7 consigli per migliorare la circolazione delle gambe

La circolazione delle gambe è fondamentale per evitare la comparsa delle vene varicose: dunque bisogna migliorarla, cercando almeno di ridurre l’aspetto delle vene già presenti, anche se non è ovviamente molto…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”I rischi di una cattiva circolazione”]

…semplice. Una cattiva circolazione sanguigna può derivare dal diabete, dai problemi al cuore, dall’obesità o da alcune complicazioni di tipo genetico. Esistono rimedi e consigli molto utili per dare sollievo agli arti inferiori. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Aloe vera e infusi”]

Ecco di quali si tratta:
1. Stimolare la circolazione con aloe vera
2. Infuso di biancospino
3. Esercizi regolari a casa e al lavoro

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4. Consumate alimenti ricchi di potassio
5. Dormite con le gambe sollevate
6. Succo di arancia e carota a colazione
7. Drenaggio linfatico manuale con olio di rosmarino

Combattere le vene varicose con olio d’oliva e calendula

Le vene varicose sono un inestetismo che crea parecchio disagio. Si tratta di una dilatazione di vene e capillari che provoca una difficoltà cronica da parte del sangue per quel che riguarda il suo viaggio verso il cuore. Le…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Rimedio naturale al 100%”]

…cause sono molte, ma esiste un rimedio, naturale al 100%, che può fare al caso di chi ne soffre. Si tratta di un trattamento a base di olio di oliva e calendula, gli ingredienti sono presto detti e la…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Ingredienti da usare”]

…preparazione è davvero semplice:

10 fiori di calendula fresca
¾ tazza di olio extra vergine di oliva (150 g)

PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Modalità di preparazione”]

Tritate i fiori e metteteli nel contenitore di vetro.
Versate l’olio d’oliva ed assicuratevi che copra del tutto la calendula.
Chiudete bene il contenitore e lasciate macerare per 10 giorni in un luogo buio.

Dormi volentieri sul lato destro? Ecco perché dovresti assolutamente smettere di farlo!

Quando si dorme ognuno ha la propria posizione preferita, quella che ritiene più comoda e utile per prendere sonno. Secondo uno studio, però, la posizione può influire in modo positivo o negativo sulla salute. Ecco come. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Sistema linfatico”]

Per il sistema linfatico

Dormire sul lato sinistro favorisce l’eliminazione delle materie di scarto del nostro corpo, attraverso il sistema linfatico. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Migliore per il cuore”]

Migliore per il cuore

Dormire sul lato sinistro aiuta il nostro cuore a pompare il sangue in modo corretto. Questo anche e soprattutto perché la vena aorta è posizionata lungo la parte sinistra. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Agevolare la digestione”]

Digestione

Quando dormiamo sul lato destro, tendiamo a favorire il reflusso gastrico lungo l’esofago. Lo stomaco è posizionato verso destra e in questo modo si complica il lavoro dei succhi gastrici. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Anatomia”]

Anatomia

Lo stomaco e il pancreas si trovano sul lato sinistro del corpo. Questo significa che quando dormiamo a destra si favorisce una pressione dello stomaco sul pancreas.

Antica ricetta della nonna contro le vene varicose

Le vene varicose sono fastidiose e pericolose, ma esistono, come accade in tante altre situazioni, rimedi naturali molto efficaci, i cosiddetti rimedi della notte. Ecco di quale si tratta. Bisogna utilizzare…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Gli ingredienti da usare”]

…due carote di grandi dimensioni, due foglie di aloe vera e cinque cucchiai di aceto di mele (50 millilitri per la precisione). Le carote devono essere di buona qualità e tagliate a pezzetti, avendo l’accortezza di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Consistenza morbida”]

…eliminare la buccia: i pezzetti sono fondamentali per preparare il purè. Si versa tutto nel frullatore, ma è possibile anche sfruttare la cottura per rendere l’ortaggio morbido e dalla consistenza…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Ultime aggiunte”]

…adeguata. Gli altri ingredienti vanno inseriti in rapida successione, incluso l’aceto di mele. I benefici si potranno notare già dopo una settimana dalla prima applicazione.

DITE ADDIO PER SEMPRE ALLE SMAGLIATURE! BASTA UN COMUNE INGREDIENTE E SPARIRANNO COME PER MAGIA!!

Formicolio, senso di pesantezza e dolore diffuso: i principali sintomi delle vene varicose sono questi. Si tratta di una insufficienza dal punto di vista circolatorio a carico delle pareti venose che tendono…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Pressione del sangue”]

…a indebolirsi e non riescono a sostenere la pressione del sangue. Le vene si dilatano e accumulano sangue al loro interno. Normalmente l’apparato venoso ha delle particolari valvole che…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Un olio essenziale”]

…si chiudono e impediscono al sangue di scendere verso il basso. L’olio essenziale adatto al trattamento di questo disturbo è senza dubbio quello di cipresso. Si tratta di un olio che contiene molti…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Circolazione rallentata”]

…polifenoli che agiscono efficacemente sulla circolazione rallentata e sull’insufficienza venosa periferica. Le pareti vengono rafforzate e si evita l’eccessiva fragibilità capillare. Per usarlo in queste…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Dosi ideali”]

…situazioni è necessario dosare 50 gocce di olio essenziale di cipresso: vanno applicare un po’ sulla pelle per poi massaggiare con 100 millilitri di crema e un olio a scelta tra quello di mandorle dolci, di jojoba e vinaccioli.

Infarto e ictus, prevenirli col rimedio tibetano

Molte persone purtroppo ogni anno sono vittima di infarto o ictus. Oggi però vi sveleremo un metodo molto valido che vi permetterà di prevenire queste malattie e disturbi del sistema cardiocircolatorio. Innanzitutto, è inutile dire che tutto parte da ciò che si mangia: negli ultimi giorni sul web sta girando questa notizia, secondo la quale, appunto, è stato trovato, in un vecchio monastero tibetano risalente ad oltre 2000 anni fa una sorta di “pozione miracolosa”, costituita da elementi naturali capaci di ridurre gradualmente il grasso e il colesterolo nel sangue. Di seguito vi riporteremo la ricetta, che a detta di chi l’ha provata, prevenzione infarti, tumore, problemi alla vista e la pelle più tonica ed elastica. Gli ingredienti necessari:
300 gr aglio
1 kg limone bio
1,5 l acqua

Per prima cosa dovrete tritare l’aglio e mischialo al succo di limone. Poi vi toccherà far bollire l’acqua e aggiungere il trito di aglio e limone. Dopodiché dovrete cuocere il composto per un massimo di 15 minuti per poi metterlo in vasetti di vetro. Vi basterà assumere al giorno circa 25 ml di questa pozione a stomaco vuoto per avere dei benefici. Si raccomanda di non interrompere il trattamento durante i 25 giorni.
L’Elisir tibetano è noto per avere delle qualità della giovinezza. Ecco come potrete crearlo: aglio, miele e limone, capace di rallentare il processo di invecchiamento. Tutto quello che vi serve è:
10 spicchi d’aglio
succo di 10 limoni spremuti
1 kg miele

Per prima cosa dovrete tritare l’aglio e mescolalo al succo di limone e al miele. Poi metti il composto in un barattolo, coprilo e tienilo a riposo per per 8-10 giorni. Dopo di che, prendi un cucchiaio di questo elisir 2 volte al giorno, al mattino a digiuno e la sera prima del tuo ultimo pasto.CONTINUA A LEGGERE
Fonte:retenews24

Come si trasformano i pensieri in malattie?

Quando una persona è molto ansiosa o depressa, è probabile che la malattia, oltre ad agire a livello psicologico, scateni una serie di sintomi fisici.
Gli studi effettuati negli ultimi anni ci dicono che uno stato di benessere mentale si associa ad uno stato fisico migliore, tanto dello stato reale dello stesso, quanto della percezione che abbiamo di esso.
Sembra che l’ordine e la speranza che dimorano nelle nostre idee abbiano la capacità, tramite il funzionamento del nostro sistema nervoso, di trasformarsi in un migliore stato fisico.
Spiegato al contrario, questo significa che siamo più inclini a contrarre malattie quando la nostra mente è squilibrata, ovvero che l’ansia e la depressione sono malattie mentali che possono contribuire alla comparsa di sintomi fisici indesiderati.
Il corpo difficilmente può liberarsi di tutta quell’energia che si sta producendo e che comporta una pressione enorme sul nostro sistema nervoso.
Le vene e le arterie che si diramano nei nostri muscoli si dilatano appena e, inoltre, il nostro cuore inizia a pompare moltissimo sangue. Il risultato è un collasso quasi sicuro.
Quando l’intensità è continua e molto forte, possono scaturirne gravi danni.
Una delle relazioni più evidenti è quella del funzionamento del nostro sistema cognitivo con la forza del nostro sistema immunitario.
Quando la nostra mente non funziona bene, è molto comune che si rivolti contro lo stesso corpo e che potenzi internamente qualche attacco che si ripercuoterà all’esterno.
La nostra mente è come un computer e il nostro sistema immunitario un antivirus. Se il nostro computer funziona male, disattiva l’antivirus, rendendo l’accesso dei virus molto più facile.
Questa debilitazione, inoltre, non si presenta quando soffriamo di stress, ma quando lo stress scompare.
Una struttura fondamentale è l’ipotalamo, che svolge un ruolo molto importante nella regolazione ormonale.
La peculiarità di questa piccola struttura è che è tremendamente reattiva di fronte ai nostri pensieri, che si tratti di ricordi, interpretazioni di stimoli presenti o anticipazioni di fatti futuri.
Così, il nostro ipotalamo può svegliarci in modo da agire più velocemente, rilassarci per addormentarci o potenziare la sensazione di piacere.
Questo si verifica anche nella nostra dieta quotidiana. Tramite il gusto, proviamo ad ottenere il piacere che ci sembra di aver perso in altri aspetti della vita. Sfortunatamente, l’immagine delle ragazze delle serie televisive sedute sul sofà, che mangiano vaschette intere di gelato dopo una rottura amorosa, è reale.
È il nostro modo nocivo per far si che l’ipotalamo restituisca alla nostra mente la sensazione di benessere che abbiamo perso. È il nostro modo per evitare che compaiano pensieri negativi.
Vari studi realizzati su persone malate hanno dimostrato che un atteggiamento mentale positivo ha reso possibile un pronostico di miglioramento.
Questo può avvenire grazie all’azione diretta dei pensieri tramite la biochimica corporea oppure tramite l’intervento di strumenti di controllo della malattia, come la realizzazione di esercizio fisico o la cura della dieta.
Vi invitiamo a prendervi cura al massimo della vostra salute mentale, perché, tramite questa, animerete il resto del vostro corpo. Che ne dite, ne vale la pena?

Trombosi venosa: come riconoscere i sintomi della malattia

La trombosi venosa è una malattia che provoca la formazione di coaguli di sangue nelle vene del corpo che trasportano il sangue verso il cuore e i polmoni. Il suo sintomo più evidente è un dolore forte e bruciante simile ad un crampo in corrispondenza dell’arto colpito dal problema.
La trombosi venosa è una malattia molto comune che colpisce le vene del corpo che trasportano il sangue verso il cuore e i polmoni. Causa la formazione di un trombo, cioè un coagulo sanguigno che provoca l’occlusione del vaso, ostacolando la circolazione. Il sintomo più evidente della malattia è un dolore forte e bruciante simile ad un crampo in corrispondenza dell’arto colpito dal problema.
A volte è accompagnato anche da gonfiore, arrossamento ed aumento della temperatura in quella zona. La trombosi venosa può presentarsi in seguito ad interventi chirurgici ortopedici ed addominali, a traumi che hanno comportato l’immobilizzazione dell’arto o a una lunga degenza, ma spesso è provocata anche dalla gravidanza, dalla presenza di un tumore o dall’utilizzo degli estroprogestinici, sostanze contenute in alcuni anticoncezionali. Naturalmente, i più esposti solo coloro che hanno una predisposizione genetica alla malattia ma anche quelli che seguono uno stile di vita poco sano.
Se si teme di essere di fronte ad una trombosi venosa, bisogna rivolgersi ad un medico che solitamente interverrà con una terapia anticoagulante, somministrata sottocute o endovena, seguita da un trattamento a lungo termine a base di farmaci antagonisti della vitamina K che riescono ad inibire la sintesi di alcune proteine responsabili della coagulazione del sangue. In alternativa, può essere somministrato un farmaco dagli effetti molto più rapidi che, sfruttado l’azione di una molecola capace di bloccare il fattore di coagulazione, riesce a ridurre al minimo gli effetti della trombosi venosa.