Avete saputo di Paola Perego? La notizia è di pochi minuti fa!

Relativamente al palinsesto di sabato 20 agosto, ampio spazio è stato dedicato alle Olimpiadi 2016. Su Rai1 è andato in onda il programma in prima tv ‘Il dono‘. La trasmissione con Paola Perego e Marco Liorni non è partita con il piede giusto: è stata seguita da 1.198.000 spettatori pari al 7.6%. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere cosa accadrà alla trasmissione [nextpage title=”Ecco cosa accadrà al programma della Perego”]
Come detto, speciale sulle Olimpiadi 2016 su Rai2, che ha registrato con l’Equitazione 1.480.000 spettatori con uno share dell’8.8% e con i Tuffi 1.255.000 spettatori pari al 7.6% di share. Passiamo alle reti MEdiaset dove, su Canale5, è andata in onda la replica di una puntata di ‘Ciao Darwin 6‘. Il programma con Paolo Bonolis e Luca Laurenti è stato seguito da 1.375.000 spettatori pari al 9.5% di share. Rai3 ha trasmesso il film ‘Agente 007 – La spia che mi amava‘. La pellicola ha registrato 770.000 spettatori pari a uno share del 4.7%. Italia1, con ‘Il Re Scorpione 4 – La Conquista del potere‘, ha registrato 741.000 telespettatori, con uno share del 4,72%. Rete4 ha trasmesso ‘Nella mente di Kate‘. Il film di Philippe Gagnon, con Amy Jo Johnson, David Jones, Paul Popowich e Carol Alt è stato seguito da 665.000 spettatori con il 4.1% di share. CONTINUA A LEGGERE

“UN INFARTO FATALE”: TERRIBILE LUTTO IN RAI

Stava giocando una partita a tennis, quando è stato colto da un malore che purtroppo non gli ha lasciato scampo. È morto così, a 48 anni, il noto critico enogastronomico…

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[nextpage title=”La morte”]
Davide Ottolini, diventato famoso per le sue collaborazioni con programmi televisivi di successo, che lo avevano anche aiutato a vincere l’”Italian Talent Award” per il giornalismo enogastronomico l’anno scorso. Purtroppo…

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[nextpage title=”La corsa”]

non è servita a nulla la corsa verso l’ospedale San Mattia di Pavia. I medici non sono riusciti a rianimarlo e poco dopo il suo arrivo è stato dichiarato il decesso.

“Hanno scoperto tutto, una vergogna”: cosa sta accadendo al Tg1

In linea con quanto richiesto dalla Legge Brunetta, in riferimento alla trasparenza dei dipendenti pubblici, sono stati diffusi gli stipendi dei dipendenti della televisione di stato, la Rai. I dati, soprattutto in alcuni casi, hanno lasciato senza parole: nonostante da Viale Mazzini facciano sapere che…

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[nextpage title=”Il caso Pionati”]si tratta di stipendi in linea con quelli che percepiscono in Italia e all’estero manager di aziende di simili dimensioni, è già polemica per la posizione di alcuni dipendenti. Tra questi anche Francesco Pionati, ex notista e deputato è stato additato come uno dei “parcheggiati” di lusso con i suoi 203mila euro lordi, che continuerà a percepire in attesa di essere ricollocato. A commentare le polemiche è stato lo stesso Pionati:

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[nextpage title=”La sua replica”]”Ma io mica sono alla Rai da ieri, li lasci parlare i politici, so come fanno, sono stato in politica anch’io. La Rai oltre a far uscire gli stipendi pubblicherà anche i curriculum con la carriere. Un conto è chi è entrato un anno fa, un conto è essere qui da trent’anni. Ho un contenzioso soft, guardate il mio curriculum oltre che la busta paga“.

“Canone RAI rimborsato”: Ecco cosa c’è da sapere

Come è ormai noto (tra mille polemiche), la bolletta dell’energia elettrica di luglio sarà piuttosto pesante. Infatti, ci saranno anche i 70 euro relativi al canone Rai. Gli operatori energetici stanno cercando di venire in “aiuto” dei consumatori, offrendo il rimborso della tassa allo scopo di contendersi la clientela del mercato libero. [nextpage title=”Ecco le altre offerte”]
Fra queste società figura Iren, che ha appena annunciato un accordo con Sky per “restituire” 100 euro ai propri clienti che entro il 2 ottobre sottoscriveranno un abbonamento per la tv satellitare. Un’altra proposta interessante arriva da Ascopiave : un’offerta che promette il rimborso dei 100 euro in un’unica rata a luglio. Passiamo all’Eni che, assieme a Sky, offre un analogo bonus. CONTINUA A LEGGERE

Il Modulo UFFICIALE per richiedere l’esenzione del Canone Rai. Ecco la procedura…

Come ormai già saprete le nostra bollette della luce a Luglio subiranno un notevole aumento per via dell’accredito del Canone Rai. Non tutti sanno però che tutti pagheranno indiscriminatamente il canone, anche chi non ha un televisore. Ovviamente, poiché questo non è giusto, è bene compilare un modulo per tutelarsi ed evitare l’accredito. Come? Spedendo entro Aprile un modulo che dichiari che non avete in casi televisori per cui non siete tenuti a pagare il canone. Dovrete poi presentare il modulo all’Agenzia delle Entrata di riferimento.
L’importo del canone è scansionato in 1 rate complessive.
Sul sito della Rai troverete tutte le informazione di cui avete bisogno per evitare di commettere errori nella compilazione del modulo suddetto. CONTINUA A LEGGERE

Ecco come pagare la bolletta della luce evitando il Canone

È diventato un incubo per molto il pagamento del Canone Rai. Come già saprete, infatti, il canone sarà aggiunto alla bolletta della luce e per voi diventerà un dovere pagarlo purtroppo. Ci sono dei modi per evitarlo però, quali? Beh, innanzitutto non tutti possediamo degli apparecchi televisivi e quindi se dichiariamo di non averne non dobbiamo pagarlo.
Non tutti hanno la televisione a casa e quindi non sono vincolati da questa tassa, oppure hanno dato una casa in affitto e quindi non usufruiscono loro di quel servizio. Ecco come procedere per evitare di effettuare un versamento inutile:
– Prima di tutto bisogna munirsi dell’autocertificarsi fatta ai sensi dell’articolo 46 del d pr numero 445 del 28 dicembre 2000.
– compilate in ogni suo campo l’autocertificazione
–  Spedire l’autocertificazione con raccomandata a.r. all’agenzia delle entrate di Torino ( o a mano presso l’ufficio più vicino).
– versamento già effettuato dal coniuge con bollettino postale tradizionale
– casa data in affitto dove la bolletta della luce è intestata al titolare ma la tv è disponibilità degli inquilini.
– Non possesso della tv.

Canone Rai seconda casa: modulo per evitare il pagamento

Non tutti hanno già capito cosa succede con la legge di Stabilità, che prevede la riscossione dell’imposta sulla televisione attraverso la fattura dell’energia elettrica collegata alla casa di residenza: chi ha la seconda casa paga una sola volta il canone Rai, mentre chi ha due residenze lo paga due volte. Questa dovrebbe essere il criterio logico, ma anche per gli anni futuri varranno gli stessi principi applicati in passato, ossia:
– è dovuto un solo canone per nucleo familiare: quindi, basterà che a pagare, per la stessa famiglia, sia un solo soggetto (per esempio, il padre o la madre) affinché tale adempimento valga anche per gli altri membri, liberandoli dall’obbligo medesimo. Diverso il discorso nel caso di coppia di conviventi: non essendosi in presenza di uno stesso nucleo familiare, si dovrà pagare due volte;
– è dovuto un solo canone a prescindere dal numero di televisioni presenti all’interno dell’appartamento del nucleo familiare;
– è dovuto un solo canone a prescindere dal numero di immobili detenuti dal nucleo familiare: così, per esempio, se il sig. Rossi, con nucleo familiare composto da quattro persone, è titolare di un’abitazione in città (ove ha fissato la residenza propria e dei suoi familiari) e di una al mare, pagherà l’imposta sulla televisione solo con il contratto della luce del primo immobile e non del secondo. Sarà già la stessa compagnia elettrica in grado di stabilire se il canone andrà addebitato o meno, recependo le indicazioni fornite dall’utente, all’atto della sottoscrizione del contratto, sulla destinazione dell’immobile (se di residenza o meno).
Penalizzante è però l’ipotesi di coppia con seconda casa qualora i coniugi abbiano fissato una residenza differente l’uno dall’altro. Soluzioni per non pagare due volte il canone Rai
Oltre alla possibilità di disdire l’utenza elettrica in uno dei due immobili, l’alternativa è quella di ricorrere all’autocertificazione con cui si dichiara la non presenza di una televisione.

« TUTTO LEGALE » Il modo DEFINITIVO per non pagare il CANONE RAI

Su internet da qualche giorno sta girando un metodo particolare che vi permetterà di evitare per sempre il temuto Canone Rai. A quanto pare esiste davvero un metodo semplice e legale per non dover più pagare il canone.
Basta spedire alla Rai, tramite raccomandata con avviso di ricevuta, una dichiarazione scritta e firmata nella quale si richiede la disdetta del canone e l’effettuazione di una procedura chiamata sugellamento, ovvero il criptaggio dei canali Rai. Quest’ultima operazione dovrebbe essere compiuta da un tecnico, che dovrebbe recarsi a casa del richiedente e “oscurare” i canali dal televisore. Se però nessuno si presenta non ci sono problemi: è sufficiente dimostrare di aver spedito la lettera per ottenere il pieno diritto di non pagare più il canone.
Se dunque a seguito della raccomandata dovessero continuare ad arrivare richieste di pagamento, l’utente può legittimamente rifiutarsi di pagare, avendo la ragione dalla sua parte. Oltretutto, qualora un tecnico Rai dovesse bussare alla porta di casa per effettuare il sugellamento, non si è nemmeno tenuti a farlo entrare, a meno che il funzionario non abbia con sé un regolare mandato giudiziario.
Il modulo con la richiesta di disdetta del canone può essere tranquillamente scaricato nel link successivo, e la domanda può essere inviata in ogni periodo dell’anno. Qualsiasi successiva esortazione di pagamento da parte della Rai non ha alcuna legittimità, e può quindi essere ignorata, eventualmente rivolgendosi anche a un avvocato oppure a un’Associazione dei Consumatori, senza timore di vedere negate le proprie ragioni.

Canone Rai 2016 in bolletta: si potrà non pagare?

Da gennaio 2016 il canone Rai si pagherà assieme alla bolletta dell’energia elettrica, in dieci rate da 10 euro. Ecco cosa fare per (provare a) non pagarlo (nel caso se ne abbia diritto, ovviamente).
Dunque la tassa, che lo ricordiamo, è legata alla detenzione di uno o più apparecchi abilitati o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive.
In realtà, anche nella sua versione “attuale”, il canone Rai è rateizzabile, come indicato dal ministero dello Sviluppo Economico. La somma di 113,50 euro può infatti essere rateizzata in due modalità diverse: 2 rate di 57,92 euro da pagare rispettivamente entro il 31/1 e il 31/7; 4 rate da 30,16 euro da pagare entro il 31/1, 30/4, 31/7 e 31/10. Per i pensionati, a certe condizioni, è poi in vigore una rateizzazione personalizzata.
La nuova normativa andrà sostanzialmente ad ampliare la platea di coloro che devono corrispondere il canone Rai. Come detto, la somma sarà aggiunta (come voce a parte) sulla bolletta elettrica per le “sole case principali”, mentre permarranno i criteri di esenzione precedenti per quel che concerne il pagamento del canone Rai.
Sono già esonerati dal pagamento i militari delle Forze Armate Italiane (ovviamente solo per quel che riguarda “ospedali militari, case del soldato, sale convegni e circoli ricreativi, mentre per gli alloggi privati non vale l’esenzione), i militari della NATO, gli agenti diplomatici e consolari e i rivenditori o riparatori di apparecchi televisivi.
Ricordiamo che il pagamento di canoni per abbonamenti a pay-tv satellitari o digitali non esonera l’utente dal versamento del canone Rai e che non è possibile “sospendere” temporaneamente il pagamento del canone.
Cosa succede se non pago il canone Rai? In caso di ritardo inferiore a 30 giorni si deve corrispondere una sanzione amministrativa pari a un dodicesimo dell’importo del canone; se superiore a 30 giorni la sanzione è di un sesto per ogni semestre; se superiore a sei mesi si pagano anche gli interessi di mora, nella misura dell’uno percento a semestre.

Canone Rai: un’autocertificazione e si evita il pagamento

Vuoi non pagare più il canone Rai? Beh devi fare quello che non ti è mai stato detto di fare. In pratica tutto il necessario è un’autocertificazione. Con la nuova normativa, l’addebito viene effettuato direttamente sul conto corrente del cittadino. Per rate mensili di circa 17 euro. Dovranno pagare tutti i possessori di televisori e computer.

A quanto pare però c’è un’ escamotage: il pagamento viene evitato se gestisco il collegamento al web tramite sim card, quindi attraverso rete mobili.

L’addebito è previsto per chiunque, ma se non si è in possesso di internet o tv, basta farlo presente con un’autocertificazione.