E’ sempre bene riconoscere l’inizio di una malattia come il tumore. Il tumore alle ovaie, in particolare, ha dei sintomi ben precisi che è possibile decifrare in maniera chiara anche se solo il parere del medico potrà toglierci tutti i dubbi.
Quali sono i sintomi del tumore alle ovaie? Addome gonfio, aerofagia e bisogno di urinare frequente anche senza un aumento del volume dell’urina prodotta. A questi si può accompagnare una stipsi ostinata e nausea frequente.Tra i sintomi del tumore alle ovaie anche la sensazione di sazietà pur essendo a stomaco vuoto o dopo un pasto leggero, non una semplice inappetenza ma proprio una vera sensazione di pesantezza.
Naturalmente non sono affatto sintomi esclusivi del tumore alle ovaie e spesso sono solo fastidi e condizioni transitorie che possono avere ben altra origine. In ogni caso, se questo tipo di sintomi dovessero avere una certa importanza non passeggera, comparissero all’improvviso e insieme, è bene comunque che il vostro medico ne sia avvertito, avvierà le indagini diagnostiche che poi riterrà più opportuno fare in base anche al vostro quadro di salute generale.
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Malattia di Lyme: Foto da condivedere per salvare i bambini
Karen McGregor è una mamma come tante altre che lo scorso 20 giugno ha pubblicato sul suo profilo Facebook delle immagini che ritraggono porzioni del corpo del suo bambino interessate da uno sfogo cutaneo del tutto peculiare: le chiazze hanno una tipica forma a bersaglio o a occhio di bue. Sono sintomo e conseguenza della malattia di Lyme.
La mamma si è immediatamente preoccupata grazie ad un post letto pochi giorni prima sul social network. E’ proprio così che ha scoperto che quello che aveva il suo piccolo è la nota malattia di Lyme. Karen ha voluto lanciare un appello allarme:
“Si prega di leggere (e condividere): sono molto grata ad un post simile a questo che ho visto tre giorni fa … un post che potenzialmente ha salvato la vita di mio figlio o almeno lo ha salvato da una vita molto diversa da quella che vive e ama in questo momento. Il mio bambino non ha ancora due anni! Ieri ho notato una macchia sulla sua tempia, assomigliava molto a un rush cutaneo a occhio di bue che avevo visto in un post dedicato ad una bambina colpita dalla malattia di Lyme. Ho telefonato al nostro medico, e ho preso un appuntamento subito. In poche ore il bambino presentava sempre di più macchie di questo tipo, erano visualizzati sul suo viso, sulle gambe e sulle braccia. Il medico ha prescritto una terapia antibiotica per il trattamento della malattia di Lyme e speriamo che di averla diagnosticata in tempo!! Il dottore non aveva mai visto, prima d’ora, questa malattia su un paziente giovane come mio figlio…Questa mattina, siamo stati al McMaster Childrens Hospital per un secondo parere perché non volevamo davvero rischiare e volevamo esse certi della diagnosi della malattia di Lyme”
La mamma ha condiviso su Facebook queste immagini perché altre mamme in tutto il mondo abbiano a mente come si manifesta l’eruzione cutanea indicativa della malattia di Lyme.
Il nuovo farmaco che rallenta l’Alzheimer
Si tratta di un farmaco che può ritardare del 34% la progressione dell’Alzheimer in pazienti in uno stadio iniziale della malattia. La molecola famosa si chiama “Solanezumab”, i cui effetti, come riporta la Bbc, sono stati descritti in occasione della Conferenza internazionale della Alzheimer’s Association in corso a Washington.
L’anno prossimo si dovrebbe verificarne e confermarme, si spera, l’efficacia. La morte delle cellule cerebrali nei pazienti affetti da Alzheimer, spiegano i ricercatori, è attualmente inarrestabile ma la nuova molecola ”potrebbe essere in grado di mantenerle vive”.
Le terapie attualmente disponibili, infatti, agiscono sui sintomi della demenza, aiutando le cellule cerebrali morenti a funzionare. La nuova molecola, al contrario, attacca le proteine deviate che si formano nel cervello colpito da Alzheimer. Gli effetti maggiori, secondo i ricercatori, si hanno soprattutto sui pazienti allo stadio iniziale della malattia. Ecco le parole di Eric Karran, direttore Ricerca dell’Alzheimer’s Research UK:.”Se questi risultati saranno replicati allora penso che si tratterà di un grandissimo passo avanti nella Ricerca sull’Alzheimer e per la prima volta la comunità medica potrà dire di essere in grado di rallentare la malattia, il che rappresenta un incredibile avanzamento”.
Si gratta almeno 3 ore al giorno per una rara malattia della pelle
Alys Mann ha 34 anni, è madre di due bambini ed è affetta da una rara condizione chiamata dermatillomania. Si tratta di un disturbo psicologico che la porta a grattarsi di continuo in modo inconsapevole. Per il futuro, spera di trovare una soluzione per non avere più irritazioni e cicatrici su tutto il corpo.
Lei ha 34 anni, è madre di due bambini, viene da Felinheli, nel Galles, ed è affetta da una rara condizione chiamata dermatillomania, un disturbo psicologico che porta a grattarsi di continuo in maniera inconsapevole. Questa donna è arrivata al punto di sfregarsi la pelle con le unghie fino a 3 ore al giorno, provocandosi delle irritazioni e delle cicatrici su tutto il corpo.
Quando ritorna in sè, Alys però prova vergogna per quello che ha fatto: “Non voglio rovinare la mia pelle o farmi del male, ma non riesco a farne a meno. E’ come quando le persone si mangiano le unghie. Inizialmente c’è una breve sensazione di euforia, ma poi comincia il senso di colpa”, ha dichiarato la donna.
Questo disturbo l’accompagna da quando aveva appena 9 anni, ma gli attacchi sono diventati molto più frequenti intorno ai venti.
Gambe, petto, viso e braccia sono le parti del corpo che Alys si gratta di più. “E’ difficile per me. Non posso portare i bambini al mare e non posso indossare pantaloncini a causa della cicatrici sulle gambe. Spero che con un trattamento laser riuscirò a rimuoverle”.
Non può esibire il suo corpo perchè si vergogna e spero che qualcuno riesca a risolvere il suo problema compulsivo.