“Papà non abusò di noi, fu mamma ad istigarci”: i figli ritrattano dopo 15 anni, l’uomo è in cella

Una verità sconvolgente è venuta a galla per un caso di cronaca che fece parlare tantissimi: «Quello che io e mio fratello avevamo detto su mio padre erano invenzioni, dettate da mia madre che lo voleva allontanare».
I due ragazzi di 21 e 24 anni, Michele e Gabriele, figli di un 46enne sardo, condannato in via definitiva a 9 anni e 2 mesi di carcere per abusi sessuali proprio sui due figli, che all’epoca avevano 9 e 12 anni.
L’episodio si verificò in Sardegna, terra d’origine della famiglia, e Brescia, dove padre, madre e i due figli si erano trasferiti, e dove sono scattate le prime denunce. «Nell’ambito di una separazione coniugale e in particolare segnati da un’accesa conflittualità tra genitori e un’aspra battaglia per l’affidamento dei figli», scrivono i giudici del tribunale di Oristano che hanno condannato il padre.
«Le indagini mediche non potevano dare certezza sull’abuso». Oggi, mentre il padre è rinchiuso nel carcere di Sassari, i due figli hanno deciso di ripristinare la verità, togliendo quel velo d’infamia al loro genitore. Il figlio più grande, Gabriele ha raccontato: «Per togliere di mezzo papà, mia madre ha cominciato a imbottirci di menzogne, cose che non erano reali, cose che mio padre non ha mai fatto e non farebbe mai».
Il legale del padre, Massimiliano Battagliola ha annunciato: «La ritrattazione assume il valore di una nuova prova e per questo chiediamo alla Corte d’Appello di Roma la revisione del processo».

Salute dei Bambini: Ecco Quali Sono i Segnali che Qualcosa NON va

Distinguere ciò che è preoccupante da ciò che non lo è non è cosa semplice perché la mamma, e tutte le persone che vogliono bene al piccolo e se ne occupano, sono coinvolte emotivamente.
Inoltre, tra i segnali da prendere in considerazione, c’è da dire che spesso si tratta di campanelli d’allarme di stati patologici assolutamente normali nell’infanzia, malattie e condizioni, per così dire, di “routine”.
Gli occhi sono lo specchio della salute per tutti vediamo quante cose ci possono dire:
se sono un po’ spenti o lucidi, potrebbero segnalare una patologia da raffreddamento o influenzale in corso con un’eventuale rialzo febbrile. Se la sclera, cioè la parte bianca dell’occhio, fosse giallognola potrebbe segnalare ittero, cioè un aumento di bilirubina nel sangue; oppure potrebbe essere un segno di epatite a cui farebbe seguito un aumento della temperatura.
Eventuali segni rossi potrebbero denotare affaticamento o debolezza, così come borse o occhiaie. Se queste ultime non sono una componente fisiologica dell’aspetto, potrebbero segnalare anemia o un’allergia.
Se vi è un arrossamento della congiuntiva, ovvero la membrana che ricopre il bulbo oculare e la parte interna della palpebra, potrebbe essere in corso una congiuntivite virale o batterica accompagnata.
Se la pelle è ruvida o arrossata potrebbe aver subito una disidratazione superficiale dovuta a vento, freddo o sole, potrete utilizzare una pomata idratante specifica per bambini.
Le labbra devono avere un aspetto sano, essere morbide e rosate.
Se sono gonfie potrebbe essere il segno di un’intolleranza o allergia. Se sono screpolate potrebbe essere l’effetto del vento, del freddo o del sole oppure di un certo tasso di disidratazione: il bimbo deve bere di più.
Se oltre ad essere screpolate sono anche rosse, potrebbe denotare la presenza di funghi o batteri: interpellare il pediatra.

La delusione di Papa Francesco: “Mi sono sentito usato, e mi fa male”

In un’intervista ad una rafio argentina FM Milenium Papa Francesco rivela una verità sconcertante: “Mi sono sentito usato da persone che si sono presentate come amiche e che io forse non avevo visto più di una o due volte in vita mia. Hanno usato questo per il loro vantaggio. A me questo fa male”. Già nelle scorse settimane dall’entourage del Papa era trapelata la irritazione per la tendenza di alcuni politici argentini ad utilizzare l’opportunità di una foto o di un incontro con il Pontefice in chiave politica, in particolare in vista delle prossime elezioni presidenziali.
Il Santo Padre continua: “Non ho mai avuto tanti ‘amici’ come adesso.Tutti sono amici del Papa. L’amicizia è qualcosa di molto sacro. Lo dice la Bibbia: `abbi uno o due amici`. Prima di considerare amico qualcuno, lascia che il tempo lo metta alla prova, per vedere come reagisce davanti a te”.
Per il Papa: “l’amicizia è accompagnare la vita dell`altro da un presupposto tacito. In genere, le vere amicizie non devono essere esplicitate, succedono, e poi è come se si coltivassero. Al punto di far entrare l’altra persona nella mia vita come sollecitudine, come buon auspicio, come salutare curiosità di sapere com’è lui, la sua famiglia, i suoi figli. Sento il bisogno di avvicinarmi, della prossimità”.
Il papa conclude: “Non sono soltanto io quello che dà, ma anche quello che riceve. Io ho bisogno dei fedeli, i fedeli mi fanno un dono, mi donano la loro vita. Il prete deve esser eun ponte perciò, si chiama pontefice , cioè costruire ponti e non isolarsi e, quando dico prete, intendo anche i vescovi e il Papa”.
Come non essere d’accordo con le sue parole?

Conversazione EPICHE: “ Tu sei una…

Avete mai letto i messaggi di conversazioni whatapp, o gli sms che alcune e persone pubblicano sui social? Eccone uno che vi farà sbellicare dalla risate. Perché? Beh non è necessario spiegarlo, basta leggere.

“Buonanotte amore,mi sono alzato un attimo per prendere una tachipirina che ho la febbre alta….
ti chiamo domattina appena mi sveglio….ti amo
sogni d’oro amore mio,io ora sono ad una festa e c’è un tipo che ha la tua stessa giacca e il tuo stesso cappellino, che buffo….a domani
haha divertiti
sono dietro di te
e inutile che fai finta di niente e ti allontani
bravo fermati e comincia a metterti in ginocchio”.

L’attore che stiamo attualmente vedendo in Onore e Rispetto ha rivelato di avere una malattia terribile…

Stefano Dionisi, racconta che cosa gli era accaduto. Protagonista de “L’Onore e il rispetto 4”, l’uomo che recita accanto a Gabriel Garko racconta a “Tv Sorrisi e Canzoni” di aver attraverso un lunghissimo periodo buio, 14 anni in cui è stato costretto a stare in analisi e a praticare terapie pur di uscire dal tunnel in cui, suo malgrado, entrato.
Contrariamente a ciò che si potrebbe immaginare, a stravolgere la sua psiche fu il successo improvviso e i guadagni a esso legati, guadagni esorbitanti se si considera che, prima di diventare attore, Stefano faceva solo piccoli lavori saltuari.
Da semplice cameriere, Stefano divenne improvvisamente un attore e il cambiamento intervenuto nella sua vita gli fece addirittura perdere la testa. La sua malattia mentale si manifestò per la prima volta l’11 settembre del 2001, lo stesso giorno che il mondo ricorderà per sempre per l’attacco aereo al World Trade Center. Quel giorno tanto funesto segnò l’inizio del calvario per Dionisi che, finalmente guarito, racconta oggi che cosa gli era accaduto di tanto drammatico:

“Ero in Spagna sul set del film Sant’Antonio da Padova e sono stato male. Ho buttato portafogli e passaporto e sono scappato sul tetto di una casa. Quello che mi destabilizzò fu passare di colpo da prendere 80 mila lire al giorno per fare il cameriere, a guadagnare 300 milioni in due mesi. Avere successo e così tanti soldi forse non era ciò che volevo. E crollai. È stato faticoso, anche fisicamente, mettere insieme quei ricordi drammatici, che ho stampati in mente come immagini indelebili.
Il suo è un disturbo ereditario, una specie di “tara familiare” legata al malfunzionamento di alcuni geni. Dopo anni di terapia e analisi, ben 14, Dionisi ne è uscito ed è in grado di raccontare quanto fu drammatico quel periodo che è riuscito a gettarsi finalmente alle spalle.
Speriamo che li abbia superati una volta per tutte.

Grazie al Mix di questi due potenti ingredienti naturali la tua tosse scomparirà all’istante

Per evitare brutti malanni stagionali come tosse e mal di gola si deve quanto prima ricorrere al ripari. La tosse ha uno scopo ben specifico: ripulisce le vie aeree da muco, sostanze irritanti, microbi e particelle estranee. Senza questo “riflesso naturale” il nostro corpo sarebbe vittima di una serie di malattie contratte per via area.
Purtroppo però, la tosse è senza dubbio fastidiosa, a volte anche dolorosa e può sfociare in una patologia cronica. Anche se il corpo ci sta facendo un favore, a volte non è sufficiente “aspettare” che faccia il suo corso.
Il trattamento della tosse dovrebbe agire sulla causa scatenante, ma spesso il nostro corpo ha bisogno di più tempo nonostante il ricorso ai migliori rimedi olistici.

Lo sapevi che alcuni farmaci contro la tosse sono del tutto inutili, anzi hanno molti effetti collaterali per il nostro organismo?
Alcuni di questi farmaci contengono delle sostanze che vanno ad agire chimicamente riducendo la congestione, ma sono anche note per avere un effetto diretto sulla frequenza cardiaca.
Ecco un rimedio del tutto naturale contro la tosse e dal sapore gradevole. I suoi ingredienti sono noti per la loro capacità di rinforzare le difese immunitarie e accelerare i tempi di recupero.
Ingredienti:
 100 ml di olio di cocco
 100 g di miele grezzo biologico;
 Un pizzico di cannella di ceylon.
Metodo:
 Frusta l’olio di cocco fino a farlo diventare bello spumoso.
 Aggiungi lentamente il miele fino a formare una pasta spessa e corposa.
 Aggiungi la cannella (sentiti libero di usare la quantità che preferisci in base ai tuoi gusti. Di solito ½ cucchiaino è più che sufficiente.)
 Versa il composto in un contenitore per cubetti di ghiaccio e lascialo nel freezer per 30 minuti.
 Conserva il contenuto in barattolo di vetro in frigorifero, non oltre i 2 mesi.
 Usa un cubetto come singola dose giornaliera, nella fase più acuta aumenta la dose fino a 3 cubetti. (Naturalmente fai sciogliere il cubetto in un bicchiere prima di ingerire il rimedio).
 Non dimenticare che puoi utilizzare questo rimedio ogni giorno anche come misura preventiva!

La casa al mare di Barbara D’Urso

Il mare attrae sempre molto anche i vip, tra questi c’è anche Barbara D’Urso che si è addirittura comprata una casa vicino al mare per godersi gli ultimi raggi di sole settembrino.
La sua casa al mare ha un bellissimo ed ampio giardino, un portico, un angolo relax con piscina. I complementi d’arredo non solo più pratici, ma anche più originali, con i pezzi di legno, le conchiglie, o i sassi trovati sulla spiaggia.
Anche Barbara ha optato per uno stile shabby chic, come molte delle sue colleghe.

Bambini e tumore: l’80% si salva con meno danni

Purtroppo il numero di bambini malati di tumore aumenta ogni anno di più ma durante il 51° congresso della Società Americana di Oncologia Clinica (Asco) sono stati analizzati e resi noti i dati dello studio e si basa sui dati del grande studio Childhood Cancer Survivor Study, finanziato dal National Institute of Health americano. Sono state seguite le storie cliniche e personali di 34 mila bimbi che sono stati affetti da tumore.
Hanno partecipato allo studio 31 ospedali canadesi e degli Stati Uniti.
Non solo si è confermato che, allo stato attuale, nel caso di bambini e tumore oggi la malattia può essere sconfitta nell’80% dei casi con sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi, ma vi sono anche altri dati ottimistici da considerare.
Guarire è già un risultato molto importante e la cui ampiezza auspichiamo possa ulteriormente migliorare ma le grandi speranze sono anche sui risultati a lungo termine.
Molto spesso succedeva che anche i bimbi guariti subissero poi danni a lungo termine che potessero diminuire la qualità della loro vita o addirittura spegnerla a causa di ulteriori malattie o debilitazione o anche una recidiva del tumore stesso.
Pare invece che le terapie siano migliorate tante da abbattere in modo consistente il tasso di mortalità dovuto a complicanze successive.
Naturalmente gli stessi ricercatori sostengono che si debba andare avanti nel monitorare la situazione tra bambini e tumore, per scandagliare in modo ancora più attento e fruttuoso le implicazioni tra la tempistica della diagnosi, il sorgere della malattia, le varie tipologie e terapie applicabili.

Un signore passa davanti un negozio e vede la lampada di Aladino…

Un signore passa davanti ad un negozio e vede in vetrina la lampada di Aladino, 500 € e si dice: “porca miseria, la lampada di Aladino a 500 €!” e prosegue il suo cammino. Dopo ci ripassa davanti e decide di comprarla. Va dalla commessa e gli chiede: “Ma è proprio quella vera? Funziona? Esaudisce proprio ogni desiderio?” e la commessa: “si si, stia tranquillo che funziona”.

Il signore la porta a casa e decide di esprimere il primo desiderio e dice: “voglio un miliardo” e dopo pochi secondi gli appare un biliardo da gioco. Allora tutto incazzato va dalla commessa e gli dice: “guardi… lei mi ha preso in giro… io gli ho chiesto un miliardo a sta lampada e mi ha dato un biliardo!” e la commessa gli dice: “venga, mi segua” e lo porta nel retrobottega. Allora la commessa alza un panno bianco e il signore vede un omuncolo alto 30cm che si aggrappa alle sbarre della gabbietta bestemmiando, urlando, scuotendosi. A questo punto la commessa gli dice al signore: “secondo lei che cosa gli ho chiesto alla lampada…un pazzo di 30 cm?”.

Cancro al seno: speranze dall’oncoimmunoterapia

L’Oncoimmunoterapia attiva le difese naturali dell’organismo e “rieduca” il sistema immunitario a riconoscere il cancro per poi distruggerlo. In futuro, dunque, non sara’ piu’ necessario farsi asportare mammelle o ovaio colpiti, per evitare il rischio di cancro. I nuovi farmaci utilizzano una tecnica che impedisce alle cellule cancerose di evadere la sorveglianza del sistema immunitario e trasformarsi in tumore:
Ecco come spiega questo nuovo passo avanti Pierfranco Conte: “L’oncoimmunoterapia sembra particolarmente promettente proprio verso quei tumori al seno più aggressivi”. La prova arriva da uno studio condotto presso l’Istituto Oncologico Veneto di Padova su 400 pazienti. Consiste nell’utilizzo di farmaci intelligenti inibitori di un enzima chiave nei processi di riparazione che le cellule carcerose sono in grado di utilizzare. La scoperta piu’ importante è anche che la terapia immune è duratura nel tempo: “il sistema immunitario diventa capace di controllare il tumore molto a lungo. Finalmente si può cominciare a parlare di guarigione. Negli ultimi dieci anni la ricerca contro il cancro ha puntato moltissimo sui cosiddetti farmaci ‘intelligenti’ o farmaci ‘target’, diretti cioè su bersagli molecolari presenti nelle cellule tumorali con l’obiettivo di modificarne alcune proprietà quali la capacità di replicarsi, di non morire nonostante i danni indotti dalla chemioterapia e radioterapia, di diffondersi ad altri organi”.