9 segnali di una carenza di calcio nel corpo

Il calcio è un minerale che abbonda nel nostro corpo: è presente soprattutto nelle ossa e nei denti, anche se non mancano quantità significative nel sangue, nei neuroni e negli altri tessuti. Tra l’altro, il 70% del sistema osseo…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Salute del sistema nervoso”]

…è composto da questo minerale, il cui ruolo è fondamentale per la salute del sistema nervoso e le cellule di tutto l’organismo. Ma come si può capire quando non ce n’è abbastanza nell’organismo? Ecco di seguito…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Segnali da monitorare”]

…nove segnali a cui bisogna prestare la massima attenzione:
1. Crampi muscolari
2. Insonnia
3. Problemi ai denti
4. Pelle secca ed unghie deboli

PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Capelli e ossa”]

5. Problemi ai capelli
6. Dolore alle ossa e alle articolazioni
7. Pressione arteriosa alta
8. Dolori mestruali
9. Fratture alle ossa

ALLARME ITALIA – “La assumi e ti mangia ossa e pelle, ti fa squamare”

Nel Nord Italia sono stati registrati numerosi casi di dosi di droga vendute e comprate da chi non conosce le drammatiche conseguenze dell’assunzione. Come è stato accertato, esiste uno stupefacente particolare e…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Pelle e ossa a rischio”]

…molto pericoloso, capace di sciogliere pelle e ossa, squamando il corpo come se fosse quello di un coccodrillo. L’ingrediente principale di questo mix è la codeina, a cui si aggiungono detersivo industriale…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Una miscela esplosiva”]

…benzina, olio e iodio. La miscela è letteralmente esplosiva. Tra l’altro, la codeina si trova molto facilmente, a differenza di quanto avviene per i farmaci. Il tessuto osseo si rovina e si dissolve, con la pelle…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Arti da amputare”]

…che si squarcia e la formazione di piaghe di grosse dimensioni. In alcuni casi è stato addirittura necessario amputare gli arti. La sostanza è conosciuta come “Krokodil” e spesso i tossicodipendenti non…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Primi sintomi e sopravvivenza”]

…sopravvivono più di tre anni dopo l’insorgere dei primi sintomi. Gli assuntori tipici di questa droga, infine, hanno un’età media inferiore ai 30 anni, dunque sono molto giovani.

La scoperta fatta sulla birra ha fatto spalancare gli occhi a milioni di persone. Ecco perché…

La birra viene spesso demonizzata, come tante bevande alcoliche. In realtà, fa bene alla salute per diversi motivi. Cerchiamo di capire di cosa si tratta esattamente. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Densità delle ossa”]

La birra aumenta la densità delle ossa: il merito è tutto dell’alto contenuto di silicio, i quale aiuta muscoli e ossa a connettersi. Consigliata è soprattutto la birra scura per il suo luppolo. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Colesterolo buono”]

La birra, inoltre, migliora i livelli di colesterolo. Secondo alcuni ricercatori, il consumo favorisce la presenza di quello buono. In aggiunta, si possono ridurre le malattie cardiovascolari, nell’ordine del 25-40%. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Rischi del diabete”]

La birra è molto utile anche per contrastare i rischi del diabete, in particolare quello di tipo 2. Non va neanche dimenticato che previene i calcoli ai reni: secondo alcuni studi la diminuzione arriva fino al 40% con una birra al giorno. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Cancro”]

Infine, la birra potrebbe anche essere in grado di combattere il cancro. Per alcuni ricercatori, lo xantumolo del luppolo previene l’assorbimento eccessivo del testosterone prodotto, uno dei rischi maggiori per la malattia.

7 rimedi naturali per l’artrite alle mani

Per chi soffre di artrite ci sono notizie positive. Le persone con artrite hanno le articolazioni infiammate e molto spesso il dolore impedisce loro di svolgere con normalità le attività quotidiane.
Una delle parti del corpo più colpite dai diversi tipi di artrite sono le mani. La buona notizia è che i sintomi dell’artrite alle mani possono essere trattati in modo naturale, in modo da migliorare la qualità di vita e impedire che il dolore interferisca con le attività di tutti i giorni. Molti non sanno che l’olio di ricino è un alleato eccezionale per ridurre il dolore e l’infiammazione provocati dall’artrite alle mani. Questo ingrediente naturale dalle molteplici applicazioni contiene un principio attivo chiamato acido ricinoleico che gli conferisce una potente azione antifiammatoria e analgesica che può ridurre il dolore e l’infiammazione. Si consiglia un massaggio con olio di ricino due volte al giorno.
Varie ricerche hanno constatato che anche l’olio di fieno greco ha effetti antinfiammatori e antiossidanti utile per i dolori articolari. Uno dei rimedi numero uno per alleviare ogni tipo di fastidio associato all’artrite è lacurcuma. Infine, possono essere considerati rimedi anche l’olio di oliva contiene un componente attivo chiamato oleocantale che inibisce l’attività degli enzimi COX-1 e COX-2, associati all’infiammazione e il miele e la cannella.
Pare, tra l’altro che, anche i sali di Epsom sono un altro rimedio molto comune nel trattamento di qualsiasi tipo di disturbo collegato all’artrite. Questi sali rilassano le articolazioni danneggiate e danno sollievo riducendo il dolore, l’infiammazione e la rigidità.
In questo caso, vi consigliamo di riempire un recipiente con acqua calda e aggiungere due tazze di questi sali. In seguito, mettete a bagno le mani in questa soluzione per 20 minuti e poi ripetete questo trattamento circa due volte a settimana.

Osteoporosi e alimentazione, 7 cibi da portare in tavola

L’osteoporosi è una patologia degenerativa delle ossa che tuttavia può essere contrastata e ritardata anche attraverso l’alimentazione.
Ecco 7 alimenti da portare in tavola per combattere l’osteoporosi
• Verdura a foglia verde scuro – cime di rapa, cavoli, broccoli per esempio, oltre che di calcio, sono ricchi di vitamina K e vitamina D che aiutano a fissare il calcio nelle ossa.

• Spinaci – contengono grosse quantità di folati, vitamina K, B6, magnesio e calcio. Per assorbire meglio i minerali contenuti negli spinaci meglio condirli con succo di limone fresco.

• Fagioli – contengono calcio, magnesio, fibre, ma anche fitati, sostanze che possono inibire l’assorbimento del calcio. Tuttavia si può ridurre il livello di fitati mettendo i legumi in ammollo per alcune ore prima della cottura.

• Asparagi – sono tra gli ortaggi più bilanciati dal punto di vista nutrizionale, contengono oligoelementi e sono cibi alcalinizzanti per cui contribuiscono al mantenimento di ossa sane e forti.

• Limoni – sono fortemente alcalinizzanti e grazie alla vitamina C migliorano l’assorbimento dei minerali contenuti negli alimenti.

• Lattuga – poche calorie, ma molta acqua ed un mix di elementi essenziali per la salute delle ossa, vitamina K1, calcio e boro.

• Piselli – apportano grandi quantità di vitamina k che attiva osteocalcina, una proteina ossea che ancora le molecole di calcio. Ma i piselli contengono due sostanze importanti come vitamina B6 e folati che inibiscono la formazione di omocisteina, una sostanza che frena la formazione del collagene, importante invece per l’elasticità delle os

L’atlante e il sistema nervoso autonomo (sistema nervoso parasimpatico)

Tutti accusiamo questi disturbi, chi più, chi meno. Stiamo parlando dei Disturbi gastrointestinali, aritmia cardiaca, sensazione di torpore, disturbi della sensibilità, stanchezza cronica, disturbi del sonno, malfunzionamento degli organi di senso… Avresti mai detto, che un singolo osso, possa essere responsabile di tutti questi disturbi?
Le pressioni generate dall’Atlante disallineato, sulle relative strutture, sono costanti! Intorno alla vertebra Atlante scorrono diversi nervi che fanno parte del sistema nervoso autonomo. In totale dal cervello hanno origine 12 nervi cranici, distribuiti a coppie, rispettivamente una a destra ed una a sinistra.
Il nervo vago, o decimo nervo cranico, è il nervo più grande e più importante del sistema nervoso parasimpatico (fa parte del sistema neurovegetativo) ed è coinvolto nella regolazione delle funzioni di quasi tutti gli organi interni. Il nervo vago innerva la laringe, la faringe, l’esofago superiore, parte del meato uditivo esterno, il cuore, i polmoni, lo stomaco, l’intestino e perfino alcuni muscoli.
Il nervo accessorio, detto anche undicesimo nervo cranico, è un nervo motorio, in altre parole regola l’attività muscolare. Tra i vari muscoli controllati dal nervo accessorio troviamo il trapezio (musculus trapezius) e lo sternocleidomastoideo (musculus sternocleidomastoideus) o SCM.
Il nervo glossofaringeo, anche detto nono nervo cranico, è il nervo che porta i segnali dalla parte posteriore della lingua al cervello e innerva i muscoli della faringe. E’ importante per la deglutizione e l’attivazione della ghiandola parotide.
I tre nervi cranici sopra descritti discendono dal cranio attraverso il forame giugulare, che si trova proprio davanti all’Atlante. Esattamente in questa strettoia accade ciò che nella medicina tradizionale è praticamente sconosciuto: il malposizionamento dell’Atlante può esercitare una pressione sui nervi sopracitati e scatenare dolori che risultano inspiegabili ai medici.
Ma ecco la buona notizia: con un solo trattamento, il malposizionamento dell’Atlante può essere risolto.

Addio psoriari, dermatite e artrite psoriasica: arriva il farmaco che la distrugge. Ecco il nome

Una buona notizia sembra giungere dal Ministero della Salute, per chi ha problemi come psoriasi, artrite e cose simili. Si chiama Otezla, ed è un medicinale che si rivela efficace nel trattamente dell’artrite psoriasica in fase attiva oltre che alla psoriasi e alla dermatite cronica non infettiva. Lo confermano i risultati di un’analisi post-hoc di dati aggregati a lungo termine (104 settimane) del programma di studi clinici di fare III PALACE.
I risultati sono stati presentati in occasione del Congresso annuale dell’Eular a Roma. Otzela, l’inibitore selettivo orale della fosfodiesterarsi 4 è sviluppato da Celgene.