Chiamate immediatamente il 118 se notate qualcuno di questi sintomi, è probabile che tu stia avendo..

I sintomi dell’ictus vengono spesso ignorati e compresi poco a fondo. La durata va dai 5 ai 10 minuti e si può ripetere a distanza di giorni o settimane. Come ci si comporta in questi casi? Per riconoscere i sintomi ci si deve affidare…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Cosa significa FAST”]

…alla sigla FAST. Di cosa si tratta precisamente?

FACE (volto) – paresi facciale

ARMS (braccia) – incapacità di sollevare gli arti

PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Parola e tempo”]

SPEECH (parola) – difficoltà nel parlare

TIME (tempo) – chiamare immediatamente i soccorsi

PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Altri sintomi possibili”]

Non mancano altri sintomi che non sono identificabili nell’immediato. Gli esempi tipici sono quelli dei mal di testa improvvisi, cecità, vertigini ripetute, difficoltà di equilibrio e complicazioni nella coordinazione.

La terra trema, scossa di magnitudo 5.3: “Abbiamo paura a rientrare nelle case”

Un’altro terremoto si è verificato in Europa, in Macedonia precisamente. Magnitudo 5.3 (poi declassata a 5.0), questa la potenza della scossa che ha colpito la Macedonia, non lontano dal confine con il Kosovo. L’epicentro è stato registrato a… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’epicentro nella capitale”]

circa 20 km di profondità. Come riportato dai media locali, sarebbe rimasto ferito un centinaio di persone, soprattutto nella capitale Skopje: nel fuggire dalle proprie abitazioni, in molti hanno riportato fratture, contusioni o… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”I soccorsi”]

traumi. Fortunatamente solo in pochi hanno riscontrato fratture più serie, mentre il resto è stato dimesso dagli ospedali dopo aver ricevuto le cure del caso.

Bambina di 7 anni al pronto soccorso: una mozzarella al posto del ghiaccio

La storia di questa bambina ci fa riflettere sulle situazioni incresciose che spesso si vengono a creare nel nostro paese, soprattutto per quanto riguarda la sfera sanitaria: la mamma di questa bambina, racconta di una storia che pare non essere poi un caso isolato nella realtà del Sistema Sanitario Calabrese. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Cosa succede all’ospedale”]

Era i prima agosto quando la mamma della piccola, porta la figlia poco prima delle 18:00, per una caduta dalla bici. La piccola ha colpito il viso, i denti si muovono facendo fuoriuscire sangue rovinosamente. La mamma lascia il fratellino di 3 anni a dei conoscenti e porta immediatamente la piccola al pronto soccorso.
La bimba ha addirittura i conati di vomito per quanto sangue le fuoriesce dalla bocca. Al pronto soccorso c’è una situazione di disastro totale: non c’è ghiaccio, non ci sono posti e ci sono tante persone in attesa di una visita. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La richiesta di ghiaccio ignorata”]

L’attesa di prolunga in maniera assurda. La donna richiede ghiaccio, ogni volta che si scioglie, ma uno degli infermieri, non avendo del ghiaccio le porta una mozzarella ghiacciata. La donna si sente come in un incubo. In tutto questo, da quando è arrivata sono passate circa 4 ore.
La donna si decide allora a denunciare la situazione alla Polizia ma il cellulare non ha campo, non vuole allontanarsi dalla sua bambina: insomma, si sente in trappola! Solo alle 22.20 arriva il loro turno. Ma dopo la visita tocca aspettare l’RX per scongiurare danni interni. Per questo è necessario aspettare fino alle 00.20. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”L’epilogo della vicenda”]

All’1:30, effettuano sul labbro della piccola un punto di sutura. La donna e la sa bambina escono dal Pronto soccorso solo alle 2.08. Una situazione vergognosa. Quando che l’Italia inventerà un pronto soccorso riservato a bambini, accanto a quelli riservati per adulti? Questa mamma ha voluto denunciare con forza una situazione piuttosto sconcertante.CONTINUA A LEGGERE

Un gioco troppa azzardato, cade male in acqua: ragazza 17 enne rischia la paralisi…

Un gioco finito male. Questo potrebbe essere il motivo di quanto accaduto ad una ragazza di 17 anni, friulana, che si trovava su un gommone trainabile in compagnia di amici e parenti. La giovane è stata soccorsa nel tardo pomeriggio di ieri, nella zona di Lignano Pineta. L’adolescente, secondo il racconto dei presenti, sarebbe caduta, sbalzando dal gommone, finendo in acqua insieme ad altri 4 amici. CLICCA SUL PUNTO 2 dell’indice per conoscere il responso dei medici [nextpage title=”Ecco il responso dei medici”]
Al momento non è chiaro come sia potuto accadere e del caso se ne sta occupando la Guardia costiera. L’impatto è stato terribile: la 17enne ha riportato una lesione piuttosto seria al collo. Immediati i soccorsi dopo la segnalazione dello zio, anche lui presente sul gommone. I militari della capitaneria di porto hanno prontamente soccorso la ragazza, trasportandola a riva. Dopo pochi istanti è atterrato l’elisoccorso del 118, decollato dalla Centrale operativa di Udine. Per la 17enne si teme un rischio paralisi per la compromissione delle vertebre cervicali. CONTINUA A LEGGERE

Daniele, 16 anni, le grida degli amici: un’auto su di lui a tutta velocità, nel cuore della notte

Un tragico incidente ha stroncato la giovane vita di Daniele Nica, appena 16 anni. il giovane è morto dopo essere stato investito da un’auto nella notte a Ladispoli, vicino Roma. a quanto risulta da una prima ricostruzione il giovane stava salendo a bordo della propria minicar, dopo una serata con gli amici, quando una macchina fuori controllo lo ha travolto a tutta velocità. Secondo un’altra versione, Daniele sarebbe uscito da una Panda guidata da un amico e immediatamente investito dall’auto in corsa. [nextpage title=”Ecco cosa è accaduto subito dopo l’impatto”]
Alla guida dell’altra vettura, una Mercedes classe B, un uomo di 31 anni romano che si è fermato a prestare soccorso. Il giovane sarebbe poi risultato negativo ai test sull’assunzione di alcol o droghe. Sul posto i carabinieri della Stazione di Ladispoli e della Compagnia di Civitavecchia che indagano sulla vicenda e stanno cercando di ricostruire quanto accaduto a Daniele Nica. CONTINUA A LEGGERE

Muore mamma di 35 anni, era al settimo mese di gravidanza

Nel vicentino, qualche ora fa, una donna di 35 anni è morta insieme al bimbo che portava in grembo. Si tratta di Marta Lazzarin, blogger di viaggi e turismo residente nel Bassanese, al settimo mese della sua prima gravidanza.
La donna si è presentata al pronto soccorso con la febbre alta. Le analisi hanno subito confermato che il feto era morto. Ricevute le prime cure, sono iniziate le contrazioni. Durante il travaglio qualcosa, però, è andato storto. La 35enne si è spenta poche ore dopo il suo arrivo all’ospedale San Bassano.
Secondo una prima ricostruzione il decesso potrebbe essere stato causato da un’embolia polmonare, una complicazione dovuta alla morte del feto, avvenuta, probabilmente, due giorni prima.
Si tratta della seconda tragedia nel giro di pochi giorni al nosocomio bassanese: il giorno di Natale, il piccolo Kevin Brandalise era morto pochi minuti dopo il parto.
Ecco l’addio del compagno che tanto l’amavo:
“Scrivo questo post con le lacrime agli occhi, anche se lei mi vuole forte, scrivo questo post solo per dirvi che la mia metà e la metà di questo blog ieri è volata in cielo.
Marta il mio amore è mancata con il mio bimbo Leonardo che portava in grembo. Ciò che voglio non è certo rovinarvi le feste o strapparvi lacrime e neppure lei lo vorrebbe, scrivo solo per ricordarla con il suo sorriso, la sua gentilezza, la sua bontà. Ciò che la rendeva più felice era donare a chi aveva più bisogno e nessun regalo era per lei più bello di quello.
Allora amore,vedrai, sarai fiera di me, cercherò con tutte le mie forze di regalare sorrisi a chi più ne ha bisogno, proprio come facevi tu; vedrai, sarai orgogliosa di me.”

Milano, immigrato eritreo di 15 anni ricoverato per malaria: soccorso in stazione

Qualche ore fa a Milano si è verificato un caso di malaria: un ragazzino di 15 anni, originario dell’Eritrea, intorno alle 13 è stato soccorso dai carabinieri alla stazione Garibaldi. Due suoi connazionali di 15 e 17 anni hanno fermato una volante del 113 per chiedere aiuto, facendo capire che lì vicino c’era una persona in difficoltà. In un angolo della stazione gli agenti hanno effettivamente trovato il 15enne riverso a terra, in preda a forti dolori alla testa e allo stomaco, ormai privo di sensi.
Fortunatamente uno dei due carabinieri intervenuti, che in passato aveva prestato servizio in una missione in Africa, riconoscendo che i sintomi del ragazzino potevano essere quelli della malattia, ha immediatamente lanciato l’allarme avvertito i soccorsi.
Il 15enne eritreo è stato così trasportato al Fatebenefratelli, dove i medici hanno diagnosticato una malaria terzana maligna. Stando ad una prima ricostruzione, i tre giovani eritrei stavano cercando di salire su un treno diretto in Svizzera, dopo esser da poco sbarcati in Italia. Ora sono stati affidati ai servizi sociali e probabilmente, in quanto minorenni, otterranno il permesso di soggiorno per motivi umanitari.