Una vera e propria strage di cuccioli quella avvenuta nelle scorse ore. Al momento si contano già diciannove cani intossicati nove dei quali sono già morti. Alcuni dei restanti dieci sono in gravissime condizioni. Ma cosa sta accadendo? Siamo ancora in attesa dei responsi delle prime autopsie ma sembrerebbe che…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il veleno usato”]
Sembrerebbe che i cani siano stati avvelenati con della stricnina o più semplicemente da sostanze topicide, più facili da trovare sul mercato. Quanto detto è avvenuto nel bosco secolare di Scodanibbio, nel comune di Castel di Sangro, al confine tra Abruzzo e Molise…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Il divieto”]
Sono zone in cui molti vanno in cerca di tartufi con i propri amici a quattro zampe quindi il fatto è sicuramente intenzionale. Non trattandosi di un fenomeno isolato, le autorità che stanno indagando sul caso, pensano anche a qualche squilibrato che vuole allontanare persone provenienti da altre regioni. Lo stesso Comune interessato, lo scorso anno aveva cercato di vietare l’area ai non residente. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Il dolore”]
Renato Alfredo, vicepresidente dell’associazione tartufai Alto Sangro, ha espresso preoccupazione in quanto “questa volta, da quanto appreso, siamo di fronte a un episodio che mi lascia veramente sbalordito e addolorato per la crudele sorte dei poveri animali. E’ il gesto deplorevole non solo sull’essere vivente più caro all’uomo ma anche a danno di una categoria produttiva importantissima per il sistema economico del territorio. È giunto il momento di porre in essere un’azione incisiva per la prevenzione di tali eventi che stanno assumendo proporzioni davvero impressionanti”.