La paura degli attacchi terroristici sembrava essere solo un ricordo qualche giorno fa, eppure torna a farsi viva di fronte alla nuova minaccia: Intelligence turca, infatti, ritiene che membri dell’Isis siano pronti a sferrare un attacco alle fonti idriche del Paese. I terroristici hanno intenzione di fare quello già fatto in Siria e Iraq, ovvero avvelenare l’acqua.
Il piano, sostiene il rapporto “confidenziale” degli 007, punta alla diffusione massiccia di batteri virali nell’acqua in gradi di diffondere malattie come la tularemia, ovvero la “febbre dei conigli”.
Si parla di tularemia, una malattia che si può contrarre attraverso il contatto diretto con animali infetti oppure, appunto, con l’ingestione di acqua contaminata o di carne poco cotta proveniente da animali infetti. Anche in Italia dal 1992 al 1998 sono stati segnalati 61 casi. Speriamo che alla fine questa si rivela essere solo una minaccia infondata.
Tag: febbre
Morte della piccola Irene, i genitori accusano: “Il Monaldi rifiutò il ricovero”
Davvero una tragedia quella che ha colpito la piccola Irene, la bambina di 3 anni di Scampia malata di cuore e morta per una crisi respiratoria, potrebbe avere un’appendice giudiziaria. I genitori della bambina avrebbero infatti denunciato i medici dell’ospedale Monaldi per aver rifiutato il ricovero alla piccola, alle prese con febbre alta.
I giovani genitori della bimba, che si era ritrovata ad avere un cuore troppo grande per la sua età e aveva subito qualche mese fa un trapianto che sembrava poterle dare una nuova vita, avrebbero infatti – secondo quanto riporta il quotidiano Il Mattino – denunciato i medici dell’ospedale Monaldi per aver rifiutato di ricoverare la piccola, alle prese quelli che erano forse i primi sintomi della crisi che le è stata fatale.
La denuncia sarebbe stata presentata ai carabinieri di Giugliano dalla coppia dei genitori, poco più che ventenni. Il fatto in questione risalirebbe a sabato scorso, quando la mamma di Irene, vedendo che sua figlia aveva 38 e mezzo, l’ha portata al nosocomio chiedendo il ricovero, ma si è sentita rispondere da un medico che per curare la bambina sarebbe bastata della Tachipirina. Una diagnosi che era stata confermata lunedì anche dal medico curante della piccola, nata e cresciuta nel Lotto G del quartiere Scampia, a Napoli. Poi però la bambina non aveva mostrato segni di miglioramento: la situazione è anzi precipitata fino al tragico epilogo. La bambina, bianca in volto, ha vomitato fino a perdere conoscenza: quando è stata portata all’ospedale di Giugliano i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Ovviamente, oggi i genitori chiedono giustizia. Chi ha provocato, per inefficienza la morte della piccola, merita la galera.
Febbre dengue e zanzare: sintomi e cura della malattia infettiva
La febbre dengue è una malattia infettiva di cui è responsabile il virus Dengue, i suoi sintomi principali sono febbre alta e mal di testa e si cura con molto riposo e farmaci per abbassare le febbre
Si tratta di una malattia infettiva tropicale causata dall’omonimo virus che esiste in quattro sierotipi differenti: Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4. A trasmettere questa malattia sono le zanzare che iniettano nelle persone il virus contratto da persone malate, non esiste quindi un contagio di tipo di diretto tra umani. La zanzara responsabile della trasmissione del virus è la Aedes Aegypti, che porta con sé anche la febbre gialla, è resistente alle basse temperature ed è originaria dell’Africa, ma ormai si trova anche nelle regioni tropicali e subtropicali.
Conosciuta da oltre due secoli, negli ultimi anni la dengue ha fatto scattare l’emergenza sanitaria in America centrale e meridionale, nel Sudest asiatico, in Cina, in India, in Medio Oriente e in Australia. Mentre in Europa i casi registrati sono quelli di pazienti che hanno contratto il virus all’estero e per questo da noi la dengue è considerata una malattia di importazione.
La dengue può essere asintomatica o manifestarsi con uno stato febbrile che, solo nei casi più gravi e non curati, può portare alla morte. Il periodo di incubazione varia tra i 4 e i 7 giorni e i sintomi scompaiono nell’arco di 5/6 giorni. Le persone infettate guariscono comunque nell’arco di pochi giorni. Si consiglia in ogni caso di riposare, utilizzare farmaci per abbassare la febbre e bere molti liquidi per evitare la disidratazione.
Il modo migliore per combattere la febbre dengue è la prevenzione che consiste quindi nell’utilizzo di repellenti specifici contro le zanzare, abbigliamento adeguato e protettivo e zanzariere, sia alle finestre che intorno al letto, facendo particolare attenzione alle prime ore del mattino.
Torna dal viaggio coi genitori, bimbo si ammala di febbre tropicale
Il piccolo, protagonista di questa triste vicenda, era andato con la famiglia in un paese del Centroamerica e si è ammalato di Dengue, la febbre tropicale trasmessa dalla zanzara tigre.
Ora nella zona di San Benedetto Po, frazione di Mirasole, scatta la procedura di emergenza con disinfestazione perchè il virus potrebbe presto diffondersi in tutto il paese.
Il piccolo è ora ricoverato all’ospedale di Mantova. Secondo i medici era evidentemente già contagiato e, dopo aver sviluppato l’incubazione a casa, si era sentito male. Nel frattempo, l’Azienda sanitaria locale di Mantova, che ha confermato la diagnosi, ha fatto scattare nella frazione il piano d’emergenza che consiste in una disinfestazione totale dell’area vicina all’abitazione del piccolo.
Il primo trattamento è stato effettuato stamane, il secondo avverrà tra una settimana. Il virus della Dengue, infatti, si trasmette con la puntura della tremenda zanzara tigre.
Speriamo tutti che il bambino si riprenda presto e che il virus non faccia altre vittime.