La furbizia può portare a guadagni inaspettati. Questo imprenditore per esempio ha giocato con uno degli incubi degli italiani, Equitalia… Una cartella di Equitalia ritenuta illegittima ed un’istanza senza risposta. Sono questi gli ingredienti che hanno permesso ad un imprenditore di trovare un modo legale per non pagare il debito. L’uomo ha ricevuto una cartella esattoriale di Equitalia e, ritenendo l’atto illegittimo, ha fatto istanza all’organismo di riscossione senza ricevere risposta per più di 220 giorni.
Vista la mancata risposta il protagonista della vicenda è stato esonerato dal pagamento. La sentenza, emanata dalla Commissione tributaria della Provincia di Milano, è in linea con quanto stabilito dai commi 539 e 540 della legge finanziaria del 2013: “Trascorso inutilmente il termine di duecentoventi giorni dalla data di presentazione della dichiarazione del debitore allo stesso concessionario della riscossione, le partite […] sono annullate di diritto”. . .
Quanto stabilito dalla finanziaria e ribadito dalla Commissione tributaria milanese vale anche per qualsiasi ente, come l’Inps, l’Agenzia delle Entrate e gli enti locali. Per questo motivo, l’obbligo di rispondere al cittadino entro un ragionevole lasso di tempo, comporta l’estinzione di ogni debito.

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