Avete conservato vecchie lire? Ora valgono un tesoro. L’esperto: “Mille euro per ogni banconota da…”

Un articolo pubblicato sul quotidiano La Stampa rivela che chi ha conservato le vecchie banconote da 50mila lire potrebbe avere in casa un piccolo tesoro. I numismatici svelano che quelle banconote da 1000 o 50mila lire, in edizioni particolari, potrebbero valere ben più del loro valore di cambio con l’euro. Una banconota da 50mila lire con la faccia di Bernini, per esempio, vale tra i 300 e i 1000 euro.

La Stampa precisa che “chi avrà la possibilità di cambiarle otterrà dalla Banca d’Italia solo il valore facciale. Cioè, poniamo, per 50.000 lire incasserà circa 25 euro. Ma ci sono alcune banconote che hanno un valore numismatico ben superiore, dovuto alla loro rarità. Interessano ai collezionisti”. Esempio: le 50.000 lire con la faccia di Bernini valgono “da 300 a 1.000 euro”, dice Gabriele Tonello, esperto di numismatica della Bolaffi.

Bambina sporca tovaglia, ristorante aggiunge 16 euro sul conto: è polemica.

Può sembrare una storia veramente assurda quella vi stiamo per raccontare ma è successo per davvero e non è di certo il caso della storia ma ha fatto molto discutere perché questa volta le vittime non sono stranieri, bensì italiani: la bimba di questa coppia sporca la tovaglia al ristorante e si vedono aggiungere sedici euro sul conto. E’ polemica in Costa Smeralda. Succede tutto al “Barracuda” di Baja Sardinia. Il titolare si giustifica così: “Era di lino”.

E’ La Stampa a riportare la notizia. Il gruppo di turisti romani ha presentato denuncia. Protagonista involontaria della vicenda è una bambina di venti mesi che ha sporcato (come tutti i bimbi sin dall’alba dei tempi) tovaglia e tovagliolo durante la cena.

Nulla di strano quindi, fino a quando non viene presentato il conto alla famiglia di villeggianti: sullo scontrino 15,90 euro (sotto la voce “rep 02”) in più da pagare.

La Stampa racconta:
”Sommerso dalle critiche il titolare del ristorante Barracuda di Baja Sardinia, Giuseppe Di Natale, si difende: “Tovaglia e tovaglioli erano in lino e per questo abbiamo addebitato alla famiglia la cifra che saremo costretti a spendere per la tintoria. In più sul tovagliolo non c’erano solo macchie di sugo ma anche le tracce di un pennarello”. “Quei pennarelli – ribatte il papà della bimba- erano stati portati a mia figlia dal cameriere. La bambina ha disegnato sopra un foglio e qualche segno di inchiostro è finito sul tovagliolo”.

Michael Schumacher, troppo protetto dalla stampa?

A seguito delle ultime dichiarazioni rilasciate in merito alla salute del pilota Michael Schumacher nel paddok di Barcellona, la sua agente Sabine Kehm ha parlato di come sia stato difficile difendere la sua privacy dalla stampa. Sabine, non solo agente e addetta stampa, ma anche voglie dell’uovo, ha preso alcune decisioni che non sono state gradite.

Si è sempre cercato di proteggere il pilota in merito a quanto successo, considerato il fatto che non è più stato visto in pubblico. Inoltre, anche le sue attuali condizioni di salute dovute al terribile incidente avvenuto qualche anno fa sono sconosciute. Sabine Kehm ha deciso di rilasciare un’intervista per chiarire le cose al Der Spiegel, un settimanale tedesco. Ecco le sue parole:

Michael ha sempre avuto regole rigorose e sulle quali abbiamo lavorato insieme. Ha mantenuto il suo lavoro strettamente separato dalla sfera privata e non ha mai deviato questo concetto. Non si è mai parlato di vicende casalinghe e nessun giornalista ha mai avuto il suo numero di telefono”.

Ciò che possiamo dire è che da settembre 2014 Michael Schumacher ha iniziato rieducazione presso la sua villa in Svizzera, accerchiata da numerosi paparazzi. Per questo motivo, la famiglia ha deciso di rivolgersi a dei legali: “Per avere un’idea di quello che sta subendo la famiglia immaginate un’isola fluttuante in un oceano di tabloid”. Sembra proprio che la stampa abbia esagerato, considerato il fatto che, in questo caso, la privacy non sanno nemmeno dove stia di casa.

Monete da un Cent che possono rendervi più ricchi

Ci sono monete che hanno un valore molto basso, tanto che la gente, spesso e volentieri, preferisce disfarsene buttandoli via. Stiamo parlando, ovviamente, dei centesimi che a volte risultano davvero fastidiosi perchè occupano spazio e sono pressoché inutili.
Da oggi però, prima di buttarli via, vi consigliamo di fare molta attenzione perchè anche una semplice monetina da 1 centesimo potrebbe rendere qualcuno un po’ più ricco. A quanto pare, sul mercato sono stati infatti lanciati 7mila pezzi da un centesimo con la stampa della Mole Antonelliana invece di Castel del Monte. Il monumento simbolo di Torino non dovrebbe stare su un lato delle monetine da 1 centesimo, ma solo su quelle da 2 centesimi.
Questo errore tipografico ha innalzato il valore dello spicciolo: gli esemplari in giro valgono 2.500 euro. Quindi evitate di disperderli in giro perdendo una fortuna che non vi renderà milionari ma vi permetterà sicuramente di toglierti qualche sfizio.