E’ un caso che ha fatto il giro del mondo: la vicenda arriva dalla Francia dove un uomo di 44 anni si era recato al pronto soccorso lamentando un forte dolore alla gamba ed era stato sottoposto ad alcuni accertamenti. Tra questi, i medici chiesero anche una Tac ed una radiografia alla testa, scoprendo una cosa che ha dell’incredibile: all’uomo mancava, letteralmente, metà della massa cerebrale. Il New Scientist il dottor Lionel Feuillet,  ha dichiarato che: “l’intero cervello appariva ridotto, nella zona frontale, parietale, temporale e occipitale, in entrambi i lobi; e queste regioni controllano il movimento, la sensibilità, la lingua, la vista, l’udito, le emozioni e le funzioni cognitive”.

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Questo era stato scoperto  grazie all’anamnesi: alla nascita, all’uomo era stata diagnosticata una idrocefalia congenita, una condizione causata dall’eccessivo aumento di volume del liquido cerebrospinale, o liquor, nei ventricoli cerebrali. I medici decisero di applicare uno shunt che avrebbe dovuto drenare il liquido in eccesso, rimuovendolo 14 anni dopo. Evidentemente però il processo non deve aver prodotto i risultati sperati ed i medici sono convinti che negli ultimi 30 anni il liquido abbia “eroso” le cellule cerebrali fino ad abbattere la materia grigia del 50% circa.

Come è possibile che in questi anni abbia avuto una vita normale senza accorgersi prima della gravità del problema? Ha sostanzialmente reagito all’emergenza riassegnando le funzioni fondamentali.

Qualcosa, insomma, che ha dell’incredibile.

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