“In pensione dopo i 73 anni, non sarà poi così male…”

La generazione del 1980 rischia di andare in pensione in età molto avanzata. Le riforme Dini e Fornero insieme avrebbero fatto slittare l’età in cui congedarsi dal lavoro addirittura a 73 anni. Non è sicuramente una bella notizia, anche…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”I giovani di oggi”]

…perchè i giovani di oggi devono già sopportare il precariato e fare i conti con la disoccupazione. Le possibilità di pensionamento sono sostanzialmente tre. Ecco quali sono questi scenari previdenziali: PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Assegno di vecchiaia”]

Il primo riguarda l’assegno di vecchiaia: occorreranno 20 anni di contributi e un’età minima di 69 anni e 5 mesi, ma anche l’aver maturato una pensione non inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale (attualmente pari a 640 euro netti). PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Pensione anticipata”]

Per la pensione anticipata, poi, i requisiti si fanno naturalmente più stringenti: si può smettere di lavorare 3 anni prima, a 66 anni e 5 mesi, ma occorre aver maturato una pensione non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale (1.050 euro netti). PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Disoccupazione e salari bassi”]

E per chi non riesce a maturare quella cifra a causa di lunghi periodi di disoccupazioni e salari bassi, considerando gli adeguamenti automatici, l’età pensionabile si allunga addirittura a 73 anni e 5 mesi.

Dopo il Blue Whale arriva la nuova sfida del deodorante. Attenzione

Una mamma di nazionalità inglese ha denunciato una nuova e pericolosa mania che sta purtroppo spopolando tra gli adolescenti di tutto il mondo. Dopo il grave allarme relativo al “gioco” del Blue Whale, ora bisogna…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Resistenza allo spruzzo”]

…prestare attenzione alla cosiddetta “sfida del deodorante”. Lo scopo di questa nuova sfida è quella di resistere più tempo possibile allo spruzzo, con un getto continuo e ravvicinato dei deodoranti spray. Questa…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Ustioni dolorose”]

…situazione rischia di provocare dolorose ustioni e bruciature, quindi l’autolesionismo la fa nuovamente da padrona. La mamma si è preoccupata per le condizioni di salute della figlia, vittima appunto di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Genitori in allerta”]

…questo gioco e il suo messaggio serve a mettere in allerta tutti gli altri genitori, in modo che possano intervenire immediatamente per far capire quanto questa trovata sia inutile, dannosa e pericolosa.

Grave lutto nel Pd: tragedia in uno schianto per due persone

Nella notte c’è stato un grave incidente a Poggio Rusco, lungo la strada provinciale: il bilancio è davvero drammatico, visto che due 20enni sono morti in seguito all’impatto. Una delle vittime è Angelo Rossi, uno dei…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il nome delle vittime”]

…consiglieri comunali di Quistello, oltre che studente universitario e rappresentante del Partito Democratico. L’altra vittima è Matteo Fiaccadori, chitarrista del gruppo rock Silenzio Profondo. Con loro c’era…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Prognosi riservata”]

…anche un terzo amico, anche lui ventenne, che è attualmente in prognosi riservata. A Quistello lo choc è fortissimo. In passe sono state abolite le feste previste per festeggiare il Primo Maggio. I giovani erano a…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Lutto cittadino”]

…bordo di una punto e alla guida c’era Angelo Rossi. Stavano procedendo in direzione di Ferrara: le cause del sinistro non sono note, ma la macchina è finita fuori strada, ha colpito un albero ed è finita in un fosso.

“Ma quale crisi, vi dico cosa fanno i giovani quando gli offro lavoro nel mio ristorante…”

giovanile rimane uno dei problemi più gravosi del nostro Paese. Fondatore della catena di ristoranti giapponesi-fusion “Zushi”, Gaifa offre così la sua testimonianza: “I ventenni il problema sembra non lo sentano. Non so come fanno. Anzi, forse un’idea ce l’ho. Temo che abbiano ancora molte sicurezze economiche alle spalle. Ovvero, i genitori”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Di fronte alle offerte di impiego – soprattutto da cameriere – della sua catena, ecco le risposte: “I ventenni il problema sembra non lo sentano. Non so come fanno. Anzi, forse un’idea ce l’ho. Temo che abbiano ancora molte sicurezze economiche alle spalle. Ovvero, i genitori”. Lui racconta di offrire spesso posti di lavoro con “stipendi veri” per lo più da cameriere ed ecco quello che accade: “Un disastro. Gli ultimi questa settimana. Tre interpellati su tre, tutti disoccupati, mi hanno detto: ‘Ci penso e vi faccio sapere’. Non hanno telefonato nei giorni successivi come d’accordo. Allora li abbiamo richiamati noi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

‘No, grazie’. Il nostro è un contratto di lavoro a stipendio pieno fin dal primo giorno. Quattordici mensilità e contributi pagati. Tre mesi a tempo determinato, poi nella grandissima parte dei casi assunzione a tempo indeterminato. Eppure tre su dieci neanche si presentano. Su dieci che ci contattano almeno tre candidati non vengono neanche al colloquio iniziale. E non avvertono. L’altro giorno il nostro direttore di un ristorante veneto ha aspettato per un pomeriggio intero: su tre prenotati non è venuto neanche uno. Ma fosse quello. Il problema è che proprio gli italiani non si fanno avanti”. Insomma, rivolgersi ai lavoratori stranieri è quasi obbligatorio: “Lavapiatti, pulizie, gestione dei locali: abbiamo solo non italiani. Ma ci sono delle mansioni per le quali è richiesta una competenza linguistica molto buona… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Tutti i lavori a contatto con il pubblico, insomma. È lì che abbiamo richiesta. Ma manca la domanda. O per lo meno quella dei ventenni. Per i più anziani è diverso, lì c’è richiesta. Magari perché hanno una famiglia da mantenere, o sono divorziati e hanno il mutuo”. Ecco alcune delle esperienze che più hanno lasciato basito Gaifa: “L’ultimo che ho incontrato, anche lui disoccupato, quando gli ho detto che avrebbe cominciato la settimana successiva… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE[nextpage title=”Le scuse più assurde”]

mi ha risposto: ‘Eh, ma avevo prenotato una vacanza’. Con un altro, un veronese, è andata anche peggio. Ci ha chiesto dov’è il ristorante: a Borgo Trento. ‘Troppo lontano, abito a Borgo Milano’, ci ha detto. Neanche un chilometro di distanza, capisce? Poi una ragazza sui trent’anni, alla prima esperienza lavorativa. La sera prima di cominciare ha chiamato in ristorante. ‘Mi spiace, non vengo più, papà mi ha regalato una casa e per i prossimi mesi dovrò arredarla’”.

Bonus ai 18enni: arriva la conferma

schermata-2016-10-13-alle-19-34-58Il bonus per i diciottenni si appresta ed essere confermato. E’ questo quanto si evince dalla prossima manovra finanziaria, presumibilmente in arrivo sul tavolo del consiglio dei ministri sabato. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”I giovani individuati”]

Si tratta del cosiddetto bonus cultura, vale a dire 500 euro destinati a chi ha compiuto o compirà 18 anni nel 2016. I ragazzi coinvolti sono circa 574mila e figurano anche gli stranieri con permesso di soggiorno. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Libri e musei”]

Il bonus serve per acquistare libri scolastici e altri volumi, ma anche per entrare nei musei, nei cinema, nei teatri, per partecipare a mostre e concerti e prendere parte a visite archeologiche e altri eventi. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Il sito a cui accedere”]

C’è un sito web apposito a cui accedere, www.18app.it: bisogna registrarsi e ottenere il riconoscimento dell’utente. Subito dopo verrà fornito il sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale (SPID) e dopo aver inserito i dati personali i 500 euro saranno erogati in automatico.

Addio al medico di famiglia: “20 milioni di italiani dovranno farne a meno”. Ecco perchè…

schermata-2016-10-07-alle-09-20-51La professione del medico di famiglia non sembra attirare più nessuno in Italia. I motivi sono sostanzialmente due, cioè l’eccessiva burocrazia che caratterizza questa professione e il numero chiuso imposto dalle università che non incoraggia i giovani. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Venti milioni di italiani”]

Ecco perché venti milioni di italiani potrebbero rimanere senza questo punto di riferimento medico e la situazione potrebbe cambiare molto presto, secondo gli esperti tra sette anni. L’allarme è stato lanciato dall’…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”L’allarme dell’ente previdenziale”]

…Enpam, l’ente previdenziale della categoria. Entro il 2023 mancheranno ben 16mila medici di famiglia, in particolare in regioni come la Lombardia e il Veneto. Alberto Oliveti, numero uno dell’ente, ha rilasciato una intervista a La Stampa, dichiarando…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Le scuole post-laurea”]

…che è necessario aumentare i posti nelle scuole post-laurea di medicina generale, altrimenti si avrà un paese con tanti pazienti e nessun medico. I dati sono eloquenti e non lasciano spazio ad altre interpretazioni. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Il baronato universitario”]

In effetti, l’accesso alla professione non supera mai i 900 borsisti ogni anno. Poi, il cosiddetto “baronato” universitario scoraggia gli studenti, senza dimenticare i pochi finanziamenti messi a disposizione.

+++ Tragedia al Nord+++ Ci sono vittime molto giovani. Ecco cosa è accaduto

Un nuovo caso di cronaca nera sconvolge il Trentino: due tredicenni trentini sono stati trovati morti qualche giorno fa in fondo a un dirupo in Val Daone, dopo che non avevano fatto rientro da un’escursione. Secondo Repubblica.it, l’allarme è scattato quando le famiglie rispettivi hanno notato che i due ragazzi non avevano fatto ritorno a casa. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco cosa è accaduto”]

Secondo le prime ricostruzioni, i due erano partiti nel pomeriggio da una baita in quota, intorno ai 1.700 metri, per andare a scattare delle fotografie. Dopo aver avvisato i soccorsi, sono iniziate le ricerche. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il tragico epilogo”]

Purtroppo, sono stati ritrovati morti: i corpi, uno accanto all’altro, erano in fondo a una scarpata. Erano a malga Staboletto ai piedi dell’Adamello, in quelle che per loro erano le zone di casa. Erano saliti in quota col nonno di Fabio e avrebbero dovuto trascorrere la notte nella baita della famiglia di uno di loro.
L’intera comunità è rimasta sconvolta dalla morte dei due ragazzi.CONTINUA A LEGGERE

ULTIM’ORA | Incidente shock: E? il dramma, tra le vittime un calciatore

Un bilancio drammatico: due giovani ragazzi di Chieti sono morti ed altri due sono rimasti feriti. Lo schianto è avvenuto domenica mattina sulla Statale 16 al confine tra Abruzzo e Molise. Domenico Castrignanò e Andrea Marinelli , rispettivamente di 21 e di 22 anni, sono deceduti. CLICCA SUL PUNTO 2 per conoscere la dinamica dell’incidente [nextpage title=”Ecco la causa dell’incidente”]
La Panda su cui viaggiavano si è schiantata contro il guardrail, che ha tagliato la carrozzeria. Stavano rincasando dopo una serata trascorsa con gli amici a Termoli. Sul posto sono presenti i Carabinieri, i mezzi di soccorso ed il personale dell’Anas per i rilievi del caso, la messa in sicurezza della statale e la gestione della viabilità. CONTINUA A LEGGERE  

Cattura

Due giovanissimi sposini siciliani sono nella loro stanza d’albergo per la prima notte di nozze

Due giovanissimi sposini siciliani si trovano nella loro stanza d’albergo, dove si accingono a passare la prima notte di nozze. Lui si è già spogliato e si è messo a letto, mentre lei si sta preparando in bagno. Quando Carmela, la giovane moglie, esce dal bagno lui con aria assatanata le fa:
– Cammela, mm! Spegni la luce del bagno!
– Perché amore mio?
– Spegni la luce e basta!
Carmela spegne la luce.
– Cammela, tira le tende!
– Si marituzzo mio!
– Cammela, ora abbassa le serrande!
– Ma perché? Ho già tirato le tende!
– Non fare domande, veloce. Ora spegni la luce!
– Ma cosa vuoi fare?
– Spegni la luce e siediti qui!
– Non capisco amore!
Carmela, fremente anche se un pò titubante, si sdrai accanto al marito.
– Cammelaaaah!
– Dimmi…
– Ti piace il mio nuovo orologio fosforescente?

Fotografa giovani mamme che allattano i figli: bandita da Instagram

Forse qualcuno già la conoscerà. Lei è fotografa australiana molto nota per immortalare il “miracolo delle nascite” si è vista sospendere il suo account Instagram che conta 18.000 followers. Nelle sue foto sono ritratte madri incinte, ma anche foto di ragazze che allattano teneramente i loro neonati.
Si chiama Melissa Jean Wilbraham, e vive sulla costa del Queensland. La donna ha voluto che quello che le era successo venisse alla luce: L’artista, che si firma Melissa Jean, lavora per il Sunshine Coast Hospital e di volta in volta stipula accordi con le madri che vogliono farsi fotografare e rendere pubblica la loro esperienza.
Nelle foto, Instagram, ha visto invece un’offesa alla morale visti i temi “sessualmente espliciti” e sabato scorso il seguente messaggio è apparso sulla bacheca di Melissa: “Your account has been deleted for not following our terms. We’re unable to resore accounts that are deleted for these types of violations”. Incredibile che la decisione sia stata presa nella settimana mondiale dell’allattamento al seno.
Ovviamente, il clamore suscitato dalla notizia sconcertante, ha fatto sì che la pagina di Melissa ritornasse a funzionare. Ecco le sue parole: “Non c’è alcuna offesa nelle mie fotografie, sono stata molto colpita da questa vicenda. Ma sono anche felice per il sostegno dei miei fan”.