I ricercatori del King’s College di Londra hanno individuato nel Tideglusib la capacità di attivare le cellule staminali della polpa di dente. Di fatto questo farmaco potrebbe rigenerare la parte danneggiata che non produce più la dentina. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Trattamento di grandi cavità”]
“Il nostro approccio è semplice e permette il trattamento di grandi cavità”, ha affermato uno dei ricercatori. “Inoltre utilizzando un farmaco già testato in studi clinici per il morbo d’Alzheimer è possibile accelerare il processo che lo renderà fruibile nelle cliniche come trattamento dentale”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Le parole del ricercatore”]
“Il dente non è solo un grumo di minerale, con le otturazioni si sostituisce tessuto vivo con cemento inerte”, ha detto Sharpe al Guardian, “Funzionano bene, ma per riparare il dente sicuramente il nostro sarebbe un approccio migliore, perché ripristina la sua vitalità”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Cellule stimolate”]
Di fatto, secondo le nuove tecniche portate avanti dai ricercatori, il Tideglusib stimola le cellule e rigenera la dentina senza l’intervento di sostanze estranee. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Esperimenti sui topi”]
Il farmaco in questo momento è stato testato sui denti dei topi con ottimi risultati. Il prossimo passo sarà la sperimentazione sull’uomo.