Vaccino Meningococco: la testimonianza di una mamma

È bene fare chiarezza su una malattia come la meningite: per il Ministero della Salute la meningite è di solito una malattia di origine infettiva che può avere tre diverse origini: virale, batterica o fungina. L’ultima eventualità riguarda un numero bassissimo di casi e si sviluppa in soggetti con gravi carenze del sistema immunitario, può avere conseguenze molto gravi.
La meningite di origine virale ha, nella maggior parte dei casi, un esito assolutamente benigno, è la più comune e si risolve dopo 7-10 giorni, si parla spesso in questi frangenti di herpesvirus ed enterovirus.
La meningite batterica è invece la forma più grave, benché più rara e si distinguono tre ceppi maggiormente diffusi: quello del Meningococco, Pneumococco e Haemophilus influenzae di tipo b (Hib). Quest’ultimo, proprio grazie alla vaccinazione proposta, conta ora una riduzione di casi massiccia, mentre, fino alla fine degli anni novanta era la causa più comune di meningite nei bambini fino a 5 anni.
Va da sé che si è valutato lo studio di strategie atte a ridurre i casi derivanti anche da infezione di meningococco e pneumococco.
In Italia sono attualmente disponibili tre tipi di vaccini anti-pneumococco offerti dalle regioni con modalità diverse e la frequenza di malattia nei più piccoli si è quasi dimezzata.
Proprio pochi giorni fa ciò che è accaduto ad una coppia di genitori li ha fatti persuasi di voler diffondere la storia della loro bimba Jazmyn di tre anni per aumentare la consapevolezza sull’importanza della vaccinazione contro il meningococco B, tanto che ne hanno fatto una pagina social dove raccogliere testimonianze e condividere il “viaggio” di Jazmyn nella sua malattia.
Sarah e Aaron Parkyn sono consapevoli di non essersi resi immediatamente conto di quanto potesse essere grave la malattia e il pericolo di non riconoscere subito i primi sintomi della loro piccola non vaccinata.
Solo grazie all’istinto materno di Sarah e alla sollecita attenzione di un medico, la piccola si è potuta salvare. Anche con una pronta diagnosi ed un efficace trattamento, il meningococco B può lasciare gravi disabilità fisiche e cerebrali, dunque la bambina è stata molto fortunata.
Il decorso della malattia è stato rapido: a fine agosto la bimba ha presentato sintomi parainfluenzali tra cui la febbre alta, i suoi genitori non si sono subito preoccupati anche perché loro stessi e le sorelle maggiori di Jazmyn erano reduci dall’influenza.
Il mattino successivo la mamma nota che la piccola sente dolore alle gambe e inizia a comparire ciò che si poteva facilmente scambiare per un rash cutaneo dovuto al calore stesso della febbre.
Sarah decide però di portarla dal medico che fortunatamente individua una piccola macchiolina, un puntino sul suo petto e nel corso della visita ne compare un altro! Caratteristica essenziale di questi puntini è il fatto che se schiacciati non si schiariscono. La bimba viene subito portata in ospedale per ulteriori esami e tutto ciò le ha davvero salvato la vita. Già nel primo pomeriggio le sue condizioni erano estremamente peggiorate ed era piena di macchie color porpora su tutte le braccia e le gambe.
I genitori si fanno portavoce di una campagna affinché si possa diffondere e ampliare l’offerta vaccinale per meningococco B. L’autunno e la primavera sono le stagioni in cui si diffonde maggiormente la malattia e i genitori devono vagliare molto bene rivolgendosi subito ad un medico, se ci sono eruzioni cutanee sul corpo dei bambini.
Secondo la mamma testimone della vicenda la vaccinazione si configura un ottimo mezzo preventivo da prendere in considerazione. La piccola Jazmyn è ancora in ospedale anche se la malattia è in remissione ma ancora non si conoscono con certezza le conseguenze effettive sul suo corpo.

I metodi naturali per combattere il rilassamento della pelle e prevenire le rughe

Dimagrire o invecchiare può portare la pelle a dei collassi certamente antiestetici. La pelle perde la sua tonicità e il suo colorito.
Come porre rimedio? Non buttatevi in creme costose o dalla dubbia composizione. Tra i metodi naturali più utilizzati c’è l’albume d’uovo: il suo potere astringente permette alla vostra pelle di guadagnare compattezza.
Tutto quello che dovrai fare è creare una maschera viso a base di uovo: montate a neve due albumi fino a che saranno spumosi, poi applicateli sulla pelle con un massaggio, lasciandoli in posa per 15 minuti. Anche il limone è un vero alleato per combattere il rilassamento della tua pelle: grazie al suo elevato contenuto di vitamina C infatti stimola la produzione di collagene, mantenendo la tua pelle elastica e compatta, contrastando i segni del tempo. L’aloe vera viene solitamente utilizzata per lenire le scottature, ma il gel è un toccasana per la tua pelle: massaggialo sulla pelle, in particolare nelle zone più rilassate.
I cetrioli, invece, combattono le occhiaie e le borse sotto gli occhi ma sono anche idratanti ottimi per la pelle. Frulla un cetriolo e con la polpa massaggia il viso, lasciandolo in posa fino a quando non è asciutto.
L’olio di oliva invece, è ricco di vitamine e antiossidanti che rendono la pelle liscia e levigata e regalano tonicità: scalda dell’olio di oliva e una volta tiepido massaggialo sul viso con movimenti circolari. Un altro toccasana per la pelle è il miele: prepara una maschera viso con miele, un cucchiaino di olio di oliva e qualche goccia di succo di limone, massaggiando il tutto sul viso.

Corpo e denti più sani con l’olio di cocco

L’olio di cocco è  completamente privo di fluoruro di sodio ed è  in grado di pulire e soprattutto sbiancare totalmente i denti. È un vero e proprio toccasana da utilizzare in sostituzione del classico dentifricio. L’olio di cocco offre una serie impressionante di benefici per la salute: è un antimicrobico naturale, aiuta il cuore, sostiene il corretto funzionamento della tiroide, rafforza il sistema immunitario ed è un ottimo “carburante” per il corpo.

Uno dei vantaggi principali dell’olio di cocco è che il 50% del grasso presente al suo interno è rappresentato dall’acido laurico, che si trova raramente in natura. La grandiosità di questo tipo di utilizzo sta nel fatto che il nostro corpo è in grado di convertire l’acido laurico in monolaurina, un monogliceride che può effettivamente distruggere i virus rivestiti di lipidi come l’HIV e l’herpes, l’influenza, il morbillo.

I rimedi naturali per il mal di schiena

Non tutti sanno che ci sono anche dei rimedi naturali per curare il mal di schiena, un dolore fastidioso che può arrivare all’improvviso e ci impedisce ogni singolo movimento.
Il dolore è proprio il primo sintomo, che si manifesta con una fitta acuta, che può continuare anche nel tempo e si irradia in genere verso i glutei.
Ecco alcuni rimedi naturali:
1. l’artiglio del Diavolo: che cura soprattutto l’infiammazione.
2.Olio essenziale di abete bianco ideale per curare i dolori di artrosi, sciatalgia e artrite.
3. Zenzero: un vero e proprio antibiotico naturale.
4. Sambuco: le tisane possono aiutare molto le persone che soffrono spesso di dolori alla schiena.
5. Salice Bianco: anche il salice può aiutare a curare i dolorosissimi fastidi alla schiena.

Tisana alla rosa canina per rafforzare le difese immunitarie

Non tutte le donne sanno delle proprietà benefiche delle bacche della rosa canina: le bacche sono di forma allungata e di colore rosso, e sono il frutto del fiore della rosa canina. Questo fiore è un ottimo antinfiammatorio naturale perfetto contro mal di golafaringiti e accumulo di catarro.

Per tali proprietà, la rosa canina si rivela utile in caso di rinitecongiuntivite e asma. Nei bambini, la rosa canina viene utilizzata per patologie come asma, tonsillite, faringite eotite. Da non sottovalutare l’importante quantità di vitamina C e la presenza di bioflavonoidiantiossidanti importanti per la circolazione sanguigna. Ma i suoi benefici offrono altro: la rosa canina è un perfetto tonico ed energizzante naturale, ideale per contrastare lo stress e la spossatezza.

Per concludere, nelle bacche troviamo un alto contenuto di ferro calcio, indispensabili per stimolare l’azione dell’acido folico, che esercita un leggero effetto antistaminico. Potete produrre sottoforma di decotto, come infuso, servita come una gustosa gelatina di frutti o addirittura aggiunte nella vasca per un bagno profumato, rilassante tonificante.

È sempre  bene comunque confrontarsi con il proprio medico curante prima di consumarne.

Ingredienti: per 1 tazza

1 cucchiaio di bacche di rosa canina essiccate
miele per dolcificare

Preparazione

  1. Pesta le bacche in un mortaio oppure semplicemente tagliale a pezzettini.
    2. Fai bollire in un pentolino le bacche per circa 5min.
    3. Lascia riposare a fuoco spento 5min. prima di servire.
    4. Filtra la tisana con un colino e dolcifica con miele a piacere.

Come stappare le orecchie in modo facile e veloce

Quando si ha il raffreddore alle orecchie, le membrane delle trombe di Eustachio si gonfiano in tempi brevi in quanto collegano l’orecchio con la gola. Per evitare tale inconveniente, non c’è niente di meglio di uno spray nasale o di un prodotto da assumere per via orale.
Ci sono anche dei metodi naturali per curarle: per ammorbidire il cerume è consigliabile adoperare una soluzione, anche fatta in casa: è sufficiente mescolare un po’ di acqua calda con delle gocce di glicerina o delle gocce di olio minerale, ma va bene anche dell’acqua ossigenata.
Il dolore si allevia equilibrando la pressione dell’orecchio medio e quella dell’orecchio esterno. Lo si può fare anche succhiando una caramella, ma anche sbadigliando o masticando una gomma. In alternativa, è consigliabile inspirare profondamente tenendo chiuso il naso e stringendo le labbra, per poi espirare improvvisamente.

Dolore al polpaccio: scopre di avere un cancro: Giusy, 53 anni muore nel giro di 20 giorni

Giusy Battistella è il nome della donna protagonista di questa terribile avventura: la donna ha sentito all’improvviso un forte dolore al polpaccio il 14 agosto scorso. Dopo gli esami, la terribile diagnosi: un tumore allo stadio finale fino a quel momento rimasto nascosto. Giusy, ex consigliere comunale e imprenditore immobiliare di Santa Lucia, è morta in 20 giorni. Gestiva con il fratello Giancarlo l’impresa di costruzioni di famiglia a Sarano e, con la cognata, tre agenzie specializzata nella compravendita di immobili.
Il padre della donna è sconvolto dall’accaduto e ha dichiarato: «Mia sorella non aveva avuto nessun sintomo del male nelle settimane precedenti. Le è venuto il 14 agosto un problema ad un polpaccio. Ha fatto gli esami immediatamente e i medici non ci hanno lasciato da subito speranze. Il male era già allo stadio finale. Una tragedia per la nostra famiglia».

Mangiate le unghie? Avete una malattia che si chiama “Onicofagia”. Ecco cosa provoca

Ci sono tantissimi motivi che ci spingono a mangiucchiare le nostre unghie a volte fino allo stremo. E’ un gesto dettato da nervosismo, stress, ansia, malumore. Uno studio di professori statunitensi dell’American Psychiatric Association hanno classificato questa “usanza” come una vera e propria malattia mentale chiamata onicofagia.
Da Wikipedia leggiamo: che L’onicofagia è un disturbo compulsivo che porta il paziente, pediatrico o adulto, a mangiare le proprie unghie. Secondo la teoria freudiana è un sintomo di fissazione orale. L’onicofagia può portare al danneggiamento dell’iponichio, la porzione di pelle posta alla base e ai lati dell’unghia. Questo può portare a una maggior suscettibilità ad agenti batterici o virali e causare un patereccio. Anche la saliva può avere un ruolo nell’arrossamento e nell’infezione dell’area.

L’onicofagia è correlata anche alla patologia dentale e può portare a malocclusione e danno gengivale e può facilitare il trasporto di microbi dall’ano alla bocca. L’ingestione dei residui ungueali può provocare anche danni gastrici. La persistenza del disturbo negli anni può, in taluni casi, comportare una deviazione e deformazione delle dita.
Anche gli psicologi, oltre i dottori, hanno lanciato un allarme alla popolazione sottolineando che mangiare le unghie è un vero e proprio disturbo da non sottovalutare.

Equitalia, imprenditore trova il modo per non pagare: ecco come ha fatto

La furbizia può portare a guadagni inaspettati. Questo imprenditore per esempio ha giocato con uno degli incubi degli italiani, Equitalia… Una cartella di Equitalia ritenuta illegittima ed un’istanza senza risposta. Sono questi gli ingredienti che hanno permesso ad un imprenditore di trovare un modo legale per non pagare il debito. L’uomo ha ricevuto una cartella esattoriale di Equitalia e, ritenendo l’atto illegittimo, ha fatto istanza all’organismo di riscossione senza ricevere risposta per più di 220 giorni.
Vista la mancata risposta il protagonista della vicenda è stato esonerato dal pagamento. La sentenza, emanata dalla Commissione tributaria della Provincia di Milano, è in linea con quanto stabilito dai commi 539 e 540 della legge finanziaria del 2013: “Trascorso inutilmente il termine di duecentoventi giorni dalla data di presentazione della dichiarazione del debitore allo stesso concessionario della riscossione, le partite […] sono annullate di diritto”. . .
Quanto stabilito dalla finanziaria e ribadito dalla Commissione tributaria milanese vale anche per qualsiasi ente, come l’Inps, l’Agenzia delle Entrate e gli enti locali. Per questo motivo, l’obbligo di rispondere al cittadino entro un ragionevole lasso di tempo, comporta l’estinzione di ogni debito.

La figlia di un contadino ha mai avuto un compagno…

Forse l’avete già sentita questa parla di una figlia di un contadino. Volete leggerla? Eccola per voi.
“La figlia di un contadino è cresciuta e non trovando nessun compagno nella campagna si sente male.
Quindi suo papà la porta dal dottore per vedere come farla star meglio.
Il dottore vede questo pezzo di figa e gli tocca una tetta.
Lei salta dalla felicità e il dottore si scatena, si toglie i vestiti e ci va dentro.
E il papà gli dice:
“Ma cosa sta facendo?!? ”
E il dottore:
” Ehm… questo sarebbe una specie di massaggio interno…”
E il padre:
” Ma che miracoli che fa la scienza. Io avrei giurato che se la stava inculando!!!”