ULTIM’ORA | Spari, ostaggi, morti e kamikaze: terrore in Parlamento

Doppio attentato terroristico in Iran. La capitale Teheran è stata sconvolta da due attacchi in due zone importantissime della città. Come riportano le varie agenzie locali, il Parlamento è stato teatro di una sparatoria: tre persone armate avrebbero fatto irruzione sparando contro le guardie (una sarebbe rimasta uccisa). Ma la furia dei terroristi non è finita qui… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il bilancio della prima sparatoria”]

Alcune persone all’interno del Parlamento sarebbero state prese in ostaggio, mentre risulterebbero dei feriti: per mettere fine al raid, è servito l’intervento di un grande numero di agenti. Come anticipato, però, quella al parlamento locale non è stato l’unico attacco terroristico nella capitale iraniana… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Poi l’esplosione kamikaze”]

Un’altra sparatoria sarebbe andata in scena nei pressi del mausoleo dell’Ayatollah Khomeini: un uomo si sarebbe poi fatto esplodere, provocando alcuni feriti. Un altro terrorista sarebbe rimasto ucciso in uno scontro a fuoco, un terzo uomo si sarebbe tolto la vita con una capsula di cianuro e una donna sarebbe stata infine arrestata.

“Ci trattano come carne da macello”: pompiere in sciopero della fame a Montecitorio!

Prosegue la protesta di Antonio Brizzi, vigile del fuoco e segretario generale del sindacato Conapo. L’uomo ha iniziato da tre giorni lo sciopero della fame davanti a Montecitorio. In divisa e con la scritta “vergogna” al collo, il pompiere e sindacalista ha richieste ben precise da muovere al governo: “Pù stanziamenti per risolvere la grave disparità di trattamento tra le retribuzioni dei vigili del fuoco e quelle degli altri corpi dello stato, tra cui la polizia che dipende dallo stesso ministero dell’Interno. Una differenza che ammonta a… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La differenza”]

trecento euro nette al mese nelle qualifiche più basse, disparità che raddoppia e addirittura triplica nei gradi più alti e che perdura da decenni senza soluzione. Stessi problemi ci sono sul trattamento pensionistico e nelle carriere, in pratica – dice – ci trattano come carne da macello e non risolvono mai il problema”. Secondo Brizzi, “questa grave situazione non si risolve nemmeno con i 103 milioni di euro stanziati recentemente dal governo a seguito delle varie proteste, sono insufficienti e ne servono almeno altri 50 per provare ad equiparare solo alcune delle voci retributive… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Se poi si tiene conto che il governo ha stanziato circa un miliardo per forze armate e di polizia appare chiaro che la disparità di trattamento è destinata a restare nonostante tutte le lodi e le promesse che i politici hanno dispensato sui pompieri da Amatrice a Rigopiano”. Il sindacalista spiega ancora meglio il motivo del suo sciopero: “Sia chiaro che nessuno di noi vuol negare i giusti aumenti contrattuali agli impiegati, ma qui non si tratta di aumenti del contratto di lavoro ma… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]

di risorse aggiuntive stanziate per compensare il rischio e l’usura di tutti gli appartenenti a quei corpi che nello stato rischiano la vita per la difesa e la sicurezza dei cittadini e tra questi i pompieri sono i più bistrattati. In nessun altro corpo si sognano di dare questi soldi ai loro impiegati perché nei pompieri si invece di pensare a darci pari dignità con gli altri corpi? È paradossale, daremo battaglia!”.

Clamoroso, arriva la TASSA SULLA MORTE: ecco cosa è stato deciso dal Parlamento

La nuova tassa all’esame del Parlamento è destinata a far discutere. A partire dal nome che le è stato dato per ribattezzarla: “Tassa sulla morte”. Di cosa si tratta? Della proposta, contenuta in un disegno di legge che sarà sottoposto alla Commissione Igiene del Senato, di imporre l’Iva del 20% e 30 euro una tantum per ogni funerale… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La ragione”]

In realtà, quella che sembra un’idea decisamente stravagante è supportata da una ragione ben definita: “In più parti d’Italia purtroppo, l’attività funebre e cimiteriale si è deteriorata divenendo oggetto di indagini di organi di polizia o della magistratura e le cronache, quasi ogni settimana, documentano di reati o di raggiri messi in atto da operatori sanitari o da imprese funebri ai danni delle famiglie… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”I Comuni”]

di allarmi sociali più o meno estesi derivati da cattive gestioni cimiteriali, di confische a clan camorristici anche di imprese funebri o di loro influenza nella gestione dei cimiteri”, si legge nella relazione che accompagna il provvedimento. Inoltre, i Comuni dovranno destinare una parte del gettito annuale della Tasi, nel caso in cui nel proprio territorio ci siano cimiteri con caratteristiche monumentali.