sue condizioni sono gravi. Nelle prossime ore sarà sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

Il cantante ha tenuto a scrivere un messaggio per rincuorare tutti:

“Cari amici le notizie diffuse sono esagerate non sono morto e neanche in gravi condizioni prestissimo ritorno alla mia vita di sempre anche se ho ricevuto un pericoloso e brutto colpo …. vi voglio e grazie ……bene pace amore e libertà”.